Udienza generale del Papa: “Perché il Maligno odia la preghiera?”

Nell’udienza generale odierna, papa Francesco si è soffermato sulla preghiera come fatto comunitario, che rafforza la Chiesa nel suo insieme. La fede si trasmette di generazione in generazione in primo luogo attraverso la preghiera. Si può imparare a pregare da chiunque: dai propri familiari ai maestri di spiritualità. Senza preghiera non ce la faremmo mai… … Leggi tutto

Il card. Angelo Comastri ci sorprende ancora una volta

Il card. Angelo Comastri, dopo l’annuncio delle sue recenti dimissioni di Vicario Generale per il Vaticano, non smette di stupirci. Ci ha ha fatto compagnia e sostenuto ogni giorno prima dell’ora di pranzo, con la preghiera del Rosario in diretta dalla Basilica di San Pietro, nella primavera del 2020, nella prima fase della pandemia.  Un appuntamento … Leggi tutto

Rolando Rivi: torturato e ucciso barbaramente a soli 14 anni

Il 13 aprile 1945 veniva crudelmente ucciso il giovanissimo Rolando Rivi, seminarista, riconosciuto Beato e martire della Chiesa cattolica. “Domani un prete di meno”, queste le parole pronunciate a dal commissario politico della formazione partigiana garibaldina che in odio alla fede, uccise il seminarista Rolando Rivi, a soli 14 anni. Ci furono molte vittime fra … Leggi tutto

Benedetto XVI ringrazia Francesco: “Un testo che arriva al cuore”

La gioia del Papa Emerito e la gratitudine, verso papa Bergoglio per l’ispirazione avuta per l’anno corrente offrendoci una potente  protezione photo web source“Sono lieto che Papa Francesco ha posto l’attenzione su San Giuseppe”. Con queste parole, papa Ratzinger, in un’intervista, ha espresso tutto il suo compiacimento per il momento di grazia e di preghiera … Leggi tutto

Vangelo di martedì 13 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Credere e basta serve a poco: dobbiamo credere e fare, allora lì la Parola di Dio che è parola di vita eterna si incarna in noi

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù in questo Vangelo è come se ci dicesse: Io ho operato in mezzo a voi, ho guarito i vostri mali, ho risuscitato i vostri morti, ho fatto miracoli, vi ho spiegato parabole con riferimenti terreni, con riferimenti su tutto ciò che è il vivere umano, eppure voi non credete!

È evidente che se lui ci parla di cose del Cielo il nostro rapporto con lui è ancor più lontano. Ma per quali motivi Gesù dice: “Noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza”?

Dalle tenebre alla luce

Se oggi noi ci mettessimo a parlare di Dio, immaginiamo quale sarebbe il primo istinto di chi ci ascolta ma che non lo ha ancora accolto: qual è la prima reazione, quando gli parliamo della fede, di chi in questo momento non solo Dio gli è indifferente, ma magari lo detesta, detesta la Chiesa e il mondo della fede? Perché gli diamo così fastidio?

Perché innanzitutto quando arriva Dio nella nostra vita, dal nostro cuore escono tutte le nostre iniquità, le iniquità vanno alla luce.

E noi, specialmente quando siamo lontani dall’amore di Dio viviamo nelle tenebre, nelle tenebre ci adagiamo. Se ad esempio ci mettessimo sotto una zona d’ombra e tutto d’un botto ci togliessero quell’ombra e ci mettessero sotto il sole di mezzogiorno, nel momento in cui arriva il sole, ci darebbe fastidio la vista, perché lo scontro tra la luce e l’ombra dove ci eravamo adagiati è fastidioso.

In quel momento c’è troppa luce e non siamo pronti ad accoglierla. Questo è un esempio tangibile di quello che il Signore ci dice.

Saper comprendere

Noi abbiamo un dono: che piano piano, quello che Dio ci dice, lo riusciamo a comprendere, a contemplare.

È per questo che bisogna avere con tutti un atteggiamento di comprensione, di tenerezza. Quando ad esempio vediamo Gesù Crocifisso, l’istinto umano è dire: Chi lo crocefiggeva non si può salvare! Gli hanno fatto così tanto male che non possono essere perdonati anche loro!

Come Gesù sa capirci

Invece lì ci risponde Gesù, che con la tenerezza di Colui che sa, chiama il Padre e gli dice: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Quindi, dato che non sapevano quello che facevano, Gesù non li considera per l’azione tremenda che compiono, ma in base al fatto che non sanno quello che stanno facendo.

Gesù ha la capacità di comprendere anche il nostro limite, figlio delle nostri abitudini. Siamo talmente contaminati che, paradossalmente, se iniziamo a respirare aria buona ci sentiamo male. Come chi vive sempre nell’ombra e appena sta alla luce barcolla.

Credere e agire nella verità

Un’altra cosa bellissima nel Vangelo è quando Gesù dice “In verità, in verità vi dico”. Che significa? Sembra quasi una ripetizione, o che ci debba convincere. Invece lo fa perché lui è la verità, come a dire: Io che sono la verità, “in verità” ti dico tutto questo; io che sono la verità te la dico, cosicché tu sappia ciò che è vero.

Gesù poi aggiunge: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Cosa significa credere in lui? Pure il diavolo e i satanisti credono in Gesù! Attenzione: non vuol dire credere e basta. Sarebbe facile dire “Io credo”. Bisogna credere e applicare quello che lui ci dice.

Perché credere non è solo conoscere Gesù e credere in lui. Invece, proprio perché lo conosciamo e sappiamo che lui è Dio, credere è ascoltarlo e provare a fare ciò che lui ci dice. Perché Gesù non è un Dio silenzioso che non ci ha detto niente: ci sono i comandamenti, c’è la Sua Parola.

Il dono della libertà e del discernimento

Noi, se siamo consapevoli che Lui è Dio, nella nostra libertà che è il nostro grande dono e che può darci la vita eterna come l’eterna condanna, abbiamo però una grande opportunità, che è quella di scegliere, correndo anche un grande pericolo, che è quello di scegliere male.

Non basta credere, perché tanti pensano di credere in Dio ma poi non vanno in Chiesa, non perdonano il prossimo, non fanno atti di carità, non rispettano la fedeltà, amano l’apparenza… In tutto questo credere serve a poco. Dobbiamo credere e fare, allora lì questa Parola che è parola di vita eterna si incarnerà anche in noi, e vedremo la gloria di Dio.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Quest’uomo si sente donna ma non solo, vuole farsi suora

Ciò che a molti può sembrare una provocazione per questa persona è una realtà. Un uomo si sente donna e vuole entrare in monastero. Ma visto che per entrare in monastero bisogna perlomeno rispettare le regole della fede cristiana che si professa, ci si chiede quale sia il vero obiettivo della persona da cui si … Leggi tutto

Sacerdote muore dopo avere difeso la sua chiesa fino all’ultimo

Voleva proteggere l’antica pieve di san Martino, a Valle di Cadore, sospesa su una rupe che stava franando. Il che preoccupava da tempo il sacerdote, che pensando all’antica pieve non si dava pace in alcun modo. Un tragico fatto, il sacerdote particolarmente impegnato nella difesa dell’antica chiesa, non ce l’ha fatta. Don Giuseppe Bortolas aveva … Leggi tutto

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