Vangelo di oggi, domenica 29 Maggio 2022: Lc 24,46-53 | Commento di Papa Francesco

Ascoltiamo insieme il Vangelo di domenica 29 Maggio 2022, di cui vi proponiamo uno spunto di riflessione: “Ecco, Io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso”.

“Sopra ogni città c’è lo stesso cielo ed ogni abitante può alzare lo sguardo con speranza. Gesù, Dio è uomo vero. Col suo corpo di uomo è in cielo e questa è la nostra speranza è l’ancora nostra che è là e noi siamo saldi in questa speranza se guardiamo il cielo”

vangelo di oggi

Ascensione del Signore – Liturgia Propria – Anno C

Dal Vangelo secondo Luca 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.

Commento di Papa Francesco

Da quel giorno, per gli apostoli e per ogni discepolo di Cristo, è stato possibile abitare a Gerusalemme e in tutte le città del mondo, anche in quelle più travagliate dalla ingiustizia e dalla violenza perché, sopra ogni città c’è lo stesso cielo ed ogni abitante può alzare lo sguardo con speranza. Gesù, Dio è uomo vero.

Col suo corpo di uomo è in cielo e questa è la nostra speranza è l’ancora nostra che è là e noi siamo saldi in questa speranza se guardiamo il cielo. In questo cielo abita quel Dio che si è rivelato così vicino da prendere il volto di un uomo: Gesù di Nazareth. Egli rimane per sempre Dio con noi”.

fonte: vaticannews.va

Ascoltiamo il video del Vangelo e il commento di Papa Francesco

 

 

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