Vangelo di mercoledì 4 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Ci sono delle cose che nessuno può capire, che possiamo solo accogliere, accettare: è lì che si entra in rapporto con Dio e con la Chiesa

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

All’inizio di questo Vangelo si dice che alla donna Gesù “non rivolse nemmeno la parola”, come a rifiutare il suo grido. Poi al lamento degli apostoli, lui rivolge a lei il suo sguardo e le dona il suo intervento.

Gesù quindi torna indietro: Gesù rivede una decisione intrapresa, Dio torna indietro da una decisione intrapresa, da un atteggiamento, un fatto, e ascolta questa donna, e qui accade l’incredibile. Quando Gesù, nonostante prima non la ascoltasse, le risponde in un modo che l’avrebbe dovuta lasciare senza parole, lei con un atto di profonda umiltà gli risponde: “È vero, Signore, – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”, e gli dice che lei e la figlia avrebbero anche preso una piccolissima parte, l’ultima, del suo agire, ed è lì che lei conquista Gesù con quell’atto dell’umiltà.

La parabola dell’umiltà

Questa potrebbe definirsi la parabola dell’umiltà, che esalta l’umiltà sia di Dio che dell’uomo, perché Dio rivede la sua decisione iniziale e la va ad ascoltare, e poi opera il miracolo che lei chiedeva, ma anche di questa donna che, nonostante l’umiliazione iniziale di non essere stata ascoltata e di essere stata trattata con apparente rifiuto, lei in quel rifiuto trova un punto per umiliarsi ancora di più e dare a Gesù la parte più profonda di sè stessa.

È proprio qui che a volte noi facciamo fatica, perché spesso vediamo Gesù come uno che non ci vuole bene, come uno che pretende, che è complicato da seguire, la Chiesa come una qualcosa che non va bene perché ci sono troppe cose che non funzionano…

La bellezza della Chiesa

E quindi entriamo in relazione con Dio con una forma di ostentazione di una cristianità perfetta, quando la cristianità perfetta non esiste e non esisterà mai. La cosa che a volte mi stupisce è che molti mi parlano male della Chiesa… Io non posso negarlo, perché la Chiesa è piena di difetti, storture, magagne.

Allora a chi mi chiede: perché la rispetti? Perché la Chiesa ce l’ha donata Gesù, ed è l’elemento tramite il quale Gesù ha deciso di comunicare e operare con noi, di donare i Sacramenti ad ognuno di noi.

La Chiesa ha una vocazione, come ognuno di noi. Pensiamo a San Paolo. Chi era San Paolo? San Paolo era uno che si è macchiato dell’omicidio di tanti cristiani. Poi si è convertito ed è diventato Santo, l’Apostolo delle genti, che ha portato più di ogni altro apostolo la Parola di Dio, convincendo popoli interi.

Allora diremmo: era perfino uno che ha ucciso i cristiani? Sì. E San Pietro chi era? San Pietro è uno che quando è stato arrestato il Figlio di Dio lo ha rinnegato tre volte. Sotto la Croce di Gesù degli Apostoli non c’era nessuno, c’era solo Giovanni, il più piccolo di loro.

E allora uno direbbe, se questa è la Chiesa, che bella partenza! Un apostolo che lo tradisce – eppure li ha scelti Gesù! – uno che è scappato, uno che perseguitava i cristiani… Ma la Chiesa in qualche modo deve essere così!

“Le porte degli inferi non prevarranno”

In Francia, circa trecento anni fa, ci fu un personaggio piuttosto influente che era convinto di avere delle prove per poter screditare re distruggere la Chiesa. Si recò a Roma, dove rimase diversi mesi, e tornò in Francia. Al suo ritorno gli chiesero come mai non l’avesse distrutta. Lui disse che non solo aveva verificato quegli scandali, ma ne aveva trovati molti di più.

Eppure, disse, aveva pensato ad una cosa incontrovertibile: che se la Chiesa ha resistito con tutti gli scandali in quelli che allora erano 1700 anni e che lui aveva visto non era crollata, era perché c’era una mano superiore che la reggeva.

Per me questa è la prova certa! Padre Maurizio Botta ha definito la Chiesa una “carcassa” che cammina ma che non si ferma mai, come una di quelle macchine vecchie che sembrano fermarsi da un momento all’altro e invece non si fermano: questa è la Chiesa.

Attraverso questo Vangelo che ci parla di cose che non comprendiamo, come questo fare di Gesù che sembra non ascoltare quella povera donna, sappiamo che ci sono delle domande alle quali non avremo mai risposta.

Può arrivare il teologo “fenomeno” che ti spiega tutto, ma noi non sappiamo se quello era il pensiero di Gesù, e noi possiamo solo immaginare e contestualizzare, ma il suo pensiero più profondo non lo potremo mai capire. E allora come facciamo? Ci sono delle cose che nessuno può capire, che possiamo solo accogliere, accettare.

È lì che si entra in rapporto con Dio e con la Chiesa, perché la Chiesa tu non la giudichi più, tu della Chiesa ti prendi il meglio e ti porti a casa il dono più alto: Gesù Eucaristia, ti vai a prendere il Perdono di Dio, vai a vivere i Sacramenti fondamentali per la tua vita, vai a lasciare questa vita con la benedizione della Chiesa. Credo che in questo Vangelo Gesù ci sta facendo un regalo, e ci chiede di avere fede, dicendoci: “Donne e uomini, grande è la vostra fede. Avvenga per voi come desiderate”. E da quell’istante saremo guariti. Gesù ci chiede di credere, confidare e di non giudicare, perché lui sana, libera e perdona.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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