I Vescovi tuonano contro l’eutanasia e il suicidio assistito

Dopo la legalizzazione in Spagna, le due pratiche di fine vita avanzano a velocità terrificante in molti Paesi si va verso l’approvazione.         I riflettori sono ora puntati su Francia e Canada. In entrambi i paesi, le ragioni della vita sono strenuamente difese dagli episcopati nazionali. In Francia, il progetto di legge … Leggi tutto

Vangelo di sabato 10 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chi ha sempre condannato, non potrà chiedere clemenza, perché Dio lo metterà davanti a sé stesso e si troverà condannato da sé stesso

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Molte persone vivono la vita senza consapevolezza e come se non dovessero mai lasciarla. Invece Gesù col dono straordinario della sua risurrezione ci dà quell’informazione gradita anche al più ostinato degli atei: cosa desidererebbe il più ostinato degli atei?

Desidererebbe non morire. C’è un dono che Gesù ha dato a tutti, e cioè che con un’azione di profonda contrizione ci possiamo salvare, perché Gesù non è come noi e la vita eterna è per tutti.

Il problema è sempre questo: che in alcuni casi sarà un’eterna dannazione, in altri un’eterna gioia. Non credo ci siano paragoni da poter fare, ma di sicuro c’è una grande differenza. Quando sentiamo parlare di un’esperienza carceraria di 30 anni, crediamo che quella persona abbia finito di vivere. Quando invece parliamo di condanna eterna, sembra quasi sia impossibile, perché non vediamo il tribunale, i giudici, non leggiamo che è stato condannato quel tizio o quell’altro, per un motivo o per un altro.

Dio ci metterà davanti a noi stessi

Ma noi andremo davanti ad un tribunale. Quando noi finiremo questa vita, avremo un giudice che ci potrebbe condannare, e noi non potremo dirgli nulla! Molti non sanno chi sarà il giudice di ognuno di noi, e forse è bene saperlo: il nostro giudice saremo noi stessi! Tutte quelle persone che deridono, offendono, si divertono, saranno loro a giudicare sé stesse nel modo in cui hanno giudicato gli altri.

Pensiamo che smacco: chi ha sempre condannato, non potrà chiedere clemenza, perché Dio lo metterà davanti a sé stesso e si troverà condannato da sé stesso. Come puoi salvarti se non puoi farti perdonare da te stesso? Da te che hai sempre condannato tutti, che hai offeso e giudicato tutti?

Non bisogna diventare cristiani per paura di una condanna, perché questo non sarebbe una cosa buona, ma per la consapevolezza che ci dà Dio. La cosa che delude di più Gesù in questo Vangelo era l’incredulità che i suoi discepoli avevano nei confronti di chi gli aveva detto che lui era risorto, quando lui lo aveva proclamato prima di morire.

Gesù oggi ci fa questa domanda: “Chi credete che io sia?” Diamogli la risposta, perché solo in lui, con lui e per lui avremo il dono della gioia eterna, per noi e per i nostri cari.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Padre Pio e quel fatto inedito che rimane ancora un mistero – VIDEO

Padre Pio conosceva il dolore, le paure e le angosce di tutti coloro che andavano da lui a chiedergli preghiere. Ma sapeva ben altro.

Un frate, che doveva esser sottoposto ad un’operazione chirurgica, va da Padre Pio per una parola di conforto. Il Santo di Pietrelcina prega, sì, per lui, ma in fondo sapeva anche qualcos’altro che nessuno, oltre a colui che doveva operarsi, conosceva.

Padre Pio: l’uomo di Dio che legge il cuore

Padre Pio era Santo anche quando era ancora in vita e sono tantissime le testimonianze che lo attestano. Lui leggeva nel cuore delle persone ancor prima che gli si avvicinassero, anche se solo per parlargli. Conosceva la loro sofferenza e, anche, cosa era nascosto nella parte più profonda del loro animo.

Al Santo Frate si rivolgevano anche i suoi confratelli, e fra questi vi era Padre Costantino Capobianco. Doveva subire una delicata operazione chirurgica e si era recato da lui per chiedere una benedizione e conforto. Forse Padre Costantino s’aspettava una risposta del tipo: “Non ti operare” oppure “Stai tranquillo”. E invece no, Padre Pio disse: “Vai, ti affido alle preghiere di Dio”.

Padre Costantino: “Dovevo operarmi e sono andato a chiedere preghiera a Padre Pio”

Ma Padre Costantino non aveva detto al Santo di Pietrelcina quante e che tipo di operazione dovesse subire ma, come lui stesso ha scritto “Era quello che cercavo”, ovvero una preghiera da Padre Pio. Al risveglio dopo l’intervento, lui si ritrova accanto il padre provinciale e un altro frate che erano andati lì a trovarlo.

Due operazioni subite insieme: ma come faceva Padre Pio a saperlo?

Contento di vederli e ringraziando per essersi risvegliato (“Avevo timore per questo intervento”, scriveva lo stesso Padre Costantino), chiede ai suoi confratelli come mai erano andati da lui.

Padre Vincenzo, uno dei padri responsabili della provincia, gli confida che, prima di passare da lui, era andato da Padre Pio, il quale gli aveva detto:Padre Costantino sta bene. Le ha fatte tutte e due le operazioni, ed è andato tutto bene”.

padre pio
photo web source

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Ma come faceva Padre Pio a sapere come sarebbe andata a finire l’operazione di Padre Costantino? E poi, perché due operazioni se lo stesso frate era andato da lui chiedendogli preghiera per una sola operazione?

Guardiamo insieme il video per comprendere come il Santo Frate di Pietrelcina aveva letto l’angoscia nel cuore del suo confratello.

Fonte: padrepiotv

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ROSALIA GIGLIANO

L’Italia punta all’arancione dal 12 aprile: cosa cambia e per chi?

Un altro passaggio è adesso per l’inizio della prossima settimana per le Regioni italiane, ma non per tutte.  A partire dalla prossima settimana, infatti, quasi tutta Italia sarà arancione. Fanno eccezione alcune Regioni che permarranno in zona rossa a causa dell’incidenza di più di 250 positivi ogni 100mila abitanti, norma che fa scattare “la zona … Leggi tutto

Triduo di preghiera alla Vergine della Rivelazione – 1° giorno

“Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta”: con queste parole la Madonna alla Tre Fontane a Roma si rivolse a Bruno Cornacchiola. Bruno Cornacchiola, tramviere romano di 34 anni, è un accanito avversatore della Chiesa Cattolica. Il 12 aprile 1947 si trova con i tre figli in una grotta nei pressi della … Leggi tutto

Covid: un’intera comunità piange il suo amato parroco

Il Covid colpisce ancora fra i sacerdoti, lasciando un grande vuoto tra coloro che  hanno conosciuto e hanno voluto bene a don Luigi.  Don Luigi aveva 80 anni ed era da qualche settimana ricoverato all’ospedale di Varese. Aveva contratto il virus. I suoi parrocchiani e i suoi ragazzi non avevano mai smesso di pregare per lui. “Don … Leggi tutto

Vangelo di venerdì 9 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ci vuole dare un segno: laddove le condizioni sembrano le stesse, se lui interviene e noi lo ascoltiamo, tutto si può trasformare

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Credo che Gesù in questo Vangelo abbia voluto dare un segno che lui ci stupisce sempre, al di sopra di quello che immaginiamo: dice ad esempio agli apostoli di gettare la rete dalla parte opposta rispetto ai criteri che usavano, e loro lo hanno ascoltato.

È stata premiata la loro fede, perché per un attimo si sono rinnegati, hanno rinnegato le loro certezze, e il premio di questo ascolto è stato trovare ciò che con la rete dall’altra parte della barca non avrebbero trovato.

Tutto può cambiare

Eppure l’acqua era sempre la stessa, il lago era sempre lo stesso, e il tempo era sempre lo stesso. È evidente che Gesù ci vuole dare un segno: laddove le condizioni sembrano le stesse, se lui interviene e noi lo ascoltiamo, tutto si può trasformare. Gesù non ci sta solo dicendo di fidarsi di lui, ma di rinnegare noi stessi. Fidandoci di lui, dovremo rinnegare noi stessi.

Gesù si manifesta in due modi in questo Vangelo: innanzitutto quando spezza il pane e recita la benedizione, come a “confermare” l’Eucarestia. Così facendo è come se Gesù prima di morire e dopo essere risorto, la riconferma. Gesù non ha benedetto l’Eucarestia solo il giorno dell’Ultima Cena, ma l’ha fatta presente nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando spezzò il pane e lo diede loro, moltiplicandolo.

Poi lo spezzò nell’Ultima Cena e anche poi da risorto ha fatto la stessa azione, tanto che i discepoli di Emmaus lo riconobbero dallo spezzare il pane. E questa è la conferma che l’Eucaristia è dono altissimo di Cristo e che è il suo farsi presente pienamente.

Amare davvero Gesù

Il secondo fatto particolare in questo Vangelo è che Pietro quando vede Gesù fa una cosa strana: stavano a un centinaio di metri dalla riva, e lui si tuffa. Perché Pietro si è tuffato? Cosa aveva Pietro nei confronti di Gesù di diverso dagli altri per tuffarsi in quel modo?

Se noi vediamo una persona della quale siamo innamorati e sentiamo che vogliamo dirgli che gli vogliamo bene, cercando un momento di stare soli con quella persona, qual è l’unico modo per farlo? È staccarci dagli altri. E in questo caso perché?

Perché Pietro lo aveva tradito, rinnegato. L’ultima immagine che aveva Pietro di Gesù era il suo tradimento. Quindi quando Pietro vede Gesù, Pietro vede tutto quello che Gesù ha fatto per lui, e tutto quello che lui non aveva fatto per Gesù. Quindi quel tuffo è come un modo per dire: Signore, ovunque tu vada io ti seguirò, ora basta con le parole, ora voglio starti sempre vicino e voglio mostrarti che sono innamorato di te, che credo in te.

Al di là delle nostre certezze

Ma noi, ci saremmo buttati da quella barca? Forse tutti noi cui butteremmo da quella barca. Ma c’è un problema: Gesù a volte ci chiede di buttarci da quella barca non tanto perché lo vediamo, ma perché ci fidiamo di lui. A volte dovremo riuscire a vedere Gesù nella sua Parola, perché lì c’è lui!

Gesù ci sta chiedendo di buttarci dalla barca del nostro io, del nostro orgoglio, delle nostre convinzioni e metterci a repentaglio con una “nuotata” un po’ rischiosa, e ce lo chiede per dirci: rinnegatevi, venite a me! Perché lui ci salverà, lui ci risanerà, lui ci preparerà la cena, ci accenderà il fuoco, lui ci nutrirà! Allora dobbiamo prendere Gesù sul serio!

Gesù è l’amore

Ci dobbiamo gettare dalla barca della nostre certezze, del nostro orgoglio. Il Signore oggi ci chiama a buttarci da questa barca che ci fa sentire “più sicuri”, ma meno abbandonati a lui. Allora dobbiamo fare come Pietro, che si strinse un capo ai fianchi e si buttò in acqua per arrivare da Gesù e stare un attimo con lui, come con un innamorato.

Forse a volte ci dimentichiamo, ma Gesù è chi ci vuole più bene. Gesù ama noi più di tutti, e i nostri cari più di quanto noi li amiamo. Noi dobbiamo metterci in quest’ottica e attingere da lui l’amore, perché lui è l’amore ed è da lui che noi possiamo rinascere interiormente, spiritualmente, ma anche nelle relazioni con le persone più vicine a noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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Musei Vaticani: è confermata la tanto attesa riapertura

La buona notizia per tutti gli appassionati di arte sacra è finalmente arrivata: i Musei e i Giardini Vaticani riapriranno al pubblico.  Le visite riprenderanno da lunedì 3 maggio e saranno consentite esclusivamente tramite prenotazione online. E in numeri contingentati, nei limiti di quanto consentito dall’emergenza pandemica. Regole rigorose Oltre alla mascherina obbligatoria e al distanziamento … Leggi tutto

Lacrima statua della Madonna Addolorata: si grida al miracolo! – VIDEO

La gente esulta per l’evento prodigioso ma secondo la diocesi è presto per parlare di miracolo e frena l’entusiasmo. Ma cosa è accaduto?

La Madonna di Pisticci, in provincia di Matera, ha lacrimato il giorno della Vigilia di Pasqua. Il popolo vede il prodigio, si ferma e prega davanti alla statua che si trova nella Chiesa di “San Giuseppe lavoratore”. Ma c’è chi vuole andare cauto.

La Madonna che piange la Vigilia di Pasqua

Le lacrime erano evidenti proprio” – così dichiarano i fedeli che hanno visto il volto della statua della Madonna Addolorata rigarsi e bagnarsi. Siamo a Pisticci Scalo, in Basilicata. L’immagine, come mostra un video inedito, è posta sull’altare e, davanti a se, ci sono tanti fedeli in preghiera.

Le lacrime sono scese dagli occhi della statua. “Un fenomeno prodigioso e inspiegabile” – ha dichiarato il parroco della chiesa dove è custodita l’immagine, don Giuseppe. Per altri è inspiegabile anche perché, sulla statua della Madonna, le tracce delle lacrime avrebbero anche una forma e uno spessore e avrebbero, anche, al loro interno, una quantità di liquido.

Non una ma più lacrimazioni

Dalle 6.45 alle 13 di sabato 3 aprile, Vigilia di Pasqua: questo il lasso di tempo durante il quale il prodigio è avvenuto. La Madonna avrebbe pianto, non una, ma più volte e, soprattutto, alla presenza di alcuni fedeli: “Le lacrime sono comparse e più volte” – commentano i fedeli che hanno assistito al miracolo – “I canali degli occhi erano arrossati, gonfi. Pure il volto si tramutava, variava”.

lacrime della madonna addolorata
La Madonna Addolorata di Pisticci – photo web source

In questi giorni sono in corse le verifiche per stabilire se ciò che è sgorgato dagli occhi della statua di Maria sia veramente materiale organico e se, soprattutto, sono delle lacrime.

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La Diocesi: “Non è un fenomeno riconducibile a una lacrimazione”

Si attende, anche, la verifica da parte della Diocesi, la quale afferma che “non è un fenomeno riconducibile a una lacrimazione. La Madonna le aveva già disegnati sulla statua quei segni, che potevano portare a pensare a delle lacrime”.

Ma i fedeli non ci stanno perché, specie coloro che quella mattina erano presenti, hanno visto qualcosa di straordinario.

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ROSALIA GIGLIANO

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