Preghiamo Gesù Eucaristia ogni giorno con un Santo | 29 aprile

Il mese di aprile, come ogni mese dell’anno, ha una sua particolare devozione: è dedicato in particolare modo all’Eucaristia e alla Divina Misericordia. Per onorare degnamente Gesù Sacramentato, la proposta è di fargli visita il più possibile. Recitiamo davanti a lui una preghiera “del cuore”, che venga proprio da dentro di noi, con amore e … Leggi tutto

Il Pensiero di San Giovanni XXIII per oggi 29 Aprile 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni”.

Caro Papa Giovanni, tu parlavi spesso della bellezza della famiglia raccolta attorno alla mensa, per condividere il pane e la fede: prega per noi, affinché vere famiglie tornino ad abitare nelle nostre case.

pensiero dei santi San Giovanni XXIII
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Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di San Giovanni XXIII, il Papa buono per l’affetto che sapeva regalare ai fedeli.

Non consultarti con le tue paure, ma con le tue speranze e i tuoi sogni. Non pensate alle vostre frustrazioni, ma al vostro potenziale irrealizzato. Non preoccupatevi per ciò che avete provato e fallito, ma di ciò che vi è ancora possibile fare”.

Pensiero dei Santi: chi è San Giovanni XXIII?

Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo). Venne eletto papa nel 1958, all’età di 77 anni. Proprio a causa della sua età avanzata era considerato da molti un papato di transizione, dopo il lungo pontificato di Pio XII.

Si dimostrò invece un grande innovatore e uomo diplomatico, attento a quel progetto di “aggiornamento” della Chiesa, con l’intenzione di farla tornare al Vangelo. Convocò a pochi mesi dalla sua elezione, un Concilio Ecumenico, passato alla storia come il Concilio Vaticano II, dal quale il volto della chiesa ne uscì profondamente rinnovato.

Il papa buono

Con papa Giovanni cambiò il modo di essere pontefice. Fu il primo a varcare i confini del Lazio, (visitando Loreto e Assisi prima del Concilio) e dimostrò affetto verso le persone sofferenti. La sua visita ai bambini dell’ospedale Bambino Gesù di Roma nel giorno di Natale, le dolci carezze con le quali dava loro la benedizione, sono immagini indelebili nella memoria e nel cuore del popolo.

Questo evento va ad aggiungersi ad altri di elevato spessore carismatico, come la visita nel giorno di Santo Stefano alla prigione romana di Regina Coeli, quando disse ai carcerati «Non potete venire da me, vengo io da voi». Questi episodi, che rappresentano il suo modo di essere papa, nonché la sua vicinanza a queste realtà gli valsero l’appellativo di Papa buono, datogli inizialmente dai romani, ma poi riconosciuto in tutto il mondo.

Suor Caterina Capitani: «Ora non temere, è tutto finito »

Suor Caterina Capitani delle figlie della Carità di San Vincenzo, nel 1966 era in fin di vita. I medici, che l’avevano operata più volte, disperavano di poterla salvare. La religiosa e le consorelle continuarono a pregare per l’intercessione di papa Giovanni. Il miracolo avvenne il 25 maggio 1966, quando a suor Caterina apparve l’immagine di papa Giovanni che la rassicurava. La suora venne dichiarata guarita, in modo inspiegabile per la scienza. Il luogo in cui avvenne il miracolo è divenuto luogo di preghiera e di devozione.

Qual è la verità sulle condizioni di salute di Papa Francesco?

C’è apprensione per la salute di Papa Francesco, che ha dovuto annullare diversi impegni istituzionali. Durante un incontro pubblico, il Pontefice ha confessato qual è il male che lo affligge e come intende affrontarlo.  Non perdendo la sua proverbiale ironia, Bergoglio ha spiegato di avere il “male della suora” e ha poi descritto la ragione … Leggi tutto

Preghiamo Gesù Eucaristia ogni giorno con un Santo | 28 aprile

Il mese di aprile, come ogni mese dell’anno, ha una sua particolare devozione: è dedicato in particolare modo all’Eucaristia e alla Divina Misericordia. Per onorare degnamente Gesù Sacramentato, la proposta è di fargli visita il più possibile. Recitiamo davanti a lui una preghiera “del cuore”, che venga proprio da dentro di noi, con amore e … Leggi tutto

Il Pensiero di Santa Rita da Cascia per oggi 28 Aprile 2022 – Video

Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Dalla superbia nasce l’amore proprio, e dall’amore proprio la superbia”.

“Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, io ricorro fiducioso di essere esaudito. Libera, ti prego, il mio povero cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito, ricolmo di affanni”.

pensiero Santa Rita da Cascia
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Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di Santa Rita da Cascia. Raccogliamo e facciamo nostra questa perla di una delle sante più amate.

Dalla superbia nasce l’amore proprio, e dall’amore proprio la superbia; perché subito che l’uomo s’ama di così fatto amore, presume di sé medesimo, e li frutti suoi generano tutti morte, togliendo la vita della Grazia nell’anima che li possiede“.

Pensiero dei Santi: chi è Santa Rita?

Rita, si chiamava, in realtà, Margherita Lotti (1370ca.-1457ca., Umbria) e, nel trascorrere della sua vita, fu sposa, madre e poi Suora. Divenne moglie a 16 anni ed ebbe due figli, ma, a soli 30 anni, Rita aveva perso entrambi i genitori (non giovanissimi alla sua nascita); il marito, caduto in un agguato; i due figli, morti a causa della peste.

Aveva segnato -spiritualmente parlando- la vita del consorte (prima un combattente per la fazione dei ghibellini), avvicinandolo alla fede e alla pace del cuore, e quella dei figli, che convinse a non pensare mai di vendicare l’uccisione del loro padre.

Quando giunse a Cascia, chiese di essere ammessa al Monastero delle Suore Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Le fu negato l’ingresso, perché le Sorelle temevano ritorsioni da parte dei nemici del marito di Rita. Un giorno, però, ella si trovò miracolosamente entro le mura del Monastero, da cui non uscì mai più.

Santa Rita è definita la Santa delle cause impossibili, per la vita difficile e dolorosa che ha condotto con esemplare spirito cristiano, di obbedienza alla volontà di Dio, e per le grazie che ha dispensato.

Santa Rita e la spina sulla fronte

Nel 1432, Rita si trovava inginocchiata davanti ad un crocifisso. Stava pregando di poter condividere le pene del Signore. Fu allora che una spina, staccatasi dalla corona di Cristo, le colpì la fronte, lasciandole una profonda ferita che, nonostante le cure e il passare del tempo, non si rimarginò, se non alla sua morte.

Le rose, che fioriscono proprio a Maggio, mese che la commemora, sono da sempre associate a Santa Rita, sia per le spine, che ricordano la sua stimmata, che per l’odore, che si sprigiona al verificarsi di un miracolo per sua intercessione.

Nel giardino del convento Agostiniano dove visse l’ultimo periodo della sua vita, si coltivano ancora le rose che -si dice- provengano da una pianta, fiorita in pieno inverno, nel luogo natio di Rita e che sbocciarono nel momento in cui la Santa, in fin di vita, espresse, ad una sua parente che si recava a trovarla, il desiderio di riceverne una. In quel luogo, si può vedere anche la dimora delle api di Santa Rita che, bianche e senza pungiglione, sciamano solo una volta all’anno, a Maggio appunto.

 

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Ecco quali sono i prodigi operati da San Giuseppe

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Preghiamo Gesù Eucaristia ogni giorno con un Santo | 27 aprile

Il mese di aprile, come ogni mese dell’anno, ha una sua particolare devozione: è dedicato in particolare modo all’Eucaristia e alla Divina Misericordia. Per onorare degnamente Gesù Sacramentato, la proposta è di fargli visita il più possibile. Recitiamo davanti a lui una preghiera “del cuore”, che venga proprio da dentro di noi, con amore e … Leggi tutto

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