Oggi 18 ottobre preghiamo San Luca Evangelista, da medico non credente a discepolo di Gesù

Compagno di San Paolo Apostolo e uno dei quattro Evangelisti, dopo aver svolto la professione di medico, si converte alla fede cristiana e porta su carta tutti le opere e gli insegnamenti di Gesù.

Narra negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.

san luca

 

 

18 ottobre: Luca, lo scriba di Cristo

In questo diciottesimo giorno del mese di ottobre, la chiesa venera San Luca Evangelista. Pagano prima, poi convertitosi, diventa discepolo e compagno di San Paolo. È autore del Terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli ed è, anche, l’unico evangelista che narra la nascita di Gesù, esaltando la figura di Maria, indicandola come “colei che è benedetta fra tutte le donne”.

Secondo la tradizione cristiana, Luca è nato ad Antiochia di Siria da una famiglia pagana, ed esercita la professione di medico. Diviene discepolo degli apostoli e Paolo lo cita in alcune sue lettere, chiamandolo “compagno di lavoro”. Ha una buona cultura e lo si vede dal suo greco fluente ed elegante e dalla sua ottima conoscenza della Bibbia scritta in greco. È l’unico evangelista non ebreo.

Dove è sepolto

Le ossa di San Luca sono state trasportate a Costantinopoli nella famosa basilica dei Santi Apostoli dopo la metà del IV secolo. Le sue spoglie giungono poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di Santa Giustina.

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La preghiera a San Luca Evangelista da recitare oggi

Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro  non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.

Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una  speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, dei suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria.

Gloria.

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