San Giovanni evangelista, il discepolo che Gesù amava

Giovanni era insieme al fratello maggiore Giacomo, quando Gesù, passando chiamò a se, appunto, i due figli di Zebedeo e Salome.  “Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e … Leggi tutto

Noto street-artist dedica un murales alla Madonna ed è un successo

Lo splendido gesto di uno street artist di Motta di Livenza: un murales dedicato alla Madonna con il tricolore sullo sfondo a proteggere l’edificio comunale.  L’autore si chiama Manuel Giacometti. Il suo è un omaggio alla Vergine in qualità di protettrice della cittadina situata in provincia di Treviso, in Veneto. Nell’immagine si vede infatti la … Leggi tutto

Angelus: Papa indice un “Anno della Famiglia Amoris laetitia” – Video

La famiglia di Nazaret rimane una “famiglia-modello” in cui “tutte le famiglie del mondo possono trovare il loro sicuro punto di riferimento e una sicura ispirazione”.

Lo ha detto papa Francesco, durante l’Angelus, ispirato alla liturgia odierna della Sacra Famiglia. “È bello – ha sottolineato il Pontefice – riflettere sul fatto che il Figlio di Dio ha voluto aver bisogno, come tutti i bambini, del calore di una famiglia”.

Nazaret è il luogo in cui è germogliata la primavera della vita umana del Figlio di Dio e in cui, “si è svolta nella gioia l’infanzia di Gesù”. Traendo ispirazione alla Sacra Famiglia, siamo “chiamati a riscoprire” il “valore educativo” dell’amore familiare che “sempre rigenera i rapporti aprendo orizzonti di speranza.

In famiglia – ha proseguito il Santo Padre – si potrà sperimentare una sincera comunione quando essa è casa di preghiera, quando gli affetti sono profondi e puri”. Si potrà sperimentarla anche “quando il perdono prevale sulle discordie, quando l’asprezza quotidiana del vivere viene addolcita dalla tenerezza reciproca e dalla serena adesione alla volontà di Dio”.

Questa apertura alla gioia che scaturisce proprio in famiglia, rende la famiglia stessa “evangelizzatrice con l’esempio di vita”. Da qui il richiamo all’esortazione apostolica Amoris Laetitia, di cui il Papa a ricordato il quinto anniversario dalla promulgazione, che ricorrerà il prossimo 19 marzo.

A tale riguardo, Francesco ha annunciato l’indizione di un Anno Speciale dedicato alla Famiglia Amoris laetitia. L’Anno sarà inaugurato “nella prossima solennità di San Giuseppe e si concluderà con la celebrazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie in programma qui a Roma nel giugno 2022”.

L’Anno Speciale “sarà un’opportunità per approfondire i contenuti del documento Amoris laetitia”. A tale scopo, ha spiegato Bergoglio, saranno messi a disposizione delle comunità ecclesiali e delle famiglie, una serie di “proposte e strumenti pastorali”.

Il Papa ha quindi invitato tutti i fedeli ad “aderire alle iniziative che saranno promosse nel corso dell’Anno e che saranno coordinate dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita”.

Dopo la recita della preghiera mariana, il Santo Padre ha rivolto un pensiero particolare per “le famiglie che hanno perso un congiunto o sono state provate dalla pandemia”, nonché ai “medici” e al “personale sanitario impegnati nel contrasto del virus”.

Il Pontefice ha poi ricordato nella preghiera “le famiglie più provate dalle piaghe della vita e dall’incomprensione”. Ha infine ribadito le tre ‘parole chiave’ per un’armoniosa convivenza familiare: “Permesso, per non essere invadenti”; “Grazie” e “Scusa: mai terminare una giornata senza aver fatto pace”.

Luca Marcolivio

Medico americano: “Mi trasferisco in Calabria per curare gratis”

Dal Sud degli USA al Sud Italia sola andata. Per la precisione dalla Georgia alla Calabria. Nei sogni del dottor James Smith, c’è questo irrituale cambiamento di vita. Non capita tutti i giorni che il nostro Mezzogiorno diventi terra d’immigrazione. Tantomeno dall’America che, in un secolo e mezzo, ha accolto milioni di nostri connazionali. “Sono … Leggi tutto

Madonna della Riva: nel panico delle fiamme arriva il miracolo

La Madonna della Riva di Cuneo mostrò di essere presente nella città piemontese in situazioni ben concrete, come nel caso del terribile incendio vicino alla città.  Era il diciassettesimo secolo quando all’improvviso scoppiò un furioso incendio appena fuori dalla città di Cuneo, in Piemonte. Le sue fiamme, che divampavano sempre più alte, minacciarono in maniera … Leggi tutto

La Santa Famiglia di Nazareth, che cosa ci insegna ancora oggi

La solennità della Santa Famiglia viene celebrata la domenica dopo il Natale, ma non è stato sempre così. Nel secolo XVII, infatti, era celebrata solo in alcuni luoghi e fu merito di Papa Leone XIII la sua diffusione. Era il 1895 e lui decise che fosse ricordata la terza domenica dopo l’Epifania. In seguito, nel … Leggi tutto

Qual è il canto di Natale più conosciuto in tutto il mondo? – Video

Possiamo dire che non esista un Paese al mondo in cui, in questo tempo di Natale, non si intoni il canto “Astro del ciel”.

La Madonna e Gesù che è nato
photo web source

Nata con il titolo di “Stille Nacth”, è oggi tradotta in 300 lingue e moltissimi dialetti. Fu scritta in Austria, quando l’Europa aveva vissuto il passaggio devastante di Napoleone ed aveva di certo bisogno di un messaggio di speranza e, soprattutto, di pace.

Era l’anno 1816 e le parole vennero scritte dal prete Joseph Mohr di Salisgurgo, assistente parrocchiale della Chiesa di Mariapfarr (Austria). La musica venne aggiunta dopo ben due anni, dal maestro elementare ed organista Franz Xaver Gruber. Per la prima volta, il pezzo venne eseguito -in testo e musica- alla vigilia del Natale del 1818. Don Joseph Mohr cantava e il maestro Gruber suonava il basso.

La versione italiana di “Stille Nacht” è “Astro del ciel”

Nel Natale di due anni prima, infatti, la gente, ridotta in miseria a causa della guerra, aveva potuto solo ascoltare la lettura dei versi. La versione italiana, poi, non è letteralmente tradotta, ma è stata scritta e pubblicata da don Angelo Meli, nel 1937.

Pare che a portarla in giro per il mondo sia stato, prima, il tirolese e organaro Carl Mauracher, che la fece conoscere in ogni paese in cui andava a riparare strumenti. Poi, i gruppi musicali “Strasser Siblings” e “Rainer Singers”, che giravano in tournée per l’Europa e per gli Stati Uniti, la portarono oltre i confini europei.

Pare anche che, nel primo terribile Natale della prima guerra mondiale, i soldati francesi, inglesi e tedeschi fecero una tregua e intonarono -come fratelli- proprio quella dolcissima canzone.

“Astro del ciel”, il testo di Natale

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu che i vati da lungi sognar, tu che angeliche voci nunziar: luce dona alle menti, pace infondi nei cuor.

Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu disceso a scontare l’error, tu sol nato a parlare d’amor: luce dona alle menti, pace infondi nei cuor.


Astro del ciel, Pargol divin, mite Agnello Redentor! Tu di stirpe regale decor, tu virgineo, mistico fior: luce dona alle menti, pace infondi nei cuor.

Buon Natale a tutti voi!

Antonella Sanicanti

 

 

Maria porta all’intera umanità, il vero messaggio di speranza

“Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna”. Questo il commento di Tonino Bello su Maria. Era un Vescovo pugliese, ma ha sempre preferito farsi chiamare don Tonino (1935-1993, Alessano). Nella sua vita ha ricevuto molte cariche importanti, ma ha costantemente dato più attenzione agli ultimi della società. Dagli … Leggi tutto

Angelus Santo Stefano: Pregare e perdonare cambia la storia – Video

I martiri sono persone che “che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore”. Essi sono “i testimoni” che “accendono l’alba di Dio nelle notti del mondo”.

Lo ha detto papa Francesco, durante l’Angelus di oggi in occasione della festa liturgica di Santo Stefano protomartire. Il santo odierno, ha ricordato il Pontefice, “viene accusato falsamente e lapidato brutalmente, ma nel buio dell’odio fa splendere la luce di Gesù: prega per i suoi uccisori e li perdona”.

I martiri brillano della luce riflessa di Gesù

Il termine “martire” vuol dire “testimone” e testimoni lo si diventa “imitando Gesù”. I testimoni, ha sottolineato Bergoglio, non brillano “di luce propria”, tuttavia “sono capaci di prendere la luce di Gesù e farla propria”.

In questo, “Santo Stefano ci dà l’esempio”, diventando “diacono”, cioè “servitore” e “assiste i poveri alle mense (cfr At 6,2)”. Egli imita il Signore “ogni giorno e lo fa anche alla fine”. Come Gesù, Stefano “viene catturato, condannato e ucciso fuori della città” e, come Gesù, “prega e perdona”.

Pregare e perdonare “quando nel mondo dilaga la cattiveria”, ha spiegato il Papa, non serve solo per “dare il buon esempio”. Si pensi a quello che avviene con Saulo di Tarso, che aveva approvato l’uccisione (cfr At 8,1) di Stefano, il quale, morendo, prega per lui. “Poco dopo, per grazia di Dio, Saulo si converte e diventa Paolo, il più grande missionario della storia. E lo diventa “attraverso il perdono” e “la testimonianza di Stefano”. Sono questi i “gesti d’amore” che “cambiano la storia”: e “Dio guida la storia attraverso il coraggio umile di chi prega, ama e perdona”.

Fuggire le ombre delle chiacchiere e dei pettegolezzi

Questo cammino, ha aggiunto il Santo Padre, “vale anche per noi”. Dio chiama tutti ad essere “testimoni di Gesù, anche solo donando la luce di un sorriso e fuggendo le ombre delle chiacchiere e dei pettegolezzi”. Ciò comporta anche, “quando vediamo qualcosa che non va, al posto di criticare, sparlare e lamentarci”, di pregare “per chi ha sbagliato e per quella situazione difficile. E quando a casa nasce una discussione, anziché cercare di prevalere, proviamo a disinnescare; e a ricominciare ogni volta, perdonando chi ci ha offeso”.

Mentre riceveva le “pietre dell’odio”, Stefano “restituiva parole di perdono” e, così facendo, “ha cambiato la storia”. “Anche noi possiamo cambiare ogni giorno il male in bene”, ha sottolineato Bergoglio, citando quindi un proverbio: «Fai come la palma: le tirano sassi e lei lascia cadere datteri».

Vincere il male con il bene

In conclusione, il Papa ha invitato a pregare “per quanti soffrono persecuzioni per il nome di Gesù. Sono tanti, purtroppo. Affidiamo alla Vergine Maria – ha detto – questi nostri fratelli e sorelle, che rispondono all’oppressione con la mitezza e, da veri testimoni di Gesù, vincono il male con il bene”.

Dopo la recita della preghiera mariana, Francesco ha auspicato: “La bufera di gioia del Natale che oggi si prolunga e riempie ancora i nostri cuori susciti in tutti il desiderio di contemplare Gesù nel presepe per poi servirlo e amarlo nelle persone che ci stanno accanto”.

In conclusione, il Pontefice ha ringraziato per gli innumerevoli “messaggi augurali” giunti “da Roma e da altre parti del mondo”. “È impossibile rispondere a ciascuno”, ha aggiunto, esprimendo comunque la propria gratitudine e la promessa di ricambiare il “dono della preghiera”. [L.M.]

Testo integrale Angelus: http://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2020/12/26/angelus.html

Novena alla Santa Famiglia di Nazareth – Nono giorno

Novena alla Santa Famiglia: “La maternità implica necessariamente la paternità e, reciprocamente, la paternità implica necessariamente la maternità”, ricordava Giovanni Paolo II. La Santa Famiglia di Nazareth si celebra la domenica dopo il Santo Natale. Vogliamo prepararci, con questa Novena, a omaggiare Giuseppe, Maria e Gesù, esempio di un nucleo familiare basato sull’amore e sul … Leggi tutto

Ultimo messaggio Medjugorje del 25 Dicembre 2020 a Marija – Video

“Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere”, da Medjugorje, il messaggio del 25 dicembre 2020  alla veggente Marija.

Medjugorje-messaggio-25-Novembre-2020

In questo tempo difficile a causa del Coronavirus che ha seminato morte, sofferenza, instabilità, isolamento, confusione, la Madonna ci esorta “non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore”.

Un messaggio di grande speranza e di conforto per noi, che a nostra volta siamo chiamati, Lei ce lo ricorda, ad esserlo per gli altri. Come? Attingendo alla grazia di Dio attraverso la preghiera, i sacramenti, la Parola, vivendo un’autentica relazione di amicizia col Signore. E così lo diverremo spontaneamente, perché allora il nostro modo di pensare, di parlare e di agire sarà conforme a Lui.

Medjugorje, Messaggio del 25 dicembre 2020 alla veggente Marija

Cari figli!
Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere. Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione. Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Simona Amabene

Santo Stefano: fu il primo a dare la vita per l’amore di Cristo

Santo Stefano è stato definito dalla storiografia ecclesiastica come “protomartire”, ovvero il primo ad aver offerto la vita per l’amore di Cristo. Il Santo di cui oggi si festeggia la memoria liturgica è stato il primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana per aiutare gli apostoli nel ministero della fede. Non conosciamo l’anno di … Leggi tutto

Gestione cookie