Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: qual era la visione comune sull’Europa?

Delle radici cristiane dell’Europa molto si è detto nel corso dei decenni, spesso ne hanno parlato anche i Pontefici offrendoci una riflessione davvero interessante. 

Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II (photo Pixabay)

La figura emblematica di questa comune origine europea può essere identificata con l’Imperatore Carlo Magno, al tempo Re dei Franchi. Dal momento in cui il sovrano mise al centro dell’identità europea la fede in Cristo, molti dibattiti storiografici si sono aperti e molto è stato raccontato. Nello specifico, in questa sede, vogliamo ricordare il prezioso contributo offerto da illustri Pontefici moderni, come il Santo Giovanni Paolo II e il Pontefice emerito, Benedetto XVI.

I Papi e le origini cristiane dell’Europa

San Giovanni Paolo II parlò di questa tematica nel 1982, precisamente l’11 novembre. Il contesto era quello dell’atto europeistico di Santiago. Il Santo Pontefice, in quell’occasione, ribadì come l’identità europea era del tutto incomprensibile senza il cristianesimo. A ribadire (nonché a confermare) tale pensiero, intervenne Joseph Ratzinger, nel corso di diverse conferenze. Già a fine anni Settanta, e poi a più riprese negli anni Duemila, il futuro Pontefice, già teologo, aveva espresso il suo pensiero sui fondamenti spirituali dell’idea europeistica e sulla crisi della cultura dell’Europa. Il Pontefice emerito, in tali occasioni, aveva ribadito come l’Europa, in sé, sia un “concetto” storico-culturale, ancor prima che geografico.

Allora, Ratzinger aveva sottolineato alcuni momenti importanti, se non fondamentali, definiti come “momenti di svolta”. Primo fra tutti, l’avvento del Sacro Romano Impero, all’interno del quale il mondo occidentale si costituiva (su salde fondamenta cristiane) sul modello bizantino dunque orientale. Altro momento storico era la caduta di Bisanzio, momento in cui la latinità cattolica si costituiva in riferimento alla germanicità protestante.

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Non solo Pontefici: l’intervento della storia

Risulta fondamentale, poi, l’intervento degli storici, le quali parole, unite a quelle dei Pontefici, offrono spunti di riflessione molto importanti. Uno degli storici più illustri che spesso ha parlato di tale tematica è il medievista Jacques Le Goff (1924 – 2014). Lo storico ribadisce come l’Europa fondi le sue salde e solide radici sul cristianesimo. Basti pensare all’Europa occidentale, dove nacquero, in epoca medievale, una serie di importantissime cattedrali, ancora oggi luogo di culto per la cristianità e patrimonio culturale di importanza singolare.

Radici cristiane dell'Europa
Radici cristiane dell’Europa (photo Pixabay)

Nelle pagine del suo libro Il cielo sceso in terra, ad esempio, lo storico parla della scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore, luogo in cui sorsero numerose e bellissime cattedrali. A partire poi dal XII secolo, la tomba di San Giacomo divenne il terzo centro di pellegrinaggi, accanto a Roma e Gerusalemme. La cattedrale di Santiago de Compostela è, ancora oggi, meta di milioni di pellegrini ogni anno. Naturalmente, quello di Santiago di Compostela è solo uno dei numerosissimi esempi che si potrebbero fare affrontando tale tematica.

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Fabio Amicosante

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