Croce Rossa: il dramma dei senzatetto nel tempo del Covid – Video

La pandemia colpisce, non solo chi è forte, ma soprattutto chi è debole e ai margini della società. Un viaggio con la Croce Rossa di Roma fra i senzatetto.

“Il Coronavirus non conosce confini. Colpisce in particolare loro che sono i più deboli”. Questo il racconto di chi assiste chi non ha nulla, nel pieno della pandemia.

Covid: la Croce Rossa fra i senzatetto

Il Coronavirus continua a mietere vittime e contagi, senza distinzioni sociali o economiche. Chi soffre di più in questo periodo sono proprio coloro che non hanno nulla, che sono relegati ai margini della società e che, per paura anche, non vengono assistiti da nessuno.

“La pandemia ha peggiorato la loro situazione”

Un viaggio insieme ai volontari e agli uomini della Croce Rossa per assistere proprio loro, i senzatetto, durante questo difficile momento storico e sociale. “Prima della pandemia distribuivamo tra i 50 e gli 80 pasti. A marzo e aprile ne abbiamo raggiunti 150 ed ora siamo tra i 90 e i 120. Purtroppo però il dato è destinato a salire” – raccontano Marzia Pierini, presidente del comitato del Municipio 5 della Croce Rossa italiana a Roma, in un’intervista a “Il fatto quotidiano”.

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Dalla distribuzione di cibo e coperte, fino all’assistenza medico – sanitaria, distribuendo mascherine e igienizzanti a coloro che non hanno davvero più nulla: “Tra di loro ci sono anche alcune persone che si sono ritrovate senza casa a partire da marzo/aprile e poi non sono più riuscite a ritrovare la vita che avevano un tempo, prima del Coronavirus” – continua Marzia Pierini.

Covid, Croce Rossa: “Ci preoccupa la seconda ondata”

Ma ciò che preoccupa di più i volontari è, proprio, l’arrivo di questa seconda ondata di Coronavirus: “La nostra grande paura è che la seconda ondata riproduca quello che è già successo durante il primo lockdown, amplificando di più la situazione, temiamo di dover far fronte a un aumento massiccio delle persone, che si ritroveranno senza niente” – dichiara Giorgio Carosi, referente dell’unità di strada del municipio 5.

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Un’emergenza nell’emergenza potremmo definirla, alla quale però bisogna dir grazie proprio a questi volontari. Un aiuto, vicinanza, senso di fraternità verso chi non ha nulla ma che ha bisogno di tutto. Come fece il buon Samaritano nell’aiutare l’uomo ferito dai briganti.

Video: ilfattoquotidiano.it

ROSALIA GIGLIANO

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Covid: bimba scrive a Maria e Gesù:” in terra abbiamo un problema”- Video

Una lettera a Gesù e Maria, scritta da Giulia, 10 anni, con la spontaneità, la semplicità di colloquiare in modo diretto che è propria dei bambini, unita a una fede cristallina che commuove.  

Ho avuto il piacere di conoscere Giulia e la sua famiglia la scorsa estate, e lei è proprio così: innamorata di Gesù e Maria.  

Le parole che nascono dal cuore di una bambina che si ritrova a vivere i suoi 10 anni, nel difficile tempo del Covid. Nonostante la sua tenera età, è ben consapevole del problema ma soprattutto della soluzione a un virus che sta spargendo morte, paura, sofferenza, incertezza e tanta confusione. E facendo emergere la crisi dell’uomo di oggi e l’urgente necessità del risveglio della fede nell’unico Salvatore dell’umanità, Cristo Gesù, per riscoprire il vero senso del nostro vivere.

La toccante lettera di Giulia a Gesù e Maria

“Cari Maria e Gesù, noi in terra abbiamo un problema, si tratta di una pandemia, da voi in Cielo sicuramente non c’è, sai Gesù, non possiamo uscire. E dobbiamo fare molta attenzione, perché c’è un virus, chiamato Coronavirus, e per colpa sua tante persone stanno venendo da Te. Noi siamo in grave pericolo, ed io conosco la cura:“Sei Tu, Maria e la preghiera”. Tu ci devi aiutare a far credere in Te e nella tua potenza per sconfiggere nella battaglia, quello, (tu sai chi).

Lettera di una bambina di 10 anni a Gesù e Maria, a cui chiede aiuto contro il Covid
Foto di Giulia Loiacono concessa in esclusiva alla Luce di Maria

E per sconfiggerlo tutti dobbiamo credere in Te, alla Regina Maria. Grazie Gesù per tutto quello che hai fatto per noi e per quello che hai provato mettendoti in Croce. Anzi no. Facendoti mettere in Croce per noi. Grazie di esistere e di averci salvati. Firmato Giulia Loiacono”.

Grazie piccola Giulia per le tue parole che nella loro semplicità traboccano di verità, di cui i nostri cuori, adesso (!), hanno tanto bisogno! Che il Signore custodisca la bellezza del tuo cuore di bambina.

@Riproduzione riservata 

Simona Amabene

 

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