Italia in preghiera: la diretta TV dalla Chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Porto Venere

Prosegue la diretta settimanale con la recita del Rosario, l’importante iniziativa di preghiera questa volta sarà trasmessa dalla provincia di La Spezia. Un momento di preghiera forte che unisce l’Italia intera. L’appuntamento fa tappa questa sera in Liguria, alla Chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Porto Venere. La preghiera incessante di ogni mercoledì. Il … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Teresa di Lisieux per oggi 6 Ottobre 2021 – Video

“Come sarà bello contemplare Gesù faccia a faccia per tutta l’eternità” è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo.

Santa Teresa del Bambino Gesù, che durante la tua esistenza terrena hai amato Dio sopra ogni cosa e ti sei offerta vittima al suo amore misericordioso, aiutami a rendere preziosi tutti gli istanti della mia vita, trasformandoli in atti di vero amore.

pensiero Santa Teresa di Lisieux Oggi vi proponiamo una perla tratta da un pensiero tra i tanti scritti da Santa Teresa di Lisieux. Meditiamo le parole di questa piccola grande santa.

“Costa vivere, restare su questa terra d’amarezza e d’angoscia. Ma domani… un’ora, e saremo in porto. Che felicità! Come sarà bello contemplare Gesù faccia a faccia per tutta l’eternità! Sempre, sempre più amore, sempre gioie più inebrianti! … Una felicità senza nubi“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Teresa di Lisieux

Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.

Pensiero dei Santi: il silenzio e la preghiera nella difficoltà

Pochi giorni dopo aver vestito l’abito delle carmelitane il padre subisce una brutta crisi isterica. Credendosi in un campo di battaglia, crea una situazione pericolosa domata con la forza dalle autorità. Fu dunque internato all’ospedale di Bon Sauveur. Santa Teresa e le sorelle, che hanno sempre venerato il loro padre, furono costrette a sopportare, a causa di quell’episodio, critiche e commenti. Ma Teresa affrontò la difficile situazione con il silenzio, la preghiera e la lettura della Bibbia.

La piccola Via

È proprio dalla lettura della Bibbia che Teresa trovò la via per raggiungere Gesù. «Se qualcuno è piccolo, che venga a me!» (Libro dei Proverbi). Da questa frase capiamo tanto della sua spiritualità. Santa Teresa comprese a fondo che è su questa piccolezza che ci si può affidare per chiedere l’aiuto di Dio.

Spiega infatti la Santa: «Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta […] sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione […]io non ho affatto bisogno di diventare grande, bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più [per innalzarmi fino al Padre]». Il Martirologio Romano ha considerato la spiritualità della Piccola Via di Santa Teresa il suo specifico insegnamento per giungere alla perfezione cristiana.

Il Miracolo di Santa Teresa a Gallipoli

Il 16 Gennaio del 1910 nel Monastero delle Carmelitane scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. Il monastero al tempo aveva dei debiti e rischiava la chiusura. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno) era allettata a causa di una pleurite. All’alba di quel giorno sentì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, per svegliarla.

Una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male […]. Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità».

Santi: Santa Teresa si presentò come “serva di Dio”

La voce apparteneva a Santa Teresa che nel presentarsi disse di non essere la Santa Madre (Teresa d’Avila), bensì la serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux. Inoltre (altro elemento fondamentale per il processo di canonizzazione della Santa) Teresa disse a madre Carmela: «La mia via è sicura, non mi sono sbagliata seguendola»; quella a cui faceva riferimento era la Piccola Via.

È un tesoro che si apprezza realmente solo quando lo perdiamo

La riflessione del Papa va a toccare una dimensione profonda della vita di ognuno: la spiritualità in contrasto con il legalismo.  La lettera di San Paolo ai Galati include, tra le altre cose, un grande insegnamento sulla “libertà cristiana”. Mai forzare nessuno, nemmeno nel nome di Gesù “La libertà è un tesoro che si apprezza … Leggi tutto

Riflessione sul Vangelo del 6 ottobre di Paolo di La Luce di Maria – Video

Come poter mettere in pratica nella nostra vita quello che proclamiamo nel Padre Nostro? Qual è la “polizza assicurativa” per la salvezza contenuta in questa preghiera? Gesù ci insegna a vivere e a pregare.

Perché questa preghiera rispecchia la pienezza? Perché non c’è cosa più grande di quello che Gesù ci ha lasciato.

Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria

Credo che Gesù ci abbia fatto un dono grande insegnandoci il Padre nostro, la preghiera perfetta, la preghiera che ci unisce al Signore, la preghiera che ci rende fratelli, la preghiera che parla del perdono, della giustizia, del nostro bisogno di nutrirci del pane quotidiano; la preghiera che santifica Dio, la preghiera che attesta il suo Regno e ci rende bisognosi dell’aiuto di Dio nelle tentazioni del maligno… La preghiera che ci fa capire quanto siamo bisognosi della misericordia di Dio.

Quello che ci ha lasciato Gesù

Sembra veramente tanto breve quanto piena di tutto. Perché questa preghiera rispecchia la pienezza? Perché non c’è cosa più grande di quello che Gesù ci ha lasciato. Una persona un giorno mi ha detto che fare il cristiano è difficile: “Devi rispettare tutti e 10 i comandamenti, ma come fai?“. In realtà i 10 comandamenti, lo ha detto Gesù, sono due: uno è “ama il tuo Dio con tutto il cuore”, l’altro è “ama il prossimo tuo come te stesso”.

Se prendiamo questi due comandamenti, tutti gli altri li rispettiamo. I dieci comandamenti, che sono chiamati così ma sono in realtà dieci consigli di Dio per vivere bene, sono un po’ più mirati al dettaglio delle nostre vite per vivere nella grazia e nella bellezza della fede, ma è tutto racchiuso in queste due “parole”: ama Dio al primo posto e il fratello tuo come te stesso.

Il significato della preghiera per eccellenza

E qui c’è tutta la bellezza del Padre nostro, perché è una preghiera che unisce il Cielo con la terra: “Padre nostro che sei nei Cieli”: gli dà un’allocazione, “che sei nei cieli”, e prima ancora gli dà un’appartenenza, “nostro”, quindi ci dice che lui è nostro Padre. “Sia santificato il tuo nome”: il suo nome è santo; “venga il tuo regno”: dal punto alto dov’è ora, venga in questa vita, su questa terra. “Sia fatta la tua volontà”: la regola madre per vivere bene. Sia dunque la sua volontà a compiersi e non la nostra. “E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”: proclamiamo la giustizia, e per farlo dobbiamo essere onesti anche con noi stessi.

Poi gli chiediamo di nutrirci con il pane quotidiano, di perdonarci, perché siamo bisognosi, e gli chiediamo di aiutarci a non cadere nelle tentazioni del maligno. È una sorta di riconoscimento da una parte e grido d’aiuto dall’altra. E Dio, che è buono, non lascerà che questa preghiera sia come delle parole al vento, no, Gesù ci ascolta, mette in pratica, accoglie le nostre preghiere.

Per questo siamo qui da quasi 7 anni, chi con più costanza chi meno, perché c’è qualcosa in noi che ha bisogno di rinfrancarsi, di ricordarsi che siamo fratelli, figli di un Papà e una Mamma comuni.

Pregare è come vivere

Allora io credo che il nostro cuore è proprio bisognoso di pregare come il nostro corpo è bisognoso di bere. È una cosa che non capiamo spesso, ma il bisogno di mangiare e bere sono bisogni primari, e così è anche la fede: se non hai la fede nel cuore vivi male, vivi come se fossi un morto che cammina.

Chiediamo quindi al Signore di essere veramente come Gesù ci dice di essere e di poter esercitare nella nostra vita quello che proclamiamo nel Padre Nostro. Una persona mi ha detto una volta che abbiamo una polizza assicurativa per la salvezza nel Padre nostro, ed è: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”… Iniziamo a perdonare, perché se perdoniamo saremo perdonati, e vedremo la gloria di Dio.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Social network: la schiavitù dei giovani d’oggi | La soluzione inaspettata arriva da un Monsignore

Oggi i giovani sono sempre più disorientati, e purtroppo le loro vite “schiavizzate” dalla rete e dai social network. Non bisogna però disperare, perché per loro c’è una ricetta ben precisa.  Tutto ciò emerge anche dalla lettera che l’arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini,  ha inviato agli adolescenti milanesi in occasione dell’Anno Straordinario loro dedicato … Leggi tutto

Il Pensiero di Padre Pio da Pietrelcina per oggi 5 Ottobre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “L’Eucarestia sia il gran mezzo per aspirare alla santa perfezione”.

O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.

pensiero Padre PioOggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti da San Pio da Pietrelcina. Riflettiamo insieme su questa perla di saggezza.

L’Eucarestia sia il gran mezzo per aspirare alla santa perfezione, ma bisogna riceverla con il desiderio e con l’impegno di togliere dal cuore tutto ciò che dispiace a colui che vogliamo alloggiare“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

Suor Faustina: negli ultimi giorni di vita realizza il compito affidatole da Gesù

In occasione della festa Liturgica della Santa alla quale Gesù Misericordioso si è rivelato. Suor Faustina conosceva il giorno della sua morte, ripercorriamo i giorni che hanno preceduto il suo transito al cielo.

A chi le chiedeva se avesse paura della morte, lei rispondeva con convinzione, chiedendo perdono di tutti i suoi peccati. Ma alcune sue consorelle erano ancora scettiche.

gesù e suor faustina

La missione di Suor Faustina

Gesù Misericordioso a lei si è rivelato e con lei dialogava. A Suor Faustina ha lasciato messaggi che la mistica ha, poi, “riversato” nel mondo, fio al giorno della sua scomparsa. Ma fino all’ultimo, molti, anche alcune sue consorelle, erano scettici nei suoi confronti. Ma lei non si è arresa, ed ha continuato a portare avanti la missione che Gesù gli aveva affidato.

Un racconto dei suoi ultimi giorni prima della sua salita al cielo, è proposto da Frate Attilio Gueli, frate minore cappuccino e segretario “fraternità e missione” di Lombardia OFMCap.

Un frate racconta gli ultimi giorni della vita della mistica

Il cappuccino ci racconta cosa accadde in quei momenti, quasi ad approfondire la spiritualità e il culto alla Divina Misericordia che Suor Faustina si è prodigata di portare avanti: “Era il 24 agosto del 1938 quando la madre superiora del convento di Suor Faustina venne informata che lei era ulteriormente peggiorata e, per questo si recò in ospedale per starle accanto. Il giorno dopo, giorno del compleanno di suor Faustina, il cappellano dell’istituto le amministra il sacramento dell’Unzione degli Infermi. Ma la situazione di salute della suora non migliorò”.

La visita di Don Michele, suo direttore spirituale, lo portò ad accorgersi di aver dimenticato alcune immaginette, fresche di stampa, nella stanza di Suor Faustina. Nel tornare a riprenderle, notò che la religiosa era in estasi.

Il medico che, grazie a lei, ritrova la fede

Ma le condizioni di salute di Faustina non miglioravano, tanto che un’infermiera dell’ospedale le chiese se sarebbe voluta tornare in convento per trascorrere lì l’ultimo periodo della sua vita: “Lei rispose con un sorriso di gioia e, dopo averci pensato, disse all’infermiera: “Non sto ancora morendo, perciò la prego di lasciarmi qui. Sarei un peso per la comunità […] Due settimane dopo, l’infermiera, suor Alfreda, si recò di nuovo al sanatorio per riportare in convento suor Faustina. Lì c’era un medico che l’andava a trovare spesso e, parlando con lei, aveva ritrovato la sua fede” – continua Fra Attilio.

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Tornata in convento, a suor Faustina fu assegnata una stanza singola e, di lei, si prese cura suor Amelia. A causa del peggioramento delle sue condizioni, non riusciva neanche più a nutrirsi: “Il 22 settembre chiese perdono all’intera comunità per tutte le mancanze non intenzionali. Poi attese l’ultimo giorno. Il 26 settembre, il suo direttore spirituale tornò a farle visita […] Quel giorno, suor Faustina comunicò al sacerdote il giorno della sua morte” – continua il cappuccino nel suo racconto.

Suor Faustina e il predire l’imminente guerra

A chi le chiedeva se avesse paura della morte, Suor Faustina rispondeva che “tutti i suoi peccati e le sue imperfezioni sarebbero consumati come paglia nel fuoco della Divina Misericordia”. La seconda guerra mondiale era imminente e Suor Faustina aveva predetto che sarebbe stata “lunga, lunghissima” e che ci sarebbero state anche “delle sciagure e la gente sarà afflitta da atroci sofferenze”.

Perché alcune suore erano diffidenti

Le suore che la ascoltavano erano impressionate dai suoi racconti ma, specie negli ultimi suoi giorni di vita, avevano verso di lei anche atteggiamenti diversi: Ci furono suore che le fecero opposizione sino alla fine, ma poi se ne pentirono amaramente. Ma la maggior parte delle religiose erano affascinate dalla bontà, dalla semplicità e dalla profondità spirituale della mistica e volevano il suo bene” – conclude fra Attilio.

LEGGI ANCHE: Oggi 5 ottobre preghiamo Santa Faustina Kowalska, la discepola della Misericordia

La sua salita al cielo

Poco prima di morire, l’ultima cosa che la religiosa disse alla sua madre superiora fu: “Il Signore Gesù vuole elevarmi e farmi Santa”. Il 5 ottobre del 1938, suor Faustina sussurrò queste parole: “Il Signore mi prenderà oggi”, sapendo che il suo momento di salire al cielo era arrivato.

Lei soffriva e alcune sue consorelle, insieme al padre spirituale andarono a trovarla al suo capezzale: “L’agonia non era molto evidente […] alle 10.45 suor Faustina morì. Il suo funerale fu celebrato il 7 ottobre, primo venerdì del mese e festa della Madonna del Rosario” – conclude Fra Attilio.

Giorni di vita intensi, momenti di estasi, ma anche rivelazioni da lasciare ai posteri. Tutto questo è stata suor Faustina negli ultimi giorni della sua vita.

Chi vuole ascoltare direttamente dalla viva voce del frate cappuccino, il racconto, può ascoltarlo in questo video.

Fonte: Frate Attilio Gueli

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Riflessione sul Vangelo del 4 ottobre di Paolo di La Luce di Maria – Video

Gesù è tra noi, ma ci accorgiamo della sua presenza oppure non lo riconosciamo? Nel Vangelo di oggi vengono presentate Marta e Maria. A quale delle due sorelle assomigliamo veramente? Questo spunto ce lo farà capire con chiarezza.

“Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”.

Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria

Quello che dice qui Gesù è un messaggio diretto, profondo, che porta alla nostra consapevolezza di quello che è il nostro cammino di fede, il nostro obiettivo di vita. Marta si sentiva nella ragione, al punto di chiedere a Gesù di riprendere la sorella.

Ci dimentichiamo di Gesù?

Gesù le risponde proprio il contrario: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”.

Quante volte ci troviamo davanti a queste situazioni, dove per schemi preordinati o educativi, ci troviamo davanti ad una realtà sicuramente dissociata da questo Vangelo.

Nel suo affaccendarsi e darsi da fare, Marta rischia di dimenticarsi la cosa più importante: che lì c’era il Figlio di Dio, l’amato, l’ospite degli ospiti. Lei aveva Gesù dentro casa, il Figlio di Dio, ed è andata a dirgli di riprendere la sorella. Che inconsapevolezza!

Riconosciamo Gesù nel prossimo?

Si dimentica della presenza di Dio, e l’ospite non va semplicemente servito, nutrito, accudito in ogni maniera, soprattutto riconosciuto. Dobbiamo ricordarci di questa preghiera perché ci aiuterà a capire che l’ospite va sempre accolto, considerato, affinché possiamo farlo sentire in famiglia. Non attraverso cerimoniali, ma attraverso atti di sincera amicizia.

Chiediamo al Signore il dono di saper riconoscere gli ospiti che ci metterà davanti, la verità che dobbiamo cogliere e la speranza che dobbiamo offrire anche agli altri. In un mondo sempre più perso, e svanito abbiamo questo grande compito di essere portatori di speranza e di verità.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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Oggi 5 ottobre preghiamo Santa Faustina Kowalska, la discepola della Misericordia

È definita la Santa della Divina Misericordia, a cui Gesù si rivela e spesso,  definendola la “mia segretaria”. Il Signore le affida un compito molto speciale, in particolare durante un momento difficile della storia dell’umanità. Una vita apparentemente semplice, come quella di tante altre religiose. Invece, questa Suora polacca ci ha lasciato un’eredità di inestimabile … Leggi tutto

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