Santa Lucia: le potenti preghiere e le tenere parole dei bambini

In occasione della ricorrenza di Santa Lucia, protettrice della vista, invochiamola con fede, recitando queste preghiere . La Santa di Siracusa accolga le nostre suppliche e le presenti a Dio Padre. Preghiamola insieme, invocandola con fede e fiducia, certi che lei saprà senz’altro ascoltarci. Santa Lucia: la preghiera che arriva al cielo Oggi, 13 dicembre, … Leggi tutto

In Cammino con la Parola, passo dopo passo – 13 Dicembre

L’Avvento è un tempo liturgico forte e fecondo, che ci prepara al Natale di Gesù, per accoglierlo nei nostri cuori, perché è lì che Gesù  desidera nascere. Per portarci il suo amore e farne esperienza nel profondo, sino a penetrare le nostre viscere, per guarirci, liberarci da tutto ciò che ci opprime, ci lega e ci … Leggi tutto

Santa Teresa d’Avila: come è bene relazionarsi alla SS. Trinità

“Non si preoccupino di far ragionamenti, ma gli espongano semplicemente i loro bisogni”. E’ Santa Teresa d’Avila che invita alla presenza della Santissima Trinità. Teresa d’Avila (1515-1582, Spagna) nacque al tempo della Riforma Protestante, proclamata da Lutero. Nacque, dunque, mentre la Chiesa era disorientata e anche corrotta. Dagli scritti di Santa Teresa d’Avila sulla Santissima … Leggi tutto

Covid, la crisi arriva anche in Terra Santa: l’appello del Custode

La crisi generata dal Covid arriva anche nel luogo della nascita di Gesù. L’appello del Custode Patton: “Pregare per i benefattori della Terra Santa”. Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, insieme alla comunità francescana di Betlemme ha infatti celebrato la Santa Messa nella Grotta della Natività giovedì 10 dicembre, ricordando i benefattori che a … Leggi tutto

Natale 2020: a Notre Dame un concerto “senza pubblico”

Un Natale in sordina a Notre Dame, nel rispetto delle regole per contenere al pandemia, ma anche nel ricordo del disastro che, il 15 aprile dello scorso anno, la distrusse. Il Concerto di Natale davanti ad una Notre Dame vuota. Questo è ciò che l’Arcivescovo di Parigi ha stabilito. Una Cattedrale che, però, rallenta nella … Leggi tutto

Santa Lucia: subì il martirio per la sua fede in Cristo

Vissuta a cavallo tra III e IV secolo, Santa Lucia, di cui oggi festeggiamo al memoria liturgica, morì per la fede in Cristo durante la grande persecuzione di Diocleziano. Santa Lucia nacque a Siracusa nel 283. Fu grande seguace di Sant’Agata. Le due donne ascoltarono il passo del Vangelo che parla proprio di colei che, … Leggi tutto

Cardinale Pell: quella sul Papa emerito è una questione irrisolta

Il cardinale George Pell rompe il silenzio e mette un punto chiaro su un dibattito profondamente sentito: quello della figura del Papa emerito.  Pell, ex ministro dell’economia vaticana, incarcerato ingiustamente per 404 giorni a Melbourne, in Australia, nel suo libro di memorie recentemente dato alle stampe, “Prison journal”, ha affrontato la delicata e fondamentale questione, … Leggi tutto

In Cammino con la Parola, passo dopo passo – 12 Dicembre

L’Avvento è un tempo liturgico forte e fecondo, che ci prepara al Natale di Gesù, per accoglierlo nei nostri cuori, perché è lì che Gesù  desidera nascere. Per portarci il suo amore e farne esperienza nel profondo, sino a penetrare le nostre viscere, per guarirci, liberarci da tutto ciò che ci opprime, ci lega e ci … Leggi tutto

Cantalamessa: l’eternità è solo una promessa o c’è di più? – Video

Dopo la morte c’è l’eternità. Consequenziale alla prima predica d’Avvento del cardinale Raniero Cantalamessa, è stata la sua riflessione dell’11 dicembre.

La pandemia, ha osservato il predicatore della Casa Pontificia, porta a galla “la precarietà e la transitorietà di tutte le cose”. Ma offre l’occasione per riscoprire che c’è, nonostante tutto, un punto fermo, un terreno solido, anzi una roccia, su cui fondare la nostra esistenza terrena”.

È proprio per questo che è importante “riscoprire la fede in un aldilà della vita”. In questo modo comprendiamo che “siamo tutti compagni di viaggio, in cammino verso una patria comune, dove non esistono distinzioni di razza o di nazione”.

La “vita eterna”, ha proseguito il porporato, non è “una categoria astratta” ma “una persona”. Con Gesù, quindi, andiamo a “condividere il suo stato di Risorto nella pienezza e nel gaudio ineffabile della vita trinitaria”.

Il secolarismo rende la sofferenza umana assurda

Il “secolarismo” ha prodotto una “radicale eliminazione dell’orizzonte dell’eternità”: di conseguenza, la sofferenza umana “appare doppiamente e irrimediabilmente assurda”. E il destino dell’uomo si riduce a “un disegno creato dall’onda sulla riva del mare che l’onda successiva cancella”.

San Paolo, però, ci ha ricordato che “se Cristo non è risorto vuota è la nostra predicazione, vuota anche la nostra fede” (1Cor 15,14.19). Pertanto, “l’annuncio della vita eterna costituisce la forza e il mordente della predicazione cristiana”, ha sottolineato il predicatore.

Gli uomini sono, per natura, “esseri finiti capaci di infinito”, “esseri mortali con un innato anelito all’immortalità”. Primo frutto della “rinnovata fede nell’eternità” è quindi “quello di renderci liberi, di non attaccarci alle cose che passano”.

“Sfrattati” da questo mondo

Nessuno sfrattato, ha esemplificato Cantalamessa, si preoccupa di spendere “tutto il suo denaro per rimodernare e abbellire la casa che deve lasciare”. Parimenti, tutti noi siamo degli “sfrattati” da questo mondo, per cui dobbiamo solo “preoccuparci di fare opere buone che ci seguiranno dopo la morte nella nuova casa”.

Cantalamessa: “L’eternità non è solo una promessa o una speranza ma anche una presenza e una esperienza” - Video
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Affievolendosi l’“idea di eternità”, diminuisce nei credenti “la capacità di affrontare con coraggio la sofferenza e le prove della vita”. Vale la pena, allora, di seguire l’esempio di San Bernardo e Sant’Ignazio di Loyola, i quali, di fronte a ogni ostacolo, si domandavano: “Che è questo di fronte all’eternità?”.

L’eternità, ha aggiunto il cappuccino, non è solo “una promessa o una speranza” ma anche “una presenza e una esperienza”. Essa non si limita, come affermava Marx, a un “riversare in cielo le attese deluse della terra”.

Tutto, tranne Gesù, al mondo è vano

Facciamo esperienza dell’eternità, ogniqualvolta compiamo “un vero atto di fede in Cristo, perché chi crede in lui possiede già la vita eterna (cfr 1Gv 5,13)”. La viviamo “ogni volta che riceviamo la comunione, perché in essa “ci viene dato il pegno della gloria futura”. Assaggiamo un po’ di eternità ogni volta che ascoltiamo le “parole di vita eterna” del Vangelo.

L’eternità, ha continuato Cantalamessa, è come vivere “immersi nell’oceano senza rive e senza fondo dell’amore trinitario. Ma non ci annoieremo? Domandiamo a dei veri innamorati se si annoiano al culmine del loro amore e se non vorrebbero piuttosto che quell’istante durasse in eterno”.

Il predicatore della Casa Pontificia ha quindi citato Antonio Fogazzaro: “Tutto tranne l’eterno al mondo è vano”. E, in conclusione, ne ha adattato le parole: “Tutto, tranne Gesù, al mondo è vano”.

Luca Marcolivio

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