Vangelo di venerdì 12 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

I Comandamenti sono la nostra libertà dal male: esercitano le virtù, il rispetto, la fiducia, il bene verso l’altro. Non c’è restrizione!

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Il Vangelo di oggi ci aiuta a crescere nella fede: uno scriba infatti chiede a Gesù qual è il primo dei comandamenti. Se ci facciamo caso, Gesù non gliene elenca uno solo, ma due: analizzando le parole di Gesù e calandole nella nostra vita, vediamo che ogni volta che lui parla ci aiuta, ci viene incontro.

Partiamo dal presupposto che ci sono dieci Comandamenti, che più o meno conosciamo tutti. Ma i due elencati da Gesù in questo Vangelo li racchiudono tutti. Perché? Perché contengono la perfezione dell’amore e perché, applicandoli, rispetteremo tutti gli altri. Il primo comandamento è quello di mettere Dio al primo posto nel proprio cuore: questo perché questa è la sua collocazione naturale.

Il comandamento più grande

Dio ci dice infatti che se noi gli diamo la priorità nella nostra vita, tutto quello che vivremo lo vivremo in funzione di Lui: se Dio è in noi, per forza di cose in qualche modo rispetteremo tutti gli altri. Il secondo comandamento, dice Gesù, è quello di amare il prossimo come noi stessi. Gesù unisce questi due comandamenti e aggiunge: non c’è comandamento più grande.

Che significa amare il prossimo come noi stessi? In che modo amando il prossimo a tal punto rispetteremo tutti gli altri comandamenti? Perché se amerò il mio prossimo come me stesso, e il mio prossimo è mia moglie, e io la amerò come me stesso, io non potrò tradirla. Non ruberò, perché se io voglio che a me nessuno rubi nulla, io amando gli altri come me stesso non lo farò! Onererò mio padre come io vorrei essere onorato… E così via. Ecco come questo comandamento ci allinea con tutti gli altri, perché amare il prossimo significa rispettarli tutti.

A volte si parla di una “fede delle restrizioni”: niente di più sbagliato. Oggi infatti abbiamo esageratamente scansato le restrizioni. Stiamo infatti cercando di normalizzare tutto, di far diventare tutto accettabile: invece non lo è.

La banalizzazione di Dio

Se su certe cose ci si esprime in questi termini, si viene guardati come dei bigotti, dei retrogradi, e ci si senti dire che “siamo nel 2021!” Se si prova a dire che l’aborto non è bene, di contro ci si sente rispondere della libertà delle donne… Siamo in un tempo di totale esclusione dalla nostra vita di questi due comandamenti. Siamo in un tempo dove Dio viene totalmente banalizzato e offeso, che da qui capiamo che Dio vene messo al primo posto… del disprezzo! E poi ci sono i “frutti del mondo”: il divorzio veloce ad esempio, dove viene fatto passare per “normale” che una coppia si separi. Ma allora che ci si sposa a fare?

Noi viviamo in un miscuglio satanico, viviamo come se Dio non esista. Viviamo come se Dio non ci abbia dato delle regole, dei riferimenti. Quando invece quei riferimenti sono la nostra libertà, la libertà dal male: i Comandamenti esercitano le virtù, esercitano il rispetto, la fiducia, il bene verso l’altro. Non c’è restrizione! È il mondo che ce li fa viver in questo modo, perché è governato dal maligno. Arrivare a comprendere tutto ciò getterebbe tanta luce su moltissime situazioni della nostra vita.

Come rifiorisce la nostra vita

Noi dobbiamo avere una consapevolezza che stiamo perdendo, e cioè che il Signore ci aiuta se rispettiamo il comandamento principale: amare Dio con tutti noi stessi e il prossimo come noi stessi. E le nostre vita rifioriranno, le nostre relazioni si consolideranno, chi ci incontrerà si sentirà amato.

E quando trasmetteremo l’amore al fratello disinteressatamente, trasmetteremo l’amore di Dio, che è senza tornaconto, se non la nostra salvezza eterna. Chiediamo al Signore di illuminarci e di poter essere come questo scriba a cui Lui disse: “Non sei lontano dal Regno di Dio”, e che lo dica anche a noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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Vangelo di giovedì 11 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Se stiamo con Cristo stiamo con la maggioranza: Gesù è onnipotente, è l’elevazione di tutto ciò di buono che esiste all’ennesima potenza.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

In questo Vangelo Gesù ci dice molte cose. La prima che si può notare è che, quando Gesù caccia il demonio da quell’uomo, alcuni dissero che lo aveva cacciato per mezzo del male stesso. Gesù invece gli risponde dicendo: “ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra”.

Noi, oggi, viviamo in un mondo dove va di moda il “politicamente corretto”. Per cui se uno esprime una libera opinione personale ipotizzando che, ad esempio, una coppia di persone dello stesso sesso non potrà crescere un bambino come Dio ha voluto, allo stesso modo di come farebbero una mamma ed un papà, arriverà un giorno in cui qualcuno dirà che si sta arrecando un’offesa a qualcun altro.

Quando il male gioca a fare il buono

Si potrà essere quindi censurati o bannati per aver espresso un pensiero, perché quel pensiero va a ledere un diritto rivendicato in base a una scelta personale, togliendo però agli altri la possibilità di esprimersi.

Ecco quando è furbo il male. Però se guardiamo Sanremo, offendono Gesù Cristo, la Madonna e tutto il mondo cattolico, permettendo uno scempio del genere proprio nella televisione pagata dagli italiani e nessuno può sindacare nulla perché ciò che loro esercitano è libertà di espressione artistica.

Provando invece a esprimere un pensiero che non è conforme a quello “unico” che sta prendendo piede nel mondo, ti bannano e ti censurano. Ecco un semplice esempio che ci porta a comprendere che in questo connubio c’è il male che gioca a fare il buono. Il male sta esercitando il suo desiderio di soffocare la fede e distruggere Cristo, ma nello stesso tempo cerca di difendere quei diritti, per alcuni opinabili, che lui vuole far diventare prassi.

Gesù è la risposta

Il male è furbo, ma non basta riconoscerlo. Bisogna sempre considerare che il male è così furbo che senza Cristo siamo spacciati. Solo riconoscendo questo possiamo salvarci, perché allora Cristo opera in noi. Gesù solo è la nostra risposta, e non la nostra personale capacità di riconoscere le astuzie del male. Nel momento in cui pensiamo da soli di averlo smascherato, è lì che ci ha fatto cadere nel suo tranello.

In questo Vangelo Gesù ci parla al presente: “chi non è con me è contro di me”. A Sanremo quelle manifestazioni, erano con o contro Gesù? La tv di stato ha remato contro di Dio! Fare le cose contro il Signore significa stare contro Gesù, e chi lo fa, come dice il Vangelo, “non raccoglie” ma “disperde”! Cosa significa?

L’aiuto dello Spirito Santo

Significa non raccogliere la salvezza di Dio, non raccogliere la sua misericordia, non raccogliere l’eredità eterna! Chi disperde lascia la sua vita nelle mani del maligno. Cosa che molti banalizzano. Molti hanno paura di parlare del male perché pensano che, parlandone, il male si avvicini. In realtà è il contrario: se se ne parla, certamente in modo e oculato e attento, riconoscendolo laddove interviene, e allenandoci a invocare nella nostra vita Gesù e lo Spirito Santo, lo Spirito Santo ci aiuterà e ci illuminerà a tal punto di scorgerne le insidie.

Stare con la “maggioranza”

Una volta individuate, non resta che affidarsi al Signore, che è la nostra unica arma, perché noi non siamo in grado di contrastare minimamente l’opera del maligno, invece è stando con Gesù che possiamo farlo. Con Cristo non ci manca nulla. Se stiamo con Cristo stiamo con la “maggioranza”, con la parte che vince: Gesù è onnipotente.

Gesù è l’elevazione di tutto ciò che di buono esiste all’ennesima potenza. Solo con Gesù possiamo essere forti. Il male invece ci fa cadere nella tentazione di pensare che siamo “autosufficienti”.

Proverbi di egoismo

Ci sono tante parole che usa il male per ingannarci: come ad esempio il “sano egoismo”. Ma che cos’è il sano egoismo? Se egoismo è annullare l’altro, o se siamo indifferenti all’altro, tutto questo non può essere sano. Queste parole che vanno quasi di moda ci portano all’inganno continuo. “Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni”: Gesù invece ci dice di preoccuparci dei nostri fratelli e sorelle: non vivremo cento anni ma vivremo in eterno.

Quello che promuove il mondo è sempre umano, temporaneo, si tratta di parole che cancellano l’altro, che non lo rispettano. Ecco che dobbiamo renderci conto che Dio ci parla in un modo e il mondo in un altro. Come fare per riconoscere queste differenze?

Invocando lo Spirito Santo. Se noi lo invochiamo incessantemente ogni mattina così: “Signore, vieni nella mia giornata, entra nel mio cuore, illumina i miei pensieri, proteggi la mia famiglia, il mio cammino”, e lo facciamo durante il giorno e prima di andare a dormire, noi vivremo nella luce e saremo luce per gli altri.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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