Coronavirus: come si propaga? Ancora molti lati oscuri

Da giorni si sente parlare di vaccini, come se fossero la soluzione di tutti i mali. Eppure, sembra che i punti oscuri del contagio da Coronavirus restano molti. Il caso dell’infermiera spagnolo contagiata subito dopo avere fatto il vaccino è emblematico in questo senso. In queste ore scienziati e consulenti del governo, come Ricciardi, assicurano … Leggi tutto

Quel segno non era necessario a Gesù, dagli scritti di don Bosco

“Maria e San Giuseppe intendevano molto bene che tal segno non era per nulla necessario a Gesù“, racconta don Bosco. Giovanni Bosco (1815-1888, Piemonte) si prese sempre cura dei ragazzi, specialmente di quelli abbandonati a loro stessi. Dagli scritti di don Bosco su San Giuseppe “L’ottavo giorno dopo la nascita si dovevano circoncidere i figliuoli … Leggi tutto

“Italia in preghiera”: dal Santuario Maria SS. del Buoncammino di Altamura

Continua l’appuntamento in diretta con il Santo Rosario settimanale per l’iniziativa l’Italia in preghiera, per chiedere la fine della pandemia.   L’appuntamento con “Italia in preghiera”, questa sera fa tappa in Puglia, al Santuario di Maria SS. del Buoncammino di Altamura. “Italia in preghiera”: il Santo Rosario da Altamura Questa sera, alle ore 21, la … Leggi tutto

Udienza generale: c’è solo una cosa che può generare amore – Video

La gratitudine esprime la “certezza di essere amati” e rende “figli” e “fratelli dell’amore”. Lo ha detto papa Francesco nell’ultima udienza generale dell’anno, ispirata al Vangelo dei dieci lebbrosi guariti (Lc 17,11-19).

Nonostante “l’emarginazione sociale” e “religiosa” che i lebbrosi pativano, Gesù “va oltre i limiti imposti dalle leggi e tocca il malato, lo abbraccia, lo guarisce”.

Solo il samaritano ringraziò…

Una volta ascoltato il loro “grido di pietà”, Gesù manda i dieci dai sacerdoti: i lebbrosi “si fidano” e, tornando, “guariscono tutti”. Soltanto uno, però, “prima di andare dai sacerdoti, torna indietro a ringraziare Gesù e a lodare Dio per la grazia ricevuta”. Quell’unico lebbroso grato è un “samaritano”, un “eretico”, per i giudei del tempo, ha osservato il Pontefice.

Ogni preghiera, ha aggiunto, implica un “ringraziamento”, che consiste sempre nel “riconoscersi preceduti dalla grazia”. “Siamo stati pensati prima che imparassimo a pensare; siamo stati amati prima che imparassimo ad amare; siamo stati desiderati prima che nel nostro cuore spuntasse un desiderio”, ha spiegato il Santo Padre.

Nonostante “tante volte dimentichiamo di dire grazie”, per i “cristiani il rendimento di grazie ha dato il nome al Sacramento più essenziale che ci sia: l’Eucaristia”. Inoltre, essi “benedicono Dio per il dono della vita”: infatti “tutti nasciamo perché qualcuno ha desiderato per noi la vita. E questo è solo il primo di una lunga serie di debiti che contraiamo vivendo”.

Più della guarigione conta il sentirsi amati

La gratitudine è un moto dell’animo che può nascere solo quando una persona inizia a guardarci “con occhi puri, gratuitamente. Spesso – ha detto il Papa – si tratta di educatori, catechisti, persone che hanno svolto il loro ruolo oltre la misura richiesta dal dovere. E hanno fatto sorgere in noi la gratitudine”.

Tornando a commentare il Vangelo oggetto della catechesi, Francesco ha osservato come tutti i lebbrosi fossero ovviamente “felici per la guarigione”. Soltanto uno di loro, però, oltre che per la guarigione, “si rallegra per l’avvenuto incontro con Gesù. Non solo è liberato dal male, ma possiede ora anche la certezza di essere amato”.

Il “nocciolo” della questione è proprio qui: “quando ringrazi esprimi la certezza d’essere amato”. Si scopre che l’amore è “la forza che regge il mondo”. Come scriveva Dante, l’amore è ciò «che move il sole e l’altre stelle» (Paradiso, XXXIII, 145).

Diventare “portatori di gratitudine”

Da “viandanti errabondi che vagano qua e là”, troviamo una “dimora” in Cristo. Mentre “il demonio, dopo averci illusi, ci lascia sempre tristi e soli”, l’incontro con Cristo, porta sempre “gioia”. Se si diventa “portatori di gratitudine, anche il mondo diventa migliore, magari anche solo di poco, ma è ciò che basta per trasmettergli un po’ di speranza”.

Bergoglio ha concluso, citando San Paolo: «Pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa, infatti, è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito» (1Ts 5,17-19). “Non spegnere lo Spirito che abbiamo dentro che ci porta alla gratitudine” è davvero un “bel programma di vita”, ha commentato infine il Papa.

Luca Marcolivio

 

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Potente preghiera per affidare le nostre intenzioni a San Davide

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