Andrea Bocelli ha accettato di tenere un concerto dal Duomo di Milano per la Domenica di Pasqua, un modo per alimentare la speranza di sconfiggere il Covid.
Uomo di grande fede, il tenore ha spiegato di aver sempre creduto del potere della fede e della preghiera comune.
L’illustre tenore italiano Andrea Bocelli ha accettato la proposta del Comune di Milano di tenere un concerto al Duomo, simbolo religioso e laico della città lombarda, la sera di Pasqua. L’evento musicale sarà trasmesso in diretta a partire dalle ore 19:00 e potrà essere seguito da chiunque voglia sul canale Youtube del cantante lirico. Ad accompagnarlo in questa serata di musica e comunione sarà l’organista della Cattedrale Emanuele Vianelli.
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Chiaramente, in base alle disposizioni del governo e della Regione Lombardia, il concerto non prevede la presenza di pubblico. Gli italiani, e tutte le persone del mondo, potranno in ogni caso beneficiare della voce e delle atmosfere che Bocelli saprà creare. Un’iniziativa, quella sposata dal cantante, tesa a tenere compagnia agli italiani in un momento complicato, in cui hanno dovuto rinunciare persino alle tradizionali celebrazioni di Pasqua.
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A comunicare la conferma dell’evento è stato lo stesso Bocelli attraverso un messaggio pubblicato in seguito da tutte le agenzie di stampa. In questo si legge: “Nel giorno in cui si celebra la fiducia nella vita che vince, sono onorato e felice di rispondere ‘Sì’ all’invito della città e del Duomo di Milano“.
Il tenore sottolinea anche l’importanza religiosa e storica del giorno in cui si terrà il concerto: “Credo nella forza di pregare insieme, credo nella Pasqua cristiana, simbolo universale di una rinascita di cui tutti, credenti e non, abbiamo bisogno ora. Grazie alla musica, che coinvolgerà in streaming milioni di mani giunte in tutto il mondo, abbracceremo questo cuore pulsante del Mondo ferito, meravigliosa fucina internazionale che è orgoglio d’Italia. La generosa, propositiva, coraggiosa Milano e l’Italia tutta saranno nuovamente e prestissimo – ne sono certo – un modello vincente, motore d’un Rinascimento cui tutti auspichiamo. Sarà una gioia testimoniarlo, in Duomo, nella festività che evoca il mistero della nascita e della rinascita”.
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Luca Scapatello
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