Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 20 Marzo

Il Sacro Manto è una preghiera molto potente, a patto che si reciti con fede, per superare periodi di sofferenza, di angoscia, di rovina morale, per chiedere aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale.  È proprio in un tempo come questo, che abbiamo l’occasione di riscoprire la forza della preghiera.  Perciò vi proponiamo di pregare, tutti … Leggi tutto

Il mondo sta davvero precipitando verso l’Apocalisse?

In una società sempre meno cristiana, aumentano i richiami millenaristici che ci fanno pensare all’Apocalisse. Il cui vero senso, però, va cercato nelle Scritture.  Si parla spesso, e se ne è parlato molte volte nel corso della storia dell’umanità, della cristianità dell’Occidente. “Non possiamo non dirci cristiani”, era il celebre adagio del grande filosofo napoletano … Leggi tutto

Vangelo di sabato 20 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chiediamo al Signore il dono di riconoscere il bene dal male affinché lo Spirito Santo possa guidarci nella luce e nel bene

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Fino all’ultimo secondo della nostra vita, e questa è una cosa di cui dobbiamo avere consapevolezza, avremo una voce, un insidiatore, che ci vorrà scoraggiare fino all’ultimo, perché in quegli ultimi secondi proverà a strappare la nostra anima alla gloria.

La testimonianza che questo avverrà lo dice la preghiera che più di tutte noi recitiamo, che è l’Ave Maria, in cui diciamo: “Prega per noi adesso”, in questo istante, che è l’unico momento certo, e in un secondo momento certo, in cui avremo per forza bisogno di Maria, che è l’“ora della nostra morte”.

Il male ci insidia

Quindi quell’ora sarà per noi a livello spirituale un tumulto, un assalto. Dobbiamo sapere già da ora che in quell’ora avremo un attacco potentissimo dal male, perché quella è l’ultima opportunità che lui ha per allontanarci da Dio, per farci perdere la fede e rubarci l’anima. Quella voce ogni giorno cerca di distrarci e continuamente vengono pensieri e preoccupazioni per distoglierci dalla preghiera e renderla meno viva. Purtroppo questo è il percorso del cristiano.

Facciamo un esempio che riguarda Maria: Maria ha avuto la visione dell’angelo Gabriele che gli ha detto che lei sarebbe stata Madre del Figlio di Dio. Lei lo ha vissuto questo figlio, ce l’ha avuto davanti, l’ha amato. Eppure anche Maria non avrà avuto dei momenti durante la sua vita terrena, come quando ha visto suo Figlio trafitto in quel modo, inchiodato su quella Croce, in cui ha dubitato? Non avrà avuto degli assalti di dubbio rispetto al fatto che Dio permettesse tutto quel male a quel Figlio? Pensiamo che non avrà avuto lì un assalto del male che le diceva: “guarda il Padre cosa sta facendo fare a tuo figlio”? Quale mamma potrebbe accettare di vivere una cosa del genere?

Tornando al Vangelo di oggi, vediamo come Gesù ha autorità. E dov’è che i farisei cercano di disarcionarla? Applicando alle scritture una loro visione distorta ma saccente, cioè piena di presunta certezza, quando tutte le profezie invece confermavano tutto quello che Gesù aveva detto. Loro invece le distorcevano.

Facciamo un esempio: è come se vedessimo un film, dove ci sono dieci persone e in mezzo a loro c’è un assassino, il quale fa finire la commedia in tragedia. Nella scenografia, se ci sono nove persone o dieci persone non me ne accorgo, ma se io in quella scenografia tolgo l’assassino, quella commedia non finisce più in tragedia.

I farisei usavano la scrittura e la interpretavano a modo loro, e con quello riuscivano a trasformare il significato di ciò che era scritto imponendolo al popolo. La parola è stata invece letta e riletta dalla Chiesa nell’arco dei secoli, a conferma di tutto quello che era stato detto.

La sete di potere

Perché non volevano i farisei e gli scribi che Gesù venisse riconosciuto come Figlio di Dio? Immaginiamo che in quel tempo i farisei erano come dei capi politici che facevano il bello e il cattivo tempo. Gesù arriva e comincia ad avere consensi, a fare miracoli, e loro non vivono lo stupore di vedere il Figlio di Dio, no.

Loro pensano che Gesù era venuto a togliergli il potere, a rovinarli, come nel Vangelo disse di lui il diavolo. In quel momento i farisei si sentivano talmente tanto di essere gli unici portatori e interpreti della verità che proprio per questo erano nell’inganno.

Nella nostra fede c’è un elemento importante, che ci fa presente Gesù nel Vangelo quando loda il Padre per aver svelato le sue verità ai semplici e ai poveri, e le aveva nascoste ai dotti e ai sapienti. Quelle persone si sentivano proprio così, dotte e sapienti, e per questo non riuscivano a leggere la Scrittura. Gesù ringrazia invece il Padre perché l’aveva rivelata agli umili.

Molti di noi hanno il desiderio di avere una certezza nel cuore, ma anche il tentennamento umano che ci arriva nel momento in cui il tentatore ci insidia e ci inculca dei pensieri che non ci fanno bene. Oggi un sacerdote ha detto in un’omelia una cosa bella perché è chiara. Raccontava di una donna tradita dal marito, e che lui aveva avuto modo di confessare entrambi.

Seguire la voce di Dio

Sapeva quindi che il marito l’aveva tradita e che la moglie ne era a conoscenza. Il sacerdote aveva detto quindi alla moglie che il marito si era pentito e aveva riconosciuto il suo peccato davanti al confessore, anche se lei non riusciva più a fidarsi. Quel sacerdote allora le aveva chiesto cosa lo Spirito Santo le avrebbe suggerito, e lei rispose che le suggeriva di fidarsi, ma lei non ci riusciva.

E il sacerdote le risponde che in quel momento stava ascoltando quella “voce” che ci porta lontano dalla fiducia. Sta a noi seguire la voce di Dio. Se ascolteremo il Signore potremo perdonare, aprendo di nuovo il nostro cuore alla serenità invece di vivere nell’ansia costante.

Questo è il male: ci fa sempre pensare male dell’altro. Un conto è la prudenza, e Gesù ci dice di essere prudenti. Un altro conto è essere malfidati. Dobbiamo avere questa consapevolezza: il male ci farà pensare sempre male di tutti, in particolare delle persone più vicine e care a noi. Chiediamo al Signore il dono di riconoscere il bene dal male affinché lo Spirito Santo possa guidarci nella luce e nel bene e aiutarci ad illuminare le persone vicine sui rischi davanti ai quali siamo messi, per poter fare ciò che piace a Gesù.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Madonna dell’Abbondanza: una parete traboccante di grandi frutti

La Madonna dell’Abbondanza compì numerosi prodigi a beneficio dei tanti che con fiducia credettero rivolgendosi a un’immagine su un’anonima parete.  Il fatto riporta indietro nel tempo di diversi secoli, fino all’anno 1574. La cittadina in cui avvenne il tutto è Parma, in Emilia, in particolare nel quartiere cittadino noto a tutti come Santa Maria dell’Abbondanza. … Leggi tutto

Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 19 Marzo

Il Sacro Manto è una preghiera molto potente, a patto che si reciti con fede, per superare periodi di sofferenza, di angoscia, di rovina morale, per chiedere aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale.  È proprio in un tempo come questo, che abbiamo l’occasione di riscoprire la forza della preghiera.  Perciò vi proponiamo di pregare, tutti … Leggi tutto

Vangelo di venerdì 19 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chiediamo al Signore il dono di essere più simili a San Giuseppe, e sono sicuro che se chiederemo questa grazia, Dio ce la concederà

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Oggi la Chiesa ricorda San Giuseppe, il santo forse più dimenticato: non sappiamo di preciso quando sia morto, ma sappiamo che non era presente alla Passione di Gesù. Sappiamo che è stato importante nel proteggere, custodire e guidare Gesù. San Giuseppe sicuramente nel nascondimento opera in ognuno di noi. Chiediamo oggi la sua intercessione e che tutte le nostre preghiere siano lasciate nelle sue mani.

Mi colpisce molto, leggendo il Vangelo, che a Giuseppe è collegato Gesù, tanto che proprio come lui viene chiamato “figlio di Davide”, poiché Giuseppe era della stirpe di Davide. Mi colpisce molto, anche, non che Giuseppe viene toccato dal fatto incredibile che Maria sia incinta per opera dello Spirito Santo: è scontato che umanamente non sia facile crederci! Per questo viene poi aiutato dall’incontro spirituale dell’Angelo che in sogno gli dice che è tutto vero, e accondiscende ad un piano più grande di quello che lui poteva immaginare.

Giuseppe, Padre di Gesù e Sposo Castissimo di Maria

Ma ciò che fa effetto è che Giuseppe ha fatto il padre di Gesù, e lo ha fatto al cento per cento, scegliendo di farlo, come Dio voleva. Facciamo un esempio: c’è un momento nella vita che scegliamo qualcosa, magari frutto di un combattimento, e la facciamo. Una volta che abbiamo deciso, è fatta. Come quando decidiamo di perdonare qualcuno dopo 30 anni: dopo che abbiamo deciso di perdonarla, è fatta, finisce lì.

La scelta grande, che rende meritevole Giuseppe, è che lui si è sposato una donna con la quale non ha mai consumato il matrimonio, per tutta la sua esistenza. Lui quando ha sposato Maria, ha sposato il progetto di Dio, lui ha creduto fino in fondo. È rimasto fedele al progetto di Dio per tutta la vita, rispettando la verginità di Maria. Ecco che qui è la difficoltà: rimanere fedele tutta la vita, sapendo che quella è la missione della propria vita.

Accettare il piano di Dio

Perché è vero che il fatto di avere vicino Gesù li aiutava, ma non vivere l’intimità con una donna pur vivendoci a fianco per un uomo non è facile. Molti potrebbero dire che non è vero nulla, invece è così, perché entrambi avevano accettato il piano di Dio.

Giuseppe non è un Santo di quelli che ha fatto cose apparentemente incredibili, sempre al centro dell’attenzione, che ha fatto convertire popoli, come possono aver fatto San Paolo, Sant’Agostino… San Giuseppe ha fatto “semplicemente” il papà di Gesù, si potrebbe dire. Ma questo non è poco!

Se Dio ha dato lui quel mandato è perché lui solo lo poteva portare! Noi a volte non ci rendiamo conto, ma il Signore dà a tutti noi un compito, anche se non tutti lo prendono sul serio. Ognuno di noi accoglie un piano di Dio e poi lo porta a compimento. Porta a compimento un progetto, che è di Dio, e Dio ci usa.

Giuseppe è uno dei pilastri della fede della Chiesa, proprio perché si è fatto quasi invisibile, cosa che ha un valore grandissimo. Lo dice il Vangelo: “Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato”. Giuseppe viene esaltato proprio perché è stato umile, glorificando il Signore nella sua vita, glorificando Gesù, glorificando la sua Santa sposa.

La festa di tutti i papà

Stiamo parlando del Santo che in qualche modo incorpora in sé la festa di tutti i papà. Anche per questo è importante questo giorno. A volte noi le feste le facciamo diventare un po’ romantiche, ma le feste non devono essere romantiche, dovrebbero essere vissute nella profondità del significato che hanno. Non nel romanticismo, ma nel bene, col cuore.

Oggi cercherò tutto il giorno di avere rivolto verso mio papà che è in cielo, verso tutti i papà che stanno soffrendo, che stanno vivendo delle situazioni familiari difficili, o che hanno perso il lavoro. Questo pensiero non è romantico, ma penso che sia buono. Gesù oggi ci chiama tutti ad uscire da una visione sentimentalistica, ed entrare nel bene più profondo, che è quello che è nei nostri cuori, che è quello che era nel cuore di Giuseppe, e grazie a lui oggi abbiamo qui con noi il nostro Salvatore Gesù Cristo insieme alla sua Mamma meravigliosa, la Vergine Maria.

Chiediamo al Signore il dono di essere più simili a San Giuseppe, e sono sicuro che se chiederemo questa grazia, Dio ce la concederà. Perché se avremo un pizzico dell’umiltà di Giuseppe, anche noi potremo fare grandi cose nel nome di Gesù, di Giuseppe e di Maria.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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