Diritti lgbt: ha senso collocare l’Ungheria tra i “cattivi”?

Budapest vuole proteggere i minori da pedofilia, sessualizzazione precoce e ideologia gender ma a Bruxelles la cosa non va giù. Ci risiamo. Ancora una volta al governo Orban è stata assegnata la parte del “cattivo”. E il casting, ancora una volta, si svolge a Bruxelles. Orban contro (quasi) tutti Per l’ennesima volta, Budapest è stata … Leggi tutto

Il Pensiero di Madre Teresa per oggi 3 Agosto 2021 – Video

“Possiamo rifiutare di essere usati e consentire così alle tenebre di diffondersi”, è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo di cui fare tesoro.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti che Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato.

“Spesso si vedono fili elettrici, piccoli o grossi, nuovi e vecchi, dei cavi costosi e a buon mercato; da soli sono inutili e, finché non passa la corrente non si ha la luce. Il filo siamo noi, la corrente è Dio. Noi abbiamo la possibilità di permettere alla corrente di passare attraverso di noi e di utilizzarci per produrre la luce nel mondo, oppure possiamo rifiutare di essere usati e consentire così alle tenebre di diffondersi“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Madre Teresa di Calcutta?

Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxiu (1910-1997, Albania) e prese il nome di Suor Maria Teresa del Bambino Gesù (per devozione a Santa Teresa di Lisieux) quando entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.

Madre Teresa arrivò a Calcutta, in India, per insegnare storia e geografia nei collegi delle famiglie abbienti, ma il suo spirito di carità verso i più deboli si fece ben presto sentire e, quando la voce di Gesù Cristo le disse: “Voglio Missionarie indiane, Suore della Carità, che siano il mio fuoco d’amore fra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada.

Santi: Madre Teresa con Giovanni Paolo II
Santi: Madre Teresa con Giovanni Paolo II photo web source

Sono i poveri che devi condurre a me. E, le sorelle che offrissero la loro vita come vittime del mio amore, porterebbero a me queste anime”. Iniziò la missione più autentica, quella che avrebbe salvato moltissime vite. Scelse come abito un sari bianco (segno di lutto in India), con un bordo azzurro (il colore della Madonna) e iniziò a cercare i dimenticati di Calcutta, fino dentro le fogne della città, dove abitavano malati, affamati, moribondi.

Madre Teresa di Calcutta: Nobel per la Pace 1979

Il 17 Ottobre del 1979, ricevette il Premio Nobel per la Pace (che accettò solo in nome dei suoi poveri). Davanti ai potenti della terra non mancò di denunciare, con estremo coraggio, quella che è la minaccia più insidiosa del tempo odierno: l’aborto.

pensiero madre teresa di calcutta
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Lei disse: “Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa (…). Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

Vangelo di martedì 3 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Questa vita non è tutto: è un inizio. Se ce ne rendiamo conto, anche le ingiustizie e le sofferenze hanno peso diverso

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Se pensiamo al fatto che gli apostoli siano stati dei privilegiati, questo è evidente, però di contro c’è anche un impatto inverso. Cioè: gli apostoli hanno vissuto ciò che hanno vissuto, ma lo hanno fatto senza quei 2000 anni di storia che invece oggi devono farci riflettere.

Loro hanno vissuto quel momento, ma in quel momento far entrare l’idea di avere davanti Dio, non deve essere stato facile, anzi, è forse ancor più difficile. Ad oggi in questi 2000 anni di storia della Chiesa, la Parola ha continuato ad andare avanti, la Chiesa ha resistito, i Santi si sono moltiplicati come funghi, i martiri si sono offerti come formiche: è evidente che noi abbiamo avuto qualcosa che gli apostoli non avevano avuto, cioè la storia, che è quello che la Chiesa stessa ci può donare.

Scordarsi della grazia ricevuta?

Mi è capitato di venire a conoscenza di persone che hanno avuto miracoli straordinari: tumori spariti, grazie incredibili… Ma nonostante questo, col passare del tempo, si sono smarriti, hanno perso la fede. Uno direbbe: ma come è possibile? È perché ci si scorda, ci si scorda di essere stati miracolati. Sembra incredibile, eppure io ho visto di queste situazioni, persone che si sono “dimenticate” di questo.

Persone che erano state date per spacciate, che si sono salvate, e che magari dopo un lutto in famiglia si sono del tutto scordati della grazia ricevuta dicendo: perché a me sì e a lui o lei no? Non funziona così però! Noi non abbiamo un Dio che funziona “a gettoni”.

La vita è un inizio

Altrimenti, se fosse così, non sarebbe dovuto esistere niente di tutto quello che ogni giorno il mondo ci narra, e la nostra vita sulla terra non dovrebbe terminare. La risposta però è questa: Dio non ce la fa terminare, Dio la trasforma. Comprendere questo è arrivare a dire che questa vita non è tutto quello che ho davanti, non è tutto quello che ho da cogliere: è un inizio.

Se ci rendiamo conto che è un inizio, anche le ingiustizie hanno un peso diverso. Anche le sofferenze hanno peso diverso, pur rimanendo sofferenze, è inevitabile. Sono d’accordo con chi dice che non è facile, e la testimonianza la dà Gesù stesso.

Però quando mi dicono “non è facile abbandonarsi, credere…”, proviamo un attimo a immaginare per Gesù se era facile fare quello che ha fatto per aiutarci a credere, e se è stato facile per lui scegliere di morire in quel modo, perché lui poteva anche dire al Padre: “più light”, “Padre, loro non se lo meritano, questo è troppo!”.

È stato difficile pure per lui! E anche per Mari, assistere allo scempio del Figlio, alla sua flagellazione, alla sua Crocifissione. Allora uno direbbe: “Dio è sadico! Abbiamo un Dio sadico a cui piace che il Figlio soffra! Che Maria Santissima, che si è donata tutta la vita in castità e purezza soffra tremendamente nel vedere il Figlio morire, Dio è sadico, allora mi spiego tutto”.

Non è così… È in quel “non è facile” che si raggiungono i picchi della conoscenza della misericordia di Dio. Non c’è spiegazione differente da quella di tutti i martiri che la Chiesa ci dona! Tutti gli apostoli sono stati uccisi e decapitati.

Allora se Dio è veramente quello che noi ci immaginiamo, perché permette a questi apostoli, che hanno fatto delle scelte importanti, di morire in quel modo?

Perché quella morte non ha lo stesso peso che gli diamo noi, quella fine non è totalitaria, è temporanea! È una cosa che poi passa, perché poi c’è la vita. Ed è proprio questo l’incastro dove ci accartocciamo.

La paura ci ferma

Proviamo ad immaginare quando Gesù dice a Pietro di camminare sulle acque, e Pietro ci cammina: questo vuol dire che Dio, nel momento in cui ci fidiamo di lui, opera miracoli! Poi appena è arrivato un po’ di vento, di preoccupazione umana, Pietro ha cominciato ad affondare, in preda ad un’eccessiva razionalità e paura. Così Pietro inizia ad affondare. Questo è uno spunto di grande riflessione.

Gesù non ha chiesto una cosa facile a Pietro: ci vuole coraggio a fare il primo passo sulle acque! Eppure Pietro ci era riuscito! E stava iniziando a farlo. Appena è arrivata la tempesta, la paura, è venuto meno, e stava affogando. La paura ci farebbe dire “Salvami, Signore”, facendoci mettere davanti noi stessi. La fede invece ci fa dire: “Signore, salvami”, e Dio ci salva subito.

Questa considerazione sembra una sottigliezza, ma ci fa capire che Gesù è il centro, e non può diventare margine. Se noi mettiamo al margine Gesù, lui non può fare nulla. C’erano addirittura dei luoghi dove Gesù non poteva fare grandi prodigi. Ma come: è Dio, ha forse un limite? Sì, se non c’è fede.

Ecco, Gesù oggi Gesù ci invita di nuovo ad abbandonarci e a credere con tutto il cuore e che lui è il figlio di Dio, e che per ognuno di noi c’è un posto nel il Regno dei Cieli dove c’è già scritto il nostro nome.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiera di oggi 3 agosto a Maria Scala del Paradiso

L’icona di Maria Scala del Paradiso fu ritrovata su una roccia, e cosi cominciarono grandi prodigi grazie alla Sua intercessione. Il 3 agosto 1498 l’immagine della Madonna detta “Scala del Paradiso”, un’icona affrescata da ignoti e raffigurante la Vergine con il Bambin Gesù tra le mani, venne ritrovata su una parete rocciosa fuori Noto, in provincia … Leggi tutto

Medjugorje vince la medaglia alle Olimpiadi di Tokyo

 Marin Čilić e Ivan Dodig, nativi di Medjugorje, hanno compiuto un’impresa storica, per cui hanno ringraziato Gesù e Maria. Sono croati, devoti mariani e addirittura nativi di Medjugorje. Stiamo parlando di Marin Čilić e Ivan Dodig, medaglie d’argento a Tokyo, nel doppio maschile. Amici dentro e fuori dal campo da gioco Una bella soddisfazione per … Leggi tutto

Orrore per il ritrovamento che ha sconvolto tutta la nazione

Un Paese intero è totalmente sotto shock per il recupero, tra montagne e zone abbandonate, di veri e propri “centri di sterminio”. Sette forni crematori che sono strati ritrovati nello Stato del Nuevo León, al confine tra Messico e Texas, grazie all’impegno di alcuni attivisti legati ad organizzazioni non governative, e in cui all’interno c’era … Leggi tutto

La sfida di una mamma coraggiosa davanti a Montecitorio

Da due anni non riesce a vedere suo figlio, a seguito di una controversa vicenda giudiziaria. Ma non si arrende e si mette in atto, giorno e notte. La protesta di Giada Giunti continua con un nuovo radicale atto dimostrativo davanti a Montecitorio. Il “palazzo” che dovrebbe ascoltare La vicenda della madre romana, alla quale … Leggi tutto

Medjugorje: il Papa vicino ai giovani presenti al 32° Festival

Francesco ha voluto essere accanto alle migliaia di giovani che, in questa settimana, si sono dati appuntamento al Festival dei Giovani.

Il suo messaggio è stato inviato al 32° Festival dei Giovani di Medjugorje, iniziato ieri e che si concluderà il prossimo 6 agosto. Parole intense, di incoraggiamento a vivere questo momento di unione e fraternità nel nome di Gesù e con lo sguardo rivolto a Maria.

Papa Francesco scrive ai giovani

Nonostante le tante controversie ancora presenti su Medjugorje da parte della Chiesa, il Santo Padre ha voluto inviare un suo personale messaggio a tutti i giovani che si sono riuniti a Medjugorje, per il loro Festival, e saranno lì in preghiera fin a venerdì 6 agosto.

Il Festival dei Giovani è una settimana intensa di preghiera e di incontro con Gesù Cristo, in particolare nella sua Parola viva, nell’Eucarestia, nell’adorazione e nel Sacramento della Riconciliazione questo evento ha la forza di mettere in cammino verso il Signore” – con queste parole Francesco dà inizio al suo messaggio, consegnato ai giovani di Medjugorje.

32° Festival dei Giovani di Medjugorje: “Signore, cosa devo fare di buono?”

Il Santo Padre ha voluto legare il suo messaggio allo slogan del Festival: la domanda che un giovane rivolse proprio a Gesù: “Che cosa devo fare di buono”. Francesco scrive: “[…] E’ una parola che ci pone davanti al Signore, e Lui fissa il suo sguardo su di noi, ci ama e ci invita: Vieni e seguimi”. Il Vangelo non ci dice il nome di quel giovane, e questo suggerisce che possa rappresentare ciascuno di noi”.

Il Papa aiuta, con le sue parole, a spronare i giovani perché ricerchino Cristo, proprio come ha fatto quel giovane: “[…] Per aiutarlo ad accedere alla sua sorgente di bontà e della vera felicità, Gesù gli indica la prima tappa da percorrere, cioè quella di imparare a fare il bene per il prossimo […]

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Gesù lo riporta alla vita terrena e gli indica la via per ereditare la vita eterna, vale a dire l’amore concreto per il prossimo. Ma il giovane gli risponde che questo lo ha sempre fatto e si è accorto che non basta seguire i precetti per essere felici. Allora Gesù fissa su di lui uno sguardo pieno d’amore. Egli infatti riconosce il desiderio di pienezza che il giovane porta nel cuore”.

Papa Francesco scrive: “Affidatevi al Signore e vivete in cammino con lui”

Gesù, spiega il Papa, propone al giovane di guardare a come assicurarsi l’aldilà, ma “a dare tutto nella vita terrena, imitando così il Signore. […] Gesù gli chiede di lasciare quello che appesantisce il cuore e ostacola l’amore […] Se il cuore è affollato di beni, il Signore e il prossimo  diventano soltanto cose fra le altre”.

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Francesco conclude con una esortazione ai giovani: “Amici, anche ad ognuno di voi Gesù dice: Vieni e seguimi. Abbiate il coraggio di vivere la vostra giovinezza affidandovi al Signore e mettendovi in cammino con lui. Lasciatevi conquistare dal suo sguardo d’amore”.

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ROSALIA GIGLIANO

Il Pensiero di Padre Pio per oggi 2 Agosto 2021 – Video

“Passerà, miei cari, l’inverno e verrà l’interminabile primavera tanto più ricca di bellezze”, è il pensiero dei santi di oggi su cui meditare.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti da San Pio da Pietrelcina. Riflettiamo insieme su questa perla di saggezza.

“Le prove a cui il Signore vi sottopone e vi sottoporrà sono tutti contrassegni della divina dilezione e gemme per l’anima. Passerà, miei cari, l’inverno e verrà l’interminabile primavera tanto più ricca di bellezze, quanto furono più dure le tempeste“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

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Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Giovanni Paolo II - prega su tomba Padre Pio
Giovanni Paolo II prega sulla tomba di Padre Pio – photo web source

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

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