Oggi 31 maggio, la visita di Maria ad Elisabetta e quel mistero che le unisce

In quest’ultimo giorno del mese dedicato alla Madonna, ripercorriamo insieme una tappa importante della vita di Maria. Una visita speciale che di certo lega le due donne in modo particolare, e le rende partecipi di un grande mistero.

Maria fa visita a Santa Elisabetta ed è proprio in quel momento che, sua cugina, comprende di avere davanti a sé la Madre di Dio.

Visitazione (1)

 

Il legame di Maria ed Elisabetta

Una festa liturgica molto significativa è quella che cade oggi, 31 maggio: quella della Visitazione di Maria a sua cugina Elisabetta. La Vergine, dopo aver ricevuto l’annuncio che Dio l’aveva scelta quale Madre di suo Figlio, si reca da Elisabetta, anche lei incinta.

Il Vangelo di Luca così narra: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Il Magnificat

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua”.

Maria va da sua cugina: perché?

Molti sono coloro che si sono domandati: ma perché Maria, nel suo stato, va da Elisabetta? Anche quest’ultima è incinta e Maria va da lei per aiutarla. Glielo aveva annunciato proprio l’Arcangelo Gabriele: Elisabetta era già al sesto mese, una gravidanza incredibile poiché lei era sterile. Ma “nulla è impossibile a Dio” – aveva concluso l’Arcangelo.

Maria, nel suo essere umile, va da Elisabetta, le fa compagnia, cerca di aiutarla come può. Ma ciò che è più grande di tutto è come il futuro Giovanni il Battista, appena la voce di Maria arriva alle orecchie di sua madre, lui “esulti di gioia nel grembo”, a riconoscenza piena, anche da parte sua, che ancora doveva nascere, che quella giovane donna, così candida, pura, era la Madre del Signore.

La Chiesa ricorda questa importante tappa della vita della Vergine

In accordo con quanto descritto dal Vangelo secondo Luca, in cui si narra che, dopo l’Annunciazione (celebrata il 25 marzo), Maria rimase da Elisabetta fino alla Natività di San Giovanni Battista, fissata al 24 giugno e, presumendo un’attesa di altri otto giorni per il rito dell’imposizione del nome, la festa veniva originariamente celebrata il 2 luglio, cioè al termine della visita di Maria.

Tuttavia dopo la riforma liturgica il calendario liturgico ha abbandonato la data tradizionale, fissando la festività all’ultimo giorno di maggio, cioè al termine del mese mariano. La festa della Regalità di Maria Santissima, invece, che si celebrava di solito il 31 maggio, è stata trasferita al 22 agosto.

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