Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria – 7 maggio

Consacrarsi a Maria è pegno della sua certa protezione. Affidiamoci al Suo Cuore Immacolato con questa intenzione. Il mese di Maggio è il mese dedicato dalla Chiesa a Maria, in cui ricorre anche l’anniversario delle apparizioni di Fatima (13 maggio- 13 ottobre 1917). In quelle apparizioni la Madonna raccomandò la devozione al Suo Cuore Immacolato … Leggi tutto

Il Rosario ogni giorno: 7 maggio in diretta dal Santuario “Our Lady of Peace and Good Voyage” nelle Filippine

Settimo giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco. Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, … Leggi tutto

Vangelo di venerdì 7 maggio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

L’amore è mettersi in discussione. L’amore è avere il coraggio di affrontare le cose in modo trasparente, gratuito.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù ci dà in questo Vangelo innanzitutto una chiave di lettura, che è questa: nessun servo sa cosa fa il suo padrone, mentre noi sappiamo tutto quello che Dio ha detto a Gesù. Lui ci ha detto: “Tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi”. Ci chiama quindi “amici” e non più “servi” e ci dice che nessun amore è più grande di quello di dare la propria vita per i suoi amici, dicendoci quinci che ci vuole bene, che siamo importanti.

La parola amore come ce la insegna Gesù

Ci dice poi che è lui che ha scelto noi, non che noi abbiamo scelto Lui, perché non possiamo scegliere qualcosa che già c’è: Lui invece ci ha scelto, perché non c’eravamo!

Questo perché “andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”. Il frutto che rimane è certamente il Regno di Dio, la vita eterna. Quindi ci chiede frutti che portino luce negli uomini. Poi ci dice di amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato, di amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato: con un ordine, quello di amarci, come Lui ci ha amato.

La parola “amore” oggi viene molto utilizzata. È diventata una parola più emotiva che profonda, più legata alla sensazione che a qualcosa di interiore, quando l’amore è interiore, è profondo. L’amore è quella fedeltà che va oltre le sensazioni, è quello spirito si servire anche a discapito dei propri interessi.

L’amore è mettersi in discussione. L’amore è avere il coraggio di affrontare le cose in modo trasparente, gratuito. Oggi siamo tutti quanti più o meno chiamati ad una radiografia spirituale, cioè a vedere cosa c’è nei nostri cuori.

Per capire se siamo qui in questa preghiera per ringraziare o per bisogno, se siamo qui perché ci vogliamo bene, o siamo qui perché ci passa un’ora in armonia e serenità, magari per fare delle conoscenze nuove.

O ancora, se siamo qui perché crediamo di poterci stare tutta la serata o nel desiderio di percorrere un cammino insieme. Ci sono tante cose che dobbiamo comprendere.

La fede e la gratitudine

Qualcuno nei commenti alla preghiera scrive che è qui per chiedere perdono. Io credo che siamo qui prima di tutto ringraziare, e poi per chiedere perdono. Perché Gesù ci perdona anche se non glielo chiediamo. Ma “grazie” glielo possiamo dire solo noi.

La gratitudine credo sia il seme della fede più profonda. Ogni conversione è figlia di una grande gratitudine verso Dio. Chiunque vive una conversione profonda diventa grato al Signore nella fede. Perché la fede è il dono dei doni. È il dono più alto che ognuno ha. È il dono che ti proietta verso l’eterno tempo di Dio, l’eterna gloria, l’eterna gioia.

Chiediamo al Signore la capacità di saper accogliere tutto ciò che la vita ci offre, affinché anche noi possiamo vivere condividere e soprattutto testimoniare la presenza viva di Gesù in mezzo a noi, proprio come 2000 anni fa, quando Gesù passava, quando Gesù ha proposto la sua Parola agli apostoli, vedendo anche quanti sono scappati quando lui è stato crocifisso.

Chiediamo a Gesù il dono di diventare qualcosa di prezioso, che porti frutto proprio come Gesù ci ha chiesto.

Oggi prego anche per Don Angelo de Donatis, per il Santo Padre e per un Crocifisso che domani porterò in Vicariato, un Crocifisso che viene da Medjugorje ed è stato benedetto lì, e verrà portato in un luogo particolarmente caro ai sacerdoti romani. Domani porterò questo Crocifisso da casa mia, e sarà lasciato lì. Preghiamo anche per questo, [che possa essere un frutto di grazia].

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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La devozione della Madonna dell’Ambro di Montefortino nasce grazie alla fede indomita di una giovane che chiedeva la guarigione. Presto vide l’incredibile.  Il fatto miracoloso avvenne nella provincia di Fermo, tra i monti dell’area di Montefortino. Qui ancora oggi si trova infatti il Santuario della Madonna dell’Ambro, fulcro di questa particolare devozione molto viva e … Leggi tutto

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Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria – 6 maggio

Consacrarsi a Maria è pegno della sua certa protezione. Affidiamoci al Suo Cuore Immacolato con questa intenzione. Il mese di Maggio è il mese dedicato dalla Chiesa a Maria, in cui ricorre anche l’anniversario delle apparizioni di Fatima (13 maggio- 13 ottobre 1917). In quelle apparizioni la Madonna raccomandò la devozione al Suo Cuore Immacolato … Leggi tutto

Vangelo di giovedì 6 maggio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Nel momento in cui conosceremo la gioia di Dio saremo talmente ricolmi che chi ci si avvicina respirerà quella stessa gioia e vedrà Cristo!

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù ci sta innanzitutto dando una strada da seguire. Se osserveremo i comandamenti del Padre noi rimarremo nel Suo amore. E Gesù ci dice che come il Padre ha amato Lui, anche lui ha amato noi.

Si vede quindi il legame tra Dio e Lui, e tra Gesù e noi. Poi, ci dice Gesù, “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Credo che ogni cosa “piena” è riversabile. Se io oggi ho una bottiglia piena, è facile darne ad altri. Quindi riversare la gioia è facile, perché ne sono pieno. Se invece io sono mezzo vuoto è difficile distribuire qualcosa se io non ne ho.

La differenza tra gioia e felicità

Gesù ci vuole far capire che insieme a lui scopriremo cose nuove. La differenza tra la felicità e la gioia è che la felicità è qualcosa che deriva da un evento: oggi sono felice perché…”la Roma ha vinto”, esempio. Lo stato di gioia è uno stato acquisito. Non è uno stato saltuario, momentaneo. È una condizione: sono nella gioia. Perché l’amore che sento dentro di me mi fa esplodere. Come quando si è innamorati: si è innamorati continuamente, non solo in un momento. Se si è innamorati lo si è perennemente.

Ecco, quell’innamoramento che è simile alla gioia, è l’esempio che Gesù ci sta facendo. Se noi rimaniamo nel suo amore, la nostra gioia sarà piena, una gioia che nemmeno conosciamo. È evidente che questa è la gioia che avremo tutti nel Regno di Dio. Noi spesso per dare senso alla nostra vita dobbiamo fare qualcosa: motiviamo la felicità attraverso delle esperienze.

Andiamo in vacanza, andiamo in un posto bello, a mangiare qualcosa… Se togliamo il fare, è difficile immaginare la felicità! Se fossimo fermi senza fare niente sarebbe difficile immaginare uno stato gioioso! È difficile, quasi impossibile. Ed è qui che il Signore ci chiama: immaginiamo di stare tutto il giorno a sentire l’amore di Dio senza fare nient’altro, e chi è stato a Medjugorje può capire cosa intendo.

Vivere nella gioia di Dio

Quello stato gioioso non nasce dal fatto che stiamo facendo qualcosa, ma dal fatto che stiamo lì. Quella sensazione di gioia è quella che noi vivremo senza più dover fare nulla. Non ci servirà fare cose per stare bene, perché staremo già nella gioia. Allora cosa ci sta dicendo oggi Gesù? La conosciamo la sua gioia?

Nel momento in cui la conosceremo saremo come una fontana di gioia per gli altri, perché saremo talmente ricolmi che chi ci si avvicina respirerà quella stessa gioia e vedrà Cristo! Questo ci chiama a vivere il Signore. Il Signore ci chiama ad essere portatori di quella gioia perché lui la riversa su di noi. Ed è lì che il Signore ci invita ad arrivare.

Quando la sua gioia è in noi, basta uno sguardo, bastano piccole cose che possono fare la differenza. Oggi Gesù ci chiama proprio a questo: a diventare portatori di questa gioia, di questa pace, che è una pace che non finisce. La cosa bella del Signore è che tutto ciò che Dio ci dona è eterno. Ci aspetta l’eterna gioia!

Il senso delle sofferenze

Se uno si rendesse conto di questo accetterebbe i più grandi patimenti di questa vita! Perché il proprio tracciato non si ferma a questa realtà dove ci sono tante sofferenze. Io credo che però, se veramente capiremo che quello che stiamo vivendo è l’antipasto del Paradiso e ci renderemo conto che il Paradiso non è un pensiero ma una realtà alla quale siamo chiamati, molte delle sofferenze che oggi patiamo troveranno un senso, troveranno una risposta.

Troveranno la consapevolezza che le sofferenze sono davvero tali perché sono dei doni che riceviamo. Chiediamo al Signore il dono di accettare le nostre sofferenze e di offrirle per le persone bisognose. Ci sono persone che oggi stanno bene, che se la stanno spassando, che se la stanno godendo, ma che magari non saranno destinati alla vita del Cielo. Allora loro si dovrebbero preoccupare, e noi di loro, pregando per loro, perché quello è il vero problemi: la dannazione eterna! Io mi sento male a pensarci, anche fosse rispetto alla persona più cattiva che ho conosciuto.

Eppure ci saranno persone che si danneranno eternamente. Allora noi chiediamo al Signore che la nostra vita vada verso di lui e che questa gioia sia in noi, e che la possiamo riversare negli altri.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Il Rosario ogni giorno: 6 maggio in diretta dal Santuario di Nostra Signora di Aparecida in Brasile

Sesto giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta da Papa Francesco. Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, … Leggi tutto

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