Hai idea di quanto tempo ci vuole a recitare il Padre nostro?

Il Padre nostro, la preghiera che ci ha insegnato direttamente Gesù, racchiude la sua volontà di salvezza per noi. Ma sappiamo quanto tempo dura un Padre nostro? E se in una preghiera semplice che richiede pochi secondi per essere recitata, Gesù avesse messo a disposizione un grande tesoro di salvezza? È proprio così. In un tempo di … Leggi tutto

365 giorni con Maria: 30 maggio | La Madonna ferma l’invasione dell’Europa

La Madonna di Gibilterra protegge l’intera Europa, nel punto strategico in cui si incrocia con l’Africa. Memorabile l’avvenimento durante il quale gli europei, grazie a Lei, difendono il continente dal pericoloso invasore. Gli arabi sbarcano a Gibilterra per conquistare la Spagna e decidono di costruire una moschea sul promontorio. I cristiani la riconquistano la rocca … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 30 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino spirituale quotidiano: “Per acquistare il dono dell’umiltà sono necessarie quattro cose”.

San Filippo, tu che amasti così tanto la preghiera e fosti in essa così favorito da Dio, ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio, perché non mi stanchi mai di rimanere unito al Signore.

pensiero San Filippo Neri
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Ascoltiamo questo pensiero da uno dei Santi più amati anche dai nostri giovani, ovvero San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

Per acquistare il dono dell’umiltà sono necessarie quattro cose: disprezzare il mondo, non disprezzare alcuno, disprezzare se stesso, non far conto d’essere disprezzato. E soggiungo, rispetto all’ultimo grado: A questo non sono arrivato: a questo vorrei arrivare“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Il Pensiero del Curato d’Ars per oggi 29 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Il buon soldato non ha paura della battaglia”.

Santo Curato d’Ars, tu hai fatto della tua vita un’offerta totale a Dio per il servizio degli uomini. Che lo Spirito Santo, per la tua intercessione, ci conduca a rispondere oggi, senza debolezza, alla nostra vocazione personale.

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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri di San Giovanni Maria Vianney patrono dei parroci, curato d’Ars.

“Come il buon soldato non ha paura della battaglia, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono validi nell’accampamento, ma è sul campo di battaglia che si vede la differenza tra coraggiosi e codardi”.

Pensiero dei Santi: chi era San Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars

Conosciuto anche come Curato d’Ars, San Giovanni Maria Vianney nacque l’8 maggio 1786 a Dardilly (Lione). Era figlio di poveri contadini, raggiunse il sacerdozio con non poche difficoltà, tra cui vari problemi nello studio. Vi riuscì anche grazie all’abate Charles Balley, che lo avviò al seminario. Dopo esser divenuto presbitero, seguì Balley, divenendo suo vicario.

L’aiuto del pastorello

Alla morte di Charles Balley, San Giovanni Maria fu inviato ad Ars en Dombes, un piccolo borgo con meno di trecento abitanti. Il nuovo Curato, lungo la strada che portava ad Ars, ebbe qualche difficoltà a causa della scarsa conoscenza della strada e della fitta nebbia che circondava la zona.

Chiese dunque aiuto a dei giovani pastorelli che in quel momento vigilavano sul gregge. In particolare parlò con uno di loro, Antonio Givre. Il giovane pastorello lo aiutò e San Giovanni Maria gli rispose in questo modo: Tu mi hai indicato la strada per Ars, io ti insegnerò la strada del Paradiso. Questa frase è ancora oggi incisa sul monumento che ricorda questo incontro.

Pensiero dei Santi: il Curato d’Ars contro ogni forma di vizio

San Giovanni Maria utilizzò la sua istruzione religiosa per evangelizzare, cristianizzare e catechizzare. La sua opera d’apostolato fu contraddistinta da una forte oppressione di ogni forma di vizio. Il curato vedeva la chiesa vuota di domenica, poiché le persone la prendevano come lavorativa.

Dopo il lavoro si ubriacavano nelle osterie. Le donne, i giovani e gli anziani si ritrovavano invece in piazza per far baldoria. San Giovanni iniziò una vera e propria crociata contro le bestemmie, contro il lavoro festivo, le osterie e i balli, tutti elementi che rappresentavano un ostacolo all’opera di apostolato. Fu intransigente contro le osterie, definite «luogo in cui si vendono le anime, in cui si rovinano le famiglie, in cui si rovina la salute, dove sorgono liti».

La guarigione miracolosa di Leone Roussat

Nel gennaio 1862 Leone Roussat fu colpito da crisi nervose sempre più gravi. Dopo aver raggiunto Lione e aver parlato con i medici, le crisi tuttavia aumentarono in numero ed intensità. Dopo diversi tentativi, anche il primario di Lione disse al padre che era inutile continuare a portarlo da lui.

L’unica speranza per il giovane era Ars. Il primo maggio di quell’anno il Vescovo di Belley benediva la prima pietra della Chiesa di Ars. I genitori del giovane portarono loro figlio sulla tomba del Santo Curato. Di ritorno in paese a Saint Laurent, i genitori videro il figlio, prima completamente paralizzato, mettersi a correre e giocare. Il giovane era guarito, completamente.

Regina Caeli: il Papa fa un annuncio di grande importanza

Il Pontefice lo ha annunciato alla presenza dei fedeli giunti ad ascoltarlo in piazza San Pietro. Ventuno nuovi porporati entreranno nel collegio cardinalizio verso la fine dell’estate. La vita terrena di Gesù culmina con l’Ascensione al Cielo, che celebriamo oggi. “Che cosa significa questo avvenimento? Come dobbiamo intenderlo?”. Durante il Regina Caeli odierno, papa Francesco … Leggi tutto

Oggi 29 maggio, San Paolo VI | Chiamato a rinnovare la Chiesa

Ha portato avanti e concluso il II Concilio Vaticano, aperto dal suo predecessore e, alla sua conclusione, subito ha messo in atto le riforme con coraggio e contro ogni ostacolo. Fondamentale è stata la sua riforma del Messale Romano. I suoi nove viaggi apostolici fuori dall’Italia, hanno dato inizio alla visione di un Papa anche … Leggi tutto

Acqua di rose dell’Ascensione | L’usanza che in pochi conoscono

C’è una bella tradizione, molto diffusa in particolare in Campania, per il giorno dell’Ascensione di Gesù. Risale a molto tempo fa, tanto che è annoverata in quelle “tradizioni delle nonne” che è bene far conoscere, perché si tramandi alle nuove generazioni. È comunemente conosciuta come “l’acqua di rose dell’Ascensione”, ma la storia che c’è dietro … Leggi tutto

Racconto choc di Madre Speranza: “Sono stata in Purgatorio con la Madonna”

La Beata Madre Speranza fu per tutta la vita particolarmente legata alle Anime del Purgatorio, per cui pregava tantissimo, e visse una moltitudine di fenomeni sovrannaturali. Un’esperienza in particolare, però, colpisce forse più degli altri.  Madre Speranza faceva celebrare continuamente Sante Messe per le anime del Purgatorio e trasmetteva a tutti questa devozione, ma una … Leggi tutto

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