Il Pensiero del Curato d’Ars per oggi 8 Agosto 2021 – Video

“Un’anima pura è con Dio come un bambino con la mamma” è il pensiero dei santi di oggi. Un grande insegnamento senza tempo.

Oggi vi proponiamo un pensiero di San Giovanni Maria Vianney patrono dei parroci, curato d’Ars. Ascoltiamolo e meditiamolo.

Un’anima pura è con Dio come un bambino con la mamma: la accarezza, la bacia e sua madre gli restituisce le carezze e gli abbracci“.

Pensiero dei Santi: chi era San Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars

Conosciuto anche come Curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly (Lione). Era figlio di poveri contadini, raggiunse il sacerdozio con non poche difficoltà, tra cui vari problemi nello studio. Vi riuscì anche grazie all’abate Charles Balley, che lo avviò al seminario. Dopo esser divenuto presbitero, seguì Balley, divenendo suo vicario.

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L’aiuto del pastorello

Alla morte di Charles Balley, San Giovanni Maria fu inviato ad Ars en Dombes, un piccolo borgo con meno di trecento abitanti. Il nuovo Curato, lungo la strada che portava ad Ars, ebbe qualche difficoltà a causa della scarsa conoscenza della strada e della fitta nebbia che circondava la zona.

Chiese dunque aiuto a dei giovani pastorelli che in quel momento vigilavano sul gregge. In particolare parlò con uno di loro, Antonio Givre. Il giovane pastorello lo aiutò e San Giovanni Maria gli rispose in questo modo: Tu mi hai indicato la strada per Ars, io ti insegnerò la strada del Paradiso. Questa frase è ancora oggi incisa sul monumento che ricorda questo incontro.

Pensiero dei Santi: il Curato d’Ars contro ogni forma di vizio

San Giovanni Maria utilizzò la sua istruzione religiosa per evangelizzare, cristianizzare e catechizzare. La sua opera d’apostolato fu contraddistinta da una forte oppressione di ogni forma di vizio. Il curato vedeva la chiesa vuota di domenica, poiché le persone la prendevano come lavorativa.

Dopo il lavoro si ubriacavano nelle osterie. Le donne, i giovani e gli anziani si ritrovavano invece in piazza per far baldoria. San Giovanni iniziò una vera e propria crociata contro le bestemmie, contro il lavoro festivo, le osterie e i balli, tutti elementi che rappresentavano un ostacolo all’opera di apostolato. Fu intransigente contro le osterie, definite «luogo in cui si vendono le anime, in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti».

La guarigione miracolosa di Leone Roussat

Nel gennaio 1862 Leone Roussat fu colpito da crisi nervose sempre più gravi. Dopo aver raggiunto Lione e aver parlato con i medici, le crisi tuttavia aumentarono in numero ed intensità. Dopo diversi tentativi, anche il primario di Lione disse al padre che era inutile continuare a portarlo da lui.

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L’unica speranza per il giovane era Ars. Il primo maggio di quell’anno il Vescovo di Belley benediva la prima pietra della Chiesa di Ars. I genitori del giovane portarono loro figlio sulla tomba del Santo Curato. Di ritorno in paese a Saint Laurent, i genitori videro il figlio, prima completamente paralizzato, mettersi a correre e giocare. Il giovane era guarito, completamente.

 

La straziante lettera di una donna vittima dei Demoni del porno

La terribile schiavitù di tante schiave del mercato pornografico, è una piaga che sanguina e grida vendetta al cospetto del Signore. Nel mondo del web, purtroppo, anche la sessualità è ormai stata sdoganata, sempre più accessibile in qualunque momento. Sempre più, però, sono i casi di dolore e immensa frustrazione legati a questa dimensione perversa dell’essere … Leggi tutto

Papa all’Angelus: ci nutriamo di ciò che è essenziale per vivere bene?

Il Santo Padre ha rivolto parole “ ricostituenti” ai tanti pellegrini presenti in piazza San Pietro per il consueto appuntamento della domenica. Lo ha detto espressamente papa Francesco durante l’Angelus di oggi, davanti ai pellegrini giunti a salutarlo in piazza San Pietro. Senza Gesù non viviamo, al massimo vivacchiamo… “Pane” è la parola chiave delle … Leggi tutto

Vangelo di domenica 8 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Ci crediamo in Gesù? Ci crediamo in Colui che ha dato la sua vita per la nostra? O in fondo facciamo finta di credere?

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù dice: “Io sono il pane disceso dal cielo”. È evidente che questo pane è l’Eucaristia, che è Gesù che si è offerto donando la sua carne per la nostra salvezza. Ad un certo punto tutti mormoravano dicendo: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: ‘Sono disceso dal cielo'”, e lo prendevano per un esaltato.

Gesù gli risponde: “Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: ‘E tutti saranno istruiti da Dio’ – dunque Gesù che li sta istruendo si sta proclamando Dio – Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me”.

Credere significa fidarsi

Gesù dà per scontato che se noi crediamo in lui ci salviamo, purché manifestiamo la nostra fede nell’obbedienza alle cose che lui ci dice (infatti, anche il demonio crede in lui ma non segue le sue indicazioni e non può essere considerato uno che si salva).

Credere significa anche fidarsi. Ad esempio, se qualcuno dice di credere in te e tu gli affidi dei compiti, ma lui fa tutto il contrario di ciò che gli hai detto, quello dice di credere in te ma non crede in te. È qui che Gesù ci chiama a credere e a mettere in pratica, perché senza le opere la fede è nulla. Allora Gesù oggi ci chiede questo: che fede avete? La manifestate attraverso le opere? Credete tangibilmente io sono la via, la verità e la vita e che è il pane vivo disceso nel mondo? Pensate davvero che io sono nella Santissima Eucaristia, che sono davvero in quell’Ostia che entra in voi? Credete a tutto questo?

Crediamo davvero?

Queste sono le domande che dobbiamo farci oggi, rispondendo in modo esplicito. Ci crediamo in Gesù? Ci crediamo in Colui che ha dato la sua vita per la nostra? O in fondo facciamo finta di credere? Questa è la domanda che siamo chiamati a farci.

Io sono certo che se noi ci mettessimo nelle condizioni di seguire, ascoltare e mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù, molte correnti di pensiero, anche politiche, morirebbero. Perché quando Gesù diventa il centro, tutto ciò che si avvicina a quel centro si santifica. Allora in questo tempo affidiamo al Signore il destino del nostro Pianeta, della nostra Nazione, delle nostre città, delle nostre famiglie, il nostro discernimento, la nostra conversione, il nostro saperci donare come fratelli e sorelle in Cristo. Chiediamo il dono di vivere una Santa Messa sempre più consapevole, unita a Gesù che si fa ancora cibo, si fa pane, si fa misericordia per noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiera di oggi 8 agosto alla Madonna di Valverde

La Madonna appare a un pericoloso malfattore ed è straordinario ciò che avviene: lui si converte all’istante. Il brigante ogni giorno si appostava nel bosco costeggiante la strada che dalla città di Catania giunge fino alla via antica in prossimità della “vallis viridis”, oggi detta Valverde. Fu lì che gli si presentò la Madonna. Era … Leggi tutto

Oggi 8 agosto preghiamo San Domenico, il fondatore dei predicatori

Sacerdote e umile ministro di Dio, in particolare nei territori sconvolti dalle eresie, visse per sua volontà nella più semplice povertà. Ha fondato l’Ordine dei Frati Predicatori, ed il suo intento era quello di ripristinare nella Chiesa la forma di vita degli Apostoli. Ai suoi confratelli raccomandò di servire il prossimo con la preghiera, lo … Leggi tutto

Tragica morte del Parroco di uno dei più potenti Santuari Mariani

Ha scosso fortemente due comunità, l’incidente occorso in una località di vacanze all’amato sacerdote che era instancabile nel suo servizio alle Confessioni. L’arcidiocesi di Torino perde uno dei suoi sacerdoti più amati. Travolto da un pirata della strada, è morto don Ferruccio Gambaletta. Investito mentre andava a pregare Il presbitero, 79 anni, si trovava in vacanza … Leggi tutto

Il Pensiero di Sant’Antonio per oggi 7 Agosto 2021 – Video

“Solo la via dell’umiltà è via della sapienza” è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo di cui far tesoro.

Le frasi ed il pensiero dei santi sono insegnamenti senza tempo. Piccole riflessioni sempre attuali, un valido sostegno per il nostro cammino, ascoltiamoli.

“Seguimi! – invita Gesù -, perché io conosco la strada buona per la quale condurti. Solo la via dell’umiltà è via della sapienza: ogni altra via è via di stoltezza, perché via di superbia”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Antonio di Padova?

Antonio (1195-1231, Lisbona) era nato col nome di Fernando e fu, nella sua epoca, uno dei più colti ecclesiastici d’Europa. Nella Pentecoste del 1221, la sua vita di sacerdote e Agostiniano cambiò radicalmente, poiché incontrò Francesco d’Assisi e aderì al suo progetto.

Non si sarebbe mai fatto avanti come oratore e non si sarebbero mai scoperte le sue doti di gran predicatore se, trovandosi a Forlì durante un’ordinazione sacerdotale, non fosse stato “obbligato a predicare”, per sostituire il celebrante che non arrivava.

A Bologna, con l’approvazione di Francesco, fondò una scuola di teologia, ma viaggiava instancabilmente, tra Francia e Italia soprattutto, per raggiungere i covi degli eretici, degli albigesi, dei catari, predicando la Parola di Dio. Lavorò incessantemente perché trionfasse la Verità, perché gli uomini abbandonassero ricchezze, vizi e peccato e tornassero a Dio. Aveva solo 36 anni quando morì a causa dell’asma, mentre il popolo lo acclamava Santo. Caso unico nella storia, la sua canonizzazione a soli 11 mesi dalla sua morte.

Sant’Antonio difendeva l’Assunzione di Maria

Sant’Antonio è Patrono dei poveri e degli affamati, di coloro che aveva cercato di proteggere, anche chiedendo che venissero modificate alcune leggi. Propose ed ottenne, infatti, una riforma dello Statuto, in merito alle punizioni dei debitori insolventi, che, dopo aver dato tutti i loro beni, non dovranno perlomeno finire in carcere.

pensiero Santi - Sant'Antonio

Ma era anche un forte sostenitore dell’Assunzione della Vergine al cielo. Alla Madonna (lui che era nato, guarda caso, il 15 Agosto), dedicò degli scritti, uno dei suoi Sermoni. Diceva: “Il Signore, scendendo sulla terra, ha avuto bisogno di un luogo pulito dove appoggiare i piedi, la Vergine Maria gliel’ha offerto. Per questo Maria è salita con il Signore, che non dimentica quanto ha fatto per Lui. L’ha glorificata al di sopra degli angeli perché si è resa piccola, umile e accogliente”.

Nel 1228, Antonio tenne le prediche della Quaresima, per incarico di Papa Gregorio IX, che lo definì “Arca del Testamento”. Quel giorno, i fedeli provenivano da diversi luoghi e ognuno lo sentì predicare nella propria lingua.

La storia di eroismo di un padre purtroppo senza lieto fine

Una tranquilla giornata di relax, si trasforma in un vero e proprio incubo: il padre si getta in mare per salvare i propri figli in pericolo. Di storie simili ne sentiamo, purtroppo, ogni estate o quasi. Teatro del tragico episodio è stata la spiaggia di Ladispoli, a due passi da Roma. Inutile l’apporto del 118 Un … Leggi tutto

Vangelo di sabato 7 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Se noi crediamo e confidiamo che Gesù spazzerà via questo stato di cose dalla nostra vita, dal nostro tempo, lui lo spazzerà via

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo Vangelo ci parla di Gesù e della sua potenza, della sua grazia, ma anche della presenza del male nella nostra vita. Spesso lo vediamo come qualcosa di astratto, ma il male è presente, purtroppo. Gesù ci dice il motivo per cui è presente. Prima di tutto ci dice: “Generazione incredula e perversa”. Incredula, perché non crediamo in Lui, perversa perché di fatto lo è.

Una sessualità disordinata

Questa parola viene spesso sottovalutata. Io conosco persone che vivono una sessualità anche coniugale disordinata, e mi chiedono: ma lo devo confessare? E io gli dico sì! E loro mi guardano come se fossi uno scemo, un bigotto. Se una cosa è perversa è perversa, anche che la si fa nel matrimonio. La sessualità è un piacere ma che deve generare la vita: se è disordinata non è esattamente quello che il Signore ci ha donato.

E so che queste parole stonano, con molti di noi, e anche per me, in passato. Poi il Signore mi ha fatto vedere cose diverse che non capivo, non comprendevo. E mi rendo conto che tutti in qualche modo siamo perversi, quasi tutti.

Oggi cose non eticamente sane a livello sessuale sono diventate la normalità: questo evidenzia che la parola perversa è vera! Questo è un dato di fatto, e non ci rendiamo conto che stiamo vivendo in un mondo perverso come quello che dice Gesù, che queste cose le diceva 2000 anni fa, figuriamoci oggi!

La bellezza di una donna o di un uomo non si vede da quanto piacere offre all’altro, ma dalle cose belle e buone che fa, invece oggi è tutto mistificato, mescolato. Bisogna avere il coraggio di parlare, e c’è sempre meno gente che lo fa, perché ti mette nella condizione di sembrare uno che vive in un’altra realtà, ma è così.

Oggi i ragazzi a 12 anni o anche 11 hanno le loro prime esperienze sessuali. Ma non è normale! Non lo è! Oggi le ragazzine di 13 anni sembra che ne abbiano 20, e non è normale! Eppure lo sembra.

“Generazione incredula e perversa”

Allora le parole di Gesù tornano a bomba su di noi: “Generazione incredula e perversa”! Come possiamo dire che non è così anche oggi? “Fino a quando dovrò sopportarvi?”, dice Gesù. Quindi ci sopporta! “Fino a quando dovrò sopportarvi?”: che queste parole entrino nel nostro cuore! Che spesso è distratto e incredulo.

Gesù però dice a questa gente: “‘Portatelo qui da me’. Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito”. Perché noi adesso non facciamo una riflessione profonda? Ovvero: come ci troviamo davanti a Gesù ora?

Come siamo collocati davanti a Dio in questo tempo un po’ difficile, un po’ ambiguo? Con questo linguaggio censorio nei confronti di chi non pensa che sia giusto, ad esempio, sentirsi obbligato nel fare il vaccino. Perché ognuno di noi ha le sue paure, le sue preoccupazioni, ognuno di noi la pensa in modo diverso.

Il meccanismo del senso di colpa

Da qui si capisce che il mondo gioca sul senso di colpa. E per senso di colpa tanti si fanno il vaccino, non perché ci sia una scelta consapevole, ma perché qualcuno lo incute, quasi come se stessi mancando di rispetto a qualcuno. Un giorno parlavo con una persona molto brava a livello di marketing, che ha lavorato con delle grandi realtà umanitarie, e mi ha detto che tutti i messaggi marketing di chi fa beneficienza sono conditi dal senso di colpa: ecco il linguaggio marketing.

Si tratta di un’induzione all’azione tramite questo meccanismo. Si potrebbe dire che lo fanno per finalità benevole: qualcuno sì, ma non tutti, purtroppo. Perché se andiamo a vedere i bilanci delle Onlus e Ong, sono tutti bilanci al 50%. Il 50% dei ricavi va a loro e l’altro, o forse meno, alle finalità per le quali chiedono soldi.

In quel 50% loro ci sono degli stipendi pazzeschi a persone di rilievo che lavorano con queste realtà: allora qui vediamo il business, il dio denaro.

Ci troviamo davanti ad una manipolazione delle nostre emozioni, come oggi. Dove purtroppo – ed è triste riconoscerlo – ogni giorno stanno morendo circa 1750 persone, e circa 20 con Covid (non di Covid e basta) e queste persone hanno tolto la scena alle altre 1700 e passa.

Quando si crea divisione

Questo vuol dire che ci sono tantissime altre patologie, tra cui tumori ai polmoni, che nascono dalle sigarette, ma nessuno lo denuncerà mai. Mettono il messaggio sulle sigarette: “Il fumo uccide”, però le sigarette le puoi andare a comprare.

Ora invece se non sei vaccinato non puoi quasi più prendere nemmeno il treno anche se stai in salute, perché qualcuno ti dice che non ci puoi andare. Io non sono no-vax, a mia mamma ho fatto fare il vaccino, lei ha 80 anni, quindi non è una questione di no-vax o sì-vax.

Questo è il mondo, il male: dove si crea divisione, di certo non è il bene. Quando si crea panico, questo è allarmismo, quando si potrebbero avere degli approcci un po’ più umani, sani e condivisi. Questo non è il linguaggio di Dio. E io vorrei che uscisse dal mio cuore la mia parte buona e non ideologica, perché io non sto cercando di mettere in risalto la mia ideologia e il mio pensiero, ma ciò che reputo buono.

Avere fede in Dio

Allora qui il Vangelo ci dice: “I discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: ‘Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?’. Ed egli rispose loro: ‘Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: ‘Spòstati da qui a là’, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile”.

Io auguro a tutti questa forza, questa consapevolezza, utile anche a far passare questo periodo che sembra impossibile ad risolvere. Se noi crediamo e confidiamo che Gesù spazzerà via questo stato di cose dalla nostra vita, dal nostro tempo, lui lo spazzerà via. Noi dobbiamo solo confidare in lui, perché anche questo tempo un po’ triste, come quella montagna, si può allontanare.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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