Il Pensiero di Santa Teresa di Lisieux per oggi 5 Agosto 2021 – Video

“Eleviamoci al di sopra di ciò che passa, teniamoci a distanza dalla terra” è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo.

Oggi vi proponiamo una perla tratta da un pensiero tra i tanti scritti da Santa Teresa di Lisieux. Meditiamo le parole di questa piccola grande santa.

“Quant’è grande la nostra anima! Eleviamoci al di sopra di ciò che passa, teniamoci a distanza dalla terra. Più in alto l’aria è pura. Gesù si nasconde, ma si sa che non è lontano“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Teresa di Lisieux

Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.

pensiero Santi - S.Teresa di Lisieux
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Pensiero dei Santi: il silenzio e la preghiera nella difficoltà

Pochi giorni dopo aver vestito l’abito delle carmelitane il padre subisce una brutta crisi isterica. Credendosi in un campo di battaglia, crea una situazione pericolosa domata con la forza dalle autorità. Fu dunque internato all’ospedale di Bon Sauveur. Santa Teresa e le sorelle, che hanno sempre venerato il loro padre, furono costrette a sopportare, a causa di quell’episodio, critiche e commenti. Ma Teresa affrontò la difficile situazione con il silenzio, la preghiera e la lettura della Bibbia.

La piccola Via

È proprio dalla lettura della Bibbia che Teresa trovò la via per raggiungere Gesù. «Se qualcuno è piccolo, che venga a me!» (Libro dei Proverbi). Da questa frase capiamo tanto della sua spiritualità. Santa Teresa comprese a fondo che è su questa piccolezza che ci si può affidare per chiedere l’aiuto di Dio.

Spiega infatti la Santa: «Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta […] sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione […]io non ho affatto bisogno di diventare grande, bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più [per innalzarmi fino al Padre]». Il Martirologio Romano ha considerato la spiritualità della Piccola Via di Santa Teresa il suo specifico insegnamento per giungere alla perfezione cristiana.

Il Miracolo di Santa Teresa a Gallipoli

Il 16 Gennaio del 1910 nel Monastero delle Carmelitane scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. Il monastero al tempo aveva dei debiti e rischiava la chiusura. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno) era allettata a causa di una pleurite. All’alba di quel giorno sentì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, per svegliarla.

Una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male […]. Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità».

santi
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Santi: Santa Teresa si presentò come “serva di Dio”

La voce apparteneva a Santa Teresa che nel presentarsi disse di non essere la Santa Madre (Teresa d’Avila), bensì la serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux. Inoltre (altro elemento fondamentale per il processo di canonizzazione della Santa) Teresa disse a madre Carmela: «La mia via è sicura, non mi sono sbagliata seguendola»; quella a cui faceva riferimento era la Piccola Via.

Vangelo di giovedì 5 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù parla a tutti coloro che soffrono, perché ci dice che dietro alle sofferenze c’è un disegno di Dio, c’è qualcosa di più alto

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Pietro dice a Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente“, e Gesù gli dice: Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”. Come ha fatto Pietro a capire che Gesù era il Figlio di Dio? È la voce che ascoltiamo nel nostro cuore che è Dio, la voce dello Spirito, che ci parla. A Pietro Dio ha detto che Gesù era il Figlio di Dio, e Gesù lo proclama beato perché lui lo ha riconosciuto.

Poi però Gesù dice a Pietro: “Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. Questo vuol dire che il male c’è davvero in tutte le cose. Dopo aver detto a Pietro “beato te, perché Dio ti ha parlato”, poi gli dice “vai dietro a me, Satana”.

La contaminazione del male

Pietro è il capostipite della fede, la roccia sulla quale Gesù fonderà la sua Chiesa, e un momento dopo Gesù gli dice così. Allora veramente vuol dire che il male sta dovunque. Gesù ci sta insegnando questa cosa, cioè che nella caducità della carne noi siamo coinvolti dal male. Siamo dissuasi, convinti, pilotati dal male. Quante volte il nostro lato umano emerge e va dove vuole lui? Capita a tutti, anche ai bambini.

Siamo come bambini che disobbediscono ai genitori: una parte di noi combatte, poi la parte più debole fa quello che non è bene. Il male ci pilota tutti, non ha pietà per nessuno.

Quando siamo bambini qual è l’atto più naturale davanti ad un altro bambino che gli prende un giocattolo? Dirgli “È mio!” Questo non ha peso, ma è un piccolo semino che è in noi e noi non ce ne rendiamo conto. Questa è la testimonianza che esiste il peccato originale.

Un bambino, 99 volte su 100 è geloso dei suoi giocattoli, è geloso delle sue cose. Io ho 34 nipoti, quindi ho visto che questa è un po’ una tendenza, non da criminalizzare, perché sono bambini. Da bambino presi uno schiaffo in faccia da mio fratello più piccolo, perché avevo dato un morso al suo gelato, tanto che mia madre disse di non aver mai visto un bambino dare uno schiaffo in quel modo, a 2 anni.

La Chiesa è Madre e va aiutata

Com’è possibile? È il peccato originale. Noi non ce ne rendiamo conto, ma siamo in un’umanità sempre più corrotta e contaminata, ci porta ad esserne schiavi.

Oggi se ad una bambina di 11 anni la si chiama “bambina”, lei si offende! A quell’età siamo bambini, ma il mondo ci vuole far diventare sempre quello che non siamo: i bambini adulti e gli adulti bambini. La confusione chi è che la domina? Il male. Per questo il mondo è sempre più disorganizzato e disorientato, perché si stanno togliendo sempre di più le regole, e per questo tante famiglie non durano, e tante realtà, come la stessa Chiesa, sono un po’ contaminate.

Ieri qualcuno mi ha detto: tu difendi sempre la Chiesa! E io gli ho detto: io non la difendo, io dico solamente che la Chiesa, proprio perché ci è stata donata, va aiutata! Se cominciassi a parlarne male, farei un’opera buona o cattiva? Farei un’opera cattiva.

Io posso riconoscere che ci sono cose cattive nella Chiesa, ma la vocazione della Chiesa è la salvezza di tutti gli uomini, quindi io non posso andare contro la Chiesa che è Madre. La Chiesa è chiamata così perché cura i suoi figli, li istruisce, li prepara alla vita che verrà. È madre nella fede, se non ci fosse la Chiesa noi non avremmo i Sacramenti, non avremmo niente, e avremmo avuto un’idea molto distorta di Gesù. La Chiesa va difesa, perché è Madre, e va aiutata.

Il senso della sofferenza

Riguardo questo Vangelo voglio dire un’altra cosa: Gesù esalta Pietro, dicendo che lui sarà la roccia sulla quale fonderà la sua Chiesa e che le porte degli inferi non prevarranno su di essa, quindi dobbiamo stare tranquilli che la Chiesa non verrà distrutta dal male nonostante il combattimento.

Ma un’altra cosa importante è quando Gesù presenta a Pietro i suoi patimenti, e Pietro si scandalizza. Qui Gesù parla a tutti coloro che soffrono, perché ci dice che dietro alle sofferenze c’è un disegno di Dio, c’è qualcosa di più alto.

È difficile accogliere la sofferenza. Una volta parlavo con una persona che mi disse: mi fa più paura la sofferenza che la morte. La morte infatti chiude un punto e se hai fede sia che ti apre quello col Signore, la sofferenza invece te la devi tenere. Allora proprio per questo, noi dobbiamo avere questa forma di abbandono e di accoglienza nonostante il patimento, proprio perché Gesù ci dice che lui andrà a morire per noi ma risorgerà.

Ecco, che resti nel nostro cuore questa risurrezione, che inizi già in questa vita e ci porti a risorgere nello spirito e in Gesù. L’augurio più alto e grande che posso fare è che tutti possiamo risorgere in Cristo accogliendo e accettando la nostra vita, le nostre croci, magari anche quelli che ci sembrano ingiusti. Chiediamo al Signore di poter prendere la parte positiva di tutto quello che soffriamo e patiamo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Triduo a Dio Padre per domandare ogni grazia – 1° giorno

Con questa potente preghiera ci rivolgiamo a Dio, che è Padre attento ai bisogni di tutti e pronto ad esaudire ciò che è meglio per noi. Nel Credo Apostolico recitiamo per prima cosa: “Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra”. Eppure, nonostante sia da Lui che procedono tutte le cose, … Leggi tutto

Novena a Santa Chiara d’Assisi per chiedere il suo aiuto – 3° giorno

Preghiamo per nove giorni questa grande Santa attenta all’ascolto di ogni nostra necessità materiale e spirituale. Santa Chiara d’Assisi (16 luglio 1194 – 11 agosto 1253), dopo aver rifiutato di sposarsi a 15 anni, subito fu scossa dalla predicazione di Francesco, al quale era unita da un rapporto speciale. Accadde successivamente che Chiara, una notte, … Leggi tutto

Italia in preghiera: la diretta tv dalla suggestiva Cripta di San Matteo

Prosegue la diretta settimanale con la recita del Santo Rosario, l’importante iniziativa questa volta sarà trasmessa dalla Cattedrale di Salerno. L’appuntamento fa tappa questa sera in Campania, alla Cripta di San Matteo nella Cattedrale di Salerno. La preghiera incessante che, ogni mercoledì, sale a Maria. Il Rosario da Salerno Questa sera la preghiera su TV2000, … Leggi tutto

Il Pensiero del Curato d’Ars per oggi 4 Agosto 2021 – Video

“Dopo la comunione custodite con cura Nostro Signore nel raccoglimento” è il pensiero dei santi di oggi. Un grande insegnamento senza tempo.

Oggi vi proponiamo un pensiero di San Giovanni Maria Vianney patrono dei parroci, curato d’Ars. Ascoltiamolo e meditiamolo.

“Prendete un vaso pieno di liquore e tappatelo con cura: solo così conserverete il liquore per tutto il tempo che vorrete. Allo stesso modo, se dopo la comunione custodiste con cura Nostro Signore nel raccoglimento, sentireste più a lungo quel fuoco che divora“.

Pensiero dei Santi: chi era San Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars

Conosciuto anche come Curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly (Lione). Era figlio di poveri contadini, raggiunse il sacerdozio con non poche difficoltà, tra cui vari problemi nello studio. Vi riuscì anche grazie all’abate Charles Balley, che lo avviò al seminario. Dopo esser divenuto presbitero, seguì Balley, divenendo suo vicario.

pensiero dei santi - Curato d'Ars
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L’aiuto del pastorello

Alla morte di Charles Balley, San Giovanni Maria fu inviato ad Ars en Dombes, un piccolo borgo con meno di trecento abitanti. Il nuovo Curato, lungo la strada che portava ad Ars, ebbe qualche difficoltà a causa della scarsa conoscenza della strada e della fitta nebbia che circondava la zona.

Chiese dunque aiuto a dei giovani pastorelli che in quel momento vigilavano sul gregge. In particolare parlò con uno di loro, Antonio Givre. Il giovane pastorello lo aiutò e San Giovanni Maria gli rispose in questo modo: Tu mi hai indicato la strada per Ars, io ti insegnerò la strada del Paradiso. Questa frase è ancora oggi incisa sul monumento che ricorda questo incontro.

Pensiero dei Santi: il Curato d’Ars contro ogni forma di vizio

San Giovanni Maria utilizzò la sua istruzione religiosa per evangelizzare, cristianizzare e catechizzare. La sua opera d’apostolato fu contraddistinta da una forte oppressione di ogni forma di vizio. Il curato vedeva la chiesa vuota di domenica, poiché le persone la prendevano come lavorativa.

Dopo il lavoro si ubriacavano nelle osterie. Le donne, i giovani e gli anziani si ritrovavano invece in piazza per far baldoria. San Giovanni iniziò una vera e propria crociata contro le bestemmie, contro il lavoro festivo, le osterie e i balli, tutti elementi che rappresentavano un ostacolo all’opera di apostolato. Fu intransigente contro le osterie, definite «luogo in cui si vendono le anime, in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti».

La guarigione miracolosa di Leone Roussat

Nel gennaio 1862 Leone Roussat fu colpito da crisi nervose sempre più gravi. Dopo aver raggiunto Lione e aver parlato con i medici, le crisi tuttavia aumentarono in numero ed intensità. Dopo diversi tentativi, anche il primario di Lione disse al padre che era inutile continuare a portarlo da lui.

santi Curato d'Ars
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L’unica speranza per il giovane era Ars. Il primo maggio di quell’anno il Vescovo di Belley benediva la prima pietra della Chiesa di Ars. I genitori del giovane portarono loro figlio sulla tomba del Santo Curato. Di ritorno in paese a Saint Laurent, i genitori videro il figlio, prima completamente paralizzato, mettersi a correre e giocare. Il giovane era guarito, completamente.

 

Aborto a tutti i costi… e guai agli obiettori di coscienza!

Dopo l’eutanasia, l’identità di genere e la soppressione della libertà educativa, il governo mette a segno un nuovo colpo. Anche sul fronte dell’aborto, la Spagna socialista di Pedro Sanchezdel, si pone tristemente all’avanguardia. Il nuovo disegno di legge del ministro della Salute, Irene Montero, minaccia l’obiezione di coscienza e non solo. In nome dell’aborto minacciate varie … Leggi tutto

Il Cocktail del diavolo? Effetti devastanti su una ragazza – VIDEO

Quello che è accaduto a questa ragazza è scioccante, a raccontarlo è la mamma, attraverso un video che mette in guardia i giovani.

Millie ha soltanto 18 anni ma ha bevuto qualcosa che l’ha ridotta in uno stato pietoso. Si contorceva e sembrava come esser indemoniata. Un video documenta il caso di questa ragazza e la madre ha deciso di raccontare la terribile situazione che la figlia sta affrontando.

Un drink con la droga all’interno

Dopo aver bevuto un drink in discoteca, è stata portata in ospedale e, da quel momento, la situazione è precipitata. Quella che stiamo per raccontarvi è la storia di Millie, una ragazza inglese di soli 18 anni che sta attraversando un grave momento della sua vita.

La sua mamma ha deciso di condividere un video, diffuso dal quotidiano Daily Mail. In questo breve filmato, si vede la giovane Millie quasi come fosse in agonia, la mascella e il volto rigidi e che si contorcono e le mani piegati ad artiglio.

Millie lo beve e si sente male

È stato orrendo, sembrava posseduta. Non avevo idea di cosa stesse succedendo, non posso descrivere come fosse vederla così. Era la sua prima serata fuori in un locale” – ha spiegato la madre della giovane. Secondo una pima ricostruzione dei fatti, Millie ha bevuto due drink offertigli da un uomo con cui aveva parlato e, molto probabilmente, al suo interno c’era anche della droga.

Trasportata immediatamente in ospedale, le sue condizioni ora sono stabili ma ha attraversato davvero un brutto momento. La polizia sta indagando e cercando di rintracciare il responsabile.

ragazza drogata
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La ragazza sembrava come posseduta

Millie si è sentita male subito dopo aver assunto i drink e, anche se capiva di non essere ubriaca, si è accasciata in un vicolo vicino alla discoteca. Poi è svenuta ed è stata soccorsa dal personale sanitario. “Sono così grata che i suoi amici fossero lì con lei, altrimenti chissà cosa sarebbe successo. Non ci sono parole per quello che potrei dire alla persona responsabile. Millie ha bevuto solo due sorsi del drink, siamo fortunati che non lo sia più. Domenica era traballante in piedi. Era davvero entusiasta di uscire sabato, era così felice. È un vero peccato” – ha concluso la madre della giovane.

La polizia continua nelle sue indagini.

Fonte: dagospia

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ROSALIA GIGLIANO

Vangelo di mercoledì 4 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Ci sono delle cose che nessuno può capire, che possiamo solo accogliere, accettare: è lì che si entra in rapporto con Dio e con la Chiesa

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

All’inizio di questo Vangelo si dice che alla donna Gesù “non rivolse nemmeno la parola”, come a rifiutare il suo grido. Poi al lamento degli apostoli, lui rivolge a lei il suo sguardo e le dona il suo intervento.

Gesù quindi torna indietro: Gesù rivede una decisione intrapresa, Dio torna indietro da una decisione intrapresa, da un atteggiamento, un fatto, e ascolta questa donna, e qui accade l’incredibile. Quando Gesù, nonostante prima non la ascoltasse, le risponde in un modo che l’avrebbe dovuta lasciare senza parole, lei con un atto di profonda umiltà gli risponde: “È vero, Signore, – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”, e gli dice che lei e la figlia avrebbero anche preso una piccolissima parte, l’ultima, del suo agire, ed è lì che lei conquista Gesù con quell’atto dell’umiltà.

La parabola dell’umiltà

Questa potrebbe definirsi la parabola dell’umiltà, che esalta l’umiltà sia di Dio che dell’uomo, perché Dio rivede la sua decisione iniziale e la va ad ascoltare, e poi opera il miracolo che lei chiedeva, ma anche di questa donna che, nonostante l’umiliazione iniziale di non essere stata ascoltata e di essere stata trattata con apparente rifiuto, lei in quel rifiuto trova un punto per umiliarsi ancora di più e dare a Gesù la parte più profonda di sè stessa.

È proprio qui che a volte noi facciamo fatica, perché spesso vediamo Gesù come uno che non ci vuole bene, come uno che pretende, che è complicato da seguire, la Chiesa come una qualcosa che non va bene perché ci sono troppe cose che non funzionano…

La bellezza della Chiesa

E quindi entriamo in relazione con Dio con una forma di ostentazione di una cristianità perfetta, quando la cristianità perfetta non esiste e non esisterà mai. La cosa che a volte mi stupisce è che molti mi parlano male della Chiesa… Io non posso negarlo, perché la Chiesa è piena di difetti, storture, magagne.

Allora a chi mi chiede: perché la rispetti? Perché la Chiesa ce l’ha donata Gesù, ed è l’elemento tramite il quale Gesù ha deciso di comunicare e operare con noi, di donare i Sacramenti ad ognuno di noi.

La Chiesa ha una vocazione, come ognuno di noi. Pensiamo a San Paolo. Chi era San Paolo? San Paolo era uno che si è macchiato dell’omicidio di tanti cristiani. Poi si è convertito ed è diventato Santo, l’Apostolo delle genti, che ha portato più di ogni altro apostolo la Parola di Dio, convincendo popoli interi.

Allora diremmo: era perfino uno che ha ucciso i cristiani? Sì. E San Pietro chi era? San Pietro è uno che quando è stato arrestato il Figlio di Dio lo ha rinnegato tre volte. Sotto la Croce di Gesù degli Apostoli non c’era nessuno, c’era solo Giovanni, il più piccolo di loro.

E allora uno direbbe, se questa è la Chiesa, che bella partenza! Un apostolo che lo tradisce – eppure li ha scelti Gesù! – uno che è scappato, uno che perseguitava i cristiani… Ma la Chiesa in qualche modo deve essere così!

“Le porte degli inferi non prevarranno”

In Francia, circa trecento anni fa, ci fu un personaggio piuttosto influente che era convinto di avere delle prove per poter screditare re distruggere la Chiesa. Si recò a Roma, dove rimase diversi mesi, e tornò in Francia. Al suo ritorno gli chiesero come mai non l’avesse distrutta. Lui disse che non solo aveva verificato quegli scandali, ma ne aveva trovati molti di più.

Eppure, disse, aveva pensato ad una cosa incontrovertibile: che se la Chiesa ha resistito con tutti gli scandali in quelli che allora erano 1700 anni e che lui aveva visto non era crollata, era perché c’era una mano superiore che la reggeva.

Per me questa è la prova certa! Padre Maurizio Botta ha definito la Chiesa una “carcassa” che cammina ma che non si ferma mai, come una di quelle macchine vecchie che sembrano fermarsi da un momento all’altro e invece non si fermano: questa è la Chiesa.

Attraverso questo Vangelo che ci parla di cose che non comprendiamo, come questo fare di Gesù che sembra non ascoltare quella povera donna, sappiamo che ci sono delle domande alle quali non avremo mai risposta.

Può arrivare il teologo “fenomeno” che ti spiega tutto, ma noi non sappiamo se quello era il pensiero di Gesù, e noi possiamo solo immaginare e contestualizzare, ma il suo pensiero più profondo non lo potremo mai capire. E allora come facciamo? Ci sono delle cose che nessuno può capire, che possiamo solo accogliere, accettare.

È lì che si entra in rapporto con Dio e con la Chiesa, perché la Chiesa tu non la giudichi più, tu della Chiesa ti prendi il meglio e ti porti a casa il dono più alto: Gesù Eucaristia, ti vai a prendere il Perdono di Dio, vai a vivere i Sacramenti fondamentali per la tua vita, vai a lasciare questa vita con la benedizione della Chiesa. Credo che in questo Vangelo Gesù ci sta facendo un regalo, e ci chiede di avere fede, dicendoci: “Donne e uomini, grande è la vostra fede. Avvenga per voi come desiderate”. E da quell’istante saremo guariti. Gesù ci chiede di credere, confidare e di non giudicare, perché lui sana, libera e perdona.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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Udienza generale: sorprendente monito del Papa ai movimenti

Francesco prende spunto dal Vangelo per lanciare un appello a tutti i movimenti  per non incappare in un pericolosa deriva. Conclusa la pausa di luglio, papa Francesco è tornato a tenere l’udienza generale, riprendendo il ciclo di catechesi sulla Lettera di San Paolo ai Galati. Entusiasmo di un Apostolo “Quando si tratta del Vangelo e … Leggi tutto

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