Il Pensiero di Padre Pio per oggi 10 Agosto 2021 – Video

“Soffro, è vero, ma sono lietissimo”, è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo di cui fare tesoro.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti da San Pio da Pietrelcina. Riflettiamo insieme su questa perla di saggezza.

Soffro, è vero, ma sono lietissimo, perché anche in mezzo al soffrire il Signore si fa sentire vicino e ciò mi procura una gioia inesprimibile e tanta consolazione“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

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Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Giovanni Paolo II - prega su tomba Padre Pio
Giovanni Paolo II prega sulla tomba di Padre Pio – photo web source

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

Preghiera di oggi 10 agosto Madonna delle Rocche

Una bellissima Signora appare ad una donna molto povera e il suo cestino si riempie di pane fresco: in quel luogo uno storpio guarirà. Sul finire del 1500, una donna molto povera di nome Clarice che abitava nella città di Molare (Alessandria), stava portando un po’ di erbe cotte al marito, un taglialegna. Mentre camminava, … Leggi tutto

Don Fabio Rosini: qual è il dono più prezioso? – VIDEO

Questa bellissima catechesi ci aiuta a trovare risposte ai dubbi che molto spesso ci assillano lungo il nostro cammino di fede.

Perché Dio mi ama? È una delle domande che ci poniamo. Siamo meritevoli del suo amore, nonostante siamo dei peccatori? Un sacerdote ci aiuta a comprendere che essere amati da Dio è una cosa unica al mondo.

Dio ci ama: ma sappiamo il perché?

Quante volte ci sentiamo incapaci di fare qualcosa solo perché abbiamo paura di sbagliare. Troppo spesso, troppe volte. Ci sentiamo inadatti, non pronti a fare una scelta o un passo importante per la nostra vita. E cosa facciamo? Ci mettiamo in dubbio, partendo da una domanda: “Ma Dio mi ama?”.

Don Fabio Rosini: “Chi vuol fare del bene deve rompere con la tristezza”

A fare chiarezza in questo grande mistero, e ad aiutarci, è don Fabio Rosini, sacerdote e scrittore. Durante un incontro con i giovani, in occasione della Canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII, il sacerdote ci fa riflettere su alcuni punti essenziali della nostra vita: “Ogni persona che vuole fare qualcosa di prezioso nella vita, deve rompere con la tristezza, disobbedire alla tentazione del nulla che è dentro di se. Quanti sono i ragazzi che sono messi così e pensano a queste cose” – spiega il sacerdote.

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Don Fabio si rivolge direttamente ai giovani: “Quanti di loro sono sgonfi. Voi giovani pensate male di voi stessi. Ma non sapete quanto vi sbagliate”.

“Dio ci ama perché ne vale la pena”

Alla domanda “Perché ti ama Dio”, il sacerdote, guardando negli occhi i giovani davanti a se, risponde: “Perché ne vale la pena di amare te. Tu sei importante! Tu sei prezioso. Giovanni XXIII diceva che si doveva e poteva parlare con tutti, perché in tutti c’è il bene. Giovanni Paolo II, invece, ha lanciato iniziative perché ogni uomo può essere Santo” – ha spiegato.

Ascoltiamo dalla sua viva voce cosa significhi, essere amati da Dio.

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ROSALIA GIGLIANO

Oggi 10 agosto preghiamo San Lorenzo, il diacono divenuto martire

E’ stato uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato, durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257. Sisto, Vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma. Fu l’inizio del suo operato nel nome di Gesù 10 agosto: Lorenzo, martire di … Leggi tutto

Antonella Palmisano e quel ringraziamento speciale che è stato oscurato – VIDEO

Dio e Maria hanno accompagnato gli atleti azzurri alle Olimpiadi di Tokyo, ma questa realtà straordinaria è stata fortemente oscurata.

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Anche Antonella Palmisano, vincitrice della medaglia d’oro alla marcia 20 km donne, ha ringraziato la Madonna per esserle stata accanto in questo momento di gioia e di sforzo. Quando la fede accompagna sempre chi prega e crede.

Olimpiadi: la Madonna vicina agli atleti

Le Olimpiadi di Tokyo sono state caratterizzate, anche, dalla fede. Vi avevamo raccontato, qualche settimana fa, di un nutrito gruppo di atleti ed atlete statunitensi, che avevano portato “con sé Dio e la preghiera” in gara con loro. O anche dell’atleta filippina che, dopo aver gareggiato e vinto, aveva ringraziato la Madonna della Medaglia Miracolosa che porta sempre con sé, anche accanto, ora, all’oro olimpico.

Ma anche in Italia alcuni atleti si sono affidati a Dio. Una di questi è Antonella Palmisano, oro olimpico nella 20 km di marcia femminile. Il tricolore sulle spalle, il taglio del traguardo e quel suo scovolare a terra, stanca sì, ma felice dentro e fuori per la vittoria tanto sperata.

Antonella Palmisano e la sua fede raccontata

Nel giorno del suo compleanno, una vittoria che arriva come il migliore dei regali. Ma c’era anche qualcos’altro: un ringraziamento speciale alla Vergine Maria, tutto per sé. Come raccontato dal Tg1, Antonella, dopo la vittoria, ha chiamato suo padre chiedendogli una cosa particolare: “Mi ha detto: papà vai alla chiesetta, vai alla Madonna delle Sette Lampade. Ci sono andato, ho acceso le sette lampade, Gesù ci ha fatto il miracolo” – ha raccontato il padre dell’atleta.

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Purtroppo però c’è stato un piccolo – si fa per dire – particolare che ha mandato tanti su tutte le furie. Il giornalista della Rai, infatti, in questo momento di grande importanza spirituale, in cui l’atleta metteva a nudo una parte davvero intima e profonda della propria fede, ha bollato il tutto come “superstizione”. Ma come, si sono chiesti in tanti: di fronte a un amore così reale come quello verso la Vergine, la televisione pubblica parla di scaramanzia?

Questa è l’Italia autentica dello sport: quella che ama Maria

La domanda se l’è posta anche il quotidiano Libero. Antonella Palmisano “ha un ringraziamento dentro di sé: per la Madonna. Questa in fondo è l’Italia autentica. La Madonna? Sì. Lo stesso gesto di gratitudine che ha condotto Gianluca Vialli dal quartiere ultra trendy di Chelsea-London ad inginocchiarsi nello scalcinato santuario della Madonna della Speranza a Grumello Cremonese dopo la vittoria agli Europei e a lotta contro il cancro in corso”.

Le parole della giornalista sono però da brividi e indignano: “Rituali che portano fortuna, come i fiori che indossa a ogni gara, realizzati dalla mamma. Miracoli o scaramanzia, in una terra che fa incetta di medaglie”. “Ma che roba è questa? Rituali della fortuna, scaramanzia?”, si chiede Renato Farina su Libero.

Lo scandalo di chi vuole fare passare la vera fede come scaramanzia

“Neppure si dà credito alla possibilità che ci sia amore autentico e non gesto propiziatorio dietro quell’omaggio alla Vergine. E che magari – ipotesi inverosimile, figuriamoci! – il quadro di quella giovinetta ebrea non sia davvero la madre di Dio che dà forma ai cuori, alla cultura, al modo di essere, persino alla storia grande e a quella piccola di una marciatrice pugliese. Niente. Riti scaramantici, talismani della fortuna, come le mutande, sempre quelle, indossate da Jacobs in tutte le gare importanti”.

Insomma, la questione è grave e purtroppo mostra uno spaccato della realtà e della televisione pubblica in cui si vuole occultare in tutti i modi l’amore per Maria. Ma s’è qualcuno che potrebbe vederli come dei riti scaramantici, la verità è che non è affatto così. È vera fede, è un gesto concreto di ringraziamento per l’aver sentito la presenza di Dio (e in questo caso, di Maria) accanto a sé in un momento di gioia, ma anche di vero sacrificio. E Antonella Palmisano, questa presenza, l’ha sentita.

Fonte: liberoquotidiano

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ROSALIA GIGLIANO

Il Pensiero di Madre Teresa per oggi 9 Agosto 2021 – Video

“Sono stato creato per cose più grandi”, è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo di cui fare tesoro.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti che Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato.

“Ripetiamoci spesso: sono stato creato per cose più grandi. Non scendiamo mai al di sotto dell’ideale propostoci. Facciamo in modo che nulla ci soddisfi al di fuori di Dio“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Madre Teresa di Calcutta?

Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxiu (1910-1997, Albania) e prese il nome di Suor Maria Teresa del Bambino Gesù (per devozione a Santa Teresa di Lisieux) quando entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.

Madre Teresa arrivò a Calcutta, in India, per insegnare storia e geografia nei collegi delle famiglie abbienti, ma il suo spirito di carità verso i più deboli si fece ben presto sentire e, quando la voce di Gesù Cristo le disse: “Voglio Missionarie indiane, Suore della Carità, che siano il mio fuoco d’amore fra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada.

Santi: Madre Teresa con Giovanni Paolo II
Santi: Madre Teresa con Giovanni Paolo II photo web source

Sono i poveri che devi condurre a me. E, le sorelle che offrissero la loro vita come vittime del mio amore, porterebbero a me queste anime”. Iniziò la missione più autentica, quella che avrebbe salvato moltissime vite. Scelse come abito un sari bianco (segno di lutto in India), con un bordo azzurro (il colore della Madonna) e iniziò a cercare i dimenticati di Calcutta, fino dentro le fogne della città, dove abitavano malati, affamati, moribondi.

Madre Teresa di Calcutta: Nobel per la Pace 1979

Il 17 Ottobre del 1979, ricevette il Premio Nobel per la Pace (che accettò solo in nome dei suoi poveri). Davanti ai potenti della terra non mancò di denunciare, con estremo coraggio, quella che è la minaccia più insidiosa del tempo odierno: l’aborto.

Pensiero Santi - Madre Teresa
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Lei disse: “Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa (…). Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

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