Medjugorje: “Voglio tutti sotto il mio manto”. Commento al messaggio del 2 gennaio

“Sento il vostro amore. Sento le vostre preghiere e le porto a mio Figlio”: le toccanti parole della Madonna nel primo messaggio dell’anno da Medjugorje.

Così, da Medjugorje si apre questo nuovo decennio. Un invito all’amore misericordioso, consapevole, verso gli altri, unica via che porta a Cristo

Medjugorje - Mirijana

Medjugorje: commento al messaggio del 2 Gennaio 2020

La Madonna da Medjugorje ci concede ancora la gioia di commentare un suo nuovo messaggio: il primo del 2020. Sono parole straordinarie, ricche di significato e che toccano profondamente il nostro cuore e la nostra sensibilità.

Come sempre la Vergine esordisce con cari figli, parole che dette da lei riscaldano “Cari figli, so di essere presente nelle vostre vite e nei vostri cuori”. Questa sua presenza materna si fa sentire e ci ricorda qual è il ruolo di Maria; quello di avvocata nostra, infatti lei stessa afferma: Sento le vostre preghiere e le porto a mio Figlio”. Come alle nozze di Cana, Maria interviene ogni giorno e invita Gesù ad ascoltare le nostre suppliche. da questo così si evince il ruolo della Madonna di essere Cristofora (portatrice di Cristo e a Cristo).

Il manto protettivo di Maria è per tutti

Lei, da Medjugorje, vuole accogliere tutti come figli anche i più lontani da Dio, vuole metterci tutti sotto la potente protezione del suo manto. Maria ci invita ad aiutarla nell’opera di avvicinare a Dio tutti i suoi figli dispersi, ecco perché ci chiama Apostoli del suo amore. “Desidero raccogliere tutti i miei figli attorno a me, sotto il mio manto materno. Per questo vi chiamo apostoli del mio amore e vi chiedo di aiutarmi”.

Gesù è la vera luce del mondo e Maria ci ricorda che Lui, il Cristo desidera il nostro continuo migliorare nel cammino di fede, vivendo il Suo amore misericordioso fatto di preghiere e sacrificio ma soprattutto di misericordia verso i nostri fratelli. “Figli miei, date a mio Figlio l’amore per il prossimo, date parole di consolazione, compassione e detti di bontà al prossimo”. 

Medjugorje lasciatevi aiutare

Medjugorje: l’amore verso gli altri, questo conta

Quello che conta di più è l’amore verso il prossimo fatto di parole di consolazione e di  gesti concreti, perché tutto ciò che faremo per loro Gesù lo accoglie come dono personale. Maria ci sostiene e ci incoraggio standoci accanto con il suo amore materno che come una luce illumina il nostro cammino alla ricerca della pace e della felicità eterna. “Tutto ciò che donate al prossimo, apostoli del mio amore, mio Figlio lo accoglie come dono ed io sono con voi, perché mio Figlio desidera che il mio amore, come fascio di luce, ravviva le anime affinché vi aiuti nella ricerca della pace e della felicità eterna”.

Amatevi gli uni e gli altri, siate uniti in mio Figlio

Non dobbiamo dunque aver alcun timore di chiamare Dio Padre, siamo Suoi figli ma dobbiamo dimostrarlo nei fatti, aprendo il nostro cuore al suo amore  e vivendo come veri figli della luce. “Per questo, figli miei, amate gli uni e gli altri, siate uniti in mio Figlio, siate figli del Signore, tutti insieme con cuori aperti e puri pronunciate il Padre Nostro e non abbiate paura”.

La Madonna conclude il suo messaggio con  le parole “non abbiate paura vi ringrazio”.

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Valorizziamo il tempo: il vero Natale del Signore

“Cari amici, buon Natale del Signore a tutti voi. Buon Natale anche a tutti gli uomini non credenti che amano e rispettano ogni uomo. E buon Natale a tutti coloro che non danno valore e senso alla vita, con la speranza che presto scoprano il grande dono che hanno ricevuto e non lo sprechino più”.

“Il Natale non ha altri significati all’infuori di quello cristiano. Anche se lo indichiamo sempre soltanto col sostantivo, cioè “nascita”, omettendo il complemento di specificazione “del Signore”, il Natale rimane la grande festa che segna non solo l’origine della fede cristiana, ma addirittura l’origine stessa dell’umanità. Di fatto, noi uomini siamo il segno anticipatore di colui che si sarebbe incarnato. Ecco perché il Natale è una festa che riguarda tutti gli uomini, e non solo i cristiani”.

Questo è il videocommento per il giorno di Natale di don Massimiliano Scalici, sacerdote diocesano di Palermo.

Ci sono molti sacerdoti che usano i Social per arrivare ai fedeli. Noi scegliamo di proporre i videocommenti di don Massimiliano Scalici per il suo modo “pratico” di parlare di Dio. “Io ho optato per un altro servizio e cioè quello di offrire un approfondimento a casa vostra, senza bisogno che andiate chissà a quale conferenza. Quindi, per “valorizzare il tempo”, io intendo “approfondimento”, non “economizzazione” del tempo“.

Il lavoro di YouTuber di don Massimiliano Scalici è iniziato sin dall’1 Gennaio del 2019, con la festività di Maria, Madre di Dio. Da allora, puntualmente, domenica dopo domenica, si preoccupa di realizzare un videocommento e di porlo sul suo canale. Potete trovarli tutti, digitando il suo nome o il nome della rubrica: Valorizzare il Tempo.

Valorizzare il Tempo

Valorizzare il Tempo: accogliamo il Signore che viene

La prima lettura del giorno di Natale è tratta dal Libro del Profeta Isaia (52,7-10), la seconda dalla Lettera agli Ebrei (1,1-6); il Vangelo è di Giovanni (1,1-18), riguardante l’annuncio del Verbo che si fa carne.

Nella prima lettura, il Profeta Isaia parla “del rimpatrio di un gruppo di esiliati a Gerusalemme”, visto di buon auspicio, come se fosse “il ritorno stesso del Signore”. Dopo un lungo e stancante viaggio, quelle persone tornano alle proprie case. “Il Signore si rivela, così, nel segno delle tante peregrinazioni della vita, di chi è costretto a stare lontano da casa a motivo del lavoro, a causa della povertà, della persecuzione o perché era finito nell’esilio di una prigione”. 

Valorizziamo il tempo: Dio si fa Sacramento

La seconda lettura dice che “Dio ha sempre parlato al suo popolo, in molte forme e attraverso i Profeti. In tal modo, facendosi conoscere attraverso le parole, orali prima e scritte poi, Dio ha iniziato una storia di incarnazione“. Dapprima presso il popolo d’Israele, per mezzo dei Profeti, facendosi Parola; poi “come persona umana del suo Figlio, il Verbo fatto carne, che gli Apostoli hanno visto, udito e toccato”. Oggi, infine, “Dio si fa Sacramento che parla, che agisce e che opera per mezzo di ogni uomo”.

Nascita di Gesù
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Vangelo: “Il Verbo si fece carne”

Don Massimiliano Scalici spiega: “Da una parte Gesù è presentato come il Verbo, ossia come la Parola stessa di Dio che si rivela quale Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, da un’altra parte questo Verbo-Figlio non rimane inaccessibile, inconoscibile e invisibile, ma si fa carne, persona, uomo, giacché entra nella storia, nasce come tutti gli uomini e viene ad abitare questo mondo”. Dio, per farsi conoscere dagli uomini, si è fatto come gli uomini!

“È a partire da questo modo analogico assunto dal Figlio che noi abbiamo potuto conoscere Dio e scoprire il suo pensiero, i suoi sentimenti, le sue parole, il suo amore per gli uomini”.

Don Massimiliano Scalici: “Dio ti perdono. La misericordia capovolta”

Ricordiamo che don Massimiliano Scalici è anche autore del libro “Dio ti perdono. La misericordi a capovolta”, testo che mette in evidenza quanto possa essere importante la guida di un sacerdote, preparato e consapevole, per ogni persona che Dio gli affida.

Gli autori del libro sono due, in realtà: il sacerdote e Loretta, pseudonimo -quest’ultimo- di una donna che urla a Dio il proprio dolore e che, per ovvie ragioni, ha scelto di rimanere anonima.

Antonella Sanicanti

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Preghiamo per il mondo, diviso e frammentato – Video

Papa Francesco, anche quest’anno, dà inizio alle sue particolari intenzioni di preghiera: “A tutte le persone di buona volontà, impegnatevi”.

Una preghiera accorata quella di Papa Francesco: “A tutte le persone di buona volontà: impegniamoci per sanare le divisioni di un mondo frammentato”.

Papa Francesco: “Preghiamo per il mondo”

Il Santo Padre, anche per l’anno 2020, porta avanti le sue intenzioni di preghiera per il mondo intero: “In un mondo diviso e frammentato, voglio invitare alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti e anche tra tutte le persone di buona volontà”.

La pace, la fede, l’amore per il prossimo sono i valori per i quali il Papa prega: “Preghiamo affinché i cristiani, coloro che seguono le altre religioni e le persone di buona volontà promuovano insieme la pace e la giustizia nel mondo. Grazie”.

I desideri del Papa

Papa Francesco invita a condividere quelli che sono i suoi tre desideri: ottenere la pace e la giustizia in un mondo dilaniato da conflitti e incomprensioni. “La preghiera sia accompagnata, però, dall’impegno di ciascuno di noi. Le terribili prove dei conflitti civili e di quelli internazionali, aggravate spesso da violenze prive di ogni pietà, segnano a lungo il corpo e l’anima dell’umanità. Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana”.

(Getty Images)

Papa Francesco e la Rete Mondiale di Preghiera

Le intenzioni di preghiera del Sommo Pontefice fanno parte della Rete Mondiale di preghiera del Papa: “La storia ci insegna che i conflitti tra popoli e nazioni, anche i più gravi, possono trovare soluzioni valide solo attraverso il dialogo, l’unica arma degna dell’essere umano e capace di garantire una pace duratura”.

Preghiamo anche noi con Papa Francesco.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: vaticannews.va

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Sant’Antero, il Santo di oggi 3 gennaio: Papa per quaranta giorni

Sant’Antero fu il 19° Pontefice romano. Resse il pontificato per soli quaranta giorni. Fu il primo pontefice ad essere sepolto nelle catacombe di Callisto. Non disponiamo di numerose fonti riguardanti la vita di Sant’Antero, tuttavia, quelle di cui disponiamo ci permettono di ripercorrere i principali eventi cronologici del 19° Pontefice della storia della Chiesa. Sant’Antero … Leggi tutto

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