Santuario di Stazzano: dove avvenne la prodigiosa fioritura fuori stagione

Il Santuario Madonna di Stazzano fu costruito in seguito alle grazie che Maria fece a tanti fedeli che scappavano dalle persecuzioni, fino a che avvenne il prodigio.

Santuario Madonna di Stazzano
Santuario Madonna di Stazzano – photo web source

Attraversando lo strada statale e la ferrovia che da Tortona conduce a Genova, davanti al borgo di Serravalle Scrivia, sorge sopra una vetta, col suo campanile alto verso il cielo, il Santuario della Madonna di Montespineto. Sarebbe stato inizialmente costruito nel 1155 come voto del popolo di Stazzano che si rifugiò dalle incursioni di Federico Barbarossa contro Tortona, accampandosi sul monte, sotto la protezione della Beata Vergine Maria.

In quei giorni si verificò il prodigio della bianca colomba

Le loro invocazioni furono ascoltate e la protezione che ne ebbero fu miracolosamente manifesta. La piccola cappella votiva al suo interno celebra il miracolo della colomba che, come segno di pace imminente, svolazzò a lungo in quel punto durante l’assedio.

Nel 1620, durante le invasioni francesi, gli stazzanesi fuggirono di nuovo sul monte, raccogliendosi nuovamente in fiduciosa preghiera e, essendo stata distrutta la primitiva piccola cappella, eressero sulla cima una croce. Proprio in quei giorni si verificò il prodigio della bianca colomba, che si riscontra anche nel dipinto all’interno del Santuario stesso e che decora il soffitto dell’Abside dietro l’altare e nella vetrata che sovrasta il portone d’ingresso.

Una colomba svolazzò in quel luogo e si posò su un biancospino

Si narra che una colomba svolazzò a lungo in quel luogo, e si posò su un biancospino miracolosamente fiorito fuori stagione. A quell’episodio è legata anche la guarigione di una giovane fanciulla sordomuta dalla nascita che, salita anch’essa sul monte, messasi a pregare accanto al biancospino dove era appollaiata la colomba, cominciò prodigiosamente a parlare annunciando a tutti l’evento.

Come espressione di gratitudine e d’amore di tutto il paese verso la Vergine Santissima, si fece ricostruire l’antica cappella, più grande e più bella. Il Vescovo, Mons. Paolo Arese, decise di costruire un Santuario vero e proprio. La prima pietra fu posta nel 1629, disponendo l’altare maggiore sul punto dove si trovava il biancospino fiorito su cui si era posata la colomba.

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Nell’anno 1633 la nuova costruzione del Santuario era quasi terminata e per volere del Vescovo il Santuario fu dedicato a Nostra Signora di Monte Spineto. Nel 1853 fu costruito il campanile in pietra, mentre invece nel 1866 fu aggiunta anteriormente un’arcata alla navata centrale e venne decorata la facciata alle navate laterali, inquadrata da lesene e sormontata dal monogramma mariano.

Giovanni Bernardi

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