Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 24 Settembre 2021 – Video

“Dio sempre ha ricercato nei cuori degli uomini lo spirito d’umiltàè il pensiero dei santi di oggi. Meditiamolo e facciamone tesoro per la nostra vita

Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

Dio sempre ha ricercato nei cuori degli uomini lo spirito d’umiltà, e un sentir basso di sè. Non vi è cosa che più dispiaccia a Dio che l’essere gonfiato della propria stima“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

pensiero San Filippo Neri
San Filippo Neri – photo web source

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

Pensiero Santi - San Filippo Neri
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San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Vangelo di venerdì 24 settembre: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ci dice che risorge il terzo giorno: tutte le sue parole hanno una chiave di speranza, di resurrezione, di rinnovamento.

Credo che ora tutta l’umanità sta vivendo una sorta di Calvario, me non dobbiamo perdere la speranza, perché siamo con Cristo, con Cristo e in Cristo.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

In questo vangelo Gesù chiede agli Apostoli: la gente chi dice che io sia? Qualcuno dice che è un profeta, qualcuno Giovanni il Battista, quindi un’identità riferita al passato. Invece Pietro gli risponde: “tu sei il Cristo di Dio”, il Figlio di Dio, l’unto da Dio. E Gesù lo conferma e dice loro di non dire a nessuno questa cosa, perché gli è stato detto in quel momento in modo straordinario.

Ma sappiate, dice di sé stesso a loro, che “il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Gesù gli profetizza quindi quello che poi sarebbe accaduto.

Parole di Resurrezione

Pietro, dicendo a Gesù “tu sei il Cristo”, in quel momento “prende la staffetta”, riconosce Gesù, e lui gli darà il mandato di fondare la sua Chiesa. La cosa che ci aiuta a pensare è che queste parole del Vangelo sono sì state scritte dopo la morte di Gesù, ma narrano le sue parole. È evidente quindi che lui aveva detto già come sarebbe morto e risorto. È curioso da analizzare tutto questo, perché spesso non riusciamo a realizzare quello che stiamo pensando o anche a portare a termine quello che desideriamo fare. Un desiderio lo si realizza quando si mette in pratica ciò per il quale noi viviamo. E spesso noi viviamo di desideri sbagliati, situazioni sbagliate, persone sbagliate, e dobbiamo stare sempre attenti a non disconoscere chi siamo veramente.

Gesù ci dice che risorge il terzo giorno: tutte le sue parole hanno una chiave di speranza, di resurrezione, un cambiamento, un rinnovamento. Credo che ora tutta l’umanità sta vivendo una sorta di Calvario, me non dobbiamo perdere la speranza. Perché siamo con Cristo, con Cristo e in Cristo. E quando siamo con lui non dobbiamo preoccuparci di nulla. Chiediamo al Signore la grazia di saper aiutare le persone che Dio ci mette a fianco e soprattutto per cercare un rapporto che vada oltre le convenienze e le apparenze.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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Il Pensiero di Padre Pio per oggi 23 Settembre 2021 – Video

“Amo i miei figli spirituali al pari dell’anima mia e più ancora”, è il pensiero dei santi di oggi. Un insegnamento senza tempo su cui meditare.

Oggi vi proponiamo un pensiero tra i tanti scritti da San Pio da Pietrelcina. Riflettiamo insieme su questa perla di saggezza.

“Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: «Padre Pio è mio». Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell’anima mia e piú ancora. Li ho rigenerati a Gesú nel dolore e nell’amore.

Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: «Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l’ultimo dei miei figli. Preghiamo sempre al mattino e alla sera“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

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Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Giovanni Paolo II - prega su tomba Padre Pio
Giovanni Paolo II prega sulla tomba di Padre Pio – photo web source

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

Precipita per 30 metri nel vuoto ma ecco un angelo che interviene – VIDEO

Una storia che ha davvero dello straordinario, è quella che ha come protagonista un giovane alpinista che cade e fa un volo di decine di metri, la sua vita è spacciata ma accade qualcosa d’imprevedibile. 

Cristian era intento in una delle sue scalate. Quando all’improvviso accade qualcosa di inaspettato: un volo di 30 metri, schiantandosi contro le rocce. Sembra non farcela, ma è lì che accade qualcosa di straordinario.

cristian in ambulanza
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Un volo di 30 metri

Un giovane alpinista che, dopo il pericolosissimo incidente di cui è stato protagonista, ha la forza di raccontarlo. Un miracolo? Forse. Di sicuro, Dio ci ha messo la sua mano, ma in una maniera del tutto particolare.

Cristian, questo il nome del giovane, stava scalando il Monte Bianco, quando all’improvviso precipita nel vuoto, con un volo di 30 metri, schiantandosi anche contro le rocce. È il 16 agosto: “Mentre ci stavamo calando, il vento ci ha assaliti e mi ha sbattuto fuori dalla parete […] e sono così rimasto appeso due ore nel vuoto” – racconta Cristian. Il vento si alza sempre più forte, fa freddo ed è strattonato a destra e a sinistra dalle raffiche.

Cristian racconta: “Il vento era forte e mi ha sbalzato via”

Dopo due ore, avevo perso tutte le energie. Ho lasciato andare tutto e sono volato per 30 metri nel vuoto” – continua. Lui precipita contro rocce e spuntoni. Ma è quando arriva al suolo, che Cristian apre gli occhi e si accorge di essere ancora vivo. L’arrivo dei soccorsi da terra dopo 20 minuti che lo portano al Pronto Soccorso.

Me è lì che accade qualcosa di particolare: dopo un volo così rovinoso, i medici osservano che Cristian ha solo qualche frattura e un trauma cranico. Non ha bisogno di alcun intervento chirurgico. Qualcuno da lassù l’ha salvato.

 

Un bambino lo aiuta ad alzarsi

Cristian riesce ad alzarsi e la forza gliel’ha data un bambino accanto a lui. Ma non è suo figlio, perché Cristian non ha figli. Che fosse un intervento divino?

Ascoltiamo la storia alla voce del giovane protagonista.

 

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ROSALIA GIGLIANO

Vangelo di giovedì 23 settembre: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

L’Apocalisse sembrava un testo apparentemente lontano e indecifrabile. Ora sta diventando esplicito: lo stiamo vivendo!

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Oggi il Vangelo, che è molto diretto e anche molto succinto, ci dice che Gesù desta preoccupazione. Ma a chi? È evidente che desta preoccupazione al male.

A Napoli è stata ritenuta una manifestazione artistica una serie di quadri che bestemmiano il nome di Dio. Tutta Napoli è tappezzata di cartelloni con esplicite bestemmie e si pretende il diritto di bestemmiare. Ma io dentro di me dico: quanti oggi bestemmiano? E che bisogno c’è di mettere i manifesti?

È un andare a ingigantire una cosa che già si fa, perché oggi i ragazzini bestemmiano come se fosse il “buongiorno”. Chiaramente c’è il male in azione. È evidente che c’è proprio Satana che sta esercitando una pressione su di noi, sull’umanità intera, contro il Signore, contro Dio.

Un’altra cosa oggi voglio aggiungere: il 15 ottobre arriverà da Parigi, alle Scuderie del Quirinale, il modello di fusione in gesso della monumentale e celeberrima “Porta dell’inferno” di Auguste Rodin, considerata un capolavoro. Chiamiamolo in un certo senso una sorta di “rito”. Allora stiamo vivendo un momento dove il male si nasconde o si mostra? Si mostra!

Tempi di Apocalisse?

Oggi se ti leggiamo l’Apocalisse, è ormai un testo inequivocabile e sta diventando esplicito quello che era stato scritto in modo che apparentemente sembrava che mai potesse arrivare sulla terra. Lo stiamo vivendo!

La cosa che a me impressiona è che lo stiamo vivendo, forse tra le persone che pregano un po’ meno, come se fosse però tutto normale. La forza del male è farci vivere come se niente fosse, ciò che è suo, ribaltando la realtà. Mamma e papà? No, “genitore 1” e “genitore 2”!

Domani vorrai avere due, tre mariti? Potrai fare come ti pare! Questo sta portando il male nel mondo e noi lo stiamo accogliendo.

Il bisogno della preghiera

Qui secondo me c’è bisogno di pregare congiuntamente. Mettiamoci a pregare che cambi questo tempo, che venga la mano di Dio a stroncare tutte le opere del maligno… Oggi ho detto queste cose forti perché probabilmente molti non si rendono conto.

Dobbiamo fare questo sforzo, questo salto di qualità nel vedere ciò che ci sta propinando il male, ed oggi è visibile, e la Chiesa lo sa. Oggi ci viene detto: liberate la bestemmia. Ma come si fa? Nel momento in cui si parla discriminazioni con leggi per non poter dire “a”, pretendi di far diventare la bestemmia una manifestazione artistica. Dobbiamo chiedere al Signore di venire presto in nostro aiuto, e sono sicuro che verrà e che presto vedremo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e lo vedremo tangibilmente davanti ai nostri occhi. Invito tutti ad osare, a chiedere, perché Dio non ci lascerà delusi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Preghiamo oggi 23 settembre la Madonna dei Cappuccini

Il fatto incredibile riguarda un’immagine della Vergine custodita all’interno di un convento e di cui è spettatore un giovane di nome Lorenzo. Che sconvolto dall’accaduto, inizia a diffondere la notizia del prodigio e a radunare per giorni, innumerevoli persone che assistono con commozione allo straordinario avvenimento. La Madonna muove più volte gli occhi nel convento dei Cappuccini … Leggi tutto

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