Ultim’ora-Israele: incredibile ritrovamento dei rotoli biblici risalenti a 2000 anni fa

Ciò che è stato recentemente ritrovato grazie a uno scavo archeologico in Israele risale a oltre duemila anni fa: il reperto si trovava all’interno della “Grotta dell’orrore”. Il nome del luogo all’interno del quale gli studiosi hanno rinvenuto l’importante reperto archeologico si ricollega in maniera netta a quanto accaduto in epoca romana. Stiamo parlando della … Leggi tutto

Perchè i ragazzi hanno paura di dire che credono in Dio? – Video

Quante volte abbiamo paura di dirci cristiani solo perché temiamo il giudizio altrui? Don Alberto Ravagnani risponde in modo esaustivo

Don Alberto Ravagnani, giovane sacerdote e youtuber, aiuta soprattutto i più piccoli, a non aver paure “di dire che si frequenta la chiesa” e ad esser dei cristiani orgogliosi. E lo fa a modo suo, attraverso semplici consigli per vivere la fede, anche quando si è in età scolare.

I giovani e la fede: perché aver paura di dirsi credenti?

Tante volte, specialmente i più giovani, hanno paura di affermare di andare in chiesa o, peggio, di dire che partecipano a Messa e frequentano un gruppo parrocchiale. Ma perché bisogna vergognarsi di Cristo? In fondo, dovrebbero essere gli altri a sentirsi “in difetto” nel non frequentare la parrocchia o, peggio, nel non voler pregare anche davanti agli altri, per paura di esser giudicati.

Don Alberto Ravagnani risponde alla domanda di un 13enne: “Può capitare di essere presi in giro perché credenti, soprattutto a scuola. Certo, non è per niente bello…ma cosa fare?”. In una società dove il cristianesimo viene visto come qualcosa “da bullizzare” e, di conseguenza, anche chi frequenta, il sacerdote non si perde d’animo e cerca di dare utili consigli su come comportarsi davanti a chi “ti denigra per il tuo credo”.

Don Alberto: “Hai tre possibilità per esser cristiano”

Come puoi vivere e testimoniare la tua fede in mezzo a gente che non crede o crede poco. Se non vuoi essere preso in giro, hai tre possibilità: puoi dire di non essere cristiano e iniziare a comportarti come loro […]  O invece, sceglie di essere cristiano fino in fondo, al punto che nessuno potrà più darti dello sfigato” – spiega don Alberto.

don alberto ravagnani
Don Alberto Ravagnani – photo web source

La terza strada è la più difficile, di certo, ma è anche e soprattutto la più efficace e la più bella. Ma come si può esser convinti di ciò? “Partiamo che prima noi dobbiamo capire che esser credenti non è da sfigati, perché chi crede ha qualcosa in più rispetto a chi non crede, ovvero la fede. La fede non è un’altra cosa rispetto alla vita. La fede è un certo modo di guardarla e di starci dentro” – continua il giovane sacerdote.

“La nostra fede nasce da fatti concreti”

Ma il primo che deve convincersi di questo sei tu […] Quello che hai da portare davanti agli altri, specie quando ti mettono in difficoltà, è la tua esperienza di vita cristiana […] La nostra fede nasce da fatti concreti. Per credere in Dio, devi prima credere alla tua esperienza di Dio” – dice don Alberto.

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Una spiegazione molto semplice, con un linguaggio quanto più vicino ai giovani. Nel video che vi proponiamo, don Alberto dà 4 suoi suggerimenti che, in realtà, non sono solo per i più giovani, ma possono esse utili anche per chi è più adulto e “un po’ arrugginito” in materia di fede.

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ROSALIA GIGLIANO

Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 16 Marzo

Il Sacro Manto è una preghiera molto potente, a patto che si reciti con fede, per superare periodi di sofferenza, di angoscia, di rovina morale, per chiedere aiuto soprattutto nei momenti di difficoltà, come quello attuale.  È proprio in un tempo come questo, che abbiamo l’occasione di riscoprire la forza della preghiera.  Perciò vi proponiamo di pregare, tutti … Leggi tutto

Vangelo di martedì 16 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù vuole stare per sempre con noi, ci vuole con lui nella pace, nella gioia e vuole che noi siamo portatori di vita eterna, soprattutto agli smarriti.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Si dice che nella piscina descritta del Vangelo, chi vi si immergeva veniva guarito. Il paralitico di cui parla la Parola, si trova davanti a Gesù e Gesù gli dice: “Vuoi guarire?” E il paralitico gli risponde: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita”.

Cercare di “entrare” nel Vangelo non è facile, perché è a prescindere di quello che uno “sente” e di quello che ci coinvolge. Si tratta di capire quali sono le parole che vanno a parlare alla nostra vita e al nostro cuore, che ci dicono quello di cui avevamo bisogno, che ci dicono che anche oggi Gesù ci ha da dirci qualcosa. A quel malato Gesù dice: “Vuoi guarire?”.

Gesù parla ad ognuno di noi

Quanti di noi vorrebbero oggi che Gesù ci facesse questa domanda? Ecco come a volte è importante prendere anche solo una parola del Vangelo e meditarla! Gesù dice a tutti noi: Vuoi guarire?

Pensiamo quanto quell’uomo si è sentito considerato in quel momento da Gesù! Dopo essere stato abbandonato lì per 38 anni, dopo che nessuno aveva avuto cura di lui per tutto quel tempo, in quel momento arriva il Figlio di Dio e lui di persona gli chiede se vuole guarire. Sembra una domanda scontata.

Ma è lì che dobbiamo iniziare a capire Gesù come si pone con noi. Perché se va da quel paralitico, chissà quante volte è venuto anche da noi e noi non gli abbiamo risposto! Secondo me questo Vangelo ci deve far riflettere su questo. E poi su un’altra cosa molto importante. Alla domanda di Gesù, quell’uomo non risponde di voler guarire, ma si lamenta!

Gesù ci chiede se vogliamo guarire

È impressionante! Gesù gli chiede: “Vuoi guarire?”, e quell’uomo gli dice che non ha nessuno che lo immerga nella piscina! È come se oggi Gesù in persona ce lo chiedesse e noi rispondessimo che non abbiamo nessuno che ci porta dal dottore!

Gesù allora gli risponde: “Alzati e cammina”, facendogli capire che lui era Dio, facendogli capire qualcosa di più alto che non capiva. E noi: come avremmo reagito? Avremmo risposto come quel paralitico?

Per questo la Parola di Dio deve entrare dentro di noi, perché della Parola deve rimanere in noi quello che ci dice Gesù e non quello che ci viene subito in mente. Dobbiamo pensare a cosa ci dice oggi Gesù, cosa ci insegna, a dove ci colpisce, a dov’è che va ad aprire quel cassetto chiuso della nostra zona di privacy interiore, lì dove facciamo fatica ad essere liberi e sinceri.

Gesù ha un interesse unico, che è il nostro bene. Gesù vuole che quel paralitico guarisca ma vuole anche che si salvi. E infatti gli dice anche: “Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio”. Gli dice subito che è guarito, ed è questo che ha a cuore. Ma poi gli intima di non peccare, perché non accada qualcosa di peggio. Cos’è questo “qualcosa di peggio”? È la vita che ci giochiamo, è la vita eterna buttata via.

Gesù ci vuole per sempre con lui

Gesù ci vuole bene e ci vuole per sempre con lui. È questa la cosa sconvolgente e bellissima di questo Vangelo: che Gesù sta cercando di salvarci tutti, ci sta portando verso il Paradiso! Gesù infatti desidera averci con lui per sempre. Vuole questo!

Questo Vangelo ci dice che Gesù vuole stare per sempre con noi, ci vuole con lui nella pace, nella gioia. Cosa mi può fermare da accogliere la sua parola? Gli israeliti, ad esempio, erano legati alla forma, al giorno di sabato (che era sacro e dove non si poteva fare nulla se non rispettare un totale riposo): Gesù voleva il bene, faceva il bene, guariva, e gli contestavano se lo facesse di sabato, piuttosto che un altro giorno. Ecco gli schemi del mondo!

Chiediamo al Signore la capacità di comprendere quanto lui ci voglia con lui, quanto desidera stare con noi, perché comprendendo questo daremo anche noi un po’ della nostra testimonianza che di sicuro farà bene alle persone che avremo vicino nel tempo che ci è rimasto in questa vita sulla terra e di certo se faremo quello che lui ci dirà, anche grazie a noi Gesù porterà in Paradiso qualche anima in più e lo vivremo insieme, perché Gesù vuole che noi siamo portatori di vita eterna, soprattutto agli smarriti.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Sanremo blasfemo, Provita: “La Rai chieda scusa agli italiani!”

Prosegue la protesta contro il Festival di Sanremo, dopo alcune esibizioni considerate offensive e blasfeme.  L’associazione Provita manifesta fuori le sedi Rai di Roma con manifesti di protesta sia contro l’azienda, che contro il Festival stesso e il suo conduttore Amadeus. Dopo le esibizioni considerate blasfeme nei confronti della fede e alcune, anche, inneggiati ai … Leggi tutto

Madonna della Clemenza: l’icona sacra non è stata dipinta da mani di uomo

Con la Traslazione dell’Immagine della Madonna della Clemenza si mostrò a tutti un particolare mistero legato alla Vergine. L’evento avvenne a Roma, precisamente nel quartiere di Trastevere, all’interno della Basilica di Santa Maria in Trastevere, e viene collegato e ricordato ogni anno nella data del 16 marzo. Si tratta di una delle immagini più antiche … Leggi tutto

Ludovica Nasti sente di dovere molto alla Madonna di Medjugorje

Una giovane attrice che ha dovuto affrontare, già da bambina, la malattia. Ma non si è persa d’animo e ha combattuto come una leonessa. Ludovica Nasti, la piccola “Lila” della fiction “L’amica Geniale”, racconta la sua odissea, ma anche quella fede che l’ha accompagnata senza mai abbandonarla. “Siamo devoti alla Madonna, sia io che la … Leggi tutto

Sacro Manto: preghiamo con fiducia San Giuseppe – 15 Marzo

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