Oggi 13 aprile: San Martino I, venerato dalla Chiesa cattolica e ortodossa

Divenuto Papa nel 649, San Martino I si adoperò nel corso del suo pontificato per risolvere il conflitto sul monotelismo.

San Martino I
San Martino I (photo websource)

San Martino I nacque a Todi, nel 600 circa. Papa Teodoro I lo nominò apocrisiarius, ovvero Nunzio apostolico, durante il suo pontificato. Ricoprì la carica di Nunzio a Costantinopoli. Dopo la morte di Teodoro I, fu Papa dal 649. Tuttavia quest’opera non ebbe il benestare imperiale. La sua carica pontificia fu dunque caratterizzata da subito dall’aperto scontro con l’imperatore Costante II.

La controversia sulla volontà di Cristo

All’epoca del suo pontificato , era in atto un dibattito molto acceso. Si trattava della controversia sul monotelismo, ossia la problematica sulle volontà di Cristo. Secondo la dottrina monolitica (conosciuta anche come eresia di Sergio) in Cristo vigeva una sola volontà umana, distinta da quella divina. La Chiesa dichiarò eretica tale dottrina.

L’opera di San Martino per combattere l’eresia

San Martino I si adoperò da subito per combattere l’eresia monolitica. Uno dei primissimi atti del neoeletto pontefice fu la convocazione di un Concilio, tra il 5 e il 31 ottobre del 649. Il Concilio si tenne nella basilica lateranense e Martino I inviò tutti i vescovi dell’Occidente. I vescovi condannarono il documento con il quale si approvava il monotelismo.

Olimpio cercò di assassinare Martino I

Dopo le decisioni conciliari, l’imperatore Costante II inviò in Italia l’esarca Olimpio con l’ordine di far arrestare Papa Martino I. La milizia cittadina si oppose fortemente facendo saltare i piani di arresto. Olimpio allora studiò un piano per assassinare direttamente il Santo Papa. Durante una funzione religiosa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, Olimpio sferrò un pugnale mentre riceveva la comunione. Nel momento in cui sferrò il colpo, un bagliore accecò completamente Olimpio. A quel punto Olimpo abbandonò  l’impresa, convinto che era direttamente la mano di Dio a proteggere il Papa.

L’esilio forzato e il martirio

L’imperatore lo accusò di essersi impossessato illegalmente e senza la sua approvazione della carica pontificia. Costante II inviò degli emissari che portarono Martino I nella città del Bosforo. Quel viaggio rappresentò l’inizio di un lungo martirio. Il processo contro il pontefice durò un solo giorno. San Martino I fu incatenato e trascinato seminudo per le strade di Costantinopoli. Dopo il lungo periodo di prigionia, l’imperatore esiliò Martino a Cherson in Crimea. Soffrì in silenzio e in stato di abbandono per più di quattro mesi.

Culto

San Martino morì nel luogo dell’esilio, a Cherson il 16 settembre del 655. Fu sepolto a Cherson nella basilica di Santa Maria ad Blachernas. La chiesa cattolica e le chiese ortodosse venerano san Martino I il 13 aprile.

 

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