Come il diavolo si insinua nel cuore umano?

Come fanno i diavoli a corrompere il cuore dell’uomo? Quali tecniche utilizzano, e quali sono gli errori umani? Lo spiega un noto scrittore. Nel suo celebre racconto “Le Lettere di Berlicche”, lo scrittore C. S. Lewis, noto per essere l’autore di Le Cronache di Narnia, mostra un diavolo che scopre le sue carte e dialoga … Leggi tutto

La Coroncina miracolosa alle Sante Piaghe di Gesù

Ci sono preghiere che dalla terra rivolgiamo al Cielo, e poi ci sono preghiere del Cielo: questa Coroncina è una di esse. Le Sante Piaghe di Gesù sono una sorgente infinita di grazie per noi, perché “dalle Sue piaghe siamo stati guariti” (Isaia 53,5). Infatti Gesù ha preso su di noi ogni nostra infermità e ci … Leggi tutto

Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 9 Marzo

Il Sacro Manto è una preghiera molto potente, a patto che si reciti con fede, per superare periodi di sofferenza, di angoscia, di rovina morale, per chiedere aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale.  È proprio in un tempo come questo, che abbiamo l’occasione di riscoprire la forza della preghiera.  Perciò vi proponiamo di pregare, tutti … Leggi tutto

La notizia di Papa Francesco che dà un grande incoraggiamento

Dopo il suo viaggio in Iraq, il Pontefice annuncia un’altra partenza. Questa volta in Europa per partecipare a uno speciale avvenimento. Il Santo Padre sarà al 52esimo Congresso Eucaristico Internazionale per celebrare la Santa Messa conclusiva. L’annuncio è stato dato dall’Arcivescovo di Budapest, dove si terrà il Congresso. Papa Francesco sarà in Ungheria Una notizia … Leggi tutto

Vangelo di martedì 9 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Non dobbiamo perdonare con un numero di volte prestabilito, ma sempre! Perché è nel perdono che cresciamo nel cammino spirituale.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Contemplare la parola di oggi ci può portare a pensare che quello presentato sia un fatto che non possa accadere, da quanto è evidente la sconsideratezza dell’atteggiamento di questo debitore, e pensiamo riguardo alla sua sorte finale: “ben gli sta!”. Eppure nella vita di persone così ce ne stanno tante! Nella vita, di persone che si ricordano i crediti ma non si ricordano i debiti, ce ne stanno tantissime!

“Settanta volte sette”

Quel “settanta volte sette” che Gesù ci indica come numero di volte con cui perdonare l’altro, rappresenta chiaramente l’infinito. Non dobbiamo perdonare infatti con un numero prestabilito, ma sempre! Perché è nel perdono costante che cresciamo nel cammino spirituale. Ci sono delle persone che credono che la strada del Signore sia una strada “soft”, che si possa vivere in una zona comfort: non è così.

Seguire Gesù è sacrificio, è accettare le umiliazioni, è perdonare l’imperdonabile! Se noi considerassimo cosa ha dovuto subire Gesù affinché noi venissimo perdonati, cioè morire in Croce in quel modo per noi, ci potremmo rendere conto del perché quella situazione descritta nel Vangelo, che sembra così lontana dalla nostra vita quotidiana, è invece possibile.

Essere misericordiosi

Gesù oggi in modo netto ci dice di essere misericordiosi. Infatti, con la stessa misura con cui perdoneremo, Dio opererà misericordia su di noi. Non possiamo immaginare cosa perderemmo nella vita senza la misericordia, non potremmo capire il perché la stiamo vivendo. Chiediamo al Signore una grazia che ci renda strumenti di misericordia, di pace per gli altri.

Gesù ci dà quindi una grande lezione su come dobbiamo vivere la nostra vita, e d’altronde la preghiera del Padre Nostro è il testamento perfetto di ciò che il Signore ci ha voluto lasciarci per la nostra salvezza. Recita infatti: “rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Il miracolo avviene durante la Messa davanti a numerosi testimoni – Video

Un miracolo straordinario che ancora suscita meraviglia e stupore. In un video  ripreso da un pellegrino si manifesta tutta la grandezza di Dio.

Un’ostia che inizia a sanguinare da un lato. Un filmato, girato da un pellegrino lì presente, ci mostra un vero e proprio Miracolo Eucaristico dei giorni nostri. Lo stupore dei fedeli presenti, accompagnato dall’ardente preghiera davanti ad un vero e proprio prodigio di Dio.

Il miracolo eucaristico dei giorni nostri

Un miracolo avvenuto l’8 dicembre del 1991, ma che ancora oggi suscita meraviglia, oltre che fede e devozione. Siamo in Venezuela, al Santuario di Betania a Cúa. Durante la celebrazione eucaristica, accadde qualcosa di davvero miracoloso: un’ostia, dopo la consacrazione, cominciò a sanguinare da un lato. Davanti a tale manifestazione, il sacerdote celebrante subito la mise da parte per poterla analizzare e studiarla, e capire se si trattava di miracolo.

Il Vescovo della locale Diocesi avviò un’indagine per accertarsi che il fatto non avesse una spiegazione naturale, come spiega “Eucharistic Miracles of the World”: “Durante la Messa, i pellegrini hanno verificato che il sacerdote non avesse ferite da cui potesse sgorgare il sangue presente sull’Ostia. Dalle analisi è risultato che il sangue del sacerdote non si accordava con quello della Particola” – si racconta.

Venezuela: “Il sangue lì presente è uguale a quello della Sindone”

Ma gli studi sulla “particola insanguinata” non sono finiti lì: “L’Ostia del miracolo è stata sottoposta a studi speciali, richiesti dall’allora vescovo Pio Bello Ricardo. I risultati hanno confermato che il sangue era umano, gruppo AB positivo, e che concordavano con quello trovato sulla Sindone di Torino e nell’Ostia del miracolo eucaristico di Lanciano, analizzato da 500 commissioni dell’OMS”.

ostia insanguinata in venezuela
il miracolo eucaristico in Venezuela – photo web source

Un pellegrino filma il miracolo

Un miracolo dichiarato, quindi. L’ostia fu posta, poi, alla pubblica venerazione. Quando un pellegrino americano, giunto lì in visita nel 1998, durante la ripresa di un suo video, ha affermato: “Dopo la fine della celebrazione, il sacerdote ha aperto la porta del Tabernacolo che conteneva l’Ostia del Miracolo. Con grande stupore ho visto che l’Ostia ardeva, e c’era un Cuore Pulsante che sanguinava al centro di essa”.

L’ho visto per circa 30 secondi, poi l’Ostia è tornata normale. Sono riuscito a filmare parte di questo miracolo con la mia videocamera”.

Oggi l’ostia del miracolo è ancora visibile e si trova nel convento di Los Teques. Il sangue presente su di essa è sempre fresco, come quello della prima volta.

Fonte: aleteia

LEGGI ANCHE: La teca dell’Eucarestia, e non solo, rimane intatta tra le fiamme

ROSALIA GIGLIANO

Cosa pensava il Santo Frate di Pietrelcina sulla contraccezione?

Un fedele rivolge una domanda particolare su quello che era il pensiero di padre Pio sull’uso della contraccezione. Alcuni quesiti che interrogano un fedele, tra cui capire cosa pensava Padre Pio da Pietrelcina in merito alla contraccezione. Il fedele si rivolge al sacerdote Una domanda, anzi due, sono state poste a Padre Angelo da un fedele: “Avrei … Leggi tutto

La richiesta di una speranza per Alessia: “Aiutateci a riportarla a casa” – Video

La storia che stiamo per raccontarvi è quella di una bellissima ragazza di 22 anni che lotta per la vita. Si chiama Alessia.

Alessia, 22 anni, si è sentita male il giorno del suo compleanno. Da allora vive in uno stato di coma vegetativo di minima coscienza. La scadenza dei termini per la riabilitazione, ha portato sua zia a lanciare una raccolta fondi per la ragazza.

La storia di Alessia, in coma a soli 22 anni

Un forte mal di testa e la situazione che precipita. Alessia si sente male, ha solo 22 anni. Chiede aiuto alla mamma prima di perdere i sensi. Un giorno come tanti ma che per la giovane e la sua famiglia ha segnato l’inizio di un incubo.

Alessia sviene ma riprende i sensi solo per riuscire a sussurrare alla mamma questa frase: “Mamma sto tanto male”. Da lì, la corsa al pronto soccorso, un’operazione d’urgenza ed un verdetto che nessuno s’aspettava: emorragia cerebrale.

La raccolta fondi per portarla a casa

È passato un anno ed Alessia Cammozzo, questo il nome della giovane, si trova in uno stato di come vegetativo di minima coscienza.

alessia cammozzo
la giovane Alessia Cammozzo – photo web source

Sono scaduti i termini per il suo percorso di riabilitazione e la zia, Nicoletta Dal Zennaro, lancia una raccolta fondi. La campagna ha un nome particolare: “Diamo una speranza ad Alessia”, con l’obiettivo di permettere alla ragazza di essere assistita a casa, dove però occorrerà supporto medico, psicologico, fisioterapia, attrezzature, visite presso centri di riabilitazione e assistenza giorno e notte.

La zia: “Chiediamo di aiutarci a darle una speranza”

Un costo elevato per la sua famiglia: “Servono 100mila euro per trasferire Alessia nella sua casa. Un costo troppo pesante da sostenere per la famiglia per un periodo troppo lungo. Nessuna somma di denaro restituirà Alessia alla sua famiglia ma chiediamo a tutti di aiutarci a darle una speranza e garantirle una vita qualitativamente migliore” – scrive la zia all’interno della piattaforma per la raccolta fondi.

Nel giro di poche ore, sono stati già raccolti 35mila euro, grazie a oltre 1000 donatori. Ma la raccolta è ancora lunga. Per donare ed aiutare Alessia a tornare a casa, basta cliccare su questo link.

alessia cammozzo

Preghiamo per la giovane perché possa tornare a riprendere in mano la sua vita, grazie anche all’aiuto e alla vicinanza della sua famiglia e all’assistenza dei medici. Alessia non mollare!

Video: fanpage

LEGGI ANCHE: Miracolo:Si risveglia dal coma profondo dopo 5 anni.

ROSALIA GIGLIANO

La risposta di Papa Francesco a chi lo critica per le sue scelte

L’incontro con le vittime della guerra e quello con i leader musulmani. La visita ai luoghi-simbolo della persecuzione anti-cristiana, il racconto della pandemia Ma anche temi “estemporanei” rispetto alla visita appena conclusa, quali un possibile ritorno in Argentina, per la prima volta da capo della Chiesa Cattolica. Poi la conferma della visita in Ungheria e … Leggi tutto

Vangelo di lunedì 8 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chiediamo a Dio il dono di accettare le nostre tribolazioni e di guardarle e comprenderle con con gli occhi della fede

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Il punto chiave di questo Vangelo è che nessun profeta è ben accetto nella sua patria: perché Gesù ci dice questo? Un profeta è un portatore di verità, che anticipa anche i fatti che avverranno, perché è guidato da Dio, l’unico che può farlo. Nel Vangelo ci sono circa trecento profezie che si ritrovano dal Vecchio Testamento, portate a compimento da Gesù nel Vangelo. Queste profezie sono state fatte da diversi profeti, e fanno parte del contenuto della Bibbia. Profeta vuol dire “uomo di Dio”, uomo mandato da Dio.

Posto questo, proviamo a immaginare di metterci anche noi a parlare di Dio con i nostri amici, i nostri vicini, con le persone che ci sono più vicine. Gesù ci dice che proprio queste persone sono quelle con le quali avremo maggiori difficoltà: Gesù dice questo più di 2000 anni fa. Nessun profeta è ben accetto tra i suoi, e le sue parole tra loro non hanno effetto; magari tutti gli altri le ascoltano con interesse, ma non i più vicini a lui.

L’identità di Gesù

Questo vale per tutti ed è una cosa particolare da considerare, perché potremmo dire: com’è possibile? A casa mia mi conoscono, dovrebbero fidarsi un po’ più di me! Invece al tempo non si fidavano nemmeno di Gesù! Gesù dice proprio questo, che non lo hanno accolto proprio i suoi, coloro che erano “in casa” sua. Questo perché non potevano che il Figlio di Dio potesse nascere lì da loro, era troppo bello per essere vero! Non possono credere che proprio che il figlio di Giuseppe il falegname fosse Figlio di Dio.

Facciamo un esempio: io stesso, che sono un peccatore qualsiasi, sento che le mie parole spesso arrivano e fanno del bene; quando invece parlo di Dio a casa mia è come se parlasse uno “scemo”. Anche se dicessi la cosa più profonda mi viene detto: “E che ti pensi che non lo sapevo?”. Io vedo questo. Magari ciò che ha coinvolto di più i miei cari è stato il mio cambiamento dopo la conversione, ma le parole sono totalmente senza effetto. In queste cose possiamo trovare la conferma di ciò che ci dice Gesù.

E proprio perché sappiamo questa cosa dobbiamo essere più vigili. Non è detto che se nessun profeta è ben accetto in patria, gli altri debbano credere a noi. Gesù ci dice inoltre che, forse, dentro casa nostra anche noi abbiamo un profeta. Cerchiamo di non trattarlo come non vorremmo essere trattati, come noi stessi siamo stati trattati in certe situazioni.

Cerchiamo di essere noi ad avere un occhio più aperto nei confronti di quelle persone che Dio ci ha messo vicino. Perché a volte anche dalla fede di un bambino possiamo crescere nella fede, e invece noi non lo ascoltiamo. Certe affermazioni inaspettate e ci cambiano, ci fanno riflettere. Quindi noi dobbiamo avere questa attenzione, per guardare con occhio libero da pregiudizi quel “profeta” che è in casa nostra, che Dio ci ha messo vicino.

Dio ha un piano di salvezza

Gesù dice anche: “In verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese”: riflettiamo su questo particolare. Per tre anni e sei mesi il cielo fui chiuso! Un vero flagello! E quello che viviamo noi oggi? Cerchiamo di comprendere che potrebbe essere un insegnamento. Che Gesù ci sta dando un’opportunità per crescere nella fede, un modo per considerare meglio come viviamo la nostra vita. Guardiamo quello che è successo a Sanremo: uno scempio contro Dio! Eppure tutto è stato permesso e concesso, addirittura in diretta internazionale.

Allora questo ci fa pensare: stiamo vivendo un altro flagello, nato dal nostro modo di vivere? Dio non manda castighi ma permette prove per un piano di salvezza, di redenzione.

Chiediamo a Dio il dono di accettare le nostre tribolazioni, cosicché, vedendole con gli occhi della fede, comprenderemmo il motivo per cui sono state concesse. Se noi capissimo che dietro ad ogni croce che viviamo c’è una grazia più grande avremmo tutti la forza per sostenerle e dare testimonianza che lui è il Signore di tutti e non solo di chi crede in Lui.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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