Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria – 5 maggio

Consacrarsi a Maria è pegno della sua certa protezione. Affidiamoci al Suo Cuore Immacolato con questa intenzione. Il mese di Maggio è il mese dedicato dalla Chiesa a Maria, in cui ricorre anche l’anniversario delle apparizioni di Fatima (13 maggio- 13 ottobre 1917). In quelle apparizioni la Madonna raccomandò la devozione al Suo Cuore Immacolato … Leggi tutto

“Italia in preghiera”: in diretta TV dalla Cattedrale “Santa Maria Assunta” di Terni

Si rinnova l’appuntamento settimanale con il Santo Rosario per la bella iniziativa di preghiera , per chiedere la fine della pandemia. La preghiera, questa sera, fa tappa in Umbria, alla Cattedrale “Santa Maria Assunta” di Terni. Nel mese di maggio, dedicato alla Vergine, continua il Rosario itinerante che affianca la maratona mondiale indetta dal Santo … Leggi tutto

Il Rosario ogni giorno: 5 maggio in diretta dal Santuario della B. V. di Namyang in Corea del Sud

Quinto giorno col Rosario in collegamento ogni volta da un diverso Santuario mariano, per la preghiera di maggio voluta Papa Francesco. Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione di questa preghiera per la fine della pandemia, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ognuno di noi innalzerà la sua preghiera alla Vergine Maria, in … Leggi tutto

Vangelo di mercoledì 5 maggio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Se la pianta dell’anima non l’annaffi, dopo un po’ si secca e muore. La fede e la preghiera sono la nostra acqua.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

La cosa che secondo me è molto importante è questo collegamento della fede all’immagine della pianta. Se quella pianta non l’annaffi, dopo un po’ si secca e muore. La fede e la preghiera sono la nostra acqua.

Continuare a pregare, andare a Messa, ricevere i Sacramenti, unirsi al Signore attraverso la Parola, gli atti di carità, l’ascolto dei comandamenti, la fedeltà, la sincerità, l’essere altruisti, misericordiosi… Queste sono le cose che ci chiede Dio, con cui annaffiare quella pianta della nostra fede, della nostra anima, sempre unita a lui.

Dalla terra al Cielo

Perché solo in questo modo possiamo arrivare alla vita che ci è stata preparata. Non so perché mentre leggevo questa immagine mi è venuta un’immagine profonda che ho visto nella mia vita: mio suocero è morto circa 11 anni fa, ed è stato sepolto nella terra. Dopo 10 anni chi viene sepolto per terra deve essere riesumato e messo in un fornetto più piccolo; questo cimitero tra l’altro era pieno, non c’era più posto.

C’è una prassi però, che per certificare che è proprio quello il defunto, chiedono che uno dei parenti veda che lo prendono da dove era sepolto. Io vidi mio suocero, dopo 10 anni, come era ridotto, e ho visto tutt’altra immagine, tutt’altre sembianze.

E mi sono detto: pensa come diventeremo! È davvero tutto così triste? Una persona tanto onesta, buona, generosa, un lavoratore… Una persona per bene. E ho pensato: possibile che il Dio degli arcobaleni, il Dio del mare cristallino, il Dio cieli cieli profumati, il Dio dello stupore possa far sì che la nostra vita termini in una decomposizione organica?

Non è possibile. Non è possibile che uno che dona la sua vita per noi, ci fa fare la fine dei vermi: non ci posso credere. Ebbene, quel giorno ebbi la consapevolezza che tutti noi saremo così, ma nella carne. In quel corpo che fino a che è come siamo oggi, può arrivare all’incontro celeste, all’incontro degli incontri.

Dio non pretende “voti alti” da noi

E Dio non è come un professore che ci chiama a prendere tutti otto e nove e allora sei promosso e vai in paradiso; no.

Conosciamo un Dio che ha già dimostrato al ladrone vicino a lui sulla Croce, un uomo che ha rubato e ucciso durante la sua vita, che in un secondo si è guadagnato il paradiso, riconoscendo Gesù e riconoscendo le proprie malefatte. Questo uomo in un minuto ha salvato la sua vita, l’ha salvata per la vita eterna.

Ha detto: “Non è giusto quello che tu stai subendo, mentre è giusto quello che io sto subendo”. Ha visto Gesù come un giusto. E poi dice a Gesù: “Quando sarai davanti al padre tuo ricordati di me“. E Gesù gli ha risposto subito, gli ha detto: “Tu verrai con me oggi stesso, in Paradiso“.

Arrivare a capire questo ci fa arrivare a comprendere che questo Vangelo ci chiama a portare frutto, ad essere portatori dell’amore e della luce di Dio. Perché lui ce lo dice: “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.

La bellezza di portare davvero Cristo agli altri

Io voglio dire una cosa: io mi sento un discepolo. Magari faccio mille peccati, sono una persona normalissima, non sono un santo perché i Santi stanno molto più in alto rispetto al mio cammino. Però mi sento un discepolo: ci provo a portare agli altri l’incontro con Cristo.

Quindi questo per me è sentirmi riconosciuto, come se Gesù mi dicesse: “Bravo, stai facendo quello che io voglio che tu fai”. Questo è bello. E pensiamo che bello se riuscisse a farcelo fare a tutti. Che bello se ci sentissimo dire: “Tu sei uguale a quello che Gesù ti chiede di essere. Tu riesci a dare un incontro di speranza. Tu puoi dare agli altri la possibilità di entrare nel Regno di Dio!”.

Ecco io credo che oggi Gesù sta seminando nei nostri cuori, nel nostro cammino semi nuovi, che ci chiede di annaffiare con la preghiera. Perché tutti questi semi portino frutto. Chiediamo al Signore il dono di essere portatori della Sua Parola e di essere veramente portatori di molto frutto, affinché possiamo diventare tutti insieme discepoli di Cristo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Udienza generale: che cos’è la preghiera contemplativa?

Ogni risvolto della nostra vita può contenere una dimensione contemplativa. Si può contemplare, osservando un paesaggio o anche ascoltando una musica. Altra cosa è contemplare Dio. Sulle peculiarità della preghiera contemplativa, si è soffermato papa Francesco, durante l’udienza generale odierna. La contemplazione non dipende dagli occhi ma dal cuore La dimensione contemplativa della vita, ha … Leggi tutto

Urgente appello per Chiara Amirante: c’è bisogno di preghiera

C’è un’incessante richiesta di preghiera per la situazione di salute di Chiara Amirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti. Il messaggio arriva da Don Davide Banzato, sacerdote scrittore e conduttore televisivo molto attivo nel sociale e soprattutto molto legato a Chiara Amirante, anche per via del ruolo di assistente spirituale dell’associazione internazionale Nuovi Orizzonti fondata da Chiara. … Leggi tutto

Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: qual era la visione comune sull’Europa?

Delle radici cristiane dell’Europa molto si è detto nel corso dei decenni, spesso ne hanno parlato anche i Pontefici offrendoci una riflessione davvero interessante.  La figura emblematica di questa comune origine europea può essere identificata con l’Imperatore Carlo Magno, al tempo Re dei Franchi. Dal momento in cui il sovrano mise al centro dell’identità europea … Leggi tutto

Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria – 4 maggio

Consacrarsi a Maria è pegno della sua certa protezione. Affidiamoci al Suo Cuore Immacolato con questa intenzione. Il mese di Maggio è il mese dedicato dalla Chiesa a Maria, in cui ricorre anche l’anniversario delle apparizioni di Fatima (13 maggio- 13 ottobre 1917). In quelle apparizioni la Madonna raccomandò la devozione al Suo Cuore Immacolato … Leggi tutto

Vangelo di martedì 4 maggio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

La vera pace nasce dentro di noi, ci fa stare bene ovunque, perché Dio la riversa in noi noi la dobbiamo riversare negli altri.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Secondo me questo Vangelo è molto diretto e non dà spazio a molte interpretazioni in particolare su un passaggio, che è questo: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Questo vuol dire che la pace viene solo da Dio.

La pace esteriore

Noi non possiamo avere la la pace dal mondo. Quella è la famosa “zona comfort”, che tutti cerchiamo, ma non è pace. Quando uno sta in vacanza dice: ah, come si sta bene! Oppure anche: che pace! Ma è una pace esteriore, una pace limitata a quel contesto, una pace che viene dal luogo in cui ti trovi, non dal tuo stato interiore. La pace del cuore è una qualcosa di diecimila volte più grande della pace esteriore. Chi di noi non è mai stato in un bosco con gli uccellini che cantano e in quel momento gli è venuto da dire: Senti che pace?

La pace di Dio che vince tutto

Ma questa è una pace fittizia, che arriva dalla natura, non è quella pace che nasce dentro di noi e stiamo bene ovunque stiamo. Quella è la pace di Dio, la pace di Gesù, è la pace che lui riversa in noi e che noi dobbiamo riversare negli altri.

Io credo che quando ci avviciniamo a Dio, i cattivi pensieri sembrano aumentare, perché il male in quel momento si impegna tanto per scoraggiarci, ma poi, come è scritto in questo Vangelo, “contro di me non può nulla”. Il principe del mondo contro Gesù non può nulla! Quindi noi dobbiamo essere sereni, perché il più forte sta con noi.

E allora entriamo in un contesto che ci porta a guardarci dentro, a vedere se la nostra pace è interiore o esteriore, se il nostro rapporto con Dio è intimo o è apparente, se è quindi un rapporto che invece di crescere dal di dentro, viene dall’esterno.

Cristo, essenza dell’amore

Io credo che Gesù oggi è qui in mezzo a noi e ci sta dicendo una cosa importante: che quello che ci sta dicendo Gesù è quello che il Padre ci vuole mostrare. Il volto di Cristo è il volto di Dio, e il volto di Dio è il volto di Cristo. Allora ci verrà da dire: Ma se sono la stessa cosa, perché sono due?

Perché la rappresentazione del volto di Dio è nel volto di Cristo, perché Cristo è l’essenza dell’amore. Quando diciamo: come si può dire che Cristo è l’essenza dell’amore? Semplicemente pensando a tutte le cose che ha fatto, alle guarigioni che ha compiuto, alle risurrezioni, ai miracoli, ma soprattutto agli esempi di vita.

Saper riconoscere Gesù, vincitore del maligno

Gesù è quel Dio che tutti cercavano ma che quando si è materializzato in mezzo a noi, in pochi lo hanno riconosciuto. Allora chiediamo a Dio il dono di essere parte di quei pochi. Di portare agli altri questo dono immenso, della nostra vocazione.

E sono sicuro che ognuno di noi sarà una piccola luce nelle tenebre. Così come Gesù ha detto: Il principe del mondo contro di me non può fare nulla.

Se noi saremo in Cristo anche noi saremo preservati da qualunque assalto del Maligno. E allora invito tutti, specialmente le persone che stanno nella tribolazione e pensano di non farcela, a chiedere davvero la grazia della conversione del cuore, la grazia di un abbandono interiore, la grazia di riuscire ad essere testimoni credibili dell’amore di Gesù ai nostri fratelli e alle nostre sorelle.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Sacra Sindone: la preghiera per la festa liturgica, oggi 4 maggio

In occasione della ricorrenza della Sacra Sindone, preghiamo insieme davanti al Telo che avvolse Gesù appena deposto dalla Croce. Oggi, 4 maggio, la Chiesa celebra la Sacra Sindone con una memoria liturgica. Ma conosciamo meglio la storia di questo Sacro Telo e, soprattutto, poniamoci in preghiera insieme a tutta la Diocesi di Torino, dove questi … Leggi tutto

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