L’appello del Papa: Sant’Antonio sia ancora oggi modelli da imitare per i giovani di tutto il mondo.
“Questo Santo antico, ma così moderno e geniale nelle sue intuizioni, possa essere un modello da seguire per rendere fecondo il cammino di ciascuno”.
Sono le parole con cui Francesco, in una lettera indirizzata ai frati minori conventuali, ha voluto ricordare la ricorrenza di Sant’Antonio da Padova. L’auspicio è che il santo “susciti, specialmente nei religiosi francescani e nei devoti di Sant’Antonio sparsi in tutto il mondo, il desiderio di sperimentarne la stessa santa inquietudine che lo condusse sulle strade del mondo per testimoniare, con la parola e le opere, l’amore di Dio”.
L’esempio di condivisione di Antonio, ha affermato il Papa, “con le difficoltà delle famiglie, dei poveri e disagiati, come pure la sua passione per la verità e la giustizia, possano suscitare ancora oggi un generoso impegno di donazione di sé, nel segno della fraternità”.
I frati infatti, per celebrare gli ottocento anni della vocazione francescana di Sant’Antonio, hanno organizzato diverse iniziative. La lettera del Papa si inserisce così in questo contesto di eventi come una bella e lieta notizia per i religiosi. L’augurio del Papa che tutti quelli che prenderanno parte a queste commemorazioni è quello “di poter ripetere con Sant’Antonio: ‘Vedo il mio Signore!“.
Questo perché “è necessario ‘vedere il Signore’ nel volto di ogni fratello e sorella, offrendo a tutti consolazione, speranza e possibilità di incontro con la Parola di Dio su cui ancorare la propria vita”, ha ricordato il Pontefice. A Padova infatti ci si sta preparando alla celebrazione della memoria liturgica di Sant’Antonio, nel rispetto delle regole sanitarie per il coronavirus.
La scorsa domenica è infatti iniziata la Tredicina, ovvero i giorni di preghiera che precedono la festa, nella Basilica in cui sono custodite le spoglie del Santo. Quest’anno la ricorrenza sarà dedicata a medici, infermieri, operatori socio sanitari, farmacisti, istituzioni, associazioni, volontari, imprenditori, forze dell’ordine e operatori dell’informazione che si sono impegnati per lavorare in prima linea durante l’emergenza del coronavirus.
Le celebrazioni si concluderanno il 12 giugno con lo storico Transito al Santuario dell’Arcella. Si tratta del luogo dove Antonio morì nel 1231.
Giovanni Bernardi
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