Gesù che nasce nel cuore – Liturgia di oggi Domenica 13 Dicembre 2020

Accogliamo Gesù che nasce nel nostro cuore. Con lui nascerà una luce che non se ne va, annunciata da profeti: la luce della salvezza.

Gesù che nasce nel cuore - Liturgia di oggi Domenica 13 Dicembre 2020
Gesù che nasce nel cuore – Liturgia di oggi Domenica 13 Dicembre 2020

Liturgia di oggi Domenica 13 Dicembre 2020

  • III DOMENICA DI AVVENTO – GAUDETE – ANNO B

Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto:
rallegratevi. Il Signore è vicino. (Cfr. Fil 4,4.5)

Prima Lettura

Gioisco pienamente nel Signore.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 61,1-2.10-11

Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore.

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Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale Lc 1,46-50.53-54

R. La mia anima esulta nel mio Dio.
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. R.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono. R.

Magnificat
Magnificat (poto websource)

Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia. R.

Seconda Lettura

Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili per la venuta del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 5,16-24

Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo!

preghiera
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Parola di Dio

Il Vangelo di oggi Domenica 13 Dicembre 2020

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,6-8.19-28

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni,
quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».

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Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Parola del Signore

Gesù che nasce nel nostro cuore – Il commento al Vangelo di oggi Domenica 13 Dicembre

In questa terza domenica di Avvento l’attesa di Gesù, il Salvatore, si fa sempre più intensa. In molti hanno parlato di lui. La speranza nel salvatore che sarebbe arrivato a cambiare le sorti dell’umanità è comune e si perde nella notte dei tempi, si trova insita nel desiderio dell’uomo, che ha ben capito di aver bisogno di salvezza. Una salvezza che solo Dio potrà donare, è la salvezza di un Dio non lontano ed astratto, piuttosto di un Dio che si fa carne e che solo così può far avvicinare a sè e al suo Spirito Santo.

Coloro che attendono il Cristo intravedono proprio questo nel Battista: lo Spirito di Dio, che è quella voce che grida nel deserto della storia di spianare a Dio la via che porta al nostro cuore. Un Dio che scende dal Cielo e si fa piccolo, diventa un bambino, Dio si fa figlio dell’uomo.

spirito santo gesu
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Perché San Giovanni non sarebbe degno di slegargli il laccio del sandalo? Perché Gesù è il servo dei servi, è l’ultimo dei servi, ed è così il primo. Nessuno può servirlo, poiché Lui si è messo in fondo alla scala della servitù. Egli, proprio perché è Dio che è servo. Proprio perché è servo che è re: così Gesù ci insegna l’umiltà. Che non è farsi servire ma servire.

Ci dice Gesù: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10, 42-45).

Con la venuta di Gesù tra noi, viene a noi la luce, la luce vera che illumina ogni uomo e che è la vita dell’uomo. E, per donarsi totalmente a noi, si lascia “affievolire”, per un attimo, sulla Croce, per splendere poi definitivamente per sempre: accogliamo questa luce di Resurrezione che nasce ancora in questo, come in ogni Natale, cioè quando Gesù nasce nel nostro cuore.

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