Oggi Gesù indica come beati coloro che stanno pronti, che sono vigili. Ci indica inoltre qualcosa in più sulla sua seconda venuta, e del modo improvviso in cui avverrà.
“Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”.
Il Vangelo di oggi martedì 19 ottobre 2021
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli. Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,35-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
Parola del Signore.
Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria – VIDEO
Gesù ci invita a essere pronti a servirlo, ci consiglia di essere vigili, operativi, ci dice di non essere solo degli spettatori: beati coloro che faranno questo. Gesù ci insegna anche che il bene a volte deve passare per un percorso di male, di sofferenza.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
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Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non abbiamo che questi brevi attimi di vita per amare Gesù”.
Santa Teresa del Bambino Gesù, che durante la tua esistenza terrena hai amato Dio sopra ogni cosa e ti sei offerta vittima al suo amore misericordioso, aiutami a rendere preziosi tutti gli istanti della mia vita, trasformandoli in atti di vero amore.
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Oggi vi proponiamo una perla tratta da un pensiero tra i tanti scritti da Santa Teresa di Lisieux. Meditiamo le parole di questa piccola grande santa.
“Non abbiamo che questi brevi attimi di vita per amare Gesù. Il diavolo lo sa molto bene e per questo cerca tutte le vie per farceli perdere in un vano logorio“.
Pensiero dei Santi: chi è Santa Teresa di Lisieux
Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.
Pensiero dei Santi: il silenzio e la preghiera nella difficoltà
Pochi giorni dopo aver vestito l’abito delle carmelitane il padre subisce una brutta crisi isterica. Credendosi in un campo di battaglia, crea una situazione pericolosa domata con la forza dalle autorità. Fu dunque internato all’ospedale di Bon Sauveur. Santa Teresa e le sorelle, che hanno sempre venerato il loro padre, furono costrette a sopportare, a causa di quell’episodio, critiche e commenti. Ma Teresa affrontò la difficile situazione con il silenzio, la preghiera e la lettura della Bibbia.
La piccola Via
È proprio dalla lettura della Bibbia che Teresa trovò la via per raggiungere Gesù. «Se qualcuno è piccolo, che venga a me!» (Libro dei Proverbi). Da questa frase capiamo tanto della sua spiritualità. Santa Teresa comprese a fondo che è su questa piccolezza che ci si può affidare per chiedere l’aiuto di Dio.
Spiega infatti la Santa: «Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta […] sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione […]io non ho affatto bisogno di diventare grande, bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più [per innalzarmi fino al Padre]». Il Martirologio Romano ha considerato la spiritualità della Piccola Via di Santa Teresa il suo specifico insegnamento per giungere alla perfezione cristiana.
Il Miracolo di Santa Teresa a Gallipoli
Il 16 Gennaio del 1910 nel Monastero delle Carmelitane scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. Il monastero al tempo aveva dei debiti e rischiava la chiusura. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno) era allettata a causa di una pleurite. All’alba di quel giorno sentì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, per svegliarla.
Una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male […]. Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità».
Santi: Santa Teresa si presentò come “serva di Dio”
La voce apparteneva a Santa Teresa che nel presentarsi disse di non essere la Santa Madre (Teresa d’Avila), bensì la serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux. Inoltre (altro elemento fondamentale per il processo di canonizzazione della Santa) Teresa disse a madre Carmela: «La mia via è sicura, non mi sono sbagliata seguendola»; quella a cui faceva riferimento era la Piccola Via.
Ottobre è dedicato al Santo Rosario che la Madonna ci raccomanda in tutte le sue apparizioni. Scopriamo l’esperienza del Beato Giacomo Alberione e del perché ha fatto propria questa preghiera. La preghiera del Rosario ha una sua storia particolare, nella quale si dispiega tutto l’amore che da sempre ha suscitato, proprio perché così tanto ci … Leggi tutto
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Nel Vangelo di oggi Gesù ci spiega qual è l’atteggiamento ideale del cristiano, anche di fronte alla precarietà e alle difficoltà. Il regno di Dio è davvero vicino? Questo ci vuole dire oggi Gesù con le sue parole.
“Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada”.
Il Vangelo di oggi lunedì 18 ottobre 2021
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore.
Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria – VIDEO
L’azione del male si propaga nella paura, e riesce a muoversi tra i nostri timori. Cosa diversa è il santo timore di Dio, che è un dono dello Spirito Santo. Quello che stiamo vivendo è invece un tempo di scontro, contrario all’amore di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.
Nasce una grande realtà impegnata nella diffusione del Vangelo, e di preziosa testimonianza in tutto il mondo. Ancora oggi la sua devozione è viva e attiva, benedetta dalla sua intercessione che dona innumerevoli grazie Tutto nasce dall’amore a Maria di un sacerdote, che diffonderà largamente questa “allenza” con la Madonna, rifugio dei peccatori. Tutto risale … Leggi tutto
La Parola estratta oggi “a caso” smonta una convinzione sbagliata da parte di molti cristiani, diffusa oggi come allora, che ha a che fare con la nostra relazione con Dio, sulla quale è bene fare chiarezza. Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda col suo buon aromatizzata, ci dà quell’input … Leggi tutto
Compagno di San Paolo Apostolo e uno dei quattro Evangelisti, dopo aver svolto la professione di medico, si converte alla fede cristiana e porta su carta tutti le opere e gli insegnamenti di Gesù. Narra negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma. … Leggi tutto
Una straziante testimonianza che in queste ore sta facendo il giro della rete, mostra un aspetto purtroppo molto contraddittorio dell’attuale gestione della pandemia da parte delle istituzioni, e si sofferma su un punto in particolare.
Si tratta di una questione giudicata particolarmente ingiusta e anche illogica, che sembra quasi tendere a minare la salute dei cittadini e dei lavoratori, piuttosto che tutelarla.
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C’è chi può essere a favore o contrario al vaccino, ma su questo aspetto non si può discutere. La testimonianza condivisa su Instagram mostra una ragazza particolarmente scossa dopo che ha ricevuto la notizia di un suo caro amico e collega in condizioni nient’affatto buone.
Il dolore della donna e quella domanda inevasa
La ragione di questa sofferenza è dovuta al fatto che il suo amico e parrucchiere, di nome Claudio, è stato “costretto” a fare il vaccino per poter aprire il suo salone di parrucchieri, come aveva invece sempre fatto fino a quel momento. Per esercitare il suo lavoro, infatti, che la Costituzione italiana mette al primo posto tra i diritti di ogni cittadino italiano, aveva bisogno di munirsi del fantomatico Green pass.
La questione controversa di questa vicenda, però, è dovuta al fatto che il soggetto in questione aveva già sviluppato gli anticorpi contro il Coronavirus, dopo avere contratto la malattia e come gli hanno attestato diverse certificazioni mediche. Eppure questi non gli sono state sufficienti per ottenere la certificazione verde richiesta dal Governo, dal 15 ottobre, per svolgere l’attività lavorativa. Perché la legge non lo prevede.
Per i guariti, se è passato troppo tempo, non si accede al green pass
Per i guariti dal Covid infatti non è sufficiente dimostrare di avere gli anticorpi, attraverso un test sierologico, per ottenere il Green pass. Se sono passati i tempi previsti dal ministero della Salute risulta essere ancora necessaria la vaccinazione.
Claudio, come afferma la donna nel video rilanciato dall’ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello, ora imprenditore nel settore delle pizze, Salvo Veneziano, ha dovuto fare il vaccino, e dopo dell’iniezione si è sentito male. Ora si trova ricoverato in ospedale in terapia intensiva, e la donna, evidentemente distrutta dal dolore, ha voluto postare sui social tutta la sua rabbia e la sua indignazione.
Tanti commenti sotto il video e una domanda che resta aperta
Tanti i commenti sotto il video, molti dei quali che solidarizzano con lei, altri che provano rabbia per l’attuale gestione della pandemia e per l’obbligo richiesto dal Governo di presentare il Green pass per recarsi al lavoro, e altri ancora infine che non credono alla testimonianza. Tacciando la donna che parla, mostrando apertamente il suo volto, come una persona che starebbe diffondendo una notizia falsa.
In ogni caso, resta la domanda controversa che attanaglia molte persone, specialmente tra le più critiche verso l’introduzione del green pass, e spaventate dalla somministrazione del vaccino.
Se una persona ha già gli anticorpi, perché mettere a rischio la sua vita con il vaccino? Il green pass va ottenuto con gli anticorpi, e pensare che la realtà sia diversa da questo è, per la donna, inaccettabile.
Sembrava un banale diverbio fra due persone, ma invece è sfociato in una tragedia. A farne le spese è stato un sacerdote. Un’aggressione avvenuta in chiesa che ha lasciato tutti atterriti. La vittima dell’aggressione è don Mario, 74 anni, sacerdote di una parrocchia di Fidenza. Sacerdote accoltellato in canonica “Era in preda all’alcol e mi … Leggi tutto
Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Dio Misericordioso abbia pietà delle nostre miserie e dei nostri peccati”.
O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.
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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri scritti da San Pio da Pietrelcina.
“Preghiamo incessantemente per i bisogni abituali della nostra diletta patria, dell’Europa e del mondo intero. Dio Misericordioso abbia pietà delle nostre miserie e dei nostri peccati: ridoni a tutto il mondo la tanto sospirata pace“.
Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?
Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.
La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.
Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.
Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II
Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.
Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.
Una mattinata lieta in San Pietro, culminata con due ringraziamenti compiuti da papa Francesco verso due figure molto importanti per il suo magistero pontificale. A cui ha fatto seguito un appello che entra nel vivo dei fatti più drammatici dell’attualità. Il Papa ha infatti celebrato le due ordinazioni episcopali segnando il punto chiave di una … Leggi tutto