Maria porta all’intera umanità, il vero messaggio di speranza

“Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna”. Questo il commento di Tonino Bello su Maria. Era un Vescovo pugliese, ma ha sempre preferito farsi chiamare don Tonino (1935-1993, Alessano). Nella sua vita ha ricevuto molte cariche importanti, ma ha costantemente dato più attenzione agli ultimi della società. Dagli … Leggi tutto

Angelus Santo Stefano: Pregare e perdonare cambia la storia – Video

I martiri sono persone che “che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore”. Essi sono “i testimoni” che “accendono l’alba di Dio nelle notti del mondo”.

Lo ha detto papa Francesco, durante l’Angelus di oggi in occasione della festa liturgica di Santo Stefano protomartire. Il santo odierno, ha ricordato il Pontefice, “viene accusato falsamente e lapidato brutalmente, ma nel buio dell’odio fa splendere la luce di Gesù: prega per i suoi uccisori e li perdona”.

I martiri brillano della luce riflessa di Gesù

Il termine “martire” vuol dire “testimone” e testimoni lo si diventa “imitando Gesù”. I testimoni, ha sottolineato Bergoglio, non brillano “di luce propria”, tuttavia “sono capaci di prendere la luce di Gesù e farla propria”.

In questo, “Santo Stefano ci dà l’esempio”, diventando “diacono”, cioè “servitore” e “assiste i poveri alle mense (cfr At 6,2)”. Egli imita il Signore “ogni giorno e lo fa anche alla fine”. Come Gesù, Stefano “viene catturato, condannato e ucciso fuori della città” e, come Gesù, “prega e perdona”.

Pregare e perdonare “quando nel mondo dilaga la cattiveria”, ha spiegato il Papa, non serve solo per “dare il buon esempio”. Si pensi a quello che avviene con Saulo di Tarso, che aveva approvato l’uccisione (cfr At 8,1) di Stefano, il quale, morendo, prega per lui. “Poco dopo, per grazia di Dio, Saulo si converte e diventa Paolo, il più grande missionario della storia. E lo diventa “attraverso il perdono” e “la testimonianza di Stefano”. Sono questi i “gesti d’amore” che “cambiano la storia”: e “Dio guida la storia attraverso il coraggio umile di chi prega, ama e perdona”.

Fuggire le ombre delle chiacchiere e dei pettegolezzi

Questo cammino, ha aggiunto il Santo Padre, “vale anche per noi”. Dio chiama tutti ad essere “testimoni di Gesù, anche solo donando la luce di un sorriso e fuggendo le ombre delle chiacchiere e dei pettegolezzi”. Ciò comporta anche, “quando vediamo qualcosa che non va, al posto di criticare, sparlare e lamentarci”, di pregare “per chi ha sbagliato e per quella situazione difficile. E quando a casa nasce una discussione, anziché cercare di prevalere, proviamo a disinnescare; e a ricominciare ogni volta, perdonando chi ci ha offeso”.

Mentre riceveva le “pietre dell’odio”, Stefano “restituiva parole di perdono” e, così facendo, “ha cambiato la storia”. “Anche noi possiamo cambiare ogni giorno il male in bene”, ha sottolineato Bergoglio, citando quindi un proverbio: «Fai come la palma: le tirano sassi e lei lascia cadere datteri».

Vincere il male con il bene

In conclusione, il Papa ha invitato a pregare “per quanti soffrono persecuzioni per il nome di Gesù. Sono tanti, purtroppo. Affidiamo alla Vergine Maria – ha detto – questi nostri fratelli e sorelle, che rispondono all’oppressione con la mitezza e, da veri testimoni di Gesù, vincono il male con il bene”.

Dopo la recita della preghiera mariana, Francesco ha auspicato: “La bufera di gioia del Natale che oggi si prolunga e riempie ancora i nostri cuori susciti in tutti il desiderio di contemplare Gesù nel presepe per poi servirlo e amarlo nelle persone che ci stanno accanto”.

In conclusione, il Pontefice ha ringraziato per gli innumerevoli “messaggi augurali” giunti “da Roma e da altre parti del mondo”. “È impossibile rispondere a ciascuno”, ha aggiunto, esprimendo comunque la propria gratitudine e la promessa di ricambiare il “dono della preghiera”. [L.M.]

Testo integrale Angelus: http://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2020/12/26/angelus.html

Novena alla Santa Famiglia di Nazareth – Nono giorno

Novena alla Santa Famiglia: “La maternità implica necessariamente la paternità e, reciprocamente, la paternità implica necessariamente la maternità”, ricordava Giovanni Paolo II. La Santa Famiglia di Nazareth si celebra la domenica dopo il Santo Natale. Vogliamo prepararci, con questa Novena, a omaggiare Giuseppe, Maria e Gesù, esempio di un nucleo familiare basato sull’amore e sul … Leggi tutto

Ultimo messaggio Medjugorje del 25 Dicembre 2020 a Marija – Video

“Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere”, da Medjugorje, il messaggio del 25 dicembre 2020  alla veggente Marija.

Medjugorje-messaggio-25-Novembre-2020

In questo tempo difficile a causa del Coronavirus che ha seminato morte, sofferenza, instabilità, isolamento, confusione, la Madonna ci esorta “non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore”.

Un messaggio di grande speranza e di conforto per noi, che a nostra volta siamo chiamati, Lei ce lo ricorda, ad esserlo per gli altri. Come? Attingendo alla grazia di Dio attraverso la preghiera, i sacramenti, la Parola, vivendo un’autentica relazione di amicizia col Signore. E così lo diverremo spontaneamente, perché allora il nostro modo di pensare, di parlare e di agire sarà conforme a Lui.

Medjugorje, Messaggio del 25 dicembre 2020 alla veggente Marija

Cari figli!
Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere. Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione. Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Simona Amabene

Santo Stefano: fu il primo a dare la vita per l’amore di Cristo

Santo Stefano è stato definito dalla storiografia ecclesiastica come “protomartire”, ovvero il primo ad aver offerto la vita per l’amore di Cristo. Il Santo di cui oggi si festeggia la memoria liturgica è stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli nel ministero della fede. Non conosciamo l’anno di … Leggi tutto

Medjugorje: Messaggio del 25 dicembre 2020 al veggente Jacov

Jocov Colo, uno dei sei veggenti di Medjugorje, ha ricevuto l’ultima apparizione quotidiana della Regina della Pace il 12 Settembre 1998. In quell’occasione, la Madonna promise a Jakov Colo che gli sarebbe apparsa una volta all’anno, per tutto il resto della sua vita, il giorno 25 dicembre. Così da allora accade ogni anno, e la … Leggi tutto

La bellissima preghiera di ringraziamento a Gesù Bambino

Nel giorno di Natale, ringraziamo e preghiamo Gesù Bambino con questa preghiera scritta da S. Alfonso Maria de’ Liguori. Che il nostro cuore in questo giorno di gioia di Natale si raccolga in un momento di preghiera per ringraziare e lodare il nostro Gesù, che oggi nelle fattezze di un Bambino nasce nel mondo e … Leggi tutto

Novena alla Santa Famiglia di Nazareth – Ottavo giorno

Novena alla Santa Famiglia: “La famiglia prende inizio dalla comunione coniugale, che il Concilio Vaticano II qualifica come «alleanza» nella quale l’uomo e la donna «mutuamente si danno e si ricevono”, ricordava Giovanni Paolo II. La Santa Famiglia di Nazareth si celebra la domenica dopo il Santo Natale. Vogliamo prepararci, con questa Novena, a omaggiare … Leggi tutto

Le Preghiere da recitare, prima e dopo, il pranzo di Natale

Una preghiera di ringraziamento per far presente Gesù nelle nostre case e nelle nostre tavole il giorno di Natale: lo ringraziamo per ogni nostro bene, suo dono. Ringraziare Gesù è promessa di ulteriore grazia da parte sua, oltre ad essere un moto del nostro cuore che non dobbiamo lasciar affievolire, anche nelle difficoltà: da Dio … Leggi tutto

Il ritmo del Natale viene da Betlemme: “Little Drummer Boy” – Video

Un canto che ci accompagna in questo Natale. Un inno che ci annuncia la nascita di un Bambino, di un “re che tutti dobbiamo andare a conoscere”.

“Little Drummer Boy” è un inno al Natale che, cantato da un giovane di origini palestinesi, ci fa sentire ancora di più l’atmosfera di Natale.

Un nuovo canto di Natale

Una canzone, un inno diverso, ma che comunque fa Natale. Non stiamo parlando dei canonici canti liturgici, ma di un canto che ci accompagna per mano verso l’atmosfera dl Natale. In questo periodo così strano, a volte anche pericoloso, che non ci permettere di stare insieme, di abbracciarci, a causa della pandemia da Coronavirus, sembra che stiamo dimenticando il vero senso del Natale.

Ma Gesù viene anche quest’anno. Nella notte buia segnata anche dalla pandemia, Lui avanza. Lui è la luce e le tenebre verranno vinte.

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“Little Drummer Boy”: un invito al Natale a ritmo di tamburi

Un canto ci spinge a guardare al Natale: è “Little Drummer Boy”. Il suo ritmo, la sua cadenza, le sue parole ci invitano a non perdere la speranza. Quel “Vieni” costante, sempre presente, ad andare da questo “re neonato da visitare”, “da onorare”, ci fa comprendere che nulla è perduto se guardiamo ed attendiamo la luce di Gesù che scende nei nostri cuori, anche quest’anno.

E anche “se non hai doni da portare a questo re”, ricordati sempre che “puoi portare te stesso, e suonare per lui”, come dice la canzone. Maria è lì che ci aspetta ed anche lui, il Bambino ci sorride e ci aspetta.

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Il cantante Milad Fatouleh – photo web source

Milad, giovane cantante di Betlemme, ci invita a sperare

Questa canzone è cantata da Milad Fatouleh, un giovane cantate di origini palestinesi. Lanciato, in Italia, dallo Zecchino d’Oro, questo brano è forse uno dei suoi più conosciuti e cantati al mondo. Milad è nato ed oggi vive ancora a Betlemme.

Chi meglio di lui può introdurci al Natale…ascoltiamolo con attenzione.

ROSALIA GIGLIANO

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