Duro monito dei Vescovi contro le devastazioni dei piromani

Il Sud Italia continua a bruciare in modo indiscriminato. Questo ha spinto i Vescovi a prendere una dura posizione contro chi causa questi disastri. “I piromani sono assassini ambientali”. Con questa semplice frase, la Chiesa calabrese ha deciso di dire la sua in uno dei momenti più difficili per il suo territorio. Un messaggio chiaro … Leggi tutto

Vangelo di venerdì 13 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Oggi ci insegnano a vivere e a basare le nostre relazioni,in base al sentimento, ma Gesù sulla Croce è amore, non è sentimento

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

È evidente che in questo Vangelo Gesù ci sta dando una risposta importante: ci sta dicendo che non si può negoziare la verità. Gesù ci dice la verità sul matrimonio, e non ce n’è un’altra. Non c’è una seconda, terza, quarta ipotesi. Quando tu vai davanti all’altare non ci vai su coercizione, per costrizione o perché qualcuno ti ha plagiato.

Quando dici quel sì sull’altare e dici di voler onorare e rispettare la tua sposa o il tuo sposo tutti i giorni della tua vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, “finché morte non ci separi”, quella è una promessa che fai davanti a Cristo.

La mancanza di valori

Oggi invece è il tempo delle separazioni dei tradimenti, dei divorzi, il tempo dei single, il tempo della morte di tutti i sacri valori: della famiglia, della fedeltà, della lealtà, nella verità, della castità.

Oggi queste parole, questo Vangelo, fa tremare. Oggi se prendi una massa di persone e proclami questo Vangelo, dal punto in cui dice “li creò maschio e femmina”, nemmeno lo puoi più dire! Perché se lo dici qualcuno si sente emarginato! Come anche se dici “padre e madre”: sono diventati “genitore 1 e genitore 2”.

Io credo che non ci sia Vangelo più azzeccato di questo, in un tempo dove si vuole togliere il ruolo al padre, il nome alla madre, dove non si può più dire “maschio e femmina”, dove non puoi più parlare nemmeno della natura. Questo è il tempo!

Oggi puoi decidere se vuoi essere maschio o femmina a seconda dei momenti della tua vita! Ma di che parliamo? Ci rendiamo conto di quale tempo stiamo vivendo? Io credo che l’80% delle persone non se ne rendano conto… Si sentano moderne, adeguate, alternative… Ma che cos’è? Cos’è questo scempio?

Perché le famiglie si disgregano

Qualche giorno fa è stato scritto che il problema delle mafie è la famiglia, e che quando la famiglia perderà la sua identità la mafia sparirà! Ma come fai a dire una cosa del genere? Cosa ti dice la testa?

Oggi si parla di divorzio veloce, di separazione: “non lo amo più, mi separo, non sento più niente!” Ma perché, l’amore è un sentimento? Lo dice anche Don Fabio Rosini, l’amore ti fa sentire poco… Quando senti troppe cose ti devi preoccupare, perché quelle cose finiranno. Se basi tutto il rapporto sul sentire o sull’empatia, sulla complicità, sulla sessualità, se tu basi tutto su questo tu stai tranquillo che queste cose prima o poi franano. Passerà l’empatia, la fisicità, l’attrazione e anche il sentimento, quel sentimento.

L’amore è un’altra cosa. L’amore è una madre e un padre che prendono un figlio, stanchissimi, alle 3, le 4 di notte, e lo coccolano, e se lo tengono in braccio, nonostante la stanchezza: l’amore non è sentimento.

L’amore non è un sentimento

Gesù sulla Croce è amore, non è sentimento. Purtroppo oggi ci insegnano a vivere in base al sentito: “non sento più niente, io mi devo separare!” Ma perché? Perché non senti? Ma coltivalo quel rapporto, insisti, sii fedele! No guardare le altre donne, ma guarda che il Signore ti ha dato una donna che ti aspetta quando torni a casa, che ti è fedele, che ti vuole bene, che non ti lascerà mai solo. Invece oggi è tutto basato sull’estetica!

Se invece leggi questo Vangelo e senti queste considerazioni hai la pelle d’oca! L’amore a me lo ha insegnato mia nonna: io avevo 8-9 anni e lei aveva un tumore. E col suo busto che la teneva in piedi, la mattina mi veniva a portare la colazione al letto: quello è l’amore!

Non dobbiamo vivere di “brividi”

L’amore è una mamma che ti perdona quando fai una cosa tremenda e ti fa sentire che sei prezioso! E Gesù oggi ce lo sta dicendo: non vi confondete! Anzi, se avete dei rapporti un po’ incastrati e c’è una possibilità di recuperare, recuperate! Abbiamo la vita eterna che ci aspetta, per vedere quello che siamo e che valiamo: non sono i brividi che ci dicono se stiamo sulla strada giusta o sbagliata, anzi spesso ci confondono e ci portano sulla strada sbagliata! Il mago dei brividi è il maligno!

Identifichiamo questo: vivremo un’altra vita, in relazione al sentimento e all’amore. L’apice dell’immaginazione, l’apice dell’amore perfetto, dell’esempio d’amore nitido e cristallino è quell’uomo sulla Croce che da quella Croce si preoccupava dei suoi persecutori, e non pensava a sé stesso, ma si preoccupava della loro condanna. Da quella Croce, inchiodato su quella Croce, Gesù ebbe il coraggio ma anche l’amore di preoccuparsi dei suoi persecutori: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiera di oggi 13 agosto alla Madonna di Fontanellato

Un uomo supplica la Vergine, cui il suo paese è molto devoto: lei lo guarisce, e questo è solo uno tanti prodigi che concesse in quel luogo Nel 1628 la Madonna di Fontanellato, compì un singolare prodigio. Quell’anno infatti, Gian Pietro Ugolotti di Borgo San Donnino, oggi Fidenza, venne colpito all’improvviso da una continua forte … Leggi tutto

Il padre della psicanalisi profetizzò la vittoria finale del Cristianesimo?

L’autore della profezia è Jacques Lacan, psicoanalista, psichiatra e filosofo francese assolutamente centrale per il pensiero umanistico della seconda metà del novecento. Lacan lo spiegò forte e chiaro: la sua convinzione era quella del trionfo della religione sulla psicoanalisi. Oggi si crede che la psicologia possa sostituire la fede, ma non la pensava affatto così … Leggi tutto

Un matrimonio di vero amore capace di andare oltre la malattia

L’unione di questi due sposi mostra tutta la bellezza del matrimonio cristiano capace di superare ogni ostacolo. L’amore di Michael ed Elisabetta, che si sono uniti in matrimonio, sfida infatti anche la malattia, a testimonianza che ciò che viene da Cristo non può di certo esaurirsi di fronte alle difficoltà della vita. “Questa storia può … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 12 Agosto 2021 – Video

“Dicendo ogni giorno il Padre Nostro, invece di chiedere perdono dei suoi peccati, chiede il castigo” è il pensiero dei santi di oggi.

Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

“Chi non riesce a perdonare capisca inoltre che, dicendo ogni giorno il Padre Nostro, invece di chiedere perdono dei suoi peccati, chiede il castigo“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

pensiero San Filippo Neri
San Filippo Neri – photo web source

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

Pensiero Santi - San Filippo Neri
photo web source

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Dopo il Green Pass è in arrivo il braccialetto numerato?

Oltre alla Carta Verde, c’è chi pensa ad una ulteriore “mossa” a sorpresa pur di spingere tutti a vaccinarsi contro il Covid. Braccialetto al polso e, anche, un numero identificativo: questa è la stretta voluta dal Presidente della Francia, Macron, in materia di prevenzione al Covid e di campagna vaccinale. Dove i numeri dei ricoverati … Leggi tutto

Vangelo di giovedì 12 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Le parole del Vangelo molti le vedono belle ma inattuabili. Mettendo in pratica invece quello che Dio ci invita a fare, lui ci aiuta a farlo

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

In questo Vangelo c’è proprio l‘ABC di quello che ci chiede Gesù ma anche di come noi ci comportiamo. Questo debitore viene salvato dalla misericordia di Dio, e che cosa fa? Appena gli viene condonato il debito, tratta il suo debitore come lui non era stato trattato da Dio: Dio lo ha perdonato e lui non l’ha fatto.

Il Signore ci dà questa parabola per farci capire che come noi perdoneremo verremo perdonati. Molti di noi pensano che il nostro giudice sarà Dio, mentre invece sarà il nostro “io” a giudicarci. Perché come mi sarò comportato con gli altri Dio si comporterà con me, Dio avrà la stessa postura che io avrò adottato con gli altri.

Perdonati come avremo perdonato

Quindi occorre avere misericordia nei confronti dei nostri fratelli e sorelle, come ha detto Gesù: come avrete perdonato di cuore al vostro fratello verrete perdonati. Un altro aspetto di questo Vangelo che mi ha fatto pensare è quello che succede quando Dio sta per dare la condanna la suo debitore: “Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito”.

Sicuramente si tratta di un linguaggio metaforico, ma c’è qualcosa di vero: quando uno si comporta male, una serie di azioni che tu compi le fai ricadere anche sui tuoi cari, sui tuoi figli, tua moglie, i tuoi parenti.

Il male si può diffondere

Infatti qui dice “ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito”.

A me è capitato di vedere e conoscere persone coinvolte in situazioni disastrose dove anche i figli e i figli dei figli erano in mezzo a dinamiche devastanti, inspiegabili. Se tu vivi il male lo porti anche alla tua famiglia, ai tuoi figli.

Come si dice, il male ritorna sempre indietro come un boomerang. Questo Vangelo ci vuole ricordare che se ci comportiamo bene lo facciamo anche per preservare chi mettiamo al mondo e le persone alle quali doniamo la nostra paternità e maternità. Il Vangelo ci dà sempre tanti spunti per riflettere, per crescere nella fede e migliorare il nostro rapporto con i fratelli e quindi con Dio.

Il Vangelo lo si può vivere! Il Signore ci aiuta

Ci sono persone che leggendo queste parole del Vangelo non riescono a prenderle sul serio perché le vedono belle ma anche inattuabili. Anche io pensavo che fosse tutto bello quello che diceva Gesù ma che fosse più un mondo di ideali che di fatti. Quando invece cominci a mettere in pratica quello che lui ci invita a fare, lui ti aiuta a farlo, e quindi diventa molto di fatti e meno di parole il rapporto che tu instauri.

E ti porta a diventare un testimone credibile, a vivere nelle grazia e nella fede, diventando un testimone credibile e ti fa rispondere a quesiti davanti ai quali non avevi mai trovato risposta.

Auguro a tutti noi di entrare sempre più in comunione con Dio attraverso il Vangelo e attraverso la Santa Chiesa che è nostra Madre, e le mamme sono il nostro primo insegnante, il nostro primo istruttore, invece spesso la andiamo a banalizzare e a giudicare. Chiediamo al Signore il dono del discernimento della fede, della perseveranza e dell’umiltà.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiera di oggi 12 agosto alla Madonna del Boschetto

Mentre la pastorella sta pregando, le appare la Vergine, lasciandole un segno miracoloso sul palmo della mano In un boschetto di Camogli, vicino a Genova, era posta un’immagine della Madonna col Bambino era posta su di un’edicola. Davanti all’immagine, il 2 luglio 1518 la pastorella dodicenne Angela Schiaffino stava rivolgendo dolci preghiere alla Madonna. Ad … Leggi tutto

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