Ecco cosa fare perché fioriscano nuove vocazioni nella Chiesa

I numeri rilevati dalla CEI mostrano la realtà delle nuove vocazioni in Italia, ed evidenziano problematiche ma altresì speranze. C’è infatti un metodo molto preciso a cui il Vangelo invita affinché vengano nuovi operai per la messe del Signore.  I numeri, come al solito, mettono in luce quanti nel nostro Paese, oggi, decidono di intraprendere … Leggi tutto

L’icona di Cristo amata dai comunisti | Per quale motivo?

La curiosa storia dell’edicola votiva che piace anche ai comunisti, tanto da difenderla con le unghie e con i denti, mostra come nonostante la volontà dei nostri tempi di cancellare l’amore per Gesù e la Sua figura nella società, questa riemerge nei modi più inaspettati.  L’edicola infatti è diventata famosa nel mondo per un evento … Leggi tutto

Quel cibo semplice ma buono che mangiava il Santo della gioia

San Filippo Neri, di cui quest’anno ricorrono i 400 anni dalla canonizzazione, è un Santo da sempre molto venerato. Cosa mangiava, quali erano i suoi gusti in campo alimentare e quale cibo gli viene dedicato?  Di San Filippo Neri, chiamato l’Apostolo di Roma, il Pippo buono, si conoscono tanti aspetti: la sua fede, il suo … Leggi tutto

Il Pensiero di San Filippo Neri per oggi 26 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano:“Chi sente grande difficoltà nel perdonare le offese, guardi il Crocifisso”.

San Filippo, tu che amasti così tanto la preghiera e fosti in essa così favorito da Dio, ottienimi uno stabile affetto verso questo santo esercizio, perché non mi stanchi mai di rimanere unito al Signore.

pensiero San Filippo Neri
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Ascoltiamo questo pensiero da uno dei santi più amati anche dai nostri giovani San Filippo Neri. Una vera perla di saggezza.

Chi sente grande difficoltà nel perdonare le offese, guardi il Crocifisso e pensi che Egli ha sparso tutto il Suo sangue per amor Suo, e che non solo perdonò i Suoi nemici, ma pregò il Padre eterno che li perdonasse“.

Pensiero dei Santi: chi è San Filippo Neri?

Filippo Romolo Neri nacque a Firenze il 21 luglio del 1515. Si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, e qui, in una città già corrotta e molto pericolosa, iniziò la sua missione di evangelizzazione conquistandosi il suo primo soprannome  «secondo apostolo di Roma».

Nella sua missione creò un gruppo fatto di ragazzi di strada, maschi e femmine senza distinzioni. Li avvicinò alla liturgia e, in tutta allegria, tra canti e gioco nacque quell’Oratorio, che papa Gregorio XIII avrebbe trasformato in una vera congregazione nel 1575.

Uomo colto e dedito alla contemplazione, predicava come resistere alle tentazioni. Amava leggere e cantare e, soprattutto, era molto paziente ed ironico tanto da venir definito il “Giullare di Dio” e il “Santo della Gioia”. Filippo Neri morì a Roma nel 1595 e venne canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622

Santi: Filippo Neri, canonizzato con nome e cognome

Filippo fu l’unico ad essere canonizzato col nome e cognome per intero. Nella sua vita incontrò e si confrontò con tanti uomini santi che avrebbero cambiato la storia della Chiesa. Da Ignazio di Loyola a Francesco di Sales a Carlo Borromeo, che a lui si affidava per molte questioni.

“State buoni, se potete!” e “Fratelli, state allegri, ridete pure, scherzate finché volete, ma non fate peccato!” sono due espressioni che si associano a Filippo Neri e ne connotano il carattere.

San Filippo Neri: la ferita al cuore

Nel giorno di Pentecoste del 1544, ci fu un fatto che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Filippo si trovava nelle catacombe di San Sebastiano, quando fu inondato di Spirito Santo. Lo straordinario evento gli procurò una dilatazione del cuore e delle costole (cosa riscontrata dai medici dopo la sua morte). Da quel giorno il suo “grande cuore” spesso gli tremava nel petto “riscaldandosi” a tal punto che anche potevano gli altri sentire potevano sentirne il calore.

Da questo cambiamento ebbe inizio la sua missione di andare in giro per l’Urbe a recuperare quei ragazzi di strada con cui sarebbe nato quell’Oratorio di cui sopra. Si adoperò anche dei malati presso gli ospedali di San Giovanni e Santo Spirito, dei poveri nella Confraternita della Carità e dell’oratorio del Divino Amore.

Pediatra cura i bambini in ospedale anche con la preghiera

È una missione di vita: curare i più piccoli. Guardare le loro sofferenze, cercare di confortarli, da loro la giusta cura ed anche strappargli un sorriso. In un’intervista, un pediatra si racconta. Lui è il responsabile del reparto Covid dell’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. La lotta contro questo virus, la difesa dei bambini e l’affidarli … Leggi tutto

La Chiesa oggi mostra un grave problema | Qual è il rimedio?

La fotografia che è fatta di recente sui fedeli cattolici in Italia mostra un aspetto molto preoccupante della vita della Chiesa, che indica la direzione che c’è bisogno d’intraprendere prima che sia troppo tardi.  Pare infatti che tra le varie risposte offerte dai campioni rappresentativi emerga un aspetto a dir poco problematico rispetto al modo … Leggi tutto

Il Pensiero di Padre Pio di Pietrelcina per oggi 25 Maggio 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo scelto per oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: La più nobile preghiera, fatta di sacrificio, di amore vissuto.

O Padre Pio, puro di cuore, hai vissuto pienamente nell’amore di Dio. Insegna anche a noi l’umiltà, l’obbedienza e la generosità.

Pensiero Padre Pio di Pietrelcina
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Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tantissimi preziosi pensieri scritti da San Pio da Pietrelcina.

“L’uomo che superando se stesso si china sulle piaghe del fratello sventurato eleva al Signore la più bella, la più nobile preghiera, fatta di sacrificio, di amore vissuto e realizzato, di dedizione di corpo e spirito“.

Pensiero dei Santi: chi è Padre Pio?

Padre Pio si chiamava, in realtà, Francesco Forgione (1887-1968, Pietrelcina) ed apparteneva ai Frati Minori Cappuccini. Per motivi di studio e di salute, si mosse in diversi Conventi, prima di approdare, già sacerdote, a San Giovanni Rotondo sul Gargano. Qui passò il resto della sua vita.

La sua fama di santità si estese moltissimo, specialmente dal momento in cui si seppe che Padre Pio riviveva la Passione di Cristo sul suo corpo. Per ben 50 anni, infatti, fu piagato dalle stesse ferite, inferte a Gesù, durante il cammino lungo il Calvario e la crocifissione. La prima volta che Padre Pio parlò delle sue stimmate al direttore spirituale, era l’8 Settembre del 1911 e mai più lo abbandonarono, fino alla morte.

Il Santo Uffizio non prese affatto bene il motivo della sua “notorietà”, tanto che, dopo molti esami, gli impedì addirittura di celebrare la Messa in pubblico o di ricevere i fedeli, privandolo dello scopo principale della sua esistenza. Successivamente, fu riabilitato, ma, dopo la morte, la causa di canonizzazione fu stoppata molte volte.

Padre Pio: il Santo che predisse l’elezione di Papa Giovanni Paolo II

Il rapporto tra Padre Pio e Papa Giovanni Paolo II era di lunga data, anche se per lo più epistolare, risalente al momento in cui, da sacerdote, don Wojtyla andò ad incontrarlo al Convento. Il Santo gli disse “Tu sarai Papa!”. Eletto poi Papa nel 1978, fu proprio Papa Giovanni Paolo II a cercare di sbloccare la sua causa di canonizzazione.

Si recò a San Giovanni Rotondo e si inginocchiò sulla sua tomba: era la prima volta che un Pontefice rendeva omaggio ad un uomo non ancora Santo! Le foto immortalate disintegrarono ogni cavillo burocratico. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II rese Padre Pio Beato; nel 2002 Santo.

 

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