San Francesco: Pratichiamo l’orazione, la riflessione di oggi 7 dicembre

“Pratichiamo l’orazione” è la riflessione quotidiana tratta dall’opera scritta di San Francesco d’Assisi inclusa nelle Fonti Francescane. Le Fonti Francescane sono l’importantissima raccolta edita per la prima volta nel 1977. L’eredità spirituale di San Francesco d’Assisi è affidata ai numerosi scritti che lo vedono protagonista. Tra questi, sono da annoverare sicuramente le biografie definite “ufficiali” … Leggi tutto

Sant’Ambrogio: il miracolo della resurrezione del Vescovo Dionigi

7 dicembre: Milano festeggia il suo Santo Protettore Ambrogio. Tante sono le leggende e le tradizioni che si affiancano alla vita di questo Santo. Sant’Ambrogio è vissuto nel IV secolo d.C.. Un uomo che ha cambiato il volto della cristianità, aiutando nella sua conversione anche Sant’Agostino. Sant’Ambrogio: il Vescovo dei miracoli Milano e Sant’Ambrogio: un … Leggi tutto

Papa Francesco spiega: “Come pensare da veri cristiani”

Cosa ci dice, oggi, Papa Francesco? Il consiglio del Santo Padre di oggi viene ad illuminare le vite di ognuno di noi. Ascoltiamolo. La meditazione di Papa Francesco ci invita a pensare da cristiani: “Si pensa con la testa, ma soprattutto col cuore”. Papa Francesco: “Pensare come veri cristiani” Papa Francesco, nella sua quotidiana meditazione, … Leggi tutto

Novena all’Immacolata Concezione – nono giorno

In questi nove giorni, che precedono la celebrazione del dogma dell’Immacolata Concezione, vogliamo farci accompagnare dalle riflessione dell’umile, quanto incisivo, Vescovo, che amava farsi chiamare semplicemente don Tonino Bello. Così, alla divinità di Maria, concepita senza peccato e partoriente senza aver conosciuto uomo, per mezzo dello Spirito Santo, potremo attribuire quegli appellativi. Essi sono citati … Leggi tutto

400 scheletri scoperti nei fondali del Mar Rosso confermano le scritture – VIDEO

La fuga dall’Egitto attraverso il mar Rosso è ancora fonte di studio e di scoperta: la più recente e sconvolgente riguarda i soldati l’esercito egiziano.

Mar Rosso scoperta conferma esodo
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Alcuni studiosi hanno ritrovato degli scheletri appartenenti, con molta probabilità, ai soldati che inseguivano il popolo d’Israele durante l’Esodo.

La scoperta sull’Esodo del popolo d’Israele

L’esercito egiziano che insegue il popolo d’Israele, guidato da Mosè, in fuga verso la Terra promessa: questo è ciò che la Bibbia ci racconta circa l’Esodo del popolo di Dio. Ma, recenti scoperte hanno approfondito ancor di più la questione.

Sono state ritrovate, nel profondo del Mar Rosso, una grande quantità di ossa umane risalenti al XIV secolo A.C. Degli studiosi, in missione nella zona della Penisola Arabica in cerca di reperti risalenti all’Età del Bronzo, si sono imbattuti, invece, in più di 400 scheletri umani trovati insieme ad armi da guerra e a due carri.

Esodo: 400 i corpi trovati nel Mar Rosso

Pura e semplice coincidenza con l’evento raccontato nella Bibbia? Non si può dirlo con certezza, poiché non sono stati ritrovati elementi che ricostruiscano anche le imbarcazioni: si tratta di morti in terra secca, coperti da strati di roccia ed argilla. Secondo lo studio, sono persone morte, probabilmente per un maremoto o investiti da una colata di fango.

Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare” – così è scritto nel Libro dell’Esodo.

Se si analizza la vicenda, gli scheletri ritrovati “all’asciutto e ricoperti da strati di argilla e roccia” potrebbero effettivamente essere quelli dei soldati dell’esercito egiziano, corso incontro al popolo d’Israele per impedirne la sua fuga. Si tratta, sì, di un ritrovamento di 400 scheletri ma, secondo gli studiosi, si pensa siano stati più di 5 mila i soldati morti nel Mar Rosso.

esodo ritrovamenti
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L’area di studio

Gli scienziati guidati dal professor Abdel Muhammad Badia e associati con la Facoltà di Archeologia all’Università del Cairo hanno analizzato un’area vasta oltre 200 metri: molti indizi portano a concludere che i vecchi soldati siano morti sulla terraferma.

Il video ci mostra, con dovizia di particolari, i vari momenti della scoperta ed i luoghi esatti in cui sono stati trovati questi reperti.

Le prove inconfutabile dell’Esodo

La scoperta fatta fornisce prove a uno degli episodi più famosi dell’Antico Testamento. Tale prospettiva, oltre a poterne verificare l’autenticità dell’episodio, apre una prospettiva di studio nuova, specie per molti storici ed archeologi che, per secoli, hanno considerato sia l’evento dell’Esodo, sia le Piaghe d’Egitto come una pura opera di finzione.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: comunitacristianadss.it/nuovouniverso.it

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“Insegnami a sperare”: Preghiera della sera 6 Dicembre 2019

“Insegnami a sperare” questa è la preghiera della sera da recitare questo Venerdì per ripercorrere e meditare sulla nostra giornata. Bastano pochi minuti per offrire a Dio un pensiero per ringraziarlo di tutto quanto è avvenuto nella nostra giornata che giunge al termine. Invochiamo la clemenza del Padre perché in questa notte ci protegga da … Leggi tutto

Valorizziamo il tempo: come sognare ad occhi aperti

“Cari fratelli, in questa I domenica del nuovo anno liturgico, accendiamo la prima delle quattro luci della Corona d’Avvento, che possiamo battezzare come la “candela della Sposa di Cristo”, sognatrice ad occhi aperti”.

Questo è il videocommento domenicale di don Massimiliano Scalici, sacerdote diocesano di Palermo.

Ci sono molti sacerdoti che usano i Social per arrivare ai fedeli. Noi scegliamo di proporre i videocommenti di don Massimiliano Scalici per il suo modo “pratico” di parlare di Dio. “Io ho optato per un altro servizio e cioè quello di offrire un approfondimento a casa vostra, senza bisogno che andiate chissà a quale conferenza. Quindi, per “valorizzare il tempo”, io intendo “approfondimento”, non “economizzazione” del tempo“.

Il lavoro di YouTuber di don Massimiliano Scalici è iniziato sin dall’1 Gennaio del 2019, con la festività di Maria, Madre di Dio. Da allora, puntualmente, domenica dopo domenica, si preoccupa di realizzare un videocommento e di porlo sul suo canale. Potete trovarli tutti, digitando il suo nome o il nome della rubrica: Valorizzare il Tempo.

Valorizzare il Tempo

Valorizzare il Tempo: diventiamo cercatori di Dio

La I domenica di Avvento, del nuovo anno liturgico A, riporta la prima lettura dal Libro di Isaia (2,1-5), la seconda dalla Lettera di San Paolo ai Romani (13,11-14a) e il Vangelo di Matteo (24, 37-44), riguardante la nuova venuta di Cristo.

Nella prima lettura, parla Isaia. “Isaia è un uomo di speranza e un Profeta di Dio, che sogna ad occhi aperti. Profeta, perché sta davanti a Dio, scruta i suoi segni e i suoi messaggi. Perché Dio parla, Dio è presente nella storia”. Il Profeta “vede” ciò che Dio dice ed è colui che, dopo aver visto e udito, parla in Nome di Dio, pro popolo, cioè per il popolo”, dice don Massimiliano Scalici.

Dio si rivela tramite la sinestesia (termine precedentemente spiegato, in un altro videocommento), coinvolgendo cioè tutti i cinque sensi. “Isaia può, dunque, “vedere” la Parola di Dio, perché essa non è solo un messaggio verbale, ma anche visione, fatto, storia. Dire che Isaia sogna ad occhi aperti, vuol dire che la sua non è un’esperienza onirica, (…) ma è un’esperienza reale, perché Isaia, “vede” l’azione di Dio nella sua vita, nella storia che il Signore fa con lui. Dio parla”. E ci indica come tornare a lui, come riconvertirci, come  cambiare vita, perché “l’uomo senza fede in Dio, senza spiritualità, perde ciò che lo fa uomo, cioè immagine di Dio, rimanendo solo fango”, lasciandosi andare alle violenze più inaudite.

Valorizziamo il tempo: liberiamoci dall’amore malato

La seconda lettura continua a ribadire lo stesso messaggio, poiché San paolo ci invita a ridestarci dal sonno (“Fratelli, è ormai tempo di svegliarvi dal sonno”), per rivestirci del Signore. Il periodo d’Avvento ci da questa occasione. Del resto, il Vangelo ci propone costantemente di scegliere Cristo, di liberarci da ogni amore malato, da ogni affetto o condotta sbagliata, che ci attiri alle tenebre, alla morte.

Arca di Noè
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Vangelo: facciamoci trovare pronti

Don Massimiliano Scalici sottolinea: “L’evangelista Matteo non dice “verrà”, ma dice che il Figlio dell’uomo “viene” e viene in un’ora precisa: il giorno del Signore. Ogni volta che noi ci riuniamo per celebrare l’Eucaristia -Pasqua della settimana, ogni volta che ci riuniamo per celebrare la Parola di Dio, la preghiera -anche la preghiera è una celebrazione, il Signore viene, e noi, come Noé, siamo sull’arca, per scampare al diluvio della malvagità che attacca i credenti”.

Oggi, la nostra arca è la Chiesa “che accoglie gli uomini e li traghetta verso una terra nuova e una storia nuova, lavata e purificata dal male”. “Rafforzare questo “sentirci Chiesa”, (…) significa essere l’arca che solca il diluvio della storia terrificante, che tramano gli uomini senza Dio e che traghetta tanti fratelli verso la terra sognata dal Profeta Isaia, quella non più distrutta dalle armi, ma quella coltivata da vomeri e falci“ e resa un giardino rigoglioso e tranquillo.

Don Massimiliano Scalici: “Dio ti perdono. La misericordia capovolta”

Ricordiamo che don Massimiliano Scalici è anche autore del libro “Dio ti perdono. La misericordia capovolta”, testo che mette in evidenza quanto possa essere importante la guida di un sacerdote, preparato e consapevole, per ogni persona che Dio gli affida.

Gli autori del libro sono due, in realtà: il sacerdote e Loretta, pseudonimo -quest’ultimo- di una donna che urla a Dio il proprio dolore e che, per ovvie ragioni, ha scelto di rimanere anonima.

Antonella Sanicanti

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Papa Francesco: il miracolo a cui ho assistito

Papa Francesco ha raccontato di un miracolo a cui ha assistito quando era in Argentina ma che ancora non è stato riconosciuto come tale. Sappiamo infatti che fatti inspiegabili come quello raccontato dal pontefice necessitano di investigazioni prima di essere ufficialmente riconosciuti. I miracoli: acclamazione popolare e riconoscimento Quando si parla di miracoli bisogna distinguere … Leggi tutto

Maria che scioglie i nodi: Napoli prega per una intera notte

La devozione a Maria che scioglie i nodi a Napoli: l’incendio dei nodi, la notte del 7 dicembre, annuncia la Festività Mariana. Un momento di particolare grazia e preghiera quello che si svolgerà a Napoli la notte del 7 dicembre in onore della Vergine che scioglie i nodi. L’incendio notturno dei nodi In occasione dell’Anno … Leggi tutto

San Nicola di Bari è Babbo Natale, tra storia e leggenda

Non si contano più i Paesi in cui è diffusa la figura di Babbo Natale. E’ l’uomo gentile e barbuto che porta i doni ai bambini (prima di Natale o subito dopo), se, e solo se, sono stati buoni durante tutto l’anno.  Seppur con differenti nomi e qualche modifica, in merito agli avvenimenti che portano … Leggi tutto

La preghiera del Papa: “Un bimbo maltrattato è un grido che sale a Dio” – Video

“Pregare per i bambini di tutto il mondo e per il loro avvenire”: Papa Francesco esprime una particolare intenzione di preghiera per questo mese di Dicembre.

Papa Francesco prega per il futuro dei più piccoli: “Perché ogni Paese del mondo decida di prendere misure necessarie per il loro futuro”.

Papa Francesco: “Preghiamo per i bambini”

La preghiera del mese di Dicembre sia incentrata sul futuro dei più giovani: lo ha detto Papa Francesco nel suo video messaggio di preghiera mensile: “Ogni bambino emarginato, ogni bambino maltrattato, ogni bambino abbandonato, ogni bambino senza scuola, senza cure mediche, è un grido che sale a Dio”.

Guardare all’immagine del Bambino Gesù è pensare di posare lo stesso sguardo sui tantissimi bambini del mondo che, ad oggi, vivono in precarie condizioni sociali, sanitarie ed umane. “Cristo venuto nel nostro mondo come un bambino indifeso. E’ Cristo che ci sta guardando con gli occhi di ciascuno di quei bambini” – ha detto Francesco.

“Il futuro dei bambini sia una priorità”

Il pensiero del Papa è rivolto, in particolare, a tutti quei bambini che non hanno più un futuro, perché sfruttati, esposti alla prostituzione e alla tratta, a tutti quei bambini, ragazzi e giovani dei quali nessuno ha più dignità e rispetto: “Preghiamo perché ogni Paese decida di prendere misure necessarie per fare dell’avvenire dei bambini una priorità, soprattutto l’avvenire dei bambini che oggi stanno soffrendo”.

Preghiamo anche noi con Papa Francesco: la sua intenzione di preghiera di questo mese sia da stimolo per ognuno di noi, non solo nella preghiera, ma anche nella difesa di questi bambini.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: vaticannews.va

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