Il Pensiero di Sant’Agostino per oggi 1 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Una vita cattiva quasi tutti la desiderano.

O Sant’Agostino, trasmetti anche a noi una scintilla di quell’ardente amore per la Chiesa, la Cattolica madre dei santi, che ha sostenuto ed animato le fatiche del tuo lungo ministero.

pensiero Sant'Agostino
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Oggi vi proponiamo una perla pronunciata da Sant’Agostino. Un pensiero che ci aiuta a comprendere il senso della verità.

“Un pranzo cattivo che andasse per le lunghe nessuno lo tollererebbe, una vita cattiva quasi tutti la desiderano. Certo, se vivere è un gran dono, questo dono grande sia speso bene”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Agostino?

Il Dottore della Chiesa Sant’Agostino (354-430, Numidia) ha una storia di “tarda conversione”, sopraggiunta anche grazie alle tante preghiere della madre (Santa Monica). Lui stesso scriverà in seguito: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo …. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace”.

Era figlio di un pagano e di una cristiana, ma la vita lo aveva portato a studi di Retorica e a cedere a tante tentazioni terrene. Aveva un’amante e un figlio ed aveva abbracciato la fede al Manicheismo, che professava due elementi duali, divini e contrapposti: uno buono, l’altro cattivo. Giunto a Roma, si convinse a lasciare quelle credenze, ma era ancora ben lontano dal conoscere la grazia di Dio.

Da Roma si recò a Milano dove incontrò il Vescovo Ambrogio (il Santo) e il sacerdote Simpliciano (anch’esso oggi Santo) che lo aveva istruito. Da quel momento, il suo cuore si aprì a Dio; nella Quaresima del 386, ebbe il Battesimo da Sant’Ambrogio in persona e la sua vita cambiò notevolmente. Era la risposta tanto attesa alle preghiere della madre.

Sant’Agostino convertito da Sant’Ambrogio

Agostino era andato a Milano, per incontrare il Vescovo Ambrogio ed ordinargli, in nome dell’Imperatore Valentiniano, di cedere la Basilica agli ariani, se avesse voluto salvare la propria vita. Il loro dialogo fu all’incirca questo: “L’imperatore pretende che io la ceda? In nome di quale autorità?”. “In nome dell’autorità conferitagli da Dio”, rispondeva Agostino al Vescovo di Milano.

“Menzogne. Come osate chiamare Dio come vostro garante? Voi non credete in lui, non credete in niente. E invocate il ritorno degli Dei pagani. Raccontate menzogne! Tornate in voi stessi e chiedetevi quale sia la verità. Solo la verità potrà rendervi veri uomini, uomini liberi”.

“Ricordate cosa vi ho detto: non è l’uomo a trovare la verità, deve lasciare che sia la verità a trovare lui. Perché la verità è una persona, è Gesù Cristo, il figlio di Dio”.
E Agostino, da allora, continuò a seguire i sermoni di Ambrogio, fino a convincersi di dover ritornare a Dio.

 

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Il Pensiero di Sant’Antonio di Padova per oggi 30 Aprile 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “A volte, un’anima cade in qualche colpa perché assalita e stordita dai sensi”.

O sapiente sant’Antonio, che con la tua dottrina sei stato luce per la santa Chiesa e per il mondo, illumina l’anima mia aprendola alla divina verità.

Pensiero Santi - Sant'Antonio di PadovaLe frasi ed il pensiero dei santi sono insegnamenti senza tempo. Piccole riflessioni sempre attuali, un valido sostegno per il nostro cammino, ascoltiamoli.

“Siccome non sappiamo che cosa diventerà nel futuro colui che ora ci sembra cattivo, non dobbiamo perdere la speranza che si corregga, né considerarlo un’anima perduta. Non bisogna nutrire ingiustificata fiducia nella propria virtù e guardare gli altri dall’alto in basso.

A volte, un’anima cade in qualche colpa perché assalita e stordita dai sensi; e se tu, presuntuoso, oserai dir male di essa, sappi che incorrerai nel giudizio di Dio, perché Gesù ha detto: “Non giudicare e non sarai giudicato”.

Pensiero dei Santi: chi è Sant’Antonio di Padova?

Antonio (1195-1231, Lisbona) era nato col nome di Fernando e fu, nella sua epoca, uno dei più colti ecclesiastici d’Europa. Nella Pentecoste del 1221, la sua vita di sacerdote e Agostiniano cambiò radicalmente, poiché incontrò Francesco d’Assisi e aderì al suo progetto.

Non si sarebbe mai fatto avanti come oratore e non si sarebbero mai scoperte le sue doti di gran predicatore se, trovandosi a Forlì durante un’ordinazione sacerdotale, non fosse stato “obbligato a predicare”, per sostituire il celebrante che non arrivava.

A Bologna, con l’approvazione di Francesco, fondò una scuola di teologia, ma viaggiava instancabilmente, tra Francia e Italia soprattutto, per raggiungere i covi degli eretici, degli albigesi, dei catari, predicando la Parola di Dio. Lavorò incessantemente perché trionfasse la Verità, perché gli uomini abbandonassero ricchezze, vizi e peccato e tornassero a Dio.

Aveva solo 36 anni quando morì a causa dell’asma, mentre il popolo lo acclamava Santo. Caso unico nella storia, la sua canonizzazione a soli 11 mesi dalla sua morte.

Sant’Antonio difendeva l’Assunzione di Maria

Sant’Antonio è Patrono dei poveri e degli affamati, di coloro che aveva cercato di proteggere, anche chiedendo che venissero modificate alcune leggi. Propose ed ottenne, infatti, una riforma dello Statuto, in merito alle punizioni dei debitori insolventi, che, dopo aver dato tutti i loro beni, non dovranno perlomeno finire in carcere.

Ma era anche un forte sostenitore dell’Assunzione della Vergine al cielo. Alla Madonna (lui che era nato, guarda caso, il 15 Agosto), dedicò degli scritti, uno dei suoi Sermoni. Diceva: “Il Signore, scendendo sulla terra, ha avuto bisogno di un luogo pulito dove appoggiare i piedi, la Vergine Maria gliel’ha offerto. Per questo Maria è salita con il Signore, che non dimentica quanto ha fatto per Lui. L’ha glorificata al di sopra degli angeli perché si è resa piccola, umile e accogliente”.

Nel 1228, Antonio tenne le prediche della Quaresima, per incarico di Papa Gregorio IX, che lo definì “Arca del Testamento”. Quel giorno, i fedeli provenivano da diversi luoghi e ognuno lo sentì predicare nella propria lingua.

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Il Pensiero di San Giovanni XXIII per oggi 29 Aprile 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni”.

Caro Papa Giovanni, tu parlavi spesso della bellezza della famiglia raccolta attorno alla mensa, per condividere il pane e la fede: prega per noi, affinché vere famiglie tornino ad abitare nelle nostre case.

pensiero dei santi San Giovanni XXIII
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Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di San Giovanni XXIII, il Papa buono per l’affetto che sapeva regalare ai fedeli.

Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”.

Pensiero dei Santi: chi è San Giovanni XXIII?

Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo). Venne eletto papa nel 1958, all’età di 77 anni. Proprio a causa della sua età avanzata era considerato da molti un papato di transizione, dopo il lungo pontificato di Pio XII.

Si dimostrò invece un grande innovatore e uomo diplomatico, attento a quel progetto di “aggiornamento” della Chiesa, con l’intenzione di farla tornare al Vangelo. Convocò a pochi mesi dalla sua elezione, un Concilio Ecumenico, passato alla storia come il Concilio Vaticano II, dal quale il volto della chiesa ne uscì profondamente rinnovato.

Il papa buono

Con papa Giovanni cambiò il modo di essere pontefice. Fu il primo a varcare i confini del Lazio, (visitando Loreto e Assisi prima del Concilio) e dimostrò affetto verso le persone sofferenti. La sua visita ai bambini dell’ospedale Bambino Gesù di Roma nel giorno di Natale, le dolci carezze con le quali dava loro la benedizione, sono immagini indelebili nella memoria e nel cuore del popolo.

Questo evento va ad aggiungersi ad altri di elevato spessore carismatico, come la visita nel giorno di Santo Stefano alla prigione romana di Regina Coeli, quando disse ai carcerati «Non potete venire da me, vengo io da voi». Questi episodi, che rappresentano il suo modo di essere papa, nonché la sua vicinanza a queste realtà gli valsero l’appellativo di Papa buono, datogli inizialmente dai romani, ma poi riconosciuto in tutto il mondo.

Suor Caterina Capitani: «Ora non temere, è tutto finito »

Suor Caterina Capitani delle figlie della Carità di San Vincenzo, nel 1966 era in fin di vita. I medici, che l’avevano operata più volte, disperavano di poterla salvare. La religiosa e le consorelle continuarono a pregare per l’intercessione di papa Giovanni. Il miracolo avvenne il 25 maggio 1966, quando a suor Caterina apparve l’immagine di papa Giovanni che la rassicurava. La suora venne dichiarata guarita, in modo inspiegabile per la scienza. Il luogo in cui avvenne il miracolo è divenuto luogo di preghiera e di devozione.

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