Il Pensiero di Padre Pio di Pietrelcina per oggi 10 Novembre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Tali e quali la morte ci troverà, ci presenteremo a Cristo giudice”. 

O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.

Pensiero Padre Pio di Pietrelcina
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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri scritti da San Pio da Pietrelcina.

“Una volta suonata la nostra ultima ora, cessati i battiti del nostro cuore, tutto sarà finito per noi, ed il tempo di meritare e quello pure di demeritare. Tali e quali la morte ci troverà, ci presenteremo a Cristo giudice.

I nostri gridi di supplica, le nostre lacrime, i nostri sospiri di pentimento, che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il cuore di Dio, avrebbero potuto di noi fare con l’aiuto dei sacramenti, da peccatori dei santi, oggi più a nulla valgono, il tempo della misericordia è trascorso, ora incomincia il tempo della giustizia“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

 

Rivelazione choc di Padre Amorth sul Trionfo del Cuore Immacolato di Maria

Padre Amorth è senza dubbio uno degli esorcisti più famosi di tutti i tempi, ed era un grande conoscitore di Medjugorje. Ma pochi sanno cosa disse sulla vittoria del Cuore Immacolato di Maria. 

In una straordinaria intervista Padre Amorth parlò della Madonna rivelando alcuni aspetti della devozione in Lei estremamente importanti per il futuro dell’umanità.

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Nelle profezie di Padre Amorth la visione della vittoria del Cuore Immacolato di Maria è anche strettamente legata alle apparizioni della Madonna di Medjugorje, e “Consacrarsi alla Madonna” per don Gabriele vuol dire accoglierla come vera madre. La sua era una profonda umanità connessa alla grande fede per Gesù e una devozione sconfinata per la Vergine Maria.

La lotta di Amorth contro il maligno che si lega a Maria

La sua figura è rimasta indelebile nella memoria dei cattolici per la sua instancabile lotta al maligno, e l’amore incondizionato che viveva per Gesù Cristo e la Madonna veniva trasmesso con grande generosità ai fedeli e a quanti lo conoscevano e incontravano. Tutto ciò è attestato dai numerosissimi esorcismi e le moltissime interviste che mostrano la sua grande profondità teologica e spirituale.

Per tutta la vita Padre Amorth ha combattuto satana e ha assistito persone sofferenti e uno dei suoi più importanti obiettivi era quello di far conoscere Cristo anche attraverso Maria nell’umile trionfo del Suo Cuore Immacolato.

Un altro passaggio importante che il sacerdote esorcista individuava nel pensiero cristiano,  e in particolare nella riflessione patristica legata alla visione di Agostino, è che attraverso il mistero dell’Incarnazione si giunge all’affermazione che “Maria ha concepito nel cuore prima che nel grembo“.

“Parlare del cuore di Maria significa penetrare in tutta la sua interiorità”

In un suo testo pubblicato sulla rivista “Madre di Dio” scrisse che “parlare del cuore di Maria significa penetrare in tutta la sua interiorità, nel suo rapporto con Dio e con gli uomini”. “La frase ripetuta da Luca, che Maria “custodiva tutto nel suo cuore” [cfr. Lc 2, 51] fa diretta menzione del cuore della Vergine; ma è solo un avvio iniziale di tutto uno sviluppo che è andato crescendo lungo i secoli e che è esploso soprattutto negli ultimi tempi”, continuava.

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Padre Amorth individuava in tre precisi avvenimenti gli sviluppi più importanti della devozione dei cristiani al Cuore Immacolato di Maria. Che sono le apparizioni a Santa Caterina Labouré, la consacrazione del mondo al Sacro Cuore di Gesù da parte di Leone XIII alla fine dell’ottocento, che diede indirettamente un impulso alla devozione al Cuore di Maria e agli studi su tale devozione. Infine le un impulso alla devozione al Cuore di Maria e agli studi su tale devozione.

Fu infatti a Fatima, nell’Apparizione del 13 Giugno 1917, che la Vergine disse: “Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Chiedendo che venne consacrata la Russia al suo Cuore Immacolato.

L’invito di Padre Amorth a seguire gli ammonimenti materni di Maria

“Nella storia delle Scuole di Spiritualità, la devozione al Cuore di Maria si è dimostrata una fonte inesauribile di vita interiore, poiché da una parte il Cuore della Vergine comprende tutto il suo mistero di grazia e di amore per Dio e per l’umanità, dall’altra non possiamo passare sotto silenzio quei richiami con i quali la Vergine stessa ha voluto indicarci questa specifica devozione: basti pensare a Fatima”, scriveva Padre Amorth.

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“Allora, guardando al Cuore Immacolato di Maria, non c’è solo un’attrattiva che spinge alla fiducia; ci deve essere anche una disponibilità all’imitazione, ad aprirsi a Dio con tutto il cuore, a seguire gli ammonimenti materni di Maria. Del resto, un’autentica devozione al Cuore Immacolato di Maria richiede purezza di cuore, secondo l’insegnamento delle Beatitudini evangeliche: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!” [Mt 5, 8]”.

In un altro intervento ripercorre le visioni della Madonna a Fatima e il vero significato sottinteso alle stesse. “La Madonna ha chiesto la Consacrazione della Russia a Suor Lucia. Ha chiesto ad Alexandrina Maria da Costa la Consacrazione del mondo. Sono due cose che camminano parallelamente.

Il futuro che aspetta all’umanità secondo Padre Amorth

La Consacrazione della Russia, come la voleva la Madonna, fatta dal Papa insieme a tutti i vescovi del mondo, era perché voleva che fosse un trionfo del Cuore immacolato di Maria e voleva che da quel momento venisse onorato a fianco esattamente del suo Cuore Divino”.

Ma fu per colpa dell’uomo che avvenne la Seconda guerra mondiale, proprio a causa del ritardo della Consacrazione. “La Russia sparse i suoi errori nel mondo, mentre la Conversione della Russia sarebbe stata un trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Ma la Madonna non veniva per annunciare guai, ma per evitarli”.

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Allora bisogna riascoltare le parole che Benedetto XVI pronunciò l’ultima volta che si è recato a Fatima: “Chi credesse che il messaggio di Fatima riguardi solo il passato si illuderebbe, perché riguarda anche il presente e il futuro”. Di fronte ai drammi del mondo, che hanno intaccato la Chiesa, la consapevolezza del religioso sulla Profezia di Fatima è totale: “Alla fine la Russia si convertirà, il Suo Cuore immacolato trionferà, e ci sarà per il mondo un tempo di pace”.

Riflessione sul Vangelo del 10 novembre di Paolo di La Luce di Maria – Video

Cos’è che ci salva? Quanto è importante la gratitudine per Gesù? Oggi ci fa comprendere come la sua grazia è gratuita, ma che apprezza la nostra riconoscenza. Ci fa inoltre riflettere su qual è la vera salvezza.

“Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!»”.

La luce di Maria

Il Vangelo di oggi Mercoledì 10 novembre 2021

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,11-19

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore.

Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria – VIDEO

Abbiamo gratitudine verso Dio? Ringraziamo adeguatamente Gesù e con profondità di cuore? Gesù ci conferma che egli è colui che guarisce e che la fede ci salva, ma anche che è importante rendere grazie. Noi lo facciamo questo atto di riconoscenza verso Dio? Senza gratitudine non ci può essere fede, perché diventa una banalizzazione.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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Il Pensiero di Madre Teresa di Calcutta per oggi 9 Novembre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Dio ci ha fatto, voi e me, per realizzare grandi cose”.

Madre Teresa, prega affinché diventiamo umili e puri di cuore come Maria per accogliere nel nostro cuore l’amore che rende felici.

pensiero santi madre teresa di calcutta
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Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti che Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato.

“Quale era il contenuto della Buona Novella che Cristo doveva annunciare? Che Dio è Amore, che Dio ama ognuno di noi. Che Dio ci ha fatto, voi e me, per realizzare grandi cose: per amare ed essere amati“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Madre Teresa di Calcutta?

Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxiu (1910-1997, Albania) e prese il nome di Suor Maria Teresa del Bambino Gesù (per devozione a Santa Teresa di Lisieux) quando entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.

Madre Teresa arrivò a Calcutta, in India, per insegnare storia e geografia nei collegi delle famiglie abbienti, ma il suo spirito di carità verso i più deboli si fece ben presto sentire e, quando la voce di Gesù Cristo le disse: “Voglio Missionarie indiane, Suore della Carità, che siano il mio fuoco d’amore fra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada.

Sono i poveri che devi condurre a me. E, le sorelle che offrissero la loro vita come vittime del mio amore, porterebbero a me queste anime”. Iniziò la missione più autentica, quella che avrebbe salvato moltissime vite. Scelse come abito un sari bianco (segno di lutto in India), con un bordo azzurro (il colore della Madonna) e iniziò a cercare i dimenticati di Calcutta, fino dentro le fogne della città, dove abitavano malati, affamati, moribondi.

Madre Teresa di Calcutta: Nobel per la Pace 1979

Il 17 Ottobre del 1979, ricevette il Premio Nobel per la Pace (che accettò solo in nome dei suoi poveri). Davanti ai potenti della terra non mancò di denunciare, con estremo coraggio, quella che è la minaccia più insidiosa del tempo odierno: l’aborto.

Lei disse: “Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa (…). Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

È considerata la “prima casa di tutti i cristiani” | La preghiera da recitare oggi per la sua festa

In occasione dell’importante festa liturgica ad essa dedicata, scopriamo il suo valore nella storia della cristianità e ripercorriamo quelle che sono le sue origini e, soprattutto, perché essa è considerata la Madre di tutte le chiese. Una storia molto significativa alle sue spalle, oltre ad essere un simbolo per la Cristianità tutta. La festa della Basilica … Leggi tutto

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