Dove abitò l’Apostolo San Paolo nel suo periodo romano?

La storia e l’archeologia vanno di pari passo: ancora una volta le testimonianze in questi due campi ci offrono importanti notizie, come l’abitazione romana dell’Apostolo delle Genti. San Paolo è, storicamente, un’illustre figura di rilievo nella Roma del I secolo d.C. Proprio per questo motivo, la storia si è sempre interrogata su questo affascinante personaggio, autore … Leggi tutto

Il persecutore di Cristo diventa il perseguitato per amore di Cristo

È stato l’Apostolo missionario per eccellenza: grande viaggiatore, grande predicatore. E dove non arrivava con la voce, arrivava con le sue celebri lettere: bellissime, potentissime, piene di insegnamenti morali e di illuminazioni dottrinali. Per non parlare delle intuizioni mistiche, delle profonde verità teologiche. E che dire della sua parola suadente, della genialità del pensiero limpido … Leggi tutto

Il Pensiero di Padre Pio di Pietrelcina per oggi 29 Giugno 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: In ognuna delle tue azioni sii geloso di eseguirle con retta intenzione .

O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.

Pensiero Padre Pio di Pietrelcina
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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri scritti da San Pio da Pietrelcina.

“In ognuna delle tue azioni, anche le più indifferenti, sii geloso di eseguirle con retta intenzione di piacere a Dio, gittando indietro ogni benché minima sollecitudine dell’utile proprio“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

 

Udienza, Papa Francesco | Quali errori deve evitare la Chiesa?

Nel corso della solennità odierna, dei Santi Pietro e Paolo, Francesco indica la strada “sinodale” per il rinnovamento e i “vizi” da lasciare per sempre alle spalle. E conia un nuovo neologismo… Svegliare e alzarsi: sono questi i due verbi-chiave delle letture odierne, dedicate ai Santi Pietro e Paolo. Pietro, in particolare, viene svegliato dall’angelo … Leggi tutto

Il Papa che ha tradito Gesù Cristo è diventato Santo

Il primo Papa, il capo degli Apostoli. Malgrado l’investitura ricevuta dal Signore, fu un discepolo imperfetto. Ma proprio per il suo essere “difettato” può aiutarci nel cammino verso la santità. «Vorrei che si scrivessero i difetti dei santi e quanto essi hanno fatto per correggersi; ciò ci servirebbe assai più dei loro miracoli e delle … Leggi tutto

Tutti, prima e dopo Cristo, sono chiamati a essere Santi?

Per la maggior parte, i Santi sono coloro venuti dopo Cristo, che hanno annunciato al mondo la sua Parola ed i suoi insegnamenti. Ma quelli che sono venuti prima invece?  Una domanda che capita di porsi: la santità può appartenere anche ai Profeti venuti prima di Gesù? Possono anche loro esser annoverati all’interno di questa … Leggi tutto

Il Pensiero di Madre Teresa di Calcutta per oggi 28 Giugno 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non c’è momento migliore di questo per essere felici”.

Madre Teresa, prega affinché diventiamo umili e puri di cuore come Maria per accogliere nel nostro cuore l’amore che rende felici.

pensiero santi madre teresa di calcutta
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Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti che Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato.

“Non aspettare di finire l’Università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti, di avere dei figli e di vederli sistemati, di perdere dieci chili… che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno… non c’è momento migliore di questo per essere felici.

Donati interamente a Dio. Egli si servirà di te per compiere grandi cose a condizione che tu creda più nel suo amore che nella tua fragilità“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Madre Teresa di Calcutta?

Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxiu (1910-1997, Albania) e prese il nome di Suor Maria Teresa del Bambino Gesù (per devozione a Santa Teresa di Lisieux) quando entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto.

Madre Teresa arrivò a Calcutta, in India, per insegnare storia e geografia nei collegi delle famiglie abbienti, ma il suo spirito di carità verso i più deboli si fece ben presto sentire e, quando la voce di Gesù Cristo le disse: “Voglio Missionarie indiane, Suore della Carità, che siano il mio fuoco d’amore fra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada.

Sono i poveri che devi condurre a me. E, le sorelle che offrissero la loro vita come vittime del mio amore, porterebbero a me queste anime”. Iniziò la missione più autentica, quella che avrebbe salvato moltissime vite. Scelse come abito un sari bianco (segno di lutto in India), con un bordo azzurro (il colore della Madonna) e iniziò a cercare i dimenticati di Calcutta, fino dentro le fogne della città, dove abitavano malati, affamati, moribondi.

Madre Teresa di Calcutta: Nobel per la Pace 1979

Il 17 Ottobre del 1979, ricevette il Premio Nobel per la Pace (che accettò solo in nome dei suoi poveri). Davanti ai potenti della terra non mancò di denunciare, con estremo coraggio, quella che è la minaccia più insidiosa del tempo odierno: l’aborto.

Lei disse: “Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l’aborto, perché è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa (…). Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c’è più niente che impedisce a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

Il Pensiero del Curato d’Ars per oggi 27 Giugno 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Riguardo alle cose di Dio, se né intendevano, eccome!”

Santo Curato d’Ars, tu hai fatto della tua vita un’offerta totale a Dio per il servizio degli uomini. Che lo Spirito Santo, per la tua intercessione, ci conduca a rispondere oggi, senza debolezza, alla nostra vocazione personale.

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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri di San Giovanni Maria Vianney patrono dei parroci, curato d’Ars.

“Figli miei, i santi erano morti a se stessi a tal punto da non curarsi del fatto che gli altri fossero o meno della loro stessa opinione. Si è soliti dire: “Oh! Com’erano semplici i santi!”. Sì, erano semplici riguardo alle cose del mondo, ma, riguardo alle cose di Dio, se né intendevano, eccome!

Certo, non comprendevano nulla delle cose del mondo! Ma solo perché esse apparivano ai loro occhi di così scarsa importanza che non vi facevano attenzione”.

Pensiero dei Santi: chi era San Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars

Conosciuto anche come Curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly (Lione). Era figlio di poveri contadini, raggiunse il sacerdozio con non poche difficoltà, tra cui vari problemi nello studio. Vi riuscì anche grazie all’abate Charles Balley, che lo avviò al seminario. Dopo esser divenuto presbitero, seguì Balley, divenendo suo vicario.

L’aiuto del pastorello

Alla morte di Charles Balley, San Giovanni Maria fu inviato ad Ars en Dombes, un piccolo borgo con meno di trecento abitanti. Il nuovo Curato, lungo la strada che portava ad Ars, ebbe qualche difficoltà a causa della scarsa conoscenza della strada e della fitta nebbia che circondava la zona.

Chiese dunque aiuto a dei giovani pastorelli che in quel momento vigilavano sul gregge. In particolare parlò con uno di loro, Antonio Givre. Il giovane pastorello lo aiutò e San Giovanni Maria gli rispose in questo modo: Tu mi hai indicato la strada per Ars, io ti insegnerò la strada del Paradiso. Questa frase è ancora oggi incisa sul monumento che ricorda questo incontro.

Pensiero dei Santi: il Curato d’Ars contro ogni forma di vizio

San Giovanni Maria utilizzò la sua istruzione religiosa per evangelizzare, cristianizzare e catechizzare. La sua opera d’apostolato fu contraddistinta da una forte oppressione di ogni forma di vizio. Il curato vedeva la chiesa vuota di domenica, poiché le persone la prendevano come lavorativa.

Dopo il lavoro si ubriacavano nelle osterie. Le donne, i giovani e gli anziani si ritrovavano invece in piazza per far baldoria. San Giovanni iniziò una vera e propria crociata contro le bestemmie, contro il lavoro festivo, le osterie e i balli, tutti elementi che rappresentavano un ostacolo all’opera di apostolato. Fu intransigente contro le osterie, definite «luogo in cui si vendono le anime, in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti».

La guarigione miracolosa di Leone Roussat

Nel gennaio 1862 Leone Roussat fu colpito da crisi nervose sempre più gravi. Dopo aver raggiunto Lione e aver parlato con i medici, le crisi tuttavia aumentarono in numero ed intensità. Dopo diversi tentativi, anche il primario di Lione disse al padre che era inutile continuare a portarlo da lui.

L’unica speranza per il giovane era Ars. Il primo maggio di quell’anno il Vescovo di Belley benediva la prima pietra della Chiesa di Ars. I genitori del giovane portarono loro figlio sulla tomba del Santo Curato. Di ritorno in paese a Saint Laurent, i genitori videro il figlio, prima completamente paralizzato, mettersi a correre e giocare. Il giovane era guarito, completamente.

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