Un successo internazionale, frutto della collaborazione tra don Cosimo Schena “il Poeta dell’amore e un sacerdote cantante messicano.
Si tratta di don Cosimo Schena, parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi, nel quartiere la Rosa di Brindisi, e padre Rafa Saucedo, messicano, da cui è partita l’idea di questa collaborazione italo-spagnola.
Il Poeta dell’amore non si ferma più sul fronte dell’evangelizzazione
Inarrestabile don Cosimo, che ho avuto il piacere di conoscere e intervistare qualche mese fa, e proprio allora mi accennava di questo nuovo progetto musicale. Dopo il grande successo delle sue ultime raccolte di poesie e musica che stanno avvicinando un gran numero di persone a Dio, il Poeta dell’Amore (così lo ha soprannominato il web), questa volta canta “Uno con Te” insieme a padre Rafa Saucedo.
Tutto è nato “per caso” attraverso i social, quando, tempo addietro, il sacerdote del Messico, aveva contattato don Cosimo per proporgli di interpretare la versione italiana di una sua canzone. Ed ecco fatto. I due sacerdoti cantano insieme, in italiano e spagnolo, e il frutto è questa bellissima canzone “Uno con te”, che parla dell’amore con la A maiuscola: un inno ad essere una cosa sola con Dio.
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Un inno a Dio che attira i più lontani
L’obiettivo comune ai due sacerdoti è evangelizzare in rete, per raggiungere sempre più persone che in chiesa non ci vanno, e portarle a Cristo. Don Cosimo su Facebook, in breve tempo ha raggiunto ben oltre 100.000 followers, e poi ancora migliaia su Instagram, su Twitter, e pii su Spotify, e ancora su YouTube e su Tik tok. In più, milioni di streams che ha registrato su Spotify con le sue poesie musicate e interpretate da lui.
Per don Cosimo il web è una nuova sfida per l’evangelizzazione, e stando ai risultati, l’intento è ben riuscito!
Una forza che davvero in pochi hanno. Una voglia di vivere che non si spegne, neanche quando il Coronavirus l’ha contagiato. Gary diventa un esempio per tutti.
“Se Dio vuole, ad aprile compio 103 anni”. La storia di Gary che, tornato in Italia dagli Stati Uniti, devoto alla Madonna di Pompei, ha sconfitto anche il Coronavirus. Una storia che fa commuovere tutti e che ci aiuta a sperare.
Gary: “A 102 anni, ho sconfitto il Coronavirus”
102 anni, tornato in Italia a Sorrento per amore dagli Stati Uniti, ha sconfitto anche il Coronavirus. La storia di Gary è un esempio d’amore, un romanzo di vita che vale la pena di ascoltare. La sua devozione alla Madonna di Pompei, il Covid, la battaglia e la sua sconfitta e, infine, anche il vaccino. Perché la sua voglia di vivere non sarà di certo arrestata dalla malattia.
A chi gli ha chiesto come ha fatto a sconfiggere il Coronavirus, lui con la sua semplicità ha risposto: “Non lo so, io non ho fatto nulla. Sono stati Dio e la Madonna di Pompei a farmi guarire”.
Ma andiamo con ordine. Gary è tornato in Italia nel 2014 ed è tornato proprio a Sorrento perché, nella RSA dove adesso vive, c’era la donna che lui ha sempre amato: “Gary ha scelto di venire a vivere qui per amore” – ha raccontato, con orgoglio, il sindaco di Sorrento, Iaccarino.
“Sono tornato in Italia, perché qui viveva la donna che ho amato”
“Certo, sono americano, ma il mio cuore è uno solo, è italiano” – confida Gary. Ma perché scegliere di tornare in Italia? Lui ha spiegato che era fidanzato con una donna italiana, che con lei sarebbe dovuto partire per gli Stati Uniti in cerca di una vita migliore. Ma poi è arrivata la guerra, lui è partito volontario e, quando è tornato, quando tutti lo credevano disperso o morto, lei si era già rifatta una vita, sposandosi con un altro uomo.
“Dio, nonostante tutto, però, mi ha promesso di farmela ritrovare lo stesso, anche se sapeva che ciò mi avrebbe fatto soffrire. Così ho continuato a cercarla, e ho saputo, dopo 77 anni, che lei era rimasta vedova. Sono tornato a Sorrento e ho cercato la mia Maria e l’ho trovata in questa struttura dove sono, ora, io” – racconta Gary.
Gary, 102 anni – photo web source
Gary: “Una mattina la chiamai e mi dissero che lei era volata in cielo”
Un amore che è ricominciato, ma che è finito troppo presto. Una mattina, come ogni giorno da due mesi, in quel lontano 2014, Gary chiamò al telefono la sua Maria. Ma al suo posto rispose un’infermiera: “Purtroppo è morta” mi dissero. Da allora, ho deciso di venire in questa struttura e di vivere nella stessa stanza dove è stata, per pochi mesi, la mia Maria e dove le ho dato l’ultimo saluto” – ha spiegato.
Nonostante questa dolcissima storia d’amore, il Coronavirus non ha risparmiato la struttura: “Qui ci sono stati 37 ospiti positivi, di cui 5 sono volati al cielo. Gli altri, aiutati anche da tutto il personale della struttura, hanno superato l’incubo e, fra questi, il primo è stato Gary” – ha raccontato, con commozione, il primo cittadino di Sorrento.
Gary: “Non lo so come, ma la Madonna di Pompei mi ha guarito”
“Io ringrazio la Madonna di Pompei per esser guarito. Io non lo so come, ma è stata lei che ha voluto che io fossi ancora qui, a festeggiare, fra qualche mese, il mio compleanno” – ha concluso Gary.
Una storia d’amore senza confini e senza età. Una storia che ha abbattuto tutte le distanze, anche se, alla fine, Gary è rimasto solo. Ma dalle sue parole, oltre alla profonda gratitudine per chi l’ha aiutato a ritrovare Maria in questi anni e, soprattutto a chi l’ha curato durante questo periodo di lotta contro il Covid, c’è soprattutto la devozione alla Vergine di Pompei.
La devozione alla Madonna di Pompei
Sorrento e Pompei distano pochi km l’uno dall’altro, ma la devozione dei tanti pellegrini alla Vergine è molto più grande di tutte le distanze.
La Madonna di Pompei – photo web source
Ogni anno, migliaia sono i fedeli che affollano il Santuario di Pompei (voluto dal Beato Bartolo Longo nella seconda metà del 1800) per pregare ai piedi del quadro della Madonna del Rosario e chiedere le sospirate grazie, in particolare il 7 ottobre (giorno della festa Liturgica di Maria, Vergine del Santo Rosario) e la prima domenica di maggio.
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La Madonna a Medjugorje ci accompagna anche e soprattutto, in questo tempo di grande difficoltà per tutta l’umanità e ci fa dono anche oggi del messaggio del 25 di ogni mese, per il tramite della veggente Marija.
Medjugorje, Messaggio del 25 Gennaio 2021 alla veggente Marija
“Cari figli! In questo tempo vi invito alla preghiera, al digiuno ed alla rinuncia affinché possiate essere più forti nella fede. Questo è tempo di risveglio e di rinascita. Come la natura che si dona anche voi figlioli, riflettete su quanto avete ricevuto. Siate portatori gioiosi della pace e dell’amore per star bene sulla terra. Anelate al Cielo perché nel Cielo non c’è né tristezza né odio. Perciò, figlioli, decidetevi di nuovo per la conversione e la santità regni nella vostra vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Marija Pavlović è una dei sei veggenti di Medjugorje. È nata in una frazione di Citluk il 1° Aprile del 1965. Sposata dal 1993 con Paolo Lunetti, ha 4 figli e vive tra l’Italia e Medjugorje. Marija ha ancora ogni giorno l’apparizione, ha ricevuto dalla Gospa nove dei dieci segreti.
Il 25 di ogni mese la veggente Marija riceve dalla Madonna il messaggio che è per tutta l’umanità.
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