Polonia, il premier Duda tuona contro ideologia Lgbt: “nuovo bolscevismo”

Il presidente polacco Andrzej Duda va giù pesante contro l’ideologia Lgbt e scopre le carte: è “più distruttiva del comunismo”.

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Il premier polacco Andrzej Duda

Duda è candidato in Polonia per un secondo mandato e al momento è favorito nei sondaggi. Le sue parole sono state criticate dalla stampa progressista. Dimenticandosi però che riconducono direttamente alle affermazioni di Papa Francesco. In particolare quando afferma che “la teoria del gender è una guerra mondiale contro il matrimonio”.

Nelle scuole si inculcava il bolscevismo, ora l’ideologia Lgbt

“Nelle scuole si inculcava il bolscevismo, ora questa nuova ideologia“, ha spiegato Duda. Che d’altronde conosce bene l’ideologia atea e totalitaria di cui a lungo è stata vittima la sua terra. Subito Duda si è così visto attaccare dall’ex premier polacco ed ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Questi ha sostenuto che Duda starebbe “gettando vergogna sul Paese”.

Duda è esponente del partito di destra Diritto e Giustizia, e si sta candidando ad essere rieletto il prossimo 28 giugno. Il premier polacco ha spiegato di credere fermamente “nella diversità e nell’uguaglianza”, ma che allo stesso tempo la sua posizione sulle questioni lgbt è tanto salda quanto realista.

I sondaggi danno Duda come ampiamente favorito

I sondaggi lo danno come ampiamente favorito, nonostante si dica che il suo vantaggio sul diretto avversario, il candidato di Piattaforma civica Rafal Trzaskowski, si stia in qualche modo riducendo. Nonostante questo assottigliamento, i dati parlano di una stima per il presidente uscente intorno al 40,7 per cento, contro il 28 per cento del candidato avversario. Una maggioranza insomma schiacciante.

Al momento Duda continua ad essere favorito ma il suo vantaggio sul principale avversario si starebbe assottigliando. Secondo un sondaggio condotto dall’agenzia Ibris per il portale “Wirtualna Polska”, il presidente uscente al primo turno otterrebbe il 40,7 per cento, mentre Trzaskowski sarebbe al 28 per cento .

Non si possono imporre a tutti le convinzioni di una minoranza

“Le convinzioni di una minoranza non si possano imporre alla maggioranza sotto una falsa pretesa di tolleranza“, ha spiegato. Durante un comizio che si è svolto nella cittadina di Brzeg Duda non ha avuto parole dolci per quella che a tutti gli effetti si sta insinuando in tutta Europa come una costruzione della realtà che non prevede critiche e che vuole instaurarsi in una maniera quasi totalitaria.

Il pensiero unico della teoria gender, infatti, dietro cui girano somme rilevanti di denaro, non fa sconti a nessuna critica, e vuole imporsi in tutte le società senza diritto di replica. Scuola, lavoro, università, persino dentro le chiese. La nuova religione della libertà sessuale indiscriminata punta infatti persino a rovesciare la dottrina cattolica.

La derisione della fede da parte del mondo Lgbt

Non a caso molto spesso, ad esempio in manifestazioni come gay pride e affini, ci siano numerosi richiami a simbologie esoteriche, sataniste o anticristiane. Basta farsi un giro in rete per trovare esponenti di questo tipo di ideologia sfilare per le città italiane irridendo simboli della fede, e oltraggiando in maniera blasfema rosari, crocifissi e iconografie che rimandano alla sacralità del culto cristiano e cattolico.

A testimonianza del fatto che, evidentemente, c’è una mano in particolare che anima questo tipo di propaganda, che è materialmente legata a potentati che puntano a sovvertire l’ordine naturale della società, ma che in ultima istanza fa capo al principe delle tenebre, il demonio.

La carta della famiglia e il nuovo bolscevismo Lgbt

Durante il comizio il presidente Duda ha spiegato che “la generazione dei suoi genitori ha lottato contro l’ideologia comunista per 40 anni e non lo ha fatto per farla sostituire da una nuova ideologia che sembrerebbe ancora più distruttiva“.

Soltanto la settimana precedente, sempre lo stesso Duda ha sottoscritto una “Carta della famiglia” in cui si impegna fermamente a difendere l’istituto del matrimonio, definito dalla costituzione polacca come unione tra uomo e donna in cui vengono create buone condizioni per crescere i figli. La contrarietà di Duda alle adozioni da parte di coppie omosessuali è infatti netta e decisa.

Una presa d’atto che si può solo condividere

Nel documento, infatti, si spiega senza mezzi termini che i bambini vanno difesi dalla “ideologia Lgbt”. “Per tutto il periodo del comunismo nelle scuole è stata inculcata ai bambini l’ideologia comunista. Si trattava del bolscevismo“, ha ricordato durante il comizio.

“Oggi si tenta di inculcare a noi e ai nostri figli un’ideologia diversa, nuova, una sorta di neobolscevismo”, è la tragica presa d’atto, che non si può che condividere.

Giovanni Bernardi

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