Vangelo di sabato 7 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Se noi crediamo e confidiamo che Gesù spazzerà via questo stato di cose dalla nostra vita, dal nostro tempo, lui lo spazzerà via

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo Vangelo ci parla di Gesù e della sua potenza, della sua grazia, ma anche della presenza del male nella nostra vita. Spesso lo vediamo come qualcosa di astratto, ma il male è presente, purtroppo. Gesù ci dice il motivo per cui è presente. Prima di tutto ci dice: “Generazione incredula e perversa”. Incredula, perché non crediamo in Lui, perversa perché di fatto lo è.

Una sessualità disordinata

Questa parola viene spesso sottovalutata. Io conosco persone che vivono una sessualità anche coniugale disordinata, e mi chiedono: ma lo devo confessare? E io gli dico sì! E loro mi guardano come se fossi uno scemo, un bigotto. Se una cosa è perversa è perversa, anche che la si fa nel matrimonio. La sessualità è un piacere ma che deve generare la vita: se è disordinata non è esattamente quello che il Signore ci ha donato.

E so che queste parole stonano, con molti di noi, e anche per me, in passato. Poi il Signore mi ha fatto vedere cose diverse che non capivo, non comprendevo. E mi rendo conto che tutti in qualche modo siamo perversi, quasi tutti.

Oggi cose non eticamente sane a livello sessuale sono diventate la normalità: questo evidenzia che la parola perversa è vera! Questo è un dato di fatto, e non ci rendiamo conto che stiamo vivendo in un mondo perverso come quello che dice Gesù, che queste cose le diceva 2000 anni fa, figuriamoci oggi!

La bellezza di una donna o di un uomo non si vede da quanto piacere offre all’altro, ma dalle cose belle e buone che fa, invece oggi è tutto mistificato, mescolato. Bisogna avere il coraggio di parlare, e c’è sempre meno gente che lo fa, perché ti mette nella condizione di sembrare uno che vive in un’altra realtà, ma è così.

Oggi i ragazzi a 12 anni o anche 11 hanno le loro prime esperienze sessuali. Ma non è normale! Non lo è! Oggi le ragazzine di 13 anni sembra che ne abbiano 20, e non è normale! Eppure lo sembra.

“Generazione incredula e perversa”

Allora le parole di Gesù tornano a bomba su di noi: “Generazione incredula e perversa”! Come possiamo dire che non è così anche oggi? “Fino a quando dovrò sopportarvi?”, dice Gesù. Quindi ci sopporta! “Fino a quando dovrò sopportarvi?”: che queste parole entrino nel nostro cuore! Che spesso è distratto e incredulo.

Gesù però dice a questa gente: “‘Portatelo qui da me’. Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito”. Perché noi adesso non facciamo una riflessione profonda? Ovvero: come ci troviamo davanti a Gesù ora?

Come siamo collocati davanti a Dio in questo tempo un po’ difficile, un po’ ambiguo? Con questo linguaggio censorio nei confronti di chi non pensa che sia giusto, ad esempio, sentirsi obbligato nel fare il vaccino. Perché ognuno di noi ha le sue paure, le sue preoccupazioni, ognuno di noi la pensa in modo diverso.

Il meccanismo del senso di colpa

Da qui si capisce che il mondo gioca sul senso di colpa. E per senso di colpa tanti si fanno il vaccino, non perché ci sia una scelta consapevole, ma perché qualcuno lo incute, quasi come se stessi mancando di rispetto a qualcuno. Un giorno parlavo con una persona molto brava a livello di marketing, che ha lavorato con delle grandi realtà umanitarie, e mi ha detto che tutti i messaggi marketing di chi fa beneficienza sono conditi dal senso di colpa: ecco il linguaggio marketing.

Si tratta di un’induzione all’azione tramite questo meccanismo. Si potrebbe dire che lo fanno per finalità benevole: qualcuno sì, ma non tutti, purtroppo. Perché se andiamo a vedere i bilanci delle Onlus e Ong, sono tutti bilanci al 50%. Il 50% dei ricavi va a loro e l’altro, o forse meno, alle finalità per le quali chiedono soldi.

In quel 50% loro ci sono degli stipendi pazzeschi a persone di rilievo che lavorano con queste realtà: allora qui vediamo il business, il dio denaro.

Ci troviamo davanti ad una manipolazione delle nostre emozioni, come oggi. Dove purtroppo – ed è triste riconoscerlo – ogni giorno stanno morendo circa 1750 persone, e circa 20 con Covid (non di Covid e basta) e queste persone hanno tolto la scena alle altre 1700 e passa.

Quando si crea divisione

Questo vuol dire che ci sono tantissime altre patologie, tra cui tumori ai polmoni, che nascono dalle sigarette, ma nessuno lo denuncerà mai. Mettono il messaggio sulle sigarette: “Il fumo uccide”, però le sigarette le puoi andare a comprare.

Ora invece se non sei vaccinato non puoi quasi più prendere nemmeno il treno anche se stai in salute, perché qualcuno ti dice che non ci puoi andare. Io non sono no-vax, a mia mamma ho fatto fare il vaccino, lei ha 80 anni, quindi non è una questione di no-vax o sì-vax.

Questo è il mondo, il male: dove si crea divisione, di certo non è il bene. Quando si crea panico, questo è allarmismo, quando si potrebbero avere degli approcci un po’ più umani, sani e condivisi. Questo non è il linguaggio di Dio. E io vorrei che uscisse dal mio cuore la mia parte buona e non ideologica, perché io non sto cercando di mettere in risalto la mia ideologia e il mio pensiero, ma ciò che reputo buono.

Avere fede in Dio

Allora qui il Vangelo ci dice: “I discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: ‘Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?’. Ed egli rispose loro: ‘Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: ‘Spòstati da qui a là’, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile”.

Io auguro a tutti questa forza, questa consapevolezza, utile anche a far passare questo periodo che sembra impossibile ad risolvere. Se noi crediamo e confidiamo che Gesù spazzerà via questo stato di cose dalla nostra vita, dal nostro tempo, lui lo spazzerà via. Noi dobbiamo solo confidare in lui, perché anche questo tempo un po’ triste, come quella montagna, si può allontanare.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 6 Agosto 2021 – Video

“Molte volte è maggiore la colpa che si commette nel rattristarsi, che il peccato per cui si è ripresi” è il pensiero dei santi di oggi.

Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

“Quando l’uomo viene ripreso per qualche cosa, non deve addolorarsene troppo perché molte volte è maggiore la colpa che si commette nel rattristarsi, che il peccato per cui si è ripresi“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

pensiero San Filippo Neri
San Filippo Neri – photo web source

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

Pensiero Santi - San Filippo Neri
photo web source

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Vangelo di venerdì 6 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

L’evento della Trasfigurazione, riportando le parole di Papa Francesco, “ci offre un messaggio di speranza e ci invita ad incontrare Gesù”

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo Vangelo parla di Gesù che va sulla montagna a pregare da solo con i tre apostoli. Chiediamo al Signore il dono di saper discernere nella nostra vita attraverso le sue parole, l’evento della Trasfigurazione del Signore che, riportando le parole di Papa Francesco, “ci offre un messaggio di speranza e ci invita ad incontrare Gesù, per essere al servizio dei fratelli. L’ascesa dei discepoli verso il monte Tabor ci induce a riflettere sull’importanza di staccarci dalle cose mondane, per compiere un cammino verso l’alto e contemplare Gesù.

La riscoperta sempre più viva di Gesù non è fine a se stessa, ma ci induce a “scendere dal monte”, ricaricati della forza dello Spirito divino, per decidere nuovi passi di conversione e per testimoniare costantemente la carità“.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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