L’Italia subisce il diktat dell’Islam e censura uno dei suoi più grandi capolavori

Lo scandaloso episodio ha fatto infuriare molti osservatori e ha acceso il dibattito nell’opinione pubblica. È una realtà che avanza purtroppo e dovrebbe portare tutti a una seria e profonda presa di coscienza. Uno scandalo che mostra come, purtroppo, l’eccesso di politicamente corretto spesso sfoci letteralmente in una sottomissione a schemi e modelli culturali che … Leggi tutto

Il Pensiero di Sant’Antonio di Padova per oggi 8 Ottobre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “La preghiera è il sentimento dell’uomo che si mette in rapporto con Dio”.

O sapiente sant’Antonio, che con la tua dottrina sei stato luce per la santa Chiesa e per il mondo, illumina l’anima mia aprendola alla divina verità.

Pensiero Santi - Sant'Antonio di Padova

Le frasi ed il pensiero dei santi sono insegnamenti senza tempo. Piccole riflessioni sempre attuali, un valido sostegno per il nostro cammino, ascoltiamoli.

La preghiera è il sentimento dell’uomo che si mette in rapporto con Dio, è un colloquio pio e familiare, la sosta della mente illuminata per godere di lui, per quanto all’uomo è possibile”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Antonio di Padova?

Antonio (1195-1231, Lisbona) era nato col nome di Fernando e fu, nella sua epoca, uno dei più colti ecclesiastici d’Europa. Nella Pentecoste del 1221, la sua vita di sacerdote e Agostiniano cambiò radicalmente, poiché incontrò Francesco d’Assisi e aderì al suo progetto.

Non si sarebbe mai fatto avanti come oratore e non si sarebbero mai scoperte le sue doti di gran predicatore se, trovandosi a Forlì durante un’ordinazione sacerdotale, non fosse stato “obbligato a predicare”, per sostituire il celebrante che non arrivava.

A Bologna, con l’approvazione di Francesco, fondò una scuola di teologia, ma viaggiava instancabilmente, tra Francia e Italia soprattutto, per raggiungere i covi degli eretici, degli albigesi, dei catari, predicando la Parola di Dio. Lavorò incessantemente perché trionfasse la Verità, perché gli uomini abbandonassero ricchezze, vizi e peccato e tornassero a Dio. Aveva solo 36 anni quando morì a causa dell’asma, mentre il popolo lo acclamava Santo. Caso unico nella storia, la sua canonizzazione a soli 11 mesi dalla sua morte.

Sant’Antonio difendeva l’Assunzione di Maria

Sant’Antonio è Patrono dei poveri e degli affamati, di coloro che aveva cercato di proteggere, anche chiedendo che venissero modificate alcune leggi. Propose ed ottenne, infatti, una riforma dello Statuto, in merito alle punizioni dei debitori insolventi, che, dopo aver dato tutti i loro beni, non dovranno perlomeno finire in carcere.

Ma era anche un forte sostenitore dell’Assunzione della Vergine al cielo. Alla Madonna (lui che era nato, guarda caso, il 15 Agosto), dedicò degli scritti, uno dei suoi Sermoni. Diceva: “Il Signore, scendendo sulla terra, ha avuto bisogno di un luogo pulito dove appoggiare i piedi, la Vergine Maria gliel’ha offerto. Per questo Maria è salita con il Signore, che non dimentica quanto ha fatto per Lui. L’ha glorificata al di sopra degli angeli perché si è resa piccola, umile e accogliente”.

Nel 1228, Antonio tenne le prediche della Quaresima, per incarico di Papa Gregorio IX, che lo definì “Arca del Testamento”. Quel giorno, i fedeli provenivano da diversi luoghi e ognuno lo sentì predicare nella propria lingua.

San Michele Arcangelo rivela un’antica e potente preghiera

Una rivelazione forte e straordinaria che una religiosa, proclamata poi Serva di Dio, ha ricevuto dall’Arcangelo San Michele per diffonderla in tutto il mondo affinché tutti possano beneficiarne nei momenti della prova. Suor Antonia de Astonac era una religiosa carmelitana e, proprio dall’Arcangelo San Michele, aveva avuto in dono una preghiera di antiche origini. La Corona Angelica … Leggi tutto

La domanda del Cardinale Sarah che fa tremare i Vescovi

La dura accusa del cardinale Sarah ad alcuni vescovi che avrebbero implementato delle misure da lui non condivise in quanto addirittura “più restrittive di quelle previste”, riassunta in una domanda a dir poco centrale. Purtroppo, infatti, da quando è scoppiato il Covid si sono viste situazioni molto dolorose per la Chiesa cattolica nel nostro Paese, … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 7 Ottobre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non tante devozioni, ma tanta devozione”.

San Filippo, tu che amasti così tanto la preghiera e fosti in essa così favorito da Dio, ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio, perché non mi stanchi mai di rimanere unito al Signore.

pensiero San Filippo Neri
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Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

“Non vi caricate di troppe devozioni, ma intraprendetene poche, e perseverate in esse. Non tante devozioni, ma tanta devozione“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Perché i cattolici “lo fanno” meglio: tutto sul vero piacere coniugale

Spesso si pensa erroneamente che i cristiani, per qualche strana ragione, siano chiamati a rifiutare la carnalità umana persino all’interno del matrimonio. Eppure Dio si incarnato in Gesù, vero Dio e vero uomo, rendendo il divino parte della vita di ogni cristiano. Non è infatti per niente così, ma bisogna comprendere con attenzione il perché. Quello della “sessuofobia” … Leggi tutto

Riflessione sul Vangelo del 7 ottobre di Paolo di La Luce di Maria – Video

Maria ha vissuto l’inimmaginabile e lo ha fatto con semplicità e obbedienza. In che senso possiamo dire che Maria ha unito Dio all’uomo? Qual è la rassicurazione più grande che ci ha dato e come possiamo sentire ancora oggi la sua presenza?

Dio ha chiesto ad una creatura umana, a Maria, e quella creatura umana ha detto sì al Signore Dio. Grazie a quel sì, Dio ha manifestato la sua gloria donandoci suo Figlio.

Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria

L’angelo rassicura Maria e le fa l’esempio della cugina che era incinta, perché per un attimo lei esita: è umano. È umana, Lei, ma in quell’umanità ha fatto qualcosa di impressionante, nella sua obbedienza, nel suo slancio e nella sua fiducia.

Nella sua profondità, perché certe cose non le puoi nemmeno immaginare, invece lei le ha vissute dentro di sé, ed è riuscita ad accogliere questa volontà che oggi ci ha donato Gesù.

Il “Sì” di Maria

A volte io mi confronto animatamente con i nostri fratelli protestanti evangelici che snobbano l’operato di Maria, la sua immagine, la sua santità, anzi la denigrano e la deridono. Io a volte non mi rendo conto di come si possa mettere in discussione la figura di Maria, la Madre di nostro Signore, donna nella quale Dio ha riposto la sua fiducia, perché è su di lei, è sul “sì” di Maria che lui ha realizzato il suo progetto, che unisce Dio all’uomo.

Perché Maria ha unito Dio all’uomo? Perché Dio ha chiesto ad una creatura umana, a Maria, e quella creatura umana ha detto sì al Signore Dio. Grazie a quel sì, Dio ha manifestato la sua gloria donandoci suo Figlio, nato dal grembo di una creatura umana. Un intreccio impressionante! Se pensiamo che Gesù è Figlio di Dio, ma è anche figlio di Maria, qui constatiamo che c’è stata un’unione spirito-fisica: Dio si è fatto come noi.

La presenza di Maria e la sua grande consolazione per noi

Se solo si pensa che grazie al “sì” detto da questa mamma, da questa nostra guida spirituale, che è impressionante per la sua dolcezza, la sua tenerezza, la sua bellezza la sua umanità, tutt’ora presente a Medjugorje dove viene a parlare a tutti noi, preoccupata per l’umanità, sempre più smarrita. Ci ha già detto che trionferà il suo Cuore Immacolato, ci ha già rasserenato, come tutte le mamme.

Immaginiamo che altrimenti in questo tempo così difficile non ci sarebbe arrivata nemmeno una parola di consolazione, di riscatto, invece lei ce l’ha data: “Il mio Cuore Immacolato trionferà”, ce l’ha già detto!

Questa immagine dobbiamo portarcela dietro, di questa mamma che è ben altro che “wonder woman”, è incredibile! Io sto andando a ringraziarla, a fare un pellegrinaggio per pregare e a portare tutti noi, per la Luce di Maria, e vado a portare anche me, il mio lavoro, la mia missione, il mio cammino, il mio lavoro.

Tante volte ci smarriamo

Perché davvero ce ne è bisogno. Tutto quello che fai con il cuore unito a Dio è più semplice, è più facile, tutto più lineare. Dio mette ordine nelle vite, nelle famiglie, nelle amicizie, in tante cose. Il problema è che in quell’ordine, stranamente, tante volte ci smarriamo. Ci sembra quasi anomalo, e ci chiediamo: “Ma la vita è davvero così ordinata?”. Magari il tuo matrimonio fila bene, riesci ad essere fedele, sul lavoro cerchi di essere attento, cerchi di avere un rapporto sincero con le persone, di essere fedele alle tue promesse, alle tue parole…

Sembrano cose quasi strane, quando invece è tutto normale, naturale. Avere fiducia oggi ti fa sentire quasi uno “scemo” che si fida delle persone… Invece la fiducia è l’arma più grande per far crescere le relazioni. Se tu di una persona ti fidi, è capace di dare la sua vita per la tua. Se tu non gli dai un pizzico di fiducia, tu non vedrai mai chi è quella persona.

Noi ancora viviamo con questi preconcetti che ci allontanano dalla grazia. Allora per questo ho bisogno di ritirarmi a pregare, un pochino più isolato del solito, per ritornare ancor più vicino a quella volontà che ci rende figli della luce e figli di Dio.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Supplica alla Madonna del Rosario da recitare oggi 7 ottobre

Appare a San Domenico di Guzman e gli indica l’arma più potente contro il male, tanto che con essa i cristiani riescono a sconfiggere i turchi a Lepanto. Era un 7 ottobre, e oggi come allora, celebriamo le vittorie della Madre Celeste nella nostra vita, con questa potente preghiera. La sua devozione, raccomandata nelle Apparizioni, … Leggi tutto

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