Oggi 14 ottobre preghiamo San Callisto I° che da schiavo diventa Papa

Dalla condizione di schiavitù, condannato a duri lavori perché accusato di frode, viene liberato e ha così inizio un incredibile cambiamento di vita che lo poterà addirittura sulla Cattedra di San Pietro.  Ma il suo non è un Pontificato affatto facile, a causa di numerose inimicizie che attira su di sé. 14 ottobre: Callisto, il Papa controverso In … Leggi tutto

Quando la Madonna di Fatima guarì Padre Pio sorvolando il suo convento

C’è un episodio assai particolare e sconosciuto a molti, che coinvolge il Santo Frate di Pietralcina, guarito in modo prodigioso dalla Madonna di Fatima, mentre sorvolava, letteralmente, San Giovanni Rotondo. Quella visita inaspettata lo aveva emozionato così tanto, che la Madonna non poteva andarsene lasciando quel figlio a lei così devoto, senza la Sua grazia. … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 13 Ottobre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Per acquistare il dono dell’umiltà sono necessarie quattro cose” .

San Filippo, tu che amasti così tanto la preghiera e fosti in essa così favorito da Dio, ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio, perché non mi stanchi mai di rimanere unito al Signore.

pensiero San Filippo Neri
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Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

Per acquistare il dono dell’umiltà sono necessarie quattro cose: disprezzare il mondo, non disprezzare alcuno, disprezzare se stesso, non far conto d’essere disprezzato. A questo non sono arrivato: a questo vorrei arrivare“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Riflessione sul Vangelo del 13 ottobre di Paolo di La Luce di Maria – Video

Nel Vangelo di oggi, Gesù ci mette in guardia da uno degli atteggiamenti per cui più spesso rimprovera i farisei, e dall’allontanarsi dall’amore di Dio e dalla vera giustizia, che è ciò che non va mai trascurato.

Cerca di allontanarci da ogni forma di esteriorità, e ci spiega a cosa si va incontro quando badiamo troppo alle apparenze.

La luce di Maria

Il Vangelo di oggi mercoledì 13 ottobre 2021

Guai a voi, farisei; Guai a voi, dottori della Legge.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,42-46

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

Parola del Signore.

Riflessioni di Paolo di La Luce di Maria – VIDEO

Attraverso la parola di un bambino, la meditazione di oggi si concentra sulla predicazione di Gesù, che ci invita ad aprire il cuore al Signore, entrando nella propria cameretta e parlandogli dal cuore, perché non sappiamo quanto tempo rimarrà per farlo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Si può evangelizzare rispettando tutte le altre culture?

Papa Francesco, durante la consueta udienza generale del mercoledì, solleva questo interrogativo e dà  anche la risposta, prendendo San Paolo a modello, come colui che si è fatto esegeta della libertà cristiana. Siamo “liberi dalla schiavitù del peccato e della morte”, perché “siamo stati liberati, liberati per grazia, liberati dall’amore”, grazie alla “morte e risurrezione di … Leggi tutto

Il caffè spirituale, una pausa con la Parola – mercoledì 13 ottobre 2021

La Parola estratta oggi “a caso” ci insegna a considerare i Dieci Comandamenti di Dio nel modo corretto, quindi non come delle limitazioni o privazioni, ma bensì delle indicazioni preziose per la nostra vera felicità.  Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda col suo buon aromatizzata, ci dà quell’input … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Teresa di Lisieux per oggi 12 Ottobre 2021 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non tutte le anime possono somigliarsi”.

Santa Teresa del Bambino Gesù, che durante la tua esistenza terrena hai amato Dio sopra ogni cosa e ti sei offerta vittima al suo amore misericordioso, aiutami a rendere preziosi tutti gli istanti della mia vita, trasformandoli in atti di vero amore.

pensiero Santa Teresa di Lisieux
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Oggi vi proponiamo una perla tratta da un pensiero tra i tanti scritti da Santa Teresa di Lisieux. Meditiamo le parole di questa piccola grande santa.

Non tutte le anime possono somigliarsi: bisogna che ce ne siano di gruppi diversi per onorare in modo particolare ciascuna perfezione del Signore“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Teresa di Lisieux

Santa Teresa di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897) è patrona dei missionari e patrona della Francia. Ricevette un’educazione profondamente religiosa dai genitori, questo la condusse a scegliere la vita religiosa. Vestì l’abito delle monache Carmelitane scalze (secondo ordine dei frati carmelitani scalzi) al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.

Pensiero dei Santi: il silenzio e la preghiera nella difficoltà

Pochi giorni dopo aver vestito l’abito delle carmelitane il padre subisce una brutta crisi isterica. Credendosi in un campo di battaglia, crea una situazione pericolosa domata con la forza dalle autorità. Fu dunque internato all’ospedale di Bon Sauveur. Santa Teresa e le sorelle, che hanno sempre venerato il loro padre, furono costrette a sopportare, a causa di quell’episodio, critiche e commenti. Ma Teresa affrontò la difficile situazione con il silenzio, la preghiera e la lettura della Bibbia.

La piccola Via

È proprio dalla lettura della Bibbia che Teresa trovò la via per raggiungere Gesù. «Se qualcuno è piccolo, che venga a me!» (Libro dei Proverbi). Da questa frase capiamo tanto della sua spiritualità. Santa Teresa comprese a fondo che è su questa piccolezza che ci si può affidare per chiedere l’aiuto di Dio.

Spiega infatti la Santa: «Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta […] sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione […]io non ho affatto bisogno di diventare grande, bisogna anzi che rimanga piccola, che lo diventi sempre di più [per innalzarmi fino al Padre]». Il Martirologio Romano ha considerato la spiritualità della Piccola Via di Santa Teresa il suo specifico insegnamento per giungere alla perfezione cristiana.

Il Miracolo di Santa Teresa a Gallipoli

Il 16 Gennaio del 1910 nel Monastero delle Carmelitane scalze di Gallipoli avvenne un fatto straordinario. Il monastero al tempo aveva dei debiti e rischiava la chiusura. L’allora Priora del monastero, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù (al secolo Ida Piccinno) era allettata a causa di una pleurite. All’alba di quel giorno sentì una strana sensazione, come se qualcuno la toccasse, per svegliarla.

Una voce femminile le disse: «Non temete, ciò che faccio è per il vostro bene, non per il vostro male […]. Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra: ecco, io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della vostra comunità».

Santi: Santa Teresa si presentò come “serva di Dio”

La voce apparteneva a Santa Teresa che nel presentarsi disse di non essere la Santa Madre (Teresa d’Avila), bensì la serva di Dio, Suor Teresa di Lisieux. Inoltre (altro elemento fondamentale per il processo di canonizzazione della Santa) Teresa disse a madre Carmela: «La mia via è sicura, non mi sono sbagliata seguendola»; quella a cui faceva riferimento era la Piccola Via.

Sacra Sindone | Studiosa fa una testimonianza davvero sorprendente

La sindonologa Emanuela Marinelli racconta la miriade di evidenze scientifiche che testimoniano l’autenticità e il mistero divino della Sindone. I risultati che ha ottenuto sono a dir poco sconvolgenti.  Dopo un primo incontro sospettoso, infatti, da giovane la scienziata ha cominciato a incuriosirsi a quella che è senza dubbio una delle reliquie più importanti della … Leggi tutto

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