Nell’anno 1445 la Vergine apparve a Santa Caterina di Bologna, nel suo convento del capoluogo emiliano, quando era una semplice suora.
La santa, al secolo Caterina dé Vigri, fu la fondatrice delle Clarisse del Corpus Domini. In quell’anno ricevette dalla superiora il permesso di trascorrere nella cappella del convento la Santa Notte. Fu così proprio in quella notte che la suora, futura santa, si mise a recitare mille Ave Maria. Dando vita a una devozione che iniziò proprio grazie a lei e a quella serata particolare.
Nella Santa Notte la Madonna di Bologna apparve a Santa Caterina
Accadde infatti che durante l’ora quarta, vale a dire la fascia oraria compresa tra le tre e le sei, che nella stanza entrò una grande luce abbagliante. In quel preciso istante, apparve di fronte a lei la Vergine con appoggiato sulle braccia il Bambino, posto sulle ginocchia. Gesù era avvolto in fasce, in quanto era appena nato.
A quel punto Maria depose il Neonato nientemeno che sulle ginocchia della veggente. Subito dopo, l’apparizione se ne andò, sparendo. Durante le sue orazioni, infatti, la santa aveva domandato in preghiera di potere conoscere l’ora esatta della nascita di Gesù Bambino.
Il corpo di Santa Caterina da Bologna trasuda un liquido profumato
Ancora oggi il corpo incorrotto di Santa Caterina da Bologna trasuda un liquido profumato, e soprattutto taumaturgico, capace di compiere grandi miracoli per le persone che ne vengono a contatto. A tal punto che è necessario ancora oggi cambiare continuamente il saio della suora.
Il corpo della santa, inoltre, ancora oggi si trova in posizione seduta, per la ragione che nel momento della sua esumazione, al fine di superare le difficoltà che in quel momento comportava la sua vestizione, la badessa invitò a farle tenere la posizione in cui è possibile osservarla ancora oggi.
Giovanni Bernardi