Perché la domenica è considerata il “giorno del Signore”?

Per quale motivo, dall’epoca dell’imperatore Costantino, il cristiano non considera più il sabato come giorno di festa ma la domenica? Costantino stabilì che il primo giorno della settimana “fosse dedicato al riposo”. Ma è stato giusto così? Una fedele chiede delucidazioni in merito a un sacerdote e, soprattutto, perché si sia passato dal sabato alla … Leggi tutto

Biden sempre più pro-gender. Ma i vescovi vanno al contrattacco

Nelle prossime settimane il Congresso Usa voterò il provvedimento denominato Equality Act. Una legge inaccettabile che ha fatto saltare sulle sedie i vescovi Usa. Il provvedimento punta infatti ad emendare lo storico Civil Rights Act, la legislazione contro il razzismo del 1964, introducendo la protezione dalla discriminazione anche per quanti provano “attrazione per lo stesso … Leggi tutto

Santuario Madonna di Treviglio: cosa portano le lacrime di Maria?

Il Santuario della Madonna di Treviglio, dedicato alla Madonna delle Lacrime, fu il frutto della generosità della popolazione per l’intervento straordinario di Maria.  Dopo i fatto accaduti il 28 febbraio 1522 la popolazione locale si sente infatti in dovere di ringraziare la Vergine con un’opera che rendesse merito al suo intervento prodigioso. In quella data, … Leggi tutto

La profezia di Papa Francesco: morirò a Roma, non ho paura

Il Santo Padre in una intervista esclusiva alla Nation ha rilasciato una clamorosa confidenza su di sè che ha che fare con la visione del suo destino Il colloquio con il giornalista, come conferma Huffington Post, è avvenuto lo scorso 16 febbraio dello scorso anno. Nel corso dell’interessante intervista, Papa Francesco ha affrontato importanti tematiche, … Leggi tutto

Vangelo di domenica 28 febbraio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Dio opera grazie in noi tramite la fede: questa è la chiave con la quale possiamo vivere esperienze di grande grazia spirituale.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Perché Gesù ha mostrato ai suoi apostoli la sua trasfigurazione? Facciamo un esempio: se dovessimo attraversare un bosco al buio, sapendo che ci si può perdere, e ci venisse data una lampada che fa luce, non lo attraverseremmo con più tranquillità? Allo stesso modo, venendo a conoscenza di una risposta che ci aiuta a capire qualcosa di difficile da comprendere, saremo poi più forti nell’attraversare quell’incognita.

Con la trasfigurazione, Gesù ha voluto far vedere ai suoi apostoli qualcosa di grande, di forte. Qualcosa che in qualche modo prefigurava la sua risurrezione futura, per attraversare quel bosco buio che era la sua morte e Passione.

Era come a dirgli: “preparatevi perché questo sono io, ma mi vedrete in un’altra situazione molto più difficile da accettare e capire”. Era come se Gesù avesse voluto dare agli apostoli una risposta in anticipo per essere più forti in futuro. Poi è avvenuto qualcosa di sconvolgente: che il Cielo ha parlato, che Dio ha parlato in quel momento. Dicendo: “Questi è il figlio mio, l’amato, ascoltatelo”.

Non solo quegli apostoli hanno visto Gesù “risorto”, il suo corpo trasfigurato e glorioso, ma hanno sentito la voce di Dio dal Cielo! Proviamo a pensare cosa può voler dire sentire Dio che parla dal cielo! Ma ci rendiamo conto di cosa stiamo proclamando e narrando? Dio ha parlato dal cielo! Dovremmo andare oggi a Messa con questo stupore, chiedendoci cosa Gesù voglia mostrarci e farci scoprire!

Tornando al Vangelo, pensiamo alla sorpresa dei presenti nel vedere Mosè e Elia, morti secoli prima! Questa visione in un modo o nell’altro testimonia la continuità della vita. L’istinto poi che Pietro ha avuto è quello di preparare delle tende per Gesù, Mosè e Elia, desiderando di rimanere lì per sempre, da quanto era bello quel momento. Questo fa capire un po’ anche a noi cosa ci aspetta nel Regno dei Cieli: un qualcosa di così bello che davanti alla vita terrena non si potranno fare paragoni che per rimpiangerla.

Inoltre è importante pensare che oggi a Messa noi possiamo prendere Gesù e nutrirci di lui. Ma ricordiamoci che Gesù ci nutre in funzione di quanto noi crediamo che lui ci nutra, perché il seme fondamentale grazie al quale Dio opera grazie in noi è la fede, è quanto ci fidiamo del suo intervento della nostra vita. Questa è la chiave con la quale possiamo vivere esperienze di grande grazia spirituale.

Un’altra cosa importante è che Gesù chiede agli apostoli di non dire nulla a nessuno finché non sarà risorto dai morti: gli apostoli non capiscono cosa significhi risorgere dai morti, perché era qualcosa di inspiegabile.

È come se Gesù avesse detto loro: avete visto qualcosa di troppo grande per essere accettato, qualcosa che capirete appieno quando mi vedrete risorgere. Questa duplice esperienza che è vedere Gesù trasfigurato e Gesù risorto, sigillerà poi nel cuore degli apostoli la percezione di star vivendo qualcosa di incredibile.

Oggi noi siamo qui a ricordare il passaggio di Gesù nel nostro tempo, nella nostra terra, il fatto che Gesù si fa come noi e che è in mezzo a noi. Ed è facile dire: “beato tu che ci credi”, perché, anche se chi crede è in qualche modo favorito, dato che nella fede che Dio può operare, la fede non è fatta di parole o percezioni.

La fede è tale anche senza vedere o sentire nulla, credendo alla Parola, alla Chiesa, credendo ai martiri che hanno dato la vita e alle testimonianze dei santi, credendo alla voce della nostra coscienza che spesso ci parla ma di cui non sappiamo decifrare la provenienza.

Chiediamo al Signore il dono di stupirci e chiediamo, perché è lecito chiedere, che faccia sentire anche a noi qualche volta la sua presenza, umilmente. Senza pretendere di vedere quello che gli apostoli videro sul monte Tabor, ma chiediamogli che si faccia sentire vicino a noi, affinché la nostra fede sia più viva e noi possiamo testimoniarla ai nostri fratelli che non credono a suo amore e alla sua misericordia.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Il caffè spirituale, una pausa con la Parola – Domenica 28 febbraio 2021

Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda e aromata, ci dà quel input per iniziare meglio un nuovo giorno. È per tantissimi di noi, tra cui la sottoscritta, è un’abitudine irrinunciabile a casa o al bar in compagnia, e anche occasione per incontrare amici, conoscenti, colleghi. Esattamente quello che dovrebbe essere … Leggi tutto

Padre Pio: le prime misteriose stimmate di cui non tutti sono a conoscenza – Video

Padre Pio da Pietrelcina: uno dei Santi più conosciuti ed invocati al mondo. Ma sono stati in pochi a conoscere la sua sofferenza.

Le stimmate: un dono e una grazia per il Santo Frate, ma anche una fonte di sofferenza che è durata tutta una vita. Il racconto dell’inizio, di ciò che è avvenuto con le prime apparizioni di “una forma rossa” in mezzo alle mani.

Il dono di Cristo a Padre Pio nel 1910

Padre Pio e il dono delle stimmate. Il sigillo di Cristo impresso su di lui, fonte di forza ma anche di profondo dolore per il Santo Frate. Il tutto parte più di un secolo fa, nel lontano 1910, quando il giovane Fra Pio era in Campania.

Padre Pio era da poco stato ordinato sacerdote ed era ritornato a Pietrelcina su consiglio dei medici. Quando non era in chiesa a pregare o in casa sua, partiva e si dirigeva a Piana Romana, vicino il suo paese d’origine, su di una collina ricca di olmi, per attutire quello che lui stesso definiva “quel fuoco che lo andava consumando”.

A Piana Romana sostava, specialmente in estate, sia di giorno che di notte, sedendo all’orma proprio di un olmo per pregare.

Sin da giovane, lui si rifugiava sotto quell’albero e, proprio lì, erano iniziate prove e lotte spirituali, tormenti e fastidi del maligno. Un giorno confidò a Padre Raffaele che, mentre era a Piana Romana, proprio sotto quell’albero, i suoi parenti costruirono una capanna. Quel posto era diventato una vera e propria chiesetta, perché lui lì si rifugiava per espletare tutte le sue pratiche di pietà e le sue preghiere.

I tormenti del demonio ai piedi dell’albero

Nell’aprile 1951, ad un accenno di questa capanna, Padre Pio confidava: “Nessuno sa quello che avveniva là di notte“. E, con la mano, faceva segno di bastonate.

Sotto quell’olmo, nel 1910, Padre Pio si accorge di strani dolori alle mani e ai piedi e, per questo, informa il padre spirituale, ma solo a un anno di distanza, lo aveva trattenuto la vergogna di quello che gli stava accadendo. In mezzo al palmo delle mani, gli era apparso del rosso, grande quasi come una moneta, accompagnato da un forte dolore, più presente nella mano sinistra. Anche sotto i piedi avvertiva il dolore.

padre pio
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Le stimmate ricevute a Piana Romana

Il fenomeno, a cui il Santo Frate non seppe dare spiegazione, si ripeté ancora nel marzo del 1912: “Dal giovedì sera fino al sabato, come anche il martedì è una tragedia dolorosa per me. Il cuore, le mani ed i piedi sembrami che siano trapassati da una spada; tanto è il dolore che ne sento”. Un dolore forte lo avvertì un venerdi, era il 23 agosto del 1912, mentre stava officiando il rendimento di grazie per la Messa.

Ad un tratto si sentì ferire “il cuore da un dardo di fuoco”: sembrava che una forza invisibile lo immergesse nel fuoco. “Dio mio, che fuoco! Quale dolcezza” – scriverà poi, Padre Pio.

LEGGI ANCHE: Padre Pio: piangeva per il profondo dolore provocato dalle stimmate

Il 10 ottobre del 1915, Padre Pio, in obbedienza alla richiesta di Padre Agostino, confesserà di aver avuto stimmate visibili dal dolore acutissimo, “che si faceva sentire specie in qualche circostanza, in determinati giorni”.

Video: padrepio tv

ROSALIA GIGLIANO

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