Covid, vicini alla svolta: l’Italia pronta per la distribuzione del vaccino

Pare che il primo vaccino anti-Covid, quello prodotto da Astrazeneca, sia stato già stoccato ad Anagni, vicino Roma, pronto per essere inserito nelle fiale. 

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Il vaccino, ha affermato l’amministratore delegato di AstraZeneca Italia, avrà una una durata di sei mesi e potrà essere conservato anche nel frigo di casa a una temperatura di -2/8 gradi. A differenza di quanto vociferato nelle scorse settimane, quindi, non dovrebbero esserci problemi per quanto riguarda il trasporto dello stesso a determinate temperature.

Il vaccino Astrazeneca è in arrivo? Dovrà costare meno di 3 euro

Inoltre, il vaccino dovrà costare, sempre secondo l’azienda, meno di 3 euro. Secondo quanto affermato all nuovo amministratore delegato dell’azienda Lorenzo Wittum, nella cittadina vicina alla Capitale sono già presenti “litri di vaccino” realizzato dallo Jenner Institute di Oxford e dall’italiana Irbm – Istituto di ricerche biomediche.

L’azienda partner Catalent sarebbe così pronta ad introdurli nelle fiale per la distribuzione. Anche se, ha aggiunto, “non mi sembra corretto fissare date” per quanto riguarda l’arrivo di dosi complete in Italia. L’azienda ora sta lavorando per la preparazione del dossier da sottoporre all’agenzia europea del farmaco, l’Ema.

Covid, il vaccino è già in Italia
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Il grande lavoro di analisi dei dati e l’attesa dei risultati

Il lavoro di analisi dei dati infatti è molto grande, e riguarda circa una mole di 6-10 milioni di dati. Una volta inviati all’autorità regolatoria, infatti, questa dovrà avere tutto il tempo per effettuare la dovuta valutazione. Ma una volta ricevuto il via libera, ha spiegato l’azienda, “siamo organizzati per ultimare la produzione di 3 miliardi di dosi. Ci stiamo preparando da fine maggio”.

Nel frattempo, però, come noto ci sono stati anche diversi altri annunci sui vaccini, come quelli delle aziende Moderna e Pfizer/Biontech. Queste infatti hanno indicato i tempi di arrivo sul mercato e annunciato percentuali di efficacia superiori rispetto al vaccino AstraZeneca. A queste vicenda, Wittum ha risposto: “Questa è una gara contro la pandemia e per vincerla serve più di un vaccino”.

La concorrenza sul vaccino può stimolare un circuito positivo?

Serve cioè, ha continuato l’Ad, “una capacità produttiva tale da avere un alto numero di dosi sicure e efficaci”. Quindi dal punto di vista dell’azienda, “ben venga la concorrenza. Ai nostri 3 miliardi di dosi si aggiungeranno il miliardo e 200 milioni di Pfizer/Biontech e altre centinaia di milioni di Moderna. La popolazione mondiale è di quasi 8 miliardi di persone. Abbiamo bisogno di più opportunità per proteggerci dal virus”.

Covid, il vaccino è già in Italia
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I tempi di sperimentazione sono infatti molto difficili da stimare, e secondo i produttori si pensava di fare prima. I tempi però si sono allungati dopo il rallentamento dell’epidemia intorno a maggio, e in estate. In quei mesi, infatti, si sono svolti comunque diversi test ma essendo il virus poco diffuso, anche la sperimentazione per comprendere l’efficacia del vaccino ne ha risentito.

L’azienda: il vaccino sarà per tutti e costerà meno di 3 euro

Al momento, l’azienda si dice soddisfatta di come stanno procedendo i test, visto che “nessuno dei vaccinati ha sviluppato sintomi gravi né è stato ricoverato”, ha affermato il rappresentante dell’azienda produttrice. “Significa che, anche se si prende l’infezione, il vaccino protegge“.

Coronavirus vaccino
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Si tratta quindi, ha concluso Wittum, di un “vaccino per tutti, anche per i Paesi a basso reddito”. L’uomo ha poi cercato di sottolineare l’impegno dell’azienda per fornire le dosi al costo necessario, al netto dei costi di produzione. “Questa è una situazione senza precedenti. Il costo resterà lo stesso per i Paesi a basso reddito anche quando Covid-19 avrà smesso di essere un problema per il mondo”.

Giovanni Bernardi

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