Preghiera all’Angelo custode per chiedere la sua protezione – 12 settembre

Nel mese a loro dedicato, preghiamo i nostri angeli custodi e riconosciamoli come compagni invisibili ma costanti del nostro cammino. Se ogni mese dell’anno è dedicato ad una particolare devozione, a settembre sono associati proprio i nostri angeli. Riporta il Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo a queste purissime creature: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che … Leggi tutto

Il Pensiero di Sant’Antonio per oggi 12 Settembre 2021 – Video

“Il giusto deve seppellire la sua anima nell’umiltà del cuore e in quella del corpo” è il pensiero dei santi di oggi. 

Le frasi ed il pensiero dei santi sono insegnamenti senza tempo. Piccole riflessioni sempre attuali, un valido sostegno per il nostro cammino, ascoltiamoli.

Il giusto deve seppellire la sua anima nell’umiltà del cuore e in quella del corpo, fuori dal tumulto delle cose temporali, e deve guardare verso lo splendore della vita eterna, e non a quello della gloria mondana”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Antonio di Padova?

Antonio (1195-1231, Lisbona) era nato col nome di Fernando e fu, nella sua epoca, uno dei più colti ecclesiastici d’Europa. Nella Pentecoste del 1221, la sua vita di sacerdote e Agostiniano cambiò radicalmente, poiché incontrò Francesco d’Assisi e aderì al suo progetto.

Non si sarebbe mai fatto avanti come oratore e non si sarebbero mai scoperte le sue doti di gran predicatore se, trovandosi a Forlì durante un’ordinazione sacerdotale, non fosse stato “obbligato a predicare”, per sostituire il celebrante che non arrivava.

A Bologna, con l’approvazione di Francesco, fondò una scuola di teologia, ma viaggiava instancabilmente, tra Francia e Italia soprattutto, per raggiungere i covi degli eretici, degli albigesi, dei catari, predicando la Parola di Dio. Lavorò incessantemente perché trionfasse la Verità, perché gli uomini abbandonassero ricchezze, vizi e peccato e tornassero a Dio. Aveva solo 36 anni quando morì a causa dell’asma, mentre il popolo lo acclamava Santo. Caso unico nella storia, la sua canonizzazione a soli 11 mesi dalla sua morte.

Sant’Antonio difendeva l’Assunzione di Maria

Sant’Antonio è Patrono dei poveri e degli affamati, di coloro che aveva cercato di proteggere, anche chiedendo che venissero modificate alcune leggi. Propose ed ottenne, infatti, una riforma dello Statuto, in merito alle punizioni dei debitori insolventi, che, dopo aver dato tutti i loro beni, non dovranno perlomeno finire in carcere.

pensiero Santi - Sant'Antonio

Ma era anche un forte sostenitore dell’Assunzione della Vergine al cielo. Alla Madonna (lui che era nato, guarda caso, il 15 Agosto), dedicò degli scritti, uno dei suoi Sermoni. Diceva: “Il Signore, scendendo sulla terra, ha avuto bisogno di un luogo pulito dove appoggiare i piedi, la Vergine Maria gliel’ha offerto. Per questo Maria è salita con il Signore, che non dimentica quanto ha fatto per Lui. L’ha glorificata al di sopra degli angeli perché si è resa piccola, umile e accogliente”.

Nel 1228, Antonio tenne le prediche della Quaresima, per incarico di Papa Gregorio IX, che lo definì “Arca del Testamento”. Quel giorno, i fedeli provenivano da diversi luoghi e ognuno lo sentì predicare nella propria lingua.

Perché il demonio non sopporta il Nome di Maria?

Il nome di Maria Santissima è nostro rifugio nelle difficoltà. Il motivo? Il diavolo trema quando lo sente nominare. Qual è una preghiera semplice e potente, davanti alla quale il male trema e retrocede? Scriveva San Germano: “con la sola invocazione del tuo nome onnipotente rendi sicuri i tuoi servi da tutti gli assalti del … Leggi tutto

Viaggio apostolico: il Papa mette in guardia da un pericolo terribile e sempre attuale

L’antisemitismo è una “miccia che va spenta”, ammonisce Francesco incontrando i rappresentanti ebrei ed ecumenici ungheresi. È stata all’insegna dell’ecumenismo e del dialogo la prima giornata del secondo viaggio internazionale di papa Francesco in questo 2021. Dio ha sempre progetti di pace, mai di sventura Atterrato all’aeroporto internazionale di Budapest alle 7.45, il Santo Padre … Leggi tutto

Vangelo di domenica 12 settembre: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Ogni volta che il male opera, Gesù ci dice di fare questa azione: donare la nostra vita, perdere la nostra vita, rinnegare noi stessi.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Ci sono due punti di questo Vangelo che sono molto importanti. Uno è quando Pietro dice a Gesù: “Tu sei il Cristo”, e Gesù gli dice in un altro momento (in Mt 16, 17): “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”, come se Gesù esaltasse il dono e la spiritualità di Pietro. Lo nomina quindi fondatore della sua Chiesa. Appena Pietro va a rincuorare Gesù, a dirgli: “Ma cosa dici? Tu non devi morire!”, come a dire “a te ci penso io!”, lui gli dice “Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini“. Questa è un’affermazione di una forza brutale, e Gesù ci dice la stessa cosa ogni qualvolta noi ragioniamo con i pensieri del mondo. Ogni volta che ragioniamo con i pensieri del mondo, infatti, c’è il male che opera.

Ogni volta che il male opera, Gesù ci dice di fare questa azione: donare la nostra vita, perdere la nostra vita, rinnegare noi stessi. Ma come si fa? “Prendi la tua Croce e seguimi”. Come si fa? Non è facile! E allora si potrebbe dire: non mi conviene! È una questione di vantaggi e svantaggi, di comodità. Cosa ti promette Dio per queste croci?

Incarnare in noi la Parola di Dio

Facciamo un esempio: guardiamo le nostre mani, apriamole e chiudiamole. Le nostre mani rispondono a degli impulsi mentali: il nostro cervello dice alla mano di aprirsi e chiudersi. Quella mano oggi esiste, domani sarà putrefatta. Con questo ragionamento, che è molto forte, possiamo capire che la nostra mano vale oggi ma non vale allo stesso modo nell’eternità. Oggi ho delle capacità che mi sono state donate per raggiungere quella vetta eterna dove l’uomo non solo ritroverà il buon pensiero che abbiamo nel cuore, ma la Parola di Dio si deve incarnare in ognuno di noi.

Come Gesù ha preso la nostra carne, la parola deve diventare la nostra carne. Noi dobbiamo essere una cosa sola col Vangelo, con Gesù e con lo Spirito Santo. Come si fa? Iniziamo! Con una bella Confessione, un cammino di fede, la domenica a Messa! Recuperiamo il rapporto con le persone con le quali siamo in conflitto… Ci vuole poco a volte.

Lasciare ogni difesa

La prima cosa è rinnegarci, avere il coraggio di dire: io per Gesù lascio da parte qualsiasi forma di giustificazione, di autodifesa. Mi voglio fidare, mi voglio abbandonare, e so che mai rimarrò deluso. Io credo che questo è un cammino che ci aiuta a vivere sempre più nella Provvidenza, nell’amore di Dio e nel fatto che ognuno di noi è bisognoso di una pacca sulla spalla, di un consiglio, di un abbraccio, di una stretta di mano…

Ma a volte questi bisogni non li consideriamo così importanti e banalizziamo molte cose che invece sono fondamentali per il nostro equilibrio con noi stessi, con le nostre famiglie, e soprattutto con Dio. Chiediamo veramente al Signore il dono di accettare quella mentalità che non conosciamo ancora ma che è di Dio e non del mio “io”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiera di oggi 12 settembre alla Madonna della Stella

Vicino ad una chiesetta abbandonata dove si udivano musiche melodiose, la Vergine apparve a un bambino, concedendo molte grazie. Era la fine del 1861 quando la Madonna della Stella apparve nelle colline umbre a un bambino, Federico Righetto Cionchi, tra i ruderi di un’antica chiesa. La chiesa era quella di san Bartolomeo, a Montefalco, in … Leggi tutto

Ecco il vero motivo delle dimissioni del vescovo “conservatore”

Si era dimesso “per motivi strettamente personali” e l’episodio aveva suscitato sorpresa e perplessità, non solo nel suo Paese. Il vescovo della diocesi di Solsona avrebbe rivelato di essersi innamorato di una donna e di voler per questo lasciare il sacerdozio. Le ragioni erano rimaste misteriose per più di due settimane fino alla clamorosa rivelazione: … Leggi tutto

Preghiera all’Angelo custode per chiedere la sua protezione – 11 settembre

Nel mese a loro dedicato, preghiamo i nostri angeli custodi e riconosciamoli come compagni invisibili ma costanti del nostro cammino. Se ogni mese dell’anno è dedicato ad una particolare devozione, a settembre sono associati proprio i nostri angeli. Riporta il Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo a queste purissime creature: “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 11 Settembre 2021 – Video

“il desiderare d’essere santo è desiderio di voler amare ed onorare Dio sopra tutte le cose” è il pensiero dei santi di oggi. Meditiamolo e facciamone tesoro.

Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

“Non è superbia il desiderare di passare in santità qualsivoglia Santo: perché il desiderare d’essere santo è desiderio di voler amare ed onorare Dio sopra tutte le cose: e questo desiderio, se si potesse, si dovrebbe stendere in infinito, perché Dio è degno d’infinito onore“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

pensiero San Filippo Neri
San Filippo Neri – photo web source

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

Pensiero Santi - San Filippo Neri
photo web source

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Vangelo di sabato 11 settembre: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Vivere nella grazia significa vivere bene. Riempirsi della volontà di Dio significa rispettare i fratelli, i parenti, tutti.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Oggi il Vangelo è molto esplicito: Gesù ci invita a seminare bene, ad investire sulla nostra fede, sul nostro cammino, sul nostro vivere, sul nostro quotidiano, e a volte fare delle cose che ci pesano rimane scomodo.

Chi ce lo fa fare? Che lo faccio a fare? È la domanda più comune, ma lo fai per qualcuno che ti ama, lo fai per Dio. Vivere nella grazia significa vivere bene. Riempirsi della volontà di Dio significa rispettare il fratello e le sorelle, la moglie, i figli e i parenti, tutti.

Una cosa sola con Dio

Dio ci sta invitando proprio ad essere una cosa sola con lui, consapevoli del fatto che ognuno di noi è libero, sempre, di poter pensare anche l’opposto di ciò che in certi determinati momenti ci trasmette. Chiediamo davvero a Dio la grazia al Signore di illuminarci, di prenderci per mano e di non farci confondere dagli inganni del maligno, che purtroppo fanno parte del nostro quotidiano, soprattutto in questo tempo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Vaccino: le reazioni avverse colpiscono due volti noti

La pallavolista e l’attrice e le conseguenze del vaccino sulla loro salute: due testimonianze che faranno discutere a lungo. Francesca Marcon e Ludovica Bizzaglia sono due donne note nel loro ambiente, accomunate da un destino comune: ad entrambe, dopo il vaccino, è stata diagnosticata la pericardite. Il dramma di Francesca Marcon Non era troppo convinta della … Leggi tutto

Gestione cookie