Vangelo di giovedì 12 agosto: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Le parole del Vangelo molti le vedono belle ma inattuabili. Mettendo in pratica invece quello che Dio ci invita a fare, lui ci aiuta a farlo

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

In questo Vangelo c’è proprio l‘ABC di quello che ci chiede Gesù ma anche di come noi ci comportiamo. Questo debitore viene salvato dalla misericordia di Dio, e che cosa fa? Appena gli viene condonato il debito, tratta il suo debitore come lui non era stato trattato da Dio: Dio lo ha perdonato e lui non l’ha fatto.

Il Signore ci dà questa parabola per farci capire che come noi perdoneremo verremo perdonati. Molti di noi pensano che il nostro giudice sarà Dio, mentre invece sarà il nostro “io” a giudicarci. Perché come mi sarò comportato con gli altri Dio si comporterà con me, Dio avrà la stessa postura che io avrò adottato con gli altri.

Perdonati come avremo perdonato

Quindi occorre avere misericordia nei confronti dei nostri fratelli e sorelle, come ha detto Gesù: come avrete perdonato di cuore al vostro fratello verrete perdonati. Un altro aspetto di questo Vangelo che mi ha fatto pensare è quello che succede quando Dio sta per dare la condanna la suo debitore: “Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito”.

Sicuramente si tratta di un linguaggio metaforico, ma c’è qualcosa di vero: quando uno si comporta male, una serie di azioni che tu compi le fai ricadere anche sui tuoi cari, sui tuoi figli, tua moglie, i tuoi parenti.

Il male si può diffondere

Infatti qui dice “ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito”.

A me è capitato di vedere e conoscere persone coinvolte in situazioni disastrose dove anche i figli e i figli dei figli erano in mezzo a dinamiche devastanti, inspiegabili. Se tu vivi il male lo porti anche alla tua famiglia, ai tuoi figli.

Come si dice, il male ritorna sempre indietro come un boomerang. Questo Vangelo ci vuole ricordare che se ci comportiamo bene lo facciamo anche per preservare chi mettiamo al mondo e le persone alle quali doniamo la nostra paternità e maternità. Il Vangelo ci dà sempre tanti spunti per riflettere, per crescere nella fede e migliorare il nostro rapporto con i fratelli e quindi con Dio.

Il Vangelo lo si può vivere! Il Signore ci aiuta

Ci sono persone che leggendo queste parole del Vangelo non riescono a prenderle sul serio perché le vedono belle ma anche inattuabili. Anche io pensavo che fosse tutto bello quello che diceva Gesù ma che fosse più un mondo di ideali che di fatti. Quando invece cominci a mettere in pratica quello che lui ci invita a fare, lui ti aiuta a farlo, e quindi diventa molto di fatti e meno di parole il rapporto che tu instauri.

E ti porta a diventare un testimone credibile, a vivere nelle grazia e nella fede, diventando un testimone credibile e ti fa rispondere a quesiti davanti ai quali non avevi mai trovato risposta.

Auguro a tutti noi di entrare sempre più in comunione con Dio attraverso il Vangelo e attraverso la Santa Chiesa che è nostra Madre, e le mamme sono il nostro primo insegnante, il nostro primo istruttore, invece spesso la andiamo a banalizzare e a giudicare. Chiediamo al Signore il dono del discernimento della fede, della perseveranza e dell’umiltà.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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