Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 30 Settembre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un prezioso insegnamento, sempre attuale e, di valido sostegno per il nostro cammino: “Chi non sale spesso in vita col pensiero in Cielo, pericola grandemente”.

San Filippo, tu che amasti così tanto la preghiera e fosti in essa così favorito da Dio, ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio, perché non mi stanchi mai di rimanere unito al Signore.

Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

Chi non sale spesso in vita col pensiero in Cielo, pericola grandemente di non salirvi dopo morte“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

pensiero San Filippo Neri
San Filippo Neri – photo web source

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

Pensiero Santi - San Filippo Neri
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San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Scempio inaudito nel luogo simbolo della Città Eterna dove li trucidavano

L’evento, che l’opinione pubblica ha definito inaccettabile, rappresenta difatti un grave sfregio a una storia di grande sofferenza e persecuzione, in un luogo a dir poco emblematico. Una statua posta in uno dei monumenti d’accesso alla Capitale della cristianità, che porta con sé riferimenti storici ed esoterici fortemente irrispettosi, e ci si chiede come tutto … Leggi tutto

Italia in preghiera: in diretta tv dal Santuario della Madonna della Corona in Ferrara di Monte Baldo

Prosegue la diretta settimanale con la recita del Santo Rosario, l’importante iniziativa di preghiera questa volta sarà trasmessa dalla provincia di Verona. Un momento di preghiera forte che unisce l’Italia intera e che si innalza, unanime, a Maria. L’appuntamento fa tappa questa sera in Veneto, al Santuario della Madonna della Corona in Ferrara di Monte … Leggi tutto

Preghiera all’Angelo custode per chiedere la sua protezione – 29 settembre

Nel mese a loro dedicato, preghiamo i nostri angeli custodi e riconosciamoli come compagni invisibili ma costanti del nostro cammino. Se ogni mese dell’anno è dedicato ad una particolare devozione, a settembre sono associati proprio i nostri angeli. Riporta il Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo a queste purissime creature: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Teresa di Lisieux per oggi 29 Settembre 2021 – Video

“La gioia non la troviamo negli oggetti che ci stanno intornoè il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo di cui fare tesoro.

Santa Teresa del Bambino Gesù, che durante la tua esistenza terrena hai amato Dio sopra ogni cosa e ti sei offerta vittima al suo amore misericordioso, aiutami a rendere preziosi tutti gli istanti della mia vita, trasformandoli in atti di vero amore.

Oggi vi proponiamo una perla tratta da un pensiero tra i tanti scritti da Santa Teresa di Lisieux. Meditiamo le parole di questa piccola grande santa.

La gioia non la troviamo negli oggetti che ci stanno intorno, bensì nel profondo dell’anima. Possiamo averla in una prigione altrettanto bene che in un palazzo. La prova è che io sono più felice nel Carmelo, anche tra prove intime ed esteriori, che nel mondo, circondata dalle comodità della vita e soprattutto dalle dolcezze del focolare paterno“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Teresa di Lisieux

Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.

Pensiero Santi - Santa Teresa di Lisieux

Pensiero dei Santi: il silenzio e la preghiera nella difficoltà

Pochi giorni dopo aver vestito l’abito delle carmelitane il padre subisce una brutta crisi isterica. Credendosi in un campo di battaglia, crea una situazione pericolosa domata con la forza dalle autorità. Fu dunque internato all’ospedale di Bon Sauveur. Santa Teresa e le sorelle, che hanno sempre venerato il loro padre, furono costrette a sopportare, a causa di quell’episodio, critiche e commenti. Ma Teresa affrontò la difficile situazione con il silenzio, la preghiera e la lettura della Bibbia.

La piccola Via

È proprio dalla lettura della Bibbia che Teresa trovò la via per raggiungere Gesù. «Se qualcuno è piccolo, che venga a me!» (Libro dei Proverbi). Da questa frase capiamo tanto della sua spiritualità. Santa Teresa comprese a fondo che è su questa piccolezza che ci si può affidare per chiedere l’aiuto di Dio.

Spiega infatti la Santa: «Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta […] sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione […]io non ho affatto bisogno di diventare grande, bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più [per innalzarmi fino al Padre]». Il Martirologio Romano ha considerato la spiritualità della Piccola Via di Santa Teresa il suo specifico insegnamento per giungere alla perfezione cristiana.

Il Miracolo di Santa Teresa a Gallipoli

Il 16 Gennaio del 1910 nel Monastero delle Carmelitane scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. Il monastero al tempo aveva dei debiti e rischiava la chiusura. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno) era allettata a causa di una pleurite. All’alba di quel giorno sentì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, per svegliarla.

Una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male […]. Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità».

santi
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Santi: Santa Teresa si presentò come “serva di Dio”

La voce apparteneva a Santa Teresa che nel presentarsi disse di non essere la Santa Madre (Teresa d’Avila), bensì la serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux. Inoltre (altro elemento fondamentale per il processo di canonizzazione della Santa) Teresa disse a madre Carmela: «La mia via è sicura, non mi sono sbagliata seguendola»; quella a cui faceva riferimento era la Piccola Via.

Preghiera all’Angelo custode per chiedere la sua protezione – 28 settembre

Nel mese a loro dedicato, preghiamo i nostri angeli custodi e riconosciamoli come compagni invisibili ma costanti del nostro cammino. Se ogni mese dell’anno è dedicato ad una particolare devozione, a settembre sono associati proprio i nostri angeli. Riporta il Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo a queste purissime creature: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che … Leggi tutto

Come avviene un miracolo e cosa fare perché Gesù ce lo conceda – Video

Capita a tutti di affrontare dei momenti particolarmente difficili nella nostra vita, durante i quali, molto spesso, avremmo bisogno di un vero “miracolo” per risollevarci.  

Gesù non ci abbandona, è sempre lì accanto a noi e attraverso questa preghiera così intensa e così profonda, ci vuole aiutare.

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Una preghiera particolare perché va fatta

Pregare intensamente ci fa sentire più vicini a Gesù e, così, lo sentiamo anche più vicino alle nostre necessità di tutti i giorni. Ma ci sono dei momenti particolari per cui, un vero e proprio miracolo sarebbe ciò di cui abbiamo bisogno nella vita.

Quando pensiamo alla parola “miracolo”, erroneamente la affianchiamo al concetto di guarigione da una malattia, da una deformazione…insomma, tutto ciò che abbia a che fare con qualcosa di visibile dal punto di vista esteriore.

Il concetto di “miracolo” interiore

Invece, molte volte, si chiede anche la guarigione dell’anima, un “miracolo” che solo Gesù può fare, anche attraverso l’intercessione di un Santo, al quale siamo devoti e ci rivolgiamo. Una preghiera fatta con sincerità, con il cuore limpido e pulito da ogni macchia di peccato.

L’invocazione

Un’invocazione fatta con cuore sincero, certi che Gesù la ascolterà. Recitiamola insieme, attraverso questo video, ponendoci all’ascolto della voce di Dio che, ogni giorno, ci sussurra all’orecchio ed al cuore.

Video: nelcuoredigesu

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Il Pensiero di Padre Pio per oggi 28 Settembre 2021 – Video

“Ci distingueremo dalle genti se ameremo e praticheremo la carità”, è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo su cui meditare.

O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti da San Pio da Pietrelcina. Riflettiamo insieme su questa perla di saggezza.

“Amiamo la carità e pratichiamola: essa è quella virtù che ci costituisce figliuoli di uno stesso Padre che è nei cieli. Amiamo e pratichiamo la carità, essendo essa il precetto del divin Maestro di qui noi ci distingueremo dalle genti se ameremo e praticheremo la carità“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

pensiero Santi Padre Pio
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Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Giovanni Paolo II - prega su tomba Padre Pio
Giovanni Paolo II prega sulla tomba di Padre Pio – photo web source

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

Tullio De Piscopo: “Ho desiderato morire”. Ma qualcosa ha cambiato tutto – Video

Un momento di vita molto difficile e doloroso quello vissuto dal musicista napoletano Tullio De Piscopo, che lui stesso ha deciso di raccontare in tv: “Ho pensato anche all’eutanasia”.

Quando il dolore ti colpisce, si può rischiare di pensare addirittura che, l’unica strada per vincerlo, sia la morte.

Tullio De Piscopo
Tullio De Piscopo – photo web source

La preghiera oltre la malattia

La malattia porta a pensare anche alla morte. Ma la forza dell’amicizia, della fede e della preghiera hanno dato a questo grande artista la forza di combattere ed andare avanti. Tullio De Piscopo ha deciso di raccontare quel momento così complicato della sua vita, durante una trasmissione di Raiuno.

Il cancro al fegato, la decisione di morire, il dono fattogli dall’amico Pino Daniele e la voglia di pregare ed iniziare a sperare: “Avevo deciso di andare in Svizzera per l’eutanasia” – ha confidato alla giornalista che lo intervistava. Il tutto è iniziato nel 2012, quando gli arriva la diagnosi di cancro al fegato: “E’ stato una bella botta. Ma dopo è arrivata la voglia di combattere. Non ero pronto a morire. Mi dissero che avevo sei mesi di vita” – ha raccontato.

Il Rosario di Pino Daniele

Un tumore cattivo, uno dei più rari. La paura della morte così vicina e la scelta di non volere cure. Ma ecco che lì, grazie ad una persona speciale, qualcosa è cambiato: “Pino Daniele mi ha regalato un rosario mi disse vedrai che ti aiuterà… Non ti disperare. Sono molto legato a lui perché con quella visita in ospedale mi ha salvato. La Madonna ha fatto ‘o miracolo” – racconta, con gioia e serenità.

Tullio De Piscopo: “Il tumore e la mia paura di morire”

Una vita segnata dal dolore della morte di un fratello, quando lui era ancor piccolo: “Era il 27 agosto del 1957, arrivo a casa e mio fratello si preparava per andare a suonare. E’ uscito e non è più tornato, si è accasciato sulla batteria, non si è capito cos’è successo e non abbiamo fatto fare l’autopsia. Tutto quello che ho fatto nella mia vita l’ho fatto per lui, ma lui l’avrebbe fatto meglio. Ci penso tutti i giorni” – continua a raccontare De Piscopo.

Ma è stata la fede, quel pregare il Santo Rosario e quella serenità nel cuore che arriva, anche per affrontare la malattia. Ascoltiamo il suo racconto.

Video: rai

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